Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: Kyuketsuki Assassin    30/12/2010    5 recensioni
HOLAAAAAAAAAAAAAAA!!!! XD storia sistemata, scritta da me e dalla mia grande amica Moniko Chan. Cosa accadrebbe se io e lei, mentre siamo al Lucca, venissimo catapultate nel mondo di Hetalia a causa di uno degli incantesi fallimentari di Inghilterra? Riusciremo mai a tornare a casa? Ma soprattutto: riusciranno mai le nazioni a sopportare le nostre menti bakate?! venite a scoprirlo, io e Moniko Chan vi aspettiamo!!!! XD DASVIDANYAAAAAAAAA!!!!
(presenti paring vari)
Genere: Avventura, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Appena arrivate nella sala la ragazze presero posto, Monica si sedette tra Lituania e Spagna con un sorriso a trentadue denti: ”ragazzi, abbiamo trovato il modo di tornare a casa!”
Dall’altra parte della sala, seduta tra Italia e Francia, Sara borbottò un si.

Ma Inghilterra intervenne rovinando tutto: non canterei vittoria così presto…”

“perché?”

“perché molte pagine sono consumate, ci metterò un po’ a tradurle..”

“sei un disastro!”

“giuro che se avessi i jeans mi metterei a inseguirti per pestarti a sangue” borbottò Sara

“perché non lo fai?” chiese Francis.

“per farti vedere le gambe? SCORDATELO!”

“scherzavo, non sai stare agli scherzi?”

“grrrrr…”

“fratellone Francia non si fanno questi scherzi!” disse Italia con il suo fare ingenuo.

“bravo Feli! Almeno tu ci capisci in fatto di donne!”

“veeeeeee!”

Francia indispettito le rispose per le rime: ”anch’io me la cavo con il gentil sesso!”

“oh forse, ma cominciare un discorso su quanto sei fantastico a letto, non credo sia il migliore dei modi per attaccare bottone!” ribatté Monica con un ghigno.

Il francese fece una smorfia e si voltò indignato.

La ragazza rispose tirando fuori la lingua e mostrandogliela: “ hihi!”

“qualcuno si degna di ascoltarmi? Che sono Canada che vengo ignorato da tutti!?” sbottò Inghilterra.

“Iggy, stavo avendo un dibattito verbale con il francese.”

“e stavi avendo la meglio?”

“ovvio!”

“bene, allora posso lasciar correre, ho tradotto la prima parte, allora…”

Tutti si fecero vicini vicini all’inglese, ammassandosi addosso a lui.

“ragazzi, toglietevi, non respiro!!” pigolò Monica.

“qualcuno mi sta palpando….FRANCIA!!” sbraitò invece Sara.

“non sono stato io stavolta!!”

“BALLE!!” si voltò e tirò una cenqua al francese che volò via.

“tsk!”

Si voltò verso gli altri: chi mi stava palpando!? Parli ora o patisca la mia ira funesta! Avanti! Sorti fora se c’ha er coraggio!” urlò partendo con la parlata romana.

Tutti rimase immobili e silenzioso.

“allora? Chi è stato!?”

“fossi in voi parlerei, o questa pazzoide romana vi ammazza sul serio”

Russia intervenne col solito sorriso pacifico: “sono stato io, mi dispiace, non volevo, è che quello stupido francese mi era saltato addosso e sono scivolato.”

“oh….”

Tutti si aspettavano che la ragazza di mettesse a dare fuori di matto, ma invece si limitò ad abbassare lo sguardo sorridendo:” c-capisco Russia...fa nulla….”

Le nazioni rimasero basite.

Monica si avvicinò al russo con aria furbetta: “ sicuro? Solo un incidente? Non c’è sotto nient’altro?”

“che intendi?” chiese con l’aria più innocente di questa terra.

Monica lo guardò ancora per un secondo, poi si voltò: “ niente Russia-san, niente…” ri-dedicò la sua attenzione all’inglese: “allora Inghilterra, ci sei o ci fai?”

Arthur alzò lo sguardo dal libro con espressione molto scocciata: “ ho finito da un po’ se è per questo.”

