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Autore: Judith Kylem Sparrow    14/12/2010    9 recensioni
«Non smettere mai di credere nei sogni, Kagome.»
Questa frase le veniva sempre ripetuta prima del bacio della buona notte, ma ormai Kagome nei sogni non credeva più.
Aveva smesso di crederci quando aveva scoperto l’amore: a cosa serviva sognare ancora, se tutto quello che voleva era suo?
Ma un bel giorno…
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Capitolo 2.

 

…e come i semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera. Fidatevi dei vostri sogni, perchè in essi è nascosto il passaggio verso l’eternità.

Kahlil Gibran.

 

Era notte fonda e un dispettoso vento gelido scosse i capelli di Kagome, lasciandosi svolazzare oltre le spalle della ragazza.

Il tassista, poco prima, l’aveva aiutata a scaricare i suoi pochi bagagli, per poi dileguarsi e lasciarla sola di fronte a quella casa dalle mura bianca, di fronte la sua nuova casa.

«Ci siamo, Aki.» mormorò, stringendo con forza il manico della gabbietta. «Entriamo?» domandò, come se stesse parlando ad un essere umano in cerne ed ossa.

Ma del resto, uomo o animale, non faceva alcuna differenza: Aki era il suo migliore amico, con lui poteva parlare quanto voleva, era sicura che quel micio capisse tutto e che con i suoi miagolii tentasse di darle consigli o di consolarla.

Estraendo un mazzo di chiavi dalla tasca del giubbotto, Kagome aprì il cancelletto che la separava dal giardino della sua nuova proprietà.

Percorrendo a grandi falcate il vialetto, si ritrovò d’innanzi una porta bianca, di legno massiccio. Inserendo la chiave più grande di tutte nella toppa color argento, girò quattro volte con delle piccole rotazioni del polso e quando la serratura scattò ai suoi occhi si mostrò il buio più totale.

«Tu aspettami qui.» disse alla palla di pelo, posando la gabbietta sulla soglia. Ritornò al cancelletto in ferro battuto, rabbrividendo per il freddo, e con non poche difficoltà riuscì a trascinare verso la casa due trolley neri e a portare in tracolla un beauty case rosa scuro.

Una volta dentro l’abitazione, i suoi occhi color cioccolata riuscirono pian piano ad abituarsi all’oscurità del luogo e Aki, emettendo piccolo miagolii, premette con il musino contro la porta della gabbietta, desideroso di sgranchirsi le piccole zampe color neve.

«Sì, sì, un secondo! Devo prima trovare il quadro elettrico, o non riusciremo a vedere ad un palmo dal viso!» sbottò, estraendo il cellulare dalla tasca per farsi luce. «Prendi nota, Aki, al prossimo trasloco dovrò premunirmi anche di una torcia elettrica!» borbottò, cercando un alto mobiletto di legno, posto proprio nell’ingresso della casa.

Muovendosi a casaccio, tastò con la mano libera tutto ciò che poteva e quando toccò una superficie spigolosa, portò in alto il cellulare, illuminando il legno di ciliegio del mobile.

«Bingo!» esclamò, aprendo lo sportello.

Sempre con l’ausilio del telefonino, illuminò il quadro elettrico, alzando poi delle piccole leve nere.

«Ok, Aki, vediamo se sono stata brava…» disse, allungando un braccio verso l’interruttore posto accanto alla porta.

Con una leggera pressione del dito alzò la levetta bianca e l’ingresso venne illuminato da una tenue luce dorata. Le labbra di Kagome si aprirono in un sorriso vittorioso e chinandosi verso la gabbietta di Aki ne aprì la porticina, lasciando finalmente libero il suo gatto.

Esplorando assieme al suo piccolo amico le altre zone della casa, lanciò uno sguardo al suo orologio da polso, notando che ormai le dieci di sera erano scoccate da un pezzo e che la stanchezza iniziava a farsi sentire.

«Hey, gattaccio…» disse, reprimendo uno sbadiglio. «andiamo a nanna?» domandò, entrando in quella che dal giorno dopo sarebbe divenuta la camera da letto.

