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Autore: IsaMarie    30/12/2010    19 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Cap. 58 Buongiorno ragazze!
Ormai siamo arrivate quasi alla fine dell'anno ed è ora di tirare le somme.
Il nostro, grazie soprattutto a voi a lettrici, è stato molto soddisfacente!
Non avremmo mai pensato, quando abbiamo iniziato quest'avventura, di avere un seguito così numeroso.
Vorremmo ringraziare tutte coloro che ci hanno inserito nelle seguite (331
), nelle preferite (182 ),  in quelle da ricordare (59 ),  come  autrici preferite (33) e anche tutte coloro che se ne stanno nell'ombra, ma che sono comunque presenti.
Inoltre un saluto particolare a tutte le ragazze con cui abbiamo stretto un legame particolare e che non mancano mai di far sentire la loro voce.
In voi abbiamo trovato molte amiche e ne siamo felicissime!
Ora vi lasciamo al chappy della dichiarazione, sperando possa piacervi!
A chi invece preferisce Bella ed Edward, diciamo di pazientare ancora un pochino, perchè questo weekend sarà quasi interamente dedicato ai Jalice, anche se non mancheranno dei pov dei nostri protagonisti principali.

VI AUGURIAMO UN CAPODANNO
SCOPPIETTANTE E SPERIAMO CHE IL 2011 VI REGALI TANTA SERENITA'!

Come sempre vi consigliamo la nostra nuova fiction a rating rosso (per chi può seguirla): Segreti e Inganni

MANU E SARA VI AUGURANO UNA BUONA LETTURA!







