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Autore: Herm735    24/12/2010    11 recensioni
“Credo che sia il momento opportuno per parlare della profezia.” [...] "Il suo cuore è puro, incontaminato. Dovrà affrontare un lungo viaggio, e alla fine la metà del suo cuore sarà con lei per sempre.” Aveva scoperto che avevano due possibili ipotesi su cosa significasse quella frase.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Ginny Weasley, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'WANTED'
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Wanted
Parte Seconda - I prigionieri







L'addestramento


Edificio sconosciuto - A Nord della Scozia - I tre giorni di addestramento e il giorno del funerale

La mattina successiva erano partiti. Amanda non aveva esitato nel riporre la sua totale fiducia in Hermione, come del resto aveva fatto Silente.
La strega li condusse in un luogo isolato, adatto per l'addestramento e per la scoperta dei poteri di Hermione senza la necessità di correre stupidi rischi.
Una volta che furono arrivati, Hermione si voltò verso Amanda.
“Credo che sia il momento opportuno per parlare della profezia.”
Come sempre, non usava mezzi termini.
“Devo ammettere, Amanda, che perfino io inizio ad essere impaziente” intervenne Silente.
La strega annuì e chiuse gli occhi, concentrandosi.
Quando parlò c'era qualcosa di diverso nella sua voce.
“Dopo che il giorno avrà fatto il suo corso, dinnanzi a ciò che resta del sole la vedrete arrivare. Giungerà guidata da una sola luce, e dietro di lei vi sarà un esercito, mentre davanti a lei, rimarrà solo vuoto. Colei che libererà il mondo magico dalla terza guerra, ne ha sempre saputo la causa, nonché le conseguenze. Il suo cuore è puro, incontaminato. Dovrà affrontare un lungo viaggio, e alla fine la metà del suo cuore sarà con lei per sempre.”
Hermione pensò che, per essere una profezia, era davvero lunga.
“Ok, quindi una donna, che arriverà al tramonto e seguita da un esercito, illuminando la strada con la bacchetta. Sarà lei a liberare il mondo magico dalla terza guerra. Potrebbe essere chiunque. Perché avete pensato che fossi io?”
Silente ed Amanda si scambiarono uno sguardo veloce.
“Amanda aveva avuto una visione, in cui tu predicevi l'arrivo della guerra e ne annunciavi le conseguenze. Quando mi ha mostrato il tuo volto, prima di rimuoverlo dalla sua stessa memoria insieme alla profezia e alla visione, ho subito iniziato a cercarti, ma senza successo. Il motivo era che, ovviamente, tu non eri ancora nata. Così attesi, finché tu stessa venisti a bussare alla mia porta.”
Hermione parve comprendere.
“Ma che significa che metà del mio cuore sarà con me per sempre?”
Ancora una volta, Amanda e Silente si guardarono brevemente.
“Crediamo, ma la nostra è solo una supposizione, quindi non c'è niente di certo, che questa parte riguardi la pozione. Metà del tuo cuore, metà della tua anima, metà della tua vita stessa, è stata riempita dall'essenza della magia, racchiusa nella pozione che hai bevuto. Crediamo si riferisca a quello e a l'uso fondamentale che dovrai fare dei tuoi poteri.”
“Credete? E se non fosse così?”
“Abbiamo preso le nostre...precauzioni” rispose Amanda, sempre rimanendo di proposito sul vago.
Quando Hermione provò ad ottenere le informazioni che voleva, trovò uno scudo d'acciaio a ostacolarle la strada.
“Stavolta non mi coglierai impreparata. Dovrai fare molto meglio” la riprese Amanda, capendo che stava cercando di leggere nella sua mente. “Iniziamo con qualche incantesimo di base. Consegna la tua bacchetta a Silente.”
Hermione fece come richiesto, osservando però che Amanda stringeva ancora in pugno la sua.
“Concentrati adesso. Devi sforzarti di creare uno scudo con la forza che è dentro te e nient'altro. Sei pronta?”
Hermione annuì.
Amanda agitò velocemente la bacchetta e un lampo slittò in direzione di Hermione, colpendola in pieno e mandandola al tappeto.
“Riproviamo. E questa volta concentrati solo sull'addestramento e smetti di cercare di leggermi nel pensiero” la ammonì Amanda.