Aki, seguendola fedelmente, si appollaiò accanto al giaciglio che la sua padrona aveva improvvisato, ma Kagome, sentendo ugualmente freddo, lo attirò a sé, lasciandogli posare il musino sul suo petto.

E cullata dalle dolci fusa del gatto, cadde in un sonno profondo e senza… sogni.

 

Princess Judith’s space.

Buonasera a tutti! Lo so, questo capitolo è molto corto e non è neanche un gran che, ma… può considerarsi di transito! Nel prossimo capirete come Kagome ha acquistato quella casa e… ci sarà un incontro davvero interessante! ;) Ah, prima che mi dimentichi, ho fatto il wall e l’ho inserito nel prologo.

Bene, ora passiamo a ringraziare le mie bellissime commentatrici che hanno lasciato bellissimi commenti!

Grazie a:

 

Ryanforever: Purtroppo la vita universitaria è durissima e io sono ancora al primo anno o.o, aiuto! Per quanto riguarda Aki… magari fosse mioooo!!!!! Purtroppo non ho animali in casa, quindi mi tocca crearli nelle fan fiction con storie dure alle spalle u.u eheh! Ah, grazie ancora per avermi segnalato quell’errore e continua a seguirmi! ;)

 

DivinaKagome: Grazie, ma tutti questi complimenti mi faranno montare la testa u.u hahahaha! Comunque hai indovinato, ne vedrete delle belle o almeno spero! Grazie ancora per le belle parole e continua a seguirmi! ;)

 

Alys93: Grazie per aver ritenuto il capitolo interessante ed “oscuro”, era quello il mio intento, non far trapelare troppe cose! Comunque, per quanto riguarda Kagome ho pensato a quegli asiatici che si sottopongono ad interventi di chirurgia plastica per assumere dei tratti “occidentali” ed è così che è nata la mia folle decisone di inserire una sorta di invidia di Kagome nei confronti del fratello e della madre! Grazie per il commento e continua a seguirmi! ;)

 

Visbs88: Ohhh, che bello, una piccola fan *-* haha scherzo cara, anche se ricevere troppi complimenti non mi è mai piaciuto, puoi chiedere alle mie amiche hahahaha. Ad ogni modo concordo con te, gli americani sono ganzi, e gli Stati Uniti lo sono ancora di più! *-* Guarda caso sto studiando per poter lavorare lì un giorno e diventare ganza a mia volta u.u eheh felice che la storia ti intrighi! Grazie ancora e continua a seguirmi! ;)

 

Katy93: Porca vacca, davvero trovi il mio modo di scrivere “incredibilmente reale”? Caspian (ovvero caspita u.u), grazie! Evidentemente se ti senti dentro la storia allora vuol dire che  anche dentro di te c’è una piccola Kagome, ma Inuyasha è una mia esclusiva u.u hahahaha scherzo! Comunque complimenti, la tua cross-over mi ha preso parecchio, ora voglio sapere! *-* ciao cara, bacioni e continua a seguirmi! :*

 

Kaggy_LoVe: Eeeeeh, bella mia, il motivo lo si saprà mano a mano, quindi ti tocca leggere ogni capitolo e vedere come va a finire u.u eh sì, lo so, è una croce, ma tutti le abbiamo del resto, a te ti è toccata la mia fan fiction hahahaha Comunque, Aki ormai è la mascotte della storia e dire che è semplicemente adorabile ed intelligente è poco :P Grazie per il commento e continua a seguirmi! ;)

 

Ok, ora vorrei ringraziare tutte quelle che hanno avuto il coraggio di inserire “My Dreams” fra i preferiti e fra le storie seguite! Grazie, siete magnifici! ;)

 

Just enjoy guys!^^

 

PS: In ogni capitolo, anche se non c’entrano con la storia, inserirò degli aforismi sui sogni perché… perché mi sembra una cosa figa! u.u haha!

 

Saluti!

Al prossimo capitolo!

 

Princess Judith

 

   
 
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