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Autore: Hikari Yagami    03/01/2011    3 recensioni
Lui è un bullo, è circondato da amici e fan ed è amato dalla maggior parte dell'istituto. Lei non ha nessuno, è fredda, sembra non interessarle niente di nessuno. Cosa potrebbe mai accomunuarli?
Rieccomi con una nuova fanfiction! Spero vi piaccia!
Genere: Dark, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lost capitolo primo Preface

LOST.



Quel giorno, come tutti gli altri del resto, aveva preferito saltare le lezioni e starsene in pace a riposare sul terrazzo della scuola. Beh dire che si riposava era un eufemismo, infatti come al solito si ritrovava a pensare al passato, e quando lo faceva sentiva qualcosa, una morsa stringergli il cuore, i polmoni, talmente tanto da non permettergli di respirare. Erano passati anni ormai eppure lui non si era ancora dato pace per quel che era successo, sarebbe riuscito mai ad andare avanti? Se lo chiedeva ogni santo giorno, ma la risposta tardava ad arrivare.

Ad un certo punto sentì la porta della terrazza aprirsi, e pensando che fosse un insegnate si nascose, ma poi guardò bene e vide che la persona che era appena uscita non era un professore ma una ragazza, una bellissima ragazza dai capelli lunghi castani e gli occhi del medesimo colore. Non appena mise il piedi fuori una piccola brezza le scompigliò i capelli portando il suo profumo con se fino al naso del ragazzo che fu inebriato dal suo dolce profumo. Con passo deciso la ragazza si avviò verso la ringhierà poggiando le mani su di essa, prese un respiro profondo e disse qualcosa che lui però non riuscì a sentire. Poi sentì un rumore si girò di scatto e a quel punto i loro sguardi si incontrarono. Stettero a fissarsi per un istante che sembrò un'eternità e poi finalmente la riconobbe, erano nella stessa classe, ci mise un po' a capirlo data la sua tendenza a passare il minor tempo possibile in quel buco chiamato aula.

Era la ragazza con i migliori voti dell'istituto, aveva vinto borse di studio e sembrava che niente potesse scalfirla, fredda e impeccabile, non aveva amici e sembrava non le importasse. Molti ragazzi erano interessati a lei, ma nessuno di loro aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi per paura di essere respinto, beh tutti tranne uno, c'è sempre l'eccezione che conferma la regola. Era impassibile a qualsiasi cosa, non era certo come tutte le altre ragazze, stupida e sempre pronta a parlare di moda, shopping e ragazzi, viveva nel suo mondo punto. Eppure c'era qualcosa nel suo sguardo, qualcosa che lui non riusciva a cogliere, ma che gli sarebbe tanto piaciuto capire.

Lui distolse lo sguardo, aveva paura che lei con quegli occhi gelidi potesse leggergli nell'animo, e poco dopo le fece lo stesso.

Non le piaceva quel ragazzo, era un teppista stimato e ammirato, incuteva terrore perciò gli studenti della scuola come le persone al di fuori lo rispettavano, non si atteneva alle regole e nonostante saltasse di continuo le lezioni i suoi voti erano comunque molto alti, era intelligente, gli altri teppisti scappavano da lui dopo una sola sua parola, non aveva quasi mai bisogno di correre all'uso della forza, che era positivo, ma ciò non toglieva comunque il fatto che lui e gli altri stupidi ragazzi suoi tirapiedi fossero un pericolo per la società! Non solo mettevano loro nei guai ma anche gli altri grazie alle loro “geniali” idee.

No, non le piaceva per niente. Nonostante quel faccino angelico dentro di lui si nascondeva un diavolo, e quei suoi capelli biondi tinti di certo non aiutavano e come se non bastasse indovinate un po'? Era il figlio del preside dell'istituto! Esatto, pazzesco no? Come poteva il figlio del preside, una persona autoritaria essere un teppista? Non che le interessasse molto, ma era un controsenso no? Per quanto ne sapesse lei, lui era orfano di madre, perciò si potevano spiegare molte cose, ma era comunque molto strano. Eppure doveva ammettere che era davvero un gran bel pezzo di ragazzo, l'aveva constatato subito dopo averlo visto l'anno prima alla cerimonia di apertura dell'anno. Era arrivato in ritardo, con i suoi tirapiedi tutto sporco e pieno di lividi, probabilmente reduce da una rissa, ma nonostante quei lividi mostrava uno strano sorrisetto che tutto dava ad intendere tranne che si sentisse rammaricato per il suo ritardo o per la rissa appena terminata. Si beccò una sospensione già al primo giorno, ed il padre non sembrava certo turbato dal fatto che stesse dando una sospensione al figlio, anzi, sembrava non vedesse l'ora! Per una settimana non si vide a scuola, ma quando tornò cominciarono i guai: vetri rotti, attrezzi totalmente distrutti, aule con scritte, insomma la scuola era un vero e proprio porcile con loro in giro, eppure non erano mai riusciti ad incastrarli e quindi non avevano mai pagato per le loro malefatte.

Qualche istante dopo che lui aveva distolto lo sguardo lei fece lo stesso, e senza dire nulla, col suo solito passi sicuro e veloce, attraversò nuovamente la terrazza fino ad arrivare alla porta dalla quale era uscita, e fece per entrare quando..

-Yagami.- Era stato lui a parlare.

-Takaishi. Pensavo non fossi a scuola oggi, siamo già alla quarta ora del mattino ed ancora non ti sei presentato in classe.-

-Si lo so, ho preferito passare la mattinata qui stanotte non ho dormito e ho pensato bene di recuperare stamani le ore di sonno perdute.-

-Pensato male vorrai dire. Beh in qualunque caso non sono affari miei.-

-No,certo.-

-Bene, ora se vuoi scusarmi, ritornerei in classe.- Il suo tono era diventato decisamente aspro.

-Come vuoi, goditi la tua lezione. Arrivederci Yagami.

Non fece neanche in tempo a finire la frase che lei già era sparita dietro la porta e stava scendendo velocemente le scale. Era davvero una strana ragazza, gli teneva testa come nessun altro, non aveva paura di lui, e la cosa gli piaceva parecchio, se solo non fosse stata così distaccata. Beh ma cosa ci pensava a fare? A lui non importava delle donne, erano solo un passatempo, la regola era non avere niente di serio, i rapporti non durano, l'amore non è eterno, fa soffrire e basta, era questo che pensava e ne era pienamente convinto, niente e nessuno-pensava- gli avrebbe mai fatto cambiare idea.






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Eeeeeed eccomi qui con una nuova ed entusiasmante(ma dove? xD) fanfiction! I è vero non ho ancora aggiornato il terzo capitolo dell'altra fanfiction, ma ho completamente perso l'ispirazione, allora nel frattempo ho iniziato a scrivere questa xD Tra l'altro per più di un mese non ho potuto usare il pc, perché ho lavorato e ho rotto quello vecchio con tutti i dati >.< perciò ho perso tutto, non potete capire quanto stia male ç____ç Beh comunque parliamo di questa nuova storia, come avrete capito è la solita storia del bullo e della “brava” ragazza lol non so ma mi era venuta in mente un giorno mentre facevo la doccia ahahah si lo so sono stupida u.u xD beh comunque che dirvi, spero vi piaccia, questa è solo una specie di introduzione, anche se ancora non ho ben chiara la storia, come al solito d'altronde xD Beh che altro dirvi, grazie di cuore a voi che mi seguite! Pero di non deludervi lol


See you later Hikari*-*

  
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