CAPITOLO 58

La verità dell’amore

Pov Alice

-Vedi Alice… tu sei la ragazza più straordinaria che io abbia mai conosciuto, credimi… fin dalla prima volta che ti ho visto, in piedi, sulla porta di casa nostra, ho creduto che un delizioso, piccolo angelo fosse venuto a farci visita! Un angelo che con la sua dirompente allegria ha portato i caldi raggi del sole nella mia esistenza cupa, nel mio mondo… tu, con il tuo carattere aperto e solare, il tuo sorriso radioso, il tuo sguardo vivace e luminoso… piano piano hai saputo conquistarmi, riuscendo a sovrastare le ombre che dominavano e incatenavano la mia vita e le hai spazzate via, illuminando la mia persona e tutto ciò che mi circondava…- mi confessò con un sospiro; io ero silenziosa, rapita dalla passionalità e dal significato delle sue incredibili parole…
-Tutte quelle che, con presuntuosa arroganza, pensavo fossero delle certezze, delle sicure convinzioni (che tra l’altro mi avevano sempre guidato nelle varie esperienze della vita, come ad esempio il mio orribile e fittizio comportamento con l’universo femminile), sono crollate miseramente, come in un ironico e beffardo scherzo del destino… rivelandomi un mondo completamente diverso e affascinante: il tuo…- mi confidò Jazz, con la sua voce profonda e melodiosa. Non potevo credere che si stesse aprendo completamente, rivelandomi tutti i suoi sentimenti, le sue emozioni, i suoi turbamenti!
Già poco prima, quando aveva supposto fossi ancora svenuta, aveva sussurrato delle parole assolutamente meravigliose, alle quali avevo faticato a credere… ma in fondo eravamo soli… e lui pensava che non potessi sentirlo… quindi perché mai avrebbe dovuto mentirmi?
Mi ero ritrovata in una sorta di limbo, sospesa esattamente a metà tra l’inferno e il paradiso… la mia essenza era spaccata in due: da un lato la mia anima ferita a morte stentava a fidarsi delle sue stupende e toccanti parole… dall’altro il mio cuore gioiva, esultava solo all’idea che fossero effettivamente vere, fondatamente reali ed autentiche… poi, immersa in quel mondo immaginario fatto di paure e desideri, una causa concreta mi aveva ridestato, catapultandomi nuovamente nella realtà: avevo chiaramente percepito un’umida goccia bagnarmi il piede, intuendo immediatamente la ragione… ma forse mi stavo sbagliando… oppure no?! Possibile? Jazz… in lacrime…?
Ero incredula, allibita, completamente sconcertata; non riuscendo più a resistere, avevo spalancato le palpebre: i suoi occhi, ricolmi di autentico dolore e traboccanti di una straziante colpa, mi avevano lasciato senza fiato, a causa della loro intensità e della loro potenza devastante… mi stavano letteralmente trapassando l’anima, e in quel preciso istante per me non esisteva nulla di più concreto e reale del suo sguardo ardente e accalorato… Ero commossa e in fervente trepidazione, impaziente di ascoltare le parole che il vero Jazz mi stava rivelando; erano delle parole talmente suggestive e appassionate che il mio cuore assetato d’amore le assorbiva come linfa vitale, come l’unico caloroso balsamo in grado di curare le gelide lacerazioni del mio animo tormentato d’amore…
Poi, nel momento in cui la sua mano aveva iniziato a sfiorare la mia pelle con una delicatezza infinita, avevo trovato la forza di parlare: mi ero lasciata andare per la prima volta da giorni… consapevole ormai, che dopo quello che avevo sentito, le mie barriere fossero crollate come una diga di carta velina di fronte alla prorompente forza dell’acqua…
Avevo cercato di stemperare la tensione, tentando di risultare spiritosa e buttandola sul ridere, ma mi ero ritrovata davanti un ragazzo diverso, in completo imbarazzo, diametralmente opposto a quello forte, orgoglioso, sicuro di sé, sprezzante e cinico che conoscevo bene: un Jasper arreso, esposto, privo di maschere, che aveva totalmente abbassato il muro ostile delle sue difese e che in quel momento mi stava parlando con il cuore in mano…
-Tu, Alice, sei l’unica al mondo che mi ha fatto scoprire un sentimento immenso e sconfinato, talmente potente da circondarmi ed avvolgermi senza che io me ne rendessi conto… mi sono ritrovato in balia di emozioni così poderose e intense da sconvolgermi… tu… tu, la sola in tutto l’universo, mi sei entrata nel cuore in modo così profondo e radicale che non lo ritenevo possibile… e nel momento in cui mi ero convinto che tu non ricambiassi i miei sentimenti, oddio, Alice… una scarica di infinito dolore mi ha bloccato e mi ha reso cieco di fronte anche alle cose più ovvie e banali… capisci? Io… io mi sentivo incapace di pensare, incapace di reagire… lo strazio era talmente intenso da non concedermi alcuna possibilità di scampo! E sappi che con questo non voglio darti l’impressione che voglia giustificarmi in qualche modo… perché so di non avere scuse per come ti ho trattata… ma voglio cercare di spiegarti come mi sentivo… non ero più Jasper Swan… pensavo che il mio cuore si fosse spaccato irrimediabilmente… il tormento più intenso che avevo provato nella mia vita era quello per la scomparsa di mia mamma… ma… ti giuro, Alice! Quel dolore non mi sembrava neanche la minima parte della tortura, del supplizio che ho provato nel momento in cui mi ero reso conto che non ricambiavi i miei stessi sentimenti…- mi spiegò, con la voce rotta dall’emozione e dalla pena; i suoi occhi erano lucidi, probabilmente pieni di lacrime che cercava di trattenere a fatica.