“bene, allora che aspetti!?”

Il biondo sbuffo e si mise a leggere: “ingrata.”

“qui dice che per tornare nel vostro mondo avete bisogno di un amuleto, ma i suoi pezzi non sparsi per tutti il mondo”

“cosa!?” disse Sara sbigottita: ”ci metteremo un eternità a trovarli! Il mondo è così…grande sigh…mi sento demoralizzata….” E si mise a fare cerchietti nell’angolino della disperazione.

“non buttarti giù Sara! Vi aiuteremo noi a trovare i pezzi dell’amuleto! Disse Italia correndo da lei.

La ragazza alzò lo sguardo su Feliciano, sorridendo, con la speranza che si riaccendeva in lei: ”d-davvero?”

Feliciano annuì sicuro. “certo! Vi aiuteremo fino alla fine per farvi tornare a casa, parola di nazione!!”

Sara gli sorrise rassicurata:” grazie” sussurrò, si avvicinò a Inghilterra e chiese: “ da dove si parte?”

“da Spagna”

Tutti si voltarono verso l’interessato che sorrise ignaro: “che c’è?”

“c’è che sono assurdamente felice!” disse Monica

“anch’io! Andremo in Spagna! Olè!”

Le ragazze si batterono il cinque, ma lo spagnolo continuava a non capire:” cosa? che devono venire a fare da me?”

“hai sentito quello che ho detto?”

Lo spagnolo sembrò pensarci un momento:”…no!” rispose allegro.

L’inglese lo guardò malissimo.

Allora le ragazze apprestarono a spiegare la situazione ad Antonio prima che Inghilterra commettesse un antoniocidio.

Spagna sorrise contento: “ma con piacere che aiuto queste senoritas a tornare a casa!”

“grazie Antonio!” risposero in coro

“bene e anche questa è fatta” borbottò Arthur.

“ma da chi andremo dopo? Così tanto per curiosità?” chiese Sara rivolgendosi a Inghilterra.

“uhm…vediamo…Francia”

Fu come un fulmina a ciel sereno per Sara, che dalla disperazione si mise a piangere: “BUAAAAAAAA!! Io non ci vado a casa di quel maniaco sessuale!!”

“Calmati” tentò l’amica: ” tanto lo sapevi che prima o poi ci saresti dovuta andare, ribalteremo la città in fretta e furia per trovare il pezzo, così disturberemo Francia! Due piccioni con una fava!” Sara guardò l’amica per un attimo: “hai detto disturbare Francia?”

Monica sopirò: “ si…” a Sara comparve un ghigno malefico: “ perfetto”

“non mi piace il suo sguardo….” Sussurrò Francis.

“bene! Spagna! Pronte a partire in qualsiasi momento!”

“ma come sono fatti i frammenti? Iggy potresti dirci qualcosa?”

“l’amuleto è oro ed è circolare, altro non si legge.”

“molta utile, davvero molto utile Iggy…” commentò sarcastica Sara.

“senti” rispose acido l’inglese: “più di così non posso dirti, quindi accettalo!” e sbuffò sonoramente.

“bhe, almeno sappiamo come sono fatti.” Disse Monica tentando di evitare una discussione.

“si ma la maggior parte degli amuleti sono ora e circolari!” sbottò Sara scocciata, e Monica non poté che darle ragione: “giusto anche questo…altri dettagli?”

“vi ho detto tutto quello che so! Quando troverete i pezzi dovete portarmeli immediatamente capito?”

“io non prendo ordini da uno con le sopracciglia folte! Sembri Rock Lee versione inglese!” disse Sara, canzonandolo.

“Sara! Ma sei scema!?”

“io dico le cose come stanno e non ambio idea! È questo il mio credo ninja!” concluse annuendo soddisfatta.

“ma che centra Naruto adesso, me lo vuoi spiegare?” chiese Germania piuttosto turbato dallo strano comportamento.

“ops! M’è scappato! He-he, scusa Iggy mi sono lasciata andare! Non lo dicevo sul serio.

“va bhè, ci sono abituato.”

