06/01/2011
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«Quindi, la bella principessa, decise che l'amore vero non conosceva razze o ceti sociali e decise di sposare il giardiniere. Organizzarono un bellissimo matrimonio, in un giardino ovviamente, e vissero per sempre felici e contenti.»
Allison rimboccò le coperte alla piccola Calliope e le diede un bacio sulla fronte.
«Allison, cosa mi racconterai la prossima volta?» chiese la piccola.
«La prossima volta ti racconterò una bellissima storia intitolata Il principe e la sbadata del villaggio.» le rispose.
Calliope sorrise e poi si girò di lato addormentandosi.
Allison sospirò e si alzò piano, lasciò la stanza spegnendo la luce e lasciando solo la piccola lucina notturna e raggiunse il soggiorno.
Sorrise ai sig. Martins e si mise la giacca.
«Com'era la commedia?» chiese cortesemente.
«Bella,» rispose Liz «mi dispiace che Calliope ti abbia tenuta qui per tutto questo tempo extra. Adora le storie che le racconti. Ne parla per tutto il giorno seguente. Credimi, domani l'intera casa conoscerà la storia che le hai raccontato.»
Allison rise e afferrò la borsa. «È una bella storia. Potete stare tranquilli.» li rassicurò.
«Mi piace stare con lei, è una bambina adorabile e mangia le verdure. Questo la rende decisamente speciale rispetto agli altri bambini.» aggiunse legando i capelli.
Liz sorrise e prese la sua paga porgendogliela «Pensi mai di avere dei bambini?» le chiese.
Allison sembrò rifletterci un attimo mentre raggiungeva la porta con i due coniugi e poi fece spallucce.
«Una volta ci pensavo molto. Ora un po' di meno.» spiegò aprendo «Derek ed io non ne abbiamo mai parlato.»
«È un peccato. Saresti una bravissima madre, e anche Derek se la caverebbe bene secondo me.»
Allison annuì appena e sorrise cordiale «Magari un giorno. Ora è meglio che vada. Ci vediamo sabato.» li salutò e salì in auto uscendo dal vialetto diretta a casa.
Avere dei figli era una cosa a cui aveva pensato spesso in passato.
Ridicolo che lo avesse fatto allora in quel passato fatto di demoni e soprannaturale e che non lo facesse più adesso che aveva una vita normale.
Sospirò e si perse nei suoi pensieri.
I suoi figli, quando lo aveva fatto, li aveva immaginati coi suoi capelli e gli occhi chiari.
Ma era tanto tempo fa e adesso aveva accantonato il pensiero.
Magari un giorno l'avrebbe ripreso e ne avrebbe parlato con Derek.
Magari avrebbero avuto una dozzina di bambini, e anche se nessuno di loro probabilmente avrebbe avuto gli occhi azzurri, lei sarebbe stata felice lo stesso.
Li avrebbero avuti verdi come quelli del loro papà, o nocciola come i suoi.
E avrebbero avuto una lunga via normale, fatta di pranzi domenicali e picnic in Central Park.
Sorrise tra sé e sé e accese la radio meravigliandosi del fatto che non ci fosse traffico.
Raggiunse casa in pochi minuti e scese canticchiando allegramente.
Le luci della cucina erano ancora accese, quindi Derek era ancora sveglio.
O forse si era addormentato sul divano.
Qualunque cosa purché non stesse lavorando ancora.
Aprì la porta e coccolò per un attimo Camilla che le era corsa incontro.
Posò il cappotto e la borsa sull'appendiabiti e si stiracchiò chiudendo gli occhi per un attimo.
«Derek!» urlò «Sono a casa, scusa se ho fatto tardi ma Calliope ha voluto che le raccontassi una storia ed io non..» aprì gli occhi e si zittì tornando composta.
«Ciao Allison.» esclamò Castiel guardandola.
«Ciao..» rispose lei alzando poco la mano in segno di saluto «Cosa.. cosa ci fai qui?»
****
Perchè stava cercando le foto di lui ed Allison da mostrare a Castiel?
Derek non sapeva spiegarselo precisamente, ma ebbe la sensazione che fosse perchè non sopportava l'imbarazzante silenzio che si era creato.
Quel vecchio amico di Allison era strano e lui si sentiva in imbarazzo, no.. soggezione.
Non sapeva cosa fosse.
Sapeva soltanto che ad un certo punto aveva sentito il bisogno di allontanarsi ed era salito di sopra con la scusa di prendere qualche foto di lui ed Allison per mostrare tramite quelle immagini, un po' della loro storia all'uomo che conosceva da sette anni la sua donna.
Prese l'ultimo album e sentì la voce di Allison arrivare da sotto.
«Per fortuna è arrivata.» sussurrò uscendo dalla loro camera e scendendo di sotto con le foto in mano.
«Amore!» esclamò andandole incontro «Vedo che hai già visto il tuo amico Castiel.» le disse.
Allison sorrise e gli diede un piccolo bacio sulla bocca.
«Io..» iniziò Cass «passavo da queste parti e sapevo che abitavi qui e così ho pensato di venire a trovarti.»
«Hai fatto bene.» disse Allison ostentando indifferenza «Fa sempre piacere rivedere dei vecchi amici. Sopratutto quelli che non si vedono da tanto tempo. Quanti anni sono passati dall'ultima volta che ci siamo visti? Cinque?» chiese raggiungendo la cucina per prepararsi del tè.
«Si. Cinque anni.»
«Già.. ti va del tè?» gli chiese guardandolo dritto negli occhi.
«Certamente..» mormorò lui.
«Amore,» disse Allison rivolgendosi a Derek «tu vuoi del tè? E perchè hai i nostri album di foto in mano?»