Era incredibile quanto profondo fosse il suo strazio… un vero e proprio martirio, più accentuato del mio… nei suoi occhi tormentati potevo chiaramente scorgere l’angosciante tempesta che si stava agitando nel suo animo oppresso e inquieto…
-So che ho fatto e detto cose talmente terribili per cui non mi potrai mai perdonare… sono stato ingiusto, insensibile e crudele con te… e non hai idea di quanto questo, il male che ti ho provocato voglio dire, mi logori ogni singolo giorno, ogni singola ora e persino ogni singolo minuto… il dolore che ti ho inferto si è riversato anche su di me, rafforzato dal terribile senso di colpa che mi sta dilaniando l’anima… ma… mi merito tutto questo dolore disumano, perché io lo sono stato con te… è giusto che ora io soffra così atrocemente… ma… ti giuro su tutto quello che ho di più caro al mondo che il mio odioso comportamento con te non c’entra nulla con il mio orgoglio ferito, come tu hai giustamente pensato… ho solo cercato, in modo egoista e brutale, lo ammetto, di lenire la mia indicibile sofferenza… pensando, come uno stupido e arrogante presuntuoso, come un idiota superbo e borioso, che sarebbe bastato tenerti a distanza e riprendere la mia vita di prima, cosicché il mio cuore potesse smettere di sanguinare…- mi confidò, sempre più afflitto… ma anche sincero… ne ero certa!
Non aveva mai voluto ferirmi di proposito… aveva solo cercato di proteggere il suo cuore lacerato… e sinceramente non potevo dare completamente o esclusivamente la colpa a lui di tutto quello che era successo, perché io avevo dato inizio a tutto quell’immane disastro, a causa della mia sciocca ed infantile paura di aprire il mio cuore, di fidarmi e confidarmi con chi mi voleva bene…
-Ma Alice… lascia che ti dica solo questo… ciò che mi ha dato il colpo di grazia, e che mi ha fatto capire ancora di più quanto la mia misera vita sia vuota ed inutile senza la tua dolce presenza, è stata… l’indifferenza che mi hai riservato in questi giorni…- mi spiegò. Come lo capivo: la gelida indifferenza riesce sempre ad incunearsi e penetrare le più resistenti corazze… l’odio, il disgusto, la repulsione… sono tutti sentimenti fortemente negativi, che fanno soffrire le persone… ma il disinteresse, la distanza, la freddezza… riescono a squarciare l’anima…
-Oddio, Alice! Credimi, ti scongiuro! E’ solo per questo motivo che prima mi sono preso gioco di te e ti ho inveito contro… per riuscire suscitare una reazione in te, anche se sapevo che sarebbe stata di rabbia… ma almeno mi avresti parlato…- mormorò con lo sguardo colpevole.
-Sai? Mi rendo perfettamente conto di essere una persona inutile e patetica… ma senza la tua voce argentina, le tue parole allegre e piene di gioia, il tuo caldo sorriso… io sono completamente perso… mi sento un involucro vuoto, senza scopo! L’amore che provo per te… oh, Alice! Sapessi! E’… è così sconfinato, immenso e totalizzante da lasciarmi senza fiato… e tutto quello che è successo tra di noi in questi ultimi giorni, mi ha fatto comprendere ancora più chiaramente quanto il mio bisogno di te sia praticamente infinito… mi dispiace averti fatto del male… avevi già sofferto così tanto nella tua vita! Io… non so nemmeno come chiederti perdono! Oddio, non hai idea di quanto sia pentito, logorato per tutto quanto… e so anche che ormai… tra di noi… le cose non potranno più tornare come prima…- la sua voce ormai era completamente spezzata dalle lacrime che scendevano copiose, mentre io ero in apnea, non avendo la forza di muovere neanche un muscolo… ero come paralizzata, intontita, anestetizzata… nel frattempo le sue parole continuavano a vorticare come un tumultuoso turbine nella mia testa…
Lui mi amava! Mi amava… tanto quanto lo amavo io! Non potevo crederci!!
La mia paura più grande si stava lentamente sgretolando lasciando il posto a una gioia immensa… il mio terrore che per lui fossi stata solo un puntiglio, niente di più di una forte attrazione fisica, una voglia da soddisfare… bè, era crollata e la forza delle sue parole si stava espandendo nel mio corpo alla velocità della luce. Ma ancora non riuscivo a parlare… un nodo che dalle viscere arrivava fino in gola mi impediva di articolare un minimo suono…
-Ecco Alice… ora che sai tutto, vorrei chiederti solo una cosa… se vorrai… ti scongiuro, ti imploro: non trattarmi più con indifferenza, non evitarmi più, parlami nuovamente… e col tempo, se inizierai a sentire un po’ meno odio nei miei confronti e riuscirai a perdonarmi almeno un minimo per tutta la sofferenza che ho aggiunto alla tua vita, già così duramente provata, allora e solo allora, magari… bè, potrai prendere in considerazione di nuovo di provare a essere mia amica… mi basterà che tu in qualche maniera rimanga nella mia vita… ti prego, Alice… concedimi almeno questo… anche se so benissimo di non avere il diritto di chiederti niente! Io non mi merito nulla, ma per la tua infinita bontà, ti supplico… fammi dono di poterti stare vicino!- esclamò, buttando la testa sul mio petto e stringendomi forte, mentre i singhiozzi ormai scuotevano il suo corpo, facendo sussultare anche me.