Hermione si sforzò di concentrarsi.
Al settimo tentativo riuscì a parare uno degli schiantesimi che Amanda le mandava. Al decimo lo rispedì indietro.
Alla fine della giornata era in grado di mandare le maledizioni senza perdono ad abbattersi contro gli alberi intorno a loro.
L'ultimo incantesimo che Amanda le lanciò, però, le creò qualche problema.
Riuscì a bloccarlo, ma lo spedì contro di lei con tale forza che per un attimo si chiese se le avesse fatto male.
Quando però guardò nella sua direzione, vide che lo schiantesimo era passato sopra la sua testa, che Amanda aveva prontamente inclinato, e non l'aveva neanche sfiorata.
Però la corrente d'aria generata dal piccolo fulmine, fu sufficiente a toglierle la maschera.
Quando vide il volto che si celava sotto la maschera non poté fare a meno di farsi sfuggire un'espressione meravigliata.
Si voltò e camminò per parecchi metri.
Silente la raggiunse.
“Qualcosa non va?” chiese pacato.
“No. È solo che...è così giovane. E così bella. Quando ha bevuto a quella stupidissima fonte doveva avere più o meno la mia età. Non è così?”
Silente annuì.
“Più o meno, si. Ma non è questo il momento di soffermarci su questi dettagli, non ti pare?”
“Anche io sono immortale(*) adesso?” chiese con un filo di voce.
Silente annuì. “Suppongo che fosse inevitabile.”
Ci fu una pausa, poi Silente riprese.
“L'allenamento è ancora lungo e non sappiamo cos'altro puoi fare, oltre che respingere mentalmente gli incantesimi e leggere nel pensiero delle persone.”
Hermione annuì, seguendo Silente e tornando ad allenarsi.
Il giorno successivo, finalmente riuscì ad ergere uno scudo perenne, che la protesse da qualunque tipo di incantesimo.
Per il resto della seconda giornata, continuarono ad allenarsi, ed Amanda fece esercitare senza sosta Hermione nella lettura del pensiero.
Alla fine, era diventata davvero una degna avversaria.
Tanto che, quando il secondo giorno terminò, fu in grado di ricavare dalla mente di Amanda le informazioni che le servivano.
Dovrà affrontare un lungo viaggio, e alla fine la metà del suo cuore sarà con lei per sempre.
Aveva scoperto che avevano altre due possibili ipotesi su ciò che significasse quella frase.
Secondo loro, nella più tragica delle ipotesi, Hermione sarebbe morta durante la guerra, alla fine del lungo viaggio, avrebbe però lasciato un'impronta indelebile nella storia del mondo magico, lasciando così metà del suo cuore, quello che aveva permesso loro di vincere, sulla terra, mentre l'altra metà, quella con tutti i suoi poteri e i suoi sentimenti, sarebbe morta per sempre con lei.
L'altra ipotesi invece, benché fosse meno tragica, era di gran lunga più interessante.
Secondo Amanda, la metà del suo cuore che al termine della guerra l'avrebbe seguita, sarebbe stata la metà che ancora mancava. Quindi, tutte le nobili arti apprese in quel periodo o...una persona. Una persona che la completasse, che fosse l'altra metà del suo cuore.
Tra i pensieri di Amanda, aveva anche capito che la strega aveva preparato un piano, nel caso in cui l'ultima di queste ipotesi si fosse rivelata quella fondata.
Tuttavia, non era riuscita a leggervi niente, perché Amanda l'aveva gettata nuovamente fuori dalla sua memoria.
Il terzo giorno fu, probabilmente, il più duro di tutti. Ed anche il più lungo.
L'allenamento fisico della mattina servì solo a farla stancare, quando non sapeva che la parte più difficile sarebbe stata quella nel pomeriggio.
Amanda cercò dentro lei tutti i poteri che ancora non avevano scoperto, e le insegnò come sfruttare ognuno di essi.
Uno di questi poteri, a suo parere uno dei migliori, era la disillusione ottica, che neutralizzava ogni sorta di illusione magica.
Scoprirono questo potere quando Amanda le fece affrontare un molliccio.
Solo che per lei non era più la sua più grande paura, ma un semplice molliccio.
“Che aspetto ha?” chiese Silente affascinato.
“Credo che sia meglio che lo tenga per me” rispose Hermione fissando il curioso essere che le stava difronte, con l'espressione spiazzata, vedendo la strega così tranquilla.