«No grazie.. Niente tè per me. Voglio mostrare le nostre foto a Castiel. Per fargli vedere un po' la nostra storia. I posti che abbiamo visitato e cose così.»
«Mi sembra un'idea veramente bellissima.» replicò lei «Sedetevi, io preparo il tè e vi raggiungo.»
Derek annuì appena e invitò Castiel a prendere posto sullo sgabello posto all'isola della cucina.
Girò dall'altra parte e aprì il primo album di foto mostrandoglielo.
«Qui è stato durante i primi due anni.» gli disse «Abbiamo visitato la Spagna e un po' la Francia. Bei posti davvero.»
Castiel annuì distrattamente guardando un attimo le foto e poi volse lo sguardo verso Allison.
«Qui non ricordo dove fossimo..» continuò Derek «Allison, dov'eravamo qui?» chiese richiamando la sua attenzione.
Allison versò il tè in due tazze che poggiò su un vassoio insieme a zucchero, latte e limone, e li raggiunse.
«Qui eravamo a Madrid, di fronte al Palazzo Reale.» disse guardando la foto e poi bevendo un sorso del suo tè.
«Già!» esclamò Derek «Ha più memoria di me come vedi.» disse a Castiel sorridendo appena.
«Si..» confermò Allison «Ricordo tutto quanto.» disse guardando Castiel dritto in faccia.
L'angelo annuì appena e sospirò girando distrattamente le pagine dell'album.
«Come mai hai fatto tardi?» Chiese Derek.
«Calliope ha voluto che le raccontassi una storia.. le ho raccontato quella della principessa e il giardiniere.»
«Cosa?» disse Derek ridendo «Che razza di storia è?»
«L'ho inventata al momento..» replicò Allison baciandolo dolcemente «Parla di una donna che dichiara all'uomo di cui è innamorata il suo amore appunto, e l'uomo sparisce senza darle una risposta per anni. Quando torna la ragazza si è fidanzata con il principe del regno e vive in una bellissima reggia. L'uomo crede di poterla riconquistare, ma la principessa ama il suo principe e gli è fedele. Così l'uomo rimane lì in quella reggia e cura il giardino della principessa rammaricandosi di averla perduta.» concluse bevendo dalla sua tazza.
Castiel sollevò gli occhi dall'album e la guardò piegando appena la testa.
«È piuttosto realistica come storia, non credi Cass?» gli chiese lei «Eccetto il titolo nobiliare. Voglio dire, l'uomo si è comportato come tutti gli altri uomini al mondo. Ha sprecato la sua occasione e poi è tornato pretendendone un'altra dopo anni.»
«È orribile come storia!» esclamò Derek.
«È poetica e molto significativa invece.» intervenne Castiel chiudendo l'album di foto.
«Che vuoi dire?» chiese Derek.
«L'uomo si è reso conto dei suoi errori. Dopo anni è vero, ma se ne è reso conto. È tornato indietro sui suoi passi e quando ha scoperto che la donna che amava si era fidanzata e viveva una bella vita felice, non ha demorso. Pur di stare vicino alla principessa ha deciso di rimanere e curare il suo giardino.. probabilmente pensando a lei ogni volta che un nuovo fiore sbocciava.» spiegò Castiel.
Derek lo fissò perplesso per un attimo, mentre Allison rise appena.
«Io credo,» disse «che l'uomo avrebbe dovuto rimanere fuori dalla vita della principessa per sempre.. Ha avuto la sua occasione e l'ha sprecata, non ha diritto di rientrare prepotentemente nella sua vita.»
«Non sono d'accordo!» esclamò Cass.
Allison sospirò e lo guardò per lunghi secondi, poi posò la sua tazza e fece spallucce «Come ti pare.» sussurrò «Sono molto stanca ora.. Se non ti dispiace Castiel vorrei andare a dormire.. È tardi.»
«Certo..» disse Castiel «Si è fatto tardi. Beh, è stato bello rivederti.. Resterò in città per un po' quindi.. ci vediamo in giro.»
«Non vedo l'ora!» rispose lei sarcastica.
Castiel annuì appena e raggiunse la porta accompagnato da Derek.
Allison invece salì di sopra, si cambiò indossando il pigiama, si lavò i denti, il viso e poi passò un po' di crema sulla mani.
«Il tuo amico è un tipo strano.» le disse Derek appena arrivato in camera.
Allison sorrise appena senza dire nulla, si mise sotto le coperte e cercò di spegnere il cervello per dormire.
Ma come avrebbe potuto? Rivedere Castiel dopo cinque anni, sopratutto considerando cosa era accaduto l'ultima volta.
«Allora..» iniziò Derek afferrando lo spazzolino «Quanto siete stati insieme tu e Castiel?»
Allison sospirò profondamente e chiuse gli occhi scuotendo il capo.
Era ovviamente evidente che tra loro c'era qualcosa di irrisolto.
Non se la sentiva di mentire, sopratutto perchè Derek non era stupido e non meritava bugie.
«Non siamo mai stati davvero insieme..» iniziò «Ci siamo girati intorno per un po' e poi.. poi abbiamo preso strade diverse. Qualunque cosa fosse è finita da diverso tempo..»
Derek finì di lavarsi i denti, si cambiò velocemente e la raggiunse sotto le coperte.
«È per lui che il tuo cuore era in pezzi quando ti ho incontrata?» chiese accarezzandole una guancia.
«Si..»
L'uomo annuì appena. Le diede un paio di baci leggeri sulla bocca e poi la strinse forte facendola accoccolare al suo petto.
«Ti amo tanto.» le sussurrò.
«Ti amo tanto anche io..»
Derek le baciò la fronte e poi, stringendola a sé si addormentò.
PUBBLICITA': Dopo la resa