Mi resi conto che anche il mio viso era bagnato dalle lacrime e presi ad accarezzare quegli splendidi capelli biondi, ricci, morbidi e soffici, ancora umidi per la pioggia.
-Shhh… Jazz…- provai a chiamarlo, ma sembrava non volersi staccare dal mio corpo, forse per paura che lo allontanassi ancora da me. Ma non sapeva quanto le sue paure fossero superflue ed inutili, perché anch’io sarei stata persa senza lui nella mia vita…
Nonostante il mio ostinato orgoglio, la mia fredda alterigia, in quegli ultimi giorni mi avessero resa ancora più cieca e stupida, sapevo che il mio amore per lui era sempre lì, racchiuso in ogni mia cellula… e mai come adesso, pulsava in tutto il mio corpo, scalpitando come uno splendido puledro, perché io lo liberassi dalle catene con cui avevo presuntuosamente tentato di legarlo.
-Jazz… ti prego, guardami…- lo implorai; alzò lentamente la testa e i suoi occhi meravigliosi e tormentati, incrociarono titubanti i miei. Era così fragile in quell’istante… e mai lo avevo visto più bello!
-Jazz… anch’io ho parecchie cose da farmi perdonare…- esordii; lui scosse immediatamente la testa, ancora incapace di parlare a causa delle troppe lacrime… ma io assentii, sorridendogli.
Alzai il busto e mi misi a sedere, mentre Jasper continuava a fissarmi con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime.
-Sì, invece… Jazz, ti prego, ascoltami: lo sbaglio più grave di tutti è stato quello di non riuscire ad aprirmi con te, subito… quello stesso pomeriggio nella dependance, quando mi hai rivelato quello che provavi per me… in quel momento ero così felice che mi sembrava di riuscire a volare, di librarmi nell’aria… avevo deciso di fidarmi di te, del tuo splendido cuore… e di raccontarti ogni più piccolo particolare di me; ma soprattutto volevo chiederti di avere pazienza con me, e di guidarmi con il tuo buonsenso e il tuo equilibrio nel nostro rapporto… avevo bisogno di una roccia salda e forte su cui aggrapparmi, ma in quel momento non te l’ho fatto capire, non ti ho parlato delle mie paure, del mio passato… e poi… poi in modo inconsapevole ed innocente hai pronunciato le stesse identiche parole che mi ripeteva sempre il mio ex e… bé ormai sai com’è finita… così mi sono bloccata del tutto… il dolore per ciò che mi era successo mi è ripiombato addosso come un enorme macigno e quando tu hai interpretato la mia riluttanza a parlare come un rifiuto e te ne sei andato ferito… mi sono sentita morire…- gli confidai, finalmente con il cuore più leggero, perché anch’io ora potevo raccontargli com’era andata veramente quel tragico e sfortunato pomeriggio. Continuai il mio racconto, impedendogli di prendere la parola, dato che probabilmente voleva scusarsi ancora; ma ormai non era più necessario… ora che ero certa del suo amore, non volevo più delle scuse, ma solo viverlo!
-Poi… bé, tutta la situazione è precipitata in un lampo e abbiamo permesso al nostro infantile orgoglio di renderci ciechi e sordi anche davanti alla cosa più evidente: il nostro amore!- dichiarai con convinzione, e vidi i suoi bellissimi, sfavillanti occhi blu oltremare, sgranarsi e illuminarsi per la sorpresa delle mie inequivocabili parole.
-Sì, Jazz… hai capito bene… il nostro amore… già! Il sentimento che provo per te è così intenso e profondo che non ho mai provato niente del genere per nessuno… nemmeno per il mio ex, che ero sicura di amare… ciò che sento è completamente diverso: mi riempie il cuore di gioia e felicità, e a volte basta anche solo un tuo sguardo per essere certa di aver trovato il mio posto nel mondo, certa che non mi manchi più niente… ogni tuo semplice tocco mi dona emozioni e brividi che non potrei mai provare con nessun’altro e il bacio che ci siamo dati in piscina, nonostante tutto il contesto, mi ha fatto toccare il cielo con un dito… mi hai catapultata, anche se solo per qualche istante, in un luogo paradisiaco…- il suo dolcissimo volto si irrigidì per un istante, al ricordo di quella disastrosa giornata; ma in quel momento non m’importava di nulla… nulla che non fosse la sua bocca sulla mia… abbassai un momento il capo, vergognandomi per quei pensieri così intensi ed audaci…
-Ascoltami, Jazz: basta ricordi dolorosi, basta farci del male! Voglio far parte della tua vita perché anche io mi sento completamente persa e vuota senza di te! Ti amo Jasper Swan, più della mia stessa vita!- gli rivelai, mentre le lacrime di liberazione avevano ripreso a solcarmi il viso. Quando sollevai il mio sguardo tremante sul suo magnifico viso, notai come la sua espressione fosse identica a quella di un antico eroe, bellissimo e trionfante, al ritorno dalla sua più importante e faticosa vittoria…
-Anche io ti amo, Mary Alice Cullen… e ti giuro che d’ora in poi il mio unico scopo nella vita sarà quello di renderti felice!- mi rispose, avvicinando piano il suo viso finché finalmente le sue labbra presero posto sulle mie, in un bacio dolcissimo, promessa del nostro amore, finalmente svelato.