“però è vero sembri Rock Lee all’inglese” intervenne Kiku senza che nessuno glielo avesse chiesto.

Le ragazze ridacchiarono e Arthur fulminò il Giapponese e sbuffò per l’ennesima volta: “ allora se volete tornare a casa è meglio che vi sbrighiate.”

“giusto! Subito da Supein!”

“shiiiiiii!”

Antonio rise divertito: “ senoritas, da questa parte!”

“seguro senor!” risposero in coro le ragazze seguendo l’ispanico fino a casa.

Detto ciò il trio si trovò ben presto davanti a casa di Antonio e le ragazze, com’era accaduto per Arthur, si guardarono in giro a bocca aperta.

“Antonio casa tua è bellissima!”

“dici? Nh, non è niente di che”

“com’è che voi nazioni vivete nel lusso più sfrenato?”

“sono i nostri superiori che ci trattano bene, e nessuno si è mai lamentato”

“e ce credo! Moni iniziamo a cercare per Madrid!”

“perché Madrid?”

“è meglio partire dalle capitali non si sa mai”

“Antonio brutto bastardo! Sei tornato finalmente! Com’è che ci hai messo così tanto?!” sbraitò una giovane voce maschile, che tutti e tre conoscevano bene.

Al solo suono delle prime parole, le ragazze si voltarono estasiate.

“ e loro chi sono?” Chiese il ragazzo che rappresentava il Sud Italia.

“LOVINOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!” e con un urlo disumano si fondarono addosso al malcapitato, che si mise a urlare a sua volta: “ AAAAAAAAAAAAAAAAHHH!! E levateve de torno!!”

“lovilovilovilovilovi!! Ammore mio! non te lascio piùùùù!”

“ma a te non piaceva Ivan?”

“anche lui mi piace!”

Si staccarono leggermente per permettere a Lovino di respirare e si accorse solo in quel momento che erano due ragazze e soprattutto che indossavano una divisa.

“e-ecco….salve…” borbottò imbarazzato

“oddio ma quanto sei carino quando arrossisci?” urlò Monica che lo prese letteralmente in braccio, afferrandolo per le ascelle e facendolo girare: “sei adorabile!!”

“mettimi giù!!” commentò stizzito il povero italiano.

“manco morta fatti ammirare!”

“Moni, smettila sei peggio di Francia!”

A sentir pronunciare la parole “Francia” Lovino si nascose dietro la ragazza e l’abbracciò la vita spaventato e iniziando ad urlare: “ Francia!? AAAAAAAAAAHHHH!! Salvami! Mi fa paura!!”

Ma ormai Monica non lo ascoltava più, era partita completamente.

“andata…” borbottò Sara, conoscendo l’espressione ebete dell’amica.

Antonio si intromise leggermente scocciato, ma senza cancellare il suo solito sorriso: “ ehm, Lovi? Queste sono Monica e Sara, sono qui perché Inghilterra ha sbagliato uno dei suoi incantesimi.”

Lovino spuntò dal suo nascondiglio: “per colpa dell’inglese? Non ci sarà anche lui qui in giro? Vero?”

“è a casa sua a tradurre un vecchio libro”

Il sud tirò un sospiro di sollievo: “ meno male…ma che ci fate qui in Spagna?”

“dobbiamo trovare i frammenti di un amuleto d’oro che ci permetterà di tornare a casa” spiegò concisa Sara.

“e non sapete la forma?”

“è circolare, ma altro non sappiamo e…” Antonio si accorse che Monica era ancora nella stessa identica posizione di prima, con la stessa faccia ebete, le sventolò una mano davanti alla faccia: “ è partita davvero! Senorita! Svegliati!” provò anche a scioccare le dita vicino all’orecchio, ma senza risultati: “ è morta?”

“so io come farla tornane in sé!” disse Sara, che si avvicinò all’amica e prese fiato ed urlò a pieni polmoni: “ALFRED E ARTHUR LO STANNO FACENDO IN CAMERA DA LETTO!!!”

Monica si svegliò di colpo e si guadò in giro: “ eh? Dovedovedovedove!? USUK!! USUK!! Devo fotografaaareee!!”

