Un vortice ci ha intrappolato,ma sento ancora il braccio di Claire sotto le dita sottili. Sballottati,mi fa male tutto: ginocchia,mani,gambe,testa.

Non rimane una parte sana.

 

Questo vortice,prima d'oro,poi d'argento,si fodera di sguardi e di situazioni. Sto tornando a casa,o meglio,nel laboratorio. Stiamo viaggando nel tempo.

Poi realizzo. Stiamo camminando incontro alla morte. Arrriveremo lì,e la macchina esploderà. Senza un si,un no od un forse. 

 

Tutti i dubbi,però,spariscono quando Claire riaffiora dall'oscurità,e sento di poterla abbracciare. Non so come,ma ce la faccio.

"Ti amo..." le sussuro.

"Anche io..." mi sento rispondere,dopo un lasso di tempo non definibile.

 

Atterriamo,o meglio urtiamo contro un pavimento,ed io già credo di essere morto.

Ma mi guardo intorno,velocemente. Mancano pochi secondi all'escplosione,la macchina ha fatto un errore di calcolo! Mi guardo in giro,senza esitare,e subito afferro Claire,stesa al mio fianco.

La stringo forte a me,come se potesse volare via,ed in un impeto di logica pazzia mi fiondo fuori dalla finestra. Siamo al primo piano,ma non mi importa. Lei non si farà niente,ho calcolato tutto. 

Tutto questo in un secondo,forse due,poi tutto rallenta.

 

Sospesi in aria,tra le schegge di vetro,ci siamo noi,e subito subentra l'esplosione. Qualcosa di terrorizzante. 

Potente,enorme,senza senso. 

Ancora assorto nei miei pensieri,urto contro la strada,ma riesco a non svenire. Come calcolato,riesco ad atterrare di fianco.

 

Nessuno pensa a noi,stretti in un abbraccio sul caldo asfalto.

 

"Hershel...HERSHEL!!" urla Claire,piangendo. Si alza,si tasta le gambe e le braccia.

"SONO VIVA! SONO VIVA! SIAMO VIVI,HERSHEL,ABBIAMO CAMBIATO LA STORIA!!"
 

Poi si rende conto del modo da me adottato per fuggire,e,sempre piaangendo,si china su di me.

Io non sento dolore,anche se non so se un grande calore si possa definire tale.
 

"Il computer ha sbagliato,come lo spieghi?"

Io cercavo una soluzione logica,spremendo il succo di tutte le mia conoscenze,ma l'unica cosa che posso ripondere è...

"Destino?"

Lei sorride.

"Avrai qualcosa di rotto,sicuramente! Ma sei impazzito?"

Io ho a malapena l'aria per respirare,ma le rispondo.

"Si,Claire. La geniale mente del Prof. Layton è impazzita! Ed è tutta colpa tua!" scherzo,sorridendo. Sarebbe l'ultima cosa da afre ora,ma va bene così.

Lei si china e mi bacia,come mai aveva fatto.

 

La gente intorno a noi corre,senza badare,impegnata a spengere le fiamme.

 

"Sai cosa potresti aver generato con questo gesto?"

Io annuisco,anche se fa molto male.

"Allora...non ci resta che costruire un'altra macchina del tempo,e tornare a casa,dagli altri."

"Tu sei pazzo!" mi risponde,leggermente irritata.

"No...sono innamorato!"

 

Non riesco a reggere il vero dolore,ora,e mi accascio al suolo,svenuto. Sento solo qualcuno afferrarmi,e delle urla.

 

E nessuno,nella folla,bada a noi. Innamorati ed incoscienti viaggiatori del tempo.