Un altro potere che scoprì di avere, fu quello della telecinesi. O almeno, così l'avevano chiamata ufficiosamente, anche se non lo era. La telecinesi presuppone uno spostamento di un oggetto attraverso la modulazione del campo magnetico che lo circonda e della gravità che lo fa muovere, mentre la sua era pura e semplice magia, che non necessitava di spiegazioni fisiche teoriche.
Riuscì ad ampliare anche lo scudo che usava per ripararsi dalla magia altrui. Ormai non aveva più neanche bisogno di controllarlo, lo scudo se ne stava fermo e buono lì.
Amanda le lanciava Expelliarmus nei momenti in cui lei se li aspettava di meno, ma i suoi incantesimi non giungevano mai ad Hermione, fermandosi diversi metri prima.
Finirono molto tardi e alla fine non solo la bruna era stremata, ma aveva imparato ad usare poteri che non avrebbe mai voluto sapere di avere.
Alla fine del terzo giorno tornarono al tramonto, e fu allora che cominciarono i veri guai.
Era venuto fuori che una pattuglia armata si stava dirigendo verso il castello in Scozia.
Sarebbero partiti la mattina successiva da Londra, e fu una vera fortuna per loro averlo scoperto con almeno un po' di anticipo.
Il giorno seguente Hermione radunò tutte le persone presenti al castello nel vasto giardino circostante.
Fare l'incantesimo la seconda volta fu molto più facile della prima.
Forse perché aveva fatto pratica la volta prima, o forse per quella specie di super pozione che le avevano fatto bere. Non ne aveva idea.
Quella volta non incontrarono problemi al confine, ma il tragitto fu molto più lungo.
Il campo dei ribelli, infatti, si trovava qualche chilometro a sud di Falmouth, una città sulla costa sud-occidentale della Gran Bretagna.
Quando furono ormai a pochi chilometri uno degli informatori di Amanda, che erano costantemente in viaggio, sempre molti chilometri avanti rispetto agli altri, li avvertì che stavano celebrando un funerale.
Quando Amanda chiese al ragazzo il nome della vittima, lui rispose semplicemente 'Hermione Granger'. Lui non la conosceva, ma sembrava essere molto famosa.
Hermione affrettò il passo, nel tentativo di arrivare prima che fosse finito, interrompere tutto e gridare a tutti che quel funerale era una messa in scena.
Anzi, che la sua intera morte lo era.
Pensò così per un secondo a ciò che l'attendeva al suo arrivo.
Li avrebbe rivisti. Non solo Harry Potter, ma tutti coloro che non aveva seguito.
Tutti coloro che aveva abbandonato.
Ron, Luna, Ginny.
Si sentì sollevata, pensando che avrebbe potuto forse farsi perdonare, riportando loro i gemelli e i signori Weasley.
Ma Harry? A lui cosa avrebbe concesso nel tentativo di ottenere il suo perdono?
Quando fu certa che la luce proveniente dal campo bastasse a tutti, spense la bacchetta, riponendola.
Non voleva certo arrivare per sbaglio ad uno scontro.
Sentiva la presenza di Silente e Amanda ai suoi lati, un paio di passi più indietro, e sapeva che dietro ad entrambi stavano due guardie del corpo. Per Silente i suoi fidati colleghi ed amici, Piton e la McGranitt, per Amanda i suoi fedeli collaboratori, la Parkinson e Zabini. Ed infine Sirius e Lupin. Non erano le sue guardie del corpo. Semplicemente non potevano lasciarla andare avanti da sola.
Poi lo vide, tra la folla. Non c'era alcun dubbio su chi fosse la persona al centro di tutto.
Harry Potter.




(*)È importante chiarire che quando si parla di immortalità, si intende che Hermione avrà per sempre ventidue anni, cioè che non invecchierà mai. Questo non vuol dire che se qualcuno le lanciasse un incantesimo mortale, colpendola, lei guarirebbe. Quindi ricordate che Hermione NON è immune alle maledizioni senza perdono, né alle armi babbane (anche se dalle armi da fuoco può guarire, in determinate condizioni).




Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, commentate numerosi, mi raccomando! Sono curiosa di sapere cosa ne pensate...
A presto!


  
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