Pov Jasper

Felicità… gioia… euforia… beatitudine… liberazione… conforto… appagamento… trionfo… quelle le sensazioni che albergavano in me nel preciso momento in cui le nostre labbra si erano finalmente ricongiunte, pienamente consapevoli del significato di quel bacio… un bacio intriso di tutto l’amore che provavamo l’uno per l’altra, un sentimento limpido e alla luce del sole, emerso finalmente senza più veli di segreti o misteri.
Non potevo ancora credere che per fortuna eravamo riusciti a rivelarci i nostri sentimenti col cuore in mano, senza remora alcuna e senza nessun tipo di paura di essere fraintesi…
Era stato un sogno meraviglioso avvicinare le mie labbra sulle sue… e quando finalmente ero riuscito ad appoggiare la mia bocca sulla sua, il mio cuore esultante era esploso in un giubilo che mi aveva commosso. Fu stupendo ed esaltante sentire le sue labbra disegnarsi perfettamente sulle mie, muoversi in una perfetta armonia… all’inizio il bacio partì in modo piuttosto delicato, come se finalmente le nostre bocche avessero raggiunto una meta agognata e cercata a lungo… poi si trasformò, e tutti e due ci lasciammo andare, in modo sempre più irruento e sensuale.
Con la lingua cercai l’ingresso di quel caldo anfratto, disegnando il contorno delle sue labbra morbidissime e profumate; lei accettò la mia intrusione: dischiuse la bocca e la mia lingua cercò la sua fino a toccarla, accarezzarla, avvolgerla sulla mia, in una spirale vorticosa di passione; il mio cervello si scollegò e le mie mani l’afferrarono per le spalle, facendola distendere di nuovo sul divano… continuammo a baciarci con irruenza, con veemenza, con prepotenza, con disperazione… non riuscivo a fermarmi, a staccarmi da lei… da quanto tempo bramavo questo momento! Da quanto tempo sognavo questo istante! E ora che lo stavo vivendo con tutto me stesso, il cuore mi batteva furioso nel petto; sentivo solo lei, il suo profumo inebriante, la morbidezza delle sue labbra, la soffice setosità della sua pelle… e lei… oddio, che meraviglia! La sentivo rispondere al mio bacio e ai miei tocchi come avevo sempre sognato e sperato, nei miei desideri più intimi e segreti… le sue mani erano affondate nella mia chioma leonina, donandomi innumerevoli brividi di piacere che mi erano penetrati fin nelle ossa… una mia mano invece, si era insinuata dietro la sua testa, per avvicinarla e far affondare ancora di più le sue labbra morbide, sensuali e carnose sulle mie, mentre con l’altra le accarezzavo il fianco, scendendo sempre più giù, fino ad arrivare alla sua coscia, ancora coperta dalla soffice e calda stoffa dell’accappatoio.
Alice cercò di girarsi leggermente verso di me ma un mugolio di dolore, che probabilmente aveva cercato di reprimere per non interrompere quel magico momento, le fuoriuscì dalla bocca, strappandomi da quel paradiso in cui mi ero rifugiato e riportandomi alla realtà.
Che stupido! Come avevo potuto dimenticarmi della sua caviglia… necessitava ancora di cure…
Con estrema fatica mi staccai leggermente e la guardai negli occhi. Erano lucidi di desiderio, come i miei, ma anche felici e pieni d’amore. Le sorrisi colmo di estatica beatitudine e lei ricambiò.
-Sarà meglio che ci occupiamo della tua caviglia prima che si aggravi…- le sussurrai, strofinando il mio naso contro il suo con dolcezza. Sospirò e chiuse gli occhi, beandosi di quel gesto così intimo.
-Non mi fa tanto male…- provò a negare. Mi staccai e la fissai inarcando le sopracciglia.
-Signorina Cullen! Non è molto brava a mentire, sa?- la canzonai, sorridendole.
-Effettivamente… mi pulsa un po’…- ammise, sconfitta.
-Bene, ora ti metto un po’ di questa crema per le distorsioni e poi te la fascio stretta, così dovrebbe limitare un po’ il gonfiore…- le spiegai, mentre le spalmavo la crema.
-Come fai a sapere tutte queste cose?- mi chiese stupita. Scoppiai a ridere.
-Stai scherzando, vero? Secondo te? Non ricordi chi mi ritrovo come sorella? Con Bella ho dovuto presto imparare cosa fare in ogni tipo di contusione, distorsione, slogatura, ferita e quant’altro! La laurea in medicina me la daranno quasi gratis!- affermai, divertito, facendola scoppiare a ridere. Nel frattempo sistemai con delicata accuratezza la fasciatura. -Ecco fatto! Come nuova!- esclamai una volta terminata l’operazione di bendatura.
-Grazie Jazz!- sussurrò, con una voce piena di gratitudine. Ero ancora frastornato da tutto quello che era successo… Con il trattamento di fredda indifferenza e odio infelice che mi aveva riservato nell’ultima settimana, non mi capacitavo ancora della dolcezza con cui mi guardava e parlava ora… era una sensazione di benessere e felicità indescrivibile, in grado di provocarmi un delizioso stordimento…