“è yaoista?” chiese Lovino piuttosto tubato dalla reazione: “pure io lo sono” li rispose Sara.

“perché non mi sorprende?”

Sara ghignò inquietante mentre Monica tornava piuttosto delusa dalla sua ricognizione in ogni stanza: “non ci sono” pigolò affranta.

Lovino la guardò male, Sara sospirò e Antonio sorrideva come al solito ignaro da tutto e da tutti.

“perché mi fai questo?” chiese Monica aggrappandosi alla giacca dell’amica con voce lamentosa e i lacrimoni.

“t’eri impalata! Me sembravi un baccalà!”

“hai parenti in meridione?” si intromise Lovino, accortosi della parlata della ragazza:” c’hai l’accento de Roma”

Sara tutta orgogliosa gli spiegò le sue gloriose(?) origini: “mio papà è di Roma, mentre mia mamma è di origini pugliesi ma nata in Svizzera!”

“oh, bel miscuglio”

“lo so! Ne vado fiera!”

Antonio, prima che cominciassero a chiacchierare del più e del meno mangiando biscottini e sorseggiando del the, si intromise ricordando a tutti i presenti il motivo della visita della ragazze: “ che ne dite se iniziamo a girare per cercare questo benedetto frammento?”

“somiglia a questo?” chiese Lovino tirando fuori dalla tasca una scheggia gialla, con un accento di bordo argenteo: “ l’ho preso al mercatino dell’ usato” spiegò.

“bho, ci assomiglia, ma Inghilterra non ci ha detto di preciso com’era fatto”

“e sembra che sia incompleto” disse Sara, indicando una parte piuttosto irregolare: “qui sulla parte destra.”

Anche Antonio si avvicinò: “ ho già visto una cosa simile, mmm”

“e dove?”

“in soffitta, o meglio, l’ho trovato nel campo di pomodori e l’ho messo in soffitta.”

“allora che aspettiamo? Andiamo in soffitta!”

Tutti e quattro si diressero in soffitta alla velocità della luce, e iniziarono a setacciare in lungo e in largo, Sara a momenti finiva decapitata da una scure che era appoggiata in modo precario alla parete: “ma sei scemo?! Tenere un’alabarda in soffitta?!”

“ah! Ecco dov’era finita! Era da un po’ che mi chiedevo che fine avesse fatto!”

“non è tanto normale vero?” sussurrò a Lovino, che fece spallucce: “ ci si abitua”

“ragazzi l’ho trovato!!” si voltarono tutti verso Monica che tornava col pezzo mancante, e appoggiandolo al pezzo di Lovino si accorsero che combaciava perfettamente!

“bel colpo!”

Monica ridacchio:” He-he è stato semplice, era sotto quella montagna di vestitini da cameriera e…” si bloccò, sentiva un aura spaventosamente inquietante dietro di sé.

“L-lovi?”
“perché ho una bruttissima sensazione?” mormorò voltandosi lentamente, l’italiano sovrastava imponente la ragazza, fissandola con sguardo omicida, talmente spaventoso che in confronto quelli di Russia erano niente.

Monica guardò terrorizzata quella repentina trasformazione: “ come hai osato?” domandò Lovino con una voce che proveniva molto sicuramente dall’oltretomba.

“help…” pigolò lei

”oddio! ora l’ammazza! Anto’! fa qualcosa!”

Antonio si mise tra la ragazza e Lovino, facendo scudo con proprio corpo: Lovi calmati, non poteva saperlo…”

“invece si!” obbiettò molto, troppo, stupidamente Monica

“zitta scema!”

“so perfettamente che facevi indossare a Lovino quegl’abiti, e secondo me era davvero carino!”

L’italiano si fece ancora più scuro in volto, il suo ciuffo a ricciolo si muoveva in modo inquietante.

