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Autore: Cassy_Rouge    22/12/2010    3 recensioni
Ciao a tutti ^^
Questa è la mia prima FF, quindi non so proprio come andrà! Vi dico solo che sto seguendo l'istinto e quindi non ho un'idea precisa della trama che seguirà ne quanti capitoli ci saranno. Una cosa è certa: cercherò di lasciare il carattere dei personaggi il più possibile fedele all'originale.
Un'isola misteriosa che costringerà la ciurma a delle prove mentali molto difficili. Riusciranno i nostri eroi ad uscire vivi ed uniti da quest'avventura? Oppure i segreti rivelati saranno troppo pesanti da accettare e sopportare?
La tendenza è sicuramente di dare importanza a Zoro e Nami ma ci sarà spazio per tutti i componenti della ciurma!
Spero di non annoiarvi e che sia di vostro gradimento ^^ Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Sincerity Island è un’isola estiva tranquilla ma a suo modo molto pericolosa. Infatti, secondo il libro, il nome dell’isola deriva proprio dal tipo di vegetazione che si trova li. Sembra che queste piante emettano delle spore che, se inalate, hanno il potere di indurre chiunque alla sincerità più assoluta.”
 “Beh non vedo dove stia il pericolo” disse ingenuamente Rufy
“Capitano, i pericoli non sono solo la marina o gli avversari forti. Ho sentito parlare di ciurme affiatatissime che una volta arrivate su quest’isola si sono sciolte e di pirati che erano come fratelli e si sono uccisi tra di loro. Queste spore hanno il potere di far logorare un rapporto di fiducia, stima e amicizia in pochi minuti. Inoltre c’è dell’altro.”
“La tua espressione mi dice che non è niente di buono, sorella.”
“Già. Sembra che questa piante si nutrano dell’energia di coloro che cercano di tenere nascosti i segreti più sgradevoli e scomodi.”
“Yohoho, in poche parole più una persona tenta di tenere nascosto il suo segreto e più le piante risucchiano la sua energia”
“Esatto”
“Insomma, o viene distrutto il rapporto con i tuoi nakama o vieni distrutto tu.” Concluse la navigatrice seria.  
“M..ma insomma r..ragazzi. S..se tutti siamo stati completamente sinceri tra di noi, n..non ci sono pericoli g..giusto?” disse Usopp tremante.
“Giusto cecchino. In caso contrario...” rispose Robin con la sua solita calma.
Ma Usopp non era l’unico agitato. Anche Nami non si sentiva affatto sicura. Infondo ognuno aveva i proprio segreti no? Chi diavolo poteva essere un libro aperto? E in quel momento sentì la risata fragorosa di Rufy. ‘Come non detto’ pensò guardando il suo capitano allibita.
“Sentite ragazzi possiamo sempre saltare quest’isola. Di provviste ne abbiamo in abbondanza e poi chi vuole scocciature che si possono evitare?” ridacchiò Nami nervosa.
“La mocciosa che vuole saltare un’isola senza magnetizzarla e visitarla? Che c’è, hai paura di rivelarci qualche oscuro segreto? Tipo che sei una strega?” lo spadaccino aveva un ghigno malefico dipinto in viso.
“Certo che no. Io non ho segreti e anche se fosse sono abbastanza forte per tenere a bada questi stupidi alberi e le loro spore. Tu piuttosto… Tutti abbiamo degli scheletri nell’armadio Roronoa, non sei preoccupato?”
“Affatto strozzina. Io ho la coscienza pulita al contrario di qualcuno.” Rispose tranquillamente Zoro appoggiandosi all’albero maestro.
“Comunque sarebbe abbastanza inutile scappare via ora navigatrice. Secondo il libro queste spore hanno una portata di chilometri quindi, probabilmente, le abbiamo già inalate e dovremmo sentirne gli effetti a breve.” Spiegò Robin sfogliando il libro noncurante.
“Allora è deciso. Pronti per l’avventuraaa!” esclamò Rufy tutto eccitato.
Chi felice, chi rassegnato, chi impaurito e chi indifferente risposero in coro “Si capitanooo!”
 