ANTEPRIMA CAPITOLO 59


Dio quanto la desideravo! Più dell’aria che respiravo! Feci un grosso respiro per cercare di calmare i miei ormoni impazziti: non era certamente quello il momento per pensare a quel genere di cose...
-Vuoi cambiarti?- le chiesi, sperando in una sua risposta affermativa. Se l’avessi avuta ancora un po’ vicina al mio corpo così svestita… non avrei resistito oltre! Scoppiò in una risata divertita.
-Che c’è? Cosa ho detto di così esilarante?- chiesi, confuso.
-Niente… è che… sei proprio un gentiluomo d’altri tempi, lord Jasper Swan! Ci fossero stati i miei fratelloni al tuo posto non so se sarebbero stati altrettanto accorti, data la loro esuberante passionalità!- dichiarò, divertita.
Cosa?! Il mio cuore perse un battito e il mio orgoglio virile ebbe un sussulto. Pensava che non fossi un ragazzo passionale? Eh no! Le avevo chiesto di rivestirsi proprio per non saltarle addosso!
-Signorina Cullen! Lei sta ferendo il mio orgoglio di uomo!- esclamai, e in un gesto teatrale mi tenni stretto il cuore. Spalancò gli occhi, sorridente per la ridicola scenetta messa in atto dal sottoscritto, ma cercò di trattenersi dallo scoppiare a ridermi in faccia.



Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!

the dark side of the moon di barbara_f
Rock my life  di Isabella v (sara_g)
Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
My Pretty Woman di pensiera
Lightning in my life di elisa1975
NASTY GAME di elisa1975
UNA SERA, PER CASO ... di endif
Bastardo in trappola di vampirettafolle
Un'altra opportunità  di eli777
Farfalle colorate di Stupid Lamb
A volte, il destino... ti sorprende di yara89
La principessa dei mari di  bellsmarie80
Il Guardiano del Faro di  Lele Cullen
Il precettore di porporina
L'altra metà del cuore di sara_g
Due anime legate ad un destino di loulou72
Mad about you di
Chastity
Red Dazzling Passion di Miss Simy Pattinson




   
 
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