Metto l’anello nella tasca dei pantaloni e scendo nel salotto
della casa nella quale convivo da cinque anni con Hermione.
-Ron!-
Sobbalza appena mi vede: non so di preciso quanto tempo sia stato
relegato in quella stanza, ma dalla sua reazione penso più
di un’ora.
-Hermione volevo
chiederti una cosa…- Cavolo, cavolo, cavolo,
cavolo!
Mi guarda interrogativa.
-Aehm, prima siediti
perché così stai più comoda e,
ecco… Mi chiedevo se tu…-
-Continua dai, se
c’è qualcosa di urgente togliti il peso e dimmela.-
Ma quel cavolo di coraggio Grifondoro dov’era quando serviva?
In vacanza? Cerco di trovarne un po’ dalle parti
più remote del corpo, per esempio le mie mani che si
stringono convulsamente alla scatoletta di velluto nella mia tasca e
poi dico:-Emh, siccome
oggi è Natale, e si dice che a Natale si può fare
quello che non si è mai pensato di fare, e io avevo pensato
di fare una cosa, adesso o mai più…-
non so da dove mi sia uscito quel commento, ma ormai il gioco
è fatto.
-Mi chiedevo appunto se
tu…- Mi metto in ginocchio davanti a lei e
prendo l’anello:-
Volessi diventare mia moglie.- faccio scattare la sicura
della scatolina scoprendo l’anello che le avevo comprato: un
piccolo cerchio di oro bianco, molto semplice, con due piccoli
brillanti ai lati di un diamante più o meno delle dimensioni
di un chicco di riso, solo non ovale, ma rotondo.
Lei realizza in parecchi secondi che io voglio sposarla egli occhi le
si riempiono di lacrime, poi indossa l’anello e mi guarda:- Sì!-
Mi abbraccia e dice:- Sai,
anche io devo dirti una cosa.-
-Cosa?- dico
sorridendo.
-Sono incinta.-
Se prima ancora non lo era, ora è il Natale più
bello della mia vita, e lo passero insieme a mio figlio(o figlia, chi
mai lo può dire) e mia, ora posso finalmente dirlo, moglie.
LysL_97