A poco a poco tutti si ritirarono nelle loro cabine. Tutti tranne Nami che andò a sedersi sotto gli alberi di mandarini a riflettere. Quello che aveva fatto poco prima… Chiedere a Zoro di allenarla… E sentirsi così debole… Era colpa dell’effetto delle spore? E il fatto che lui avesse accettato così facilmente? Per non parlare dei pensieri che le erano venuti su di lui… Che confusione! Quest’isola avrebbe portato soltanto guai, ne era certa.
“Allora mocciosa, sei davvero preoccupata. Qual è il segreto che hai paura di rivelarci?” una voce alle sue spalle l’aveva colta di sorpresa. Una vena di irritazione si sollevò nel viso della rossa.
“Non sono affari che ti riguardano stupido spadaccino squattrinato. E poi, chi ti dice che io abbia dei segreti?” risposte in tono più acido del solito.
“Allora come mai sei così preoccupata?” lo spadaccino si sistemò accanto a lei con le braccia dietro la testa.
“Non hai sentito quello che ha detto Robin? Ciurme affiatatissime che per colpa di queste maledette spore si sono ammazzate tra di loro. Ho un brutto presentimento.”
“Andiamo Nami” rispose serio Zoro “Non crederai davvero che la ciurma di cappello di paglia si possa dividere per così poco. Il rapporto tra di noi è forte e si basa sulla fiducia e sulla sincerità. Noi non abbiamo segreti giusto? Conosciamo la storia l’uno dell’altro e ci sosteniamo a vicenda in qualsiasi battaglia. Abbiamo un obiettivo e lo raggiungeremo tutti insieme. Non c’è assolutamente niente da temere.”
“E se ci fossero cose non dette?” davanti ai suoi occhi si vide scivolare Arlong e quei terribili anni che aveva passato sotto il suo controllo. Ma la cosa che la preoccupava maggiormente in quel momento era ciò che sentiva per quello spadaccino idiota. Aveva sempre provato dei sentimenti contrastanti verso di lui e più di una volta si era sentiva attratta da quel fisico mozzafiato. Ma il suo orgoglio unito ad una dose di fortuna e buon senso avevano sempre permesso di reprimere quei pensieri senza conseguenze. Cosa sarebbe successo se quelle spore l’avessero costretta a parlare? O peggio ancora a guardarsi dentro veramente? E cosa sarebbe accaduto se non fosse riuscita a trattenersi dal toccare quei pettorali scolpiti, quelle braccia possenti, quel… Accidenti a lei, cosa andava a pensare! No, non poteva permetterlo!
La risposta di Zoro la ridestò dai suoi pensieri.
 “Se ci fossero cose non dette è meglio dirle ora prima che sia troppo tardi.”
La guardò di sottecchi. Quella piccola strega stava nascondendo qualcosa, qualcosa di grosso. Non l’aveva mai vista tanto preoccupata e questo lo metteva in agitazione. Di solito se ne fregava di queste cose. Trovava stupido obbligare qualcuno a sfogarsi con lui. Anche perché non era esattamente quello che si dice una buona spalla su cui piangere. Se si trattava di difendere qualcuno con le spade era il migliore ma in quanto a sentimenti e parole di conforto era altrettanto carente. Ma questa era un’eccezione. Non poteva rischiare di mettere a repentaglio l’armonia della ciurma per la testardaggine di quella stupida. Le avrebbe fatto sputare il rospo volente o nolente.
Nami dal canto suo riusciva a fatica a sostenere lo sguardo dello spadaccino. Era troppo pericoloso rimanere li, doveva andarsene. E subito. Si alzò di colpo issandosi sulla mani e si avviò spedita verso le cabine. Quando si sentì abbastanza lontana dal luogo dove si trovava Zoro si voltò verso di lui per augurargli la buonanotte ma qualcosa la bloccò.
“Vuoi spiegarmi che diavolo ti prende?!”
La sua voce profonda la fece sussultare. Maledizione a lui e ai suoi movimenti impercettibili. Lo spadaccino la teneva da dietro per un braccio. I loro corpi si sfioravano appena in un incastro perfetto. Come due pezzi di un puzzle. Con un movimento assolutamente involontario Nami appoggiò il suo capo al petto del ragazzo e sospirò. A quel contatto tutto prese il via. C’era una strana atmosfera nell’aria, quasi irreale. Intorno profumi contrastanti si scontravano e lottavano tra loro. Il profumo di mandarini e quello di salsedine si erano fusi dando vita ad un’essenza carica di attrazione e sensualità. Tutte le parole taciute, gli sguardi evitati e i gesti sfuggiti in quegli anni erano racchiusi dentro quel profumo e bramavano la loro libertà. Intanto la luna, complice, aveva fatto capolino da dietro le nuvole, illuminando con la sua luce fioca il ponte della nave. La mano calda e forte di Zoro scivolò dal braccio della rossa fino ad arrivare alla sua mano. La strinse e le dita si intrecciarono alle sue sicure.
Rimasero così in quella posizione sicura per un tempo che sembrò infinito. Posizione sicura perché nessuno poteva vedere l’espressione dell’altro, nessuno poteva leggere i dubbi e le paure che attraversavano gli occhi di entrambi. Poi la domanda. Quella che lo spadaccino non avrebbe mai pensato di riuscire a fare.
“Perché?”
Nami sussultò di nuovo. Quella voce la faceva impazzire.
“Perché cosa?”
“Voglio dire perché scappi da me? Che senso ha tenermi nascosto qualcosa?”
“Io.. Io non voglio parlarne con te.” Dicendo questo aveva scosso la testa appoggiata al suo torace scolpito.
Zoro la face girare di scatto. Si sentì un tonfo nell’aria che squarciò il silenzio irreale che si era creato e riecheggiò per quelle che sembrarono ore. Nami si portò la mano alla guancia incredula. Lo spadaccino le aveva mollato uno schiaffo. Sentiva la pelle della guancia bruciare e lo guardò spiazzata. Quello schiaffo non era una provocazione. Era pieno di rabbia e di risentimento. Faceva male.
“Smettila immediatamente stupida. Prima dici di essere preoccupata del fatto che a noi possa succedere quello che è capitato alle altre ciurme ma tu non fai niente per evitarlo. Ti sto tendendo una mano, sto cercando di aiutarti. Anche se a modo mio ci sono sempre stato per te e ora tu scappi da me e mi escludi dicendo di non volermi parlare. Cosa ti sta succedendo Nami? Smettila di mentire a me e a te stessa.” Stava quasi urlando. Era ferito da quel comportamento. Mai si sarebbe aspettato una chiusura del genere nei suoi confronti. Infondo loro due avevano sempre avuto un rapporto speciale che andava al di la di futili parole. Il loro era un rapporto fisico e, bisognava ammetterlo, si attraevano come calamite. Non parlavano spesso, le parole erano superficiali. Però si capivano al volo. Bastava uno sguardo.
“Tu non ti rendi conto.” disse lei sconvolta dalle sue ultime parole.
“Di cosa? Aiutami a capire! Noi siamo nakama!” l’aveva presa per le braccia e la stava praticamente strattonando. Scrollando come si fa con qualcuno quando lo si vuole svegliare.
“Ah davvero, siamo SOLO nakama Zoro, ne sei sicuro?” disse quelle parole con un filo di voce ma quasi con arroganza mentre una lacrima le rigava il viso. La sentiva solcare il punto dove il compagno le aveva tirato lo schiaffo.
Zoro in quel momento capì qual’era il problema che tormentava la sua compagna. Non centrava niente il suo passato. Non centrava niente Arlong. Il problema era lui o meglio LORO. Nami se ne accorse dal lampo che illuminò i suoi occhi dopo aver sentito quella frase. Perché non l’aveva lasciata semplicemente andare senza fare altre domande? Un’altra lacrima scese solitaria lasciando una scia bagnata sulla sua pelle. Si sentiva debole e si accorse solo in seguito di essere crollata tra le braccia dello spadaccino. Quella vicinanza, quel calore danneggiava entrambi. Eppure, forse, sarebbero stati più danneggiati nel rimanere lontani. Avrebbero voluto approfondire quel contatto, attraversare quel confine che si erano tracciati tacitamente da tempo per quieto vivere ma la paura di cosa sarebbe successo dopo e l’orgoglio lo impediva ad entrambi.
Si guardarono e notarono l’uno nell’altra delle profonde occhiaie e un pallore cadaverico ed entrambi pensarono la stessa cosa: “Le spore hanno iniziato a fare effetto”.
Caddero improvvisamente a terra, con i corpi rivolti in direzione opposta e i volti vicini, privi di forza.
“Questa cosa mi ucciderà” sussurrò lo spadaccino
“Quale cosa?”
“La tua vicinanza.”
E poi persero entrambi i sensi.
 