“BAAAAKAAA!!! STATTE ZITTA NO EH!?” urlò terrorizzata Sara

“che ho detto?” chiese innocentemente: “ non è colpa mia se è Antonio il depravato che faceva, e forse fa ancora, indossare quei vestiti a Lovino? A proposito, ne ho trovato uno piuttosto grande, penso che…”

Con l lacrime agli occhi sia Sara che Antonio le intimarono di stare zitta: “zitta ti prego!!

“eh?”

Lovino si stava avvicinando pericolosamente, scrocchiando le nocche: “ ora la pagherai…”

Monica comprese che Lovino voleva fare a botte, e che non si sarebbe tirato indietro anche se era una ragazza, il suo orgoglio maschile era stato toccato.

La ragazza si alzò e lo guardò con aria di sfida: “se vuoi la guerra, allora guerra sia!”

Antonio cercò di mettersi in mezzo: “ Lovino, Monica, vi prego pensateci…”

“è inutile, è in gioco il loro orgoglio ora” disse Sara in modo molto figo.

La ragazza alzò i pugni e sorrise: “avanti, fammi vedere che si fare!”

Lovino soffiò e si fece avanti, la stessa cosa fece Monica e….

Cominciarono a prendersi a piccoli schiaffetti, tenendo le braccia vicino al busto e colpendosi solo con le mani.

“ma che ca…” pronunciò sbigottita Sara: “ speravo in qualcosa di più avvincente!”

“meglio così” commentò Antonio.

Antonio e Sara si intromisero prendendo per il colletto i due: “almeno picchiatevi in modo decente!

“non potevo rovinargli quel bel faccino che si ritrova!” “non potevo, è una ragazza!” si giustificarono i combattenti per il loro epic fail.

“patetici” borbottò Sara :” va bhè Lovi, dacci il frammento che poi lasciamo te e Spagna alle vostre “faccende” Monica capì a cosa alludeva e si mise a ridacchiare maligna.

Lovino rosso come un bel pomodoro maturo obbiettò: “che intendi dire!?”

“oh, nulla” disse Monica prendendo il frammento dalle mani di Lovino: “ ciao ragazzi e grazie ancora!!”

No appena se se furono andate, Lovino si rivolte ad Antonio: “ ma che voleva dire Sara?”

Spagna con la “rape face” sorrise: “ vieni qui Lovinito, vieni dallo zio Antonio…hehe”

Alle ragazze sulle scale, parve di sentire provenire dalla soffitta dei gemiti e dei sospiri, si guardarono e sorrisero all’ unisono.

“SPAMANO DOMINAAAAA!!!” urlarono divertite,

“però ci stiamo perdendo tutto il divertimento” notò Sara rammaricata.

“questo lo dici tu!”

“perché?”

Monica si voltò con un ghigno malefico: “ prima di venire qui, Giappone mi ha prestato la sua macchina fotografica, quella che fa i flash che non si vedono, quella che non fa rumore e diventa invisibile, quella per fare le foto private!”

“penso che farò un altarino a Giappone”

“pure io”

Dicendo questo, uscirono da casa di Spagna e tornarono da Iggy, trovandolo nel suo studio

“Iggy, abbiamo trovato il primo pezzo!!”

“però siete state veloci! E Spagna dov’è?” non è venuto con voi’”

“diciamo che ha avuto un contrattempo….hihi”

“dalla tua faccia preferisco non indagare, bene ragazze, sapete chi è il prossimo no?

“per mia sfortuna e fortuna messe assieme!”

L’inglese sopirò rassegnato: “Francia, le ragazze sono qui.”
 
Siamo già al cap 3! Come sono feliceeeeee!!! XD scusate alcune ripetizioni di alcune cose dette nel cap 2, ma era necessario farlo U_U io e Monica siamo felicissime che in quattro siano andati a commentare il cap 2, perciò passiamo ai ringraziamenti! ^^ ringraziamo Kurohime, morga 99 (siamo contentissime che tu abbia messo la storia fra le preferite!!!) e Di_Chan per le bellissime recensioni!!! Detto ciò, ci vediamo al prossimo cap!!! XD fateci sapere che ne pensate di questo!!! bacibaci! <3
PS: ebbene sì, quello che dico in questo cap sulle mie origini è vero al 100%  

  
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