 
Angolo di Cassy-chan!
 
Ciao a tutti! Chiedo umilmente perdono per il ritardo ma ho avuto un sacco di impegni tra esami e la corsa ai regali di natale *-*
Inoltre l’ispirazione scarseggiava visto che ora mi sto appassionando tantissimo al manga “Vampire Knight”. Infatti penso di essere stata molto influenzata in questo capitolo dalle figure di Zero e Yuuki e di essermi allontanata un po’ dai personaggi principali di One Piece T.T   Voi che ne pensate?
Spero comunque che il lavoro sia apprezzato e prometto di rimettermi in riga dal prossimo capitolo! Eheheh..
 
Che altro dire di questo terzo capitolo.. Un capitolo sofferto a dire la verità perché mi è uscito un po’ troppo sdolcinato ma ho deciso di pubblicarlo lo stesso con la scusante che è Natale e si è tutti più buoni e dolci no? Ahahahah voi che dite? Aspetto tanti commentini e soprattutto tanti consigli e pareri! Lo sapete che per me sono importantissimi!
 
Voglio cogliere l’occasione per augurare a tutti, ma proprio tutti, un bellissimo Natale e un felice anno nuovo (nel caso non ci sentissimo prima del 2011)
 
SHIKAMARUxINU
Voglio scusarmi personalmente per il ritardo! Spero che l’attesa abbia accresciuto la tua curiosità! Un bacio
 
STELLA94
Sono proprio curiosa di sapere che ne pensi di questo capitolo! *-*
 
KOMODO
Questa volta non sono stati interrotti da nessuno, hai visto? Spero che questo capitolo sia di tuo gradimento! ^^
 
SPITFIRESCAR
Le mie scuse per il ritardo vanno anche a te. Sono mortificata, spero che mi perdonerai dopo aver letto il capitolo :D eheheh
 
TRE88
Come vedi con questo capitolo ho esaurito IN PARTE la tua curiosità sull’isola. Dico in parte perché ci saranno altre scoperte in merito! Continua a seguirmi mi raccomando!
 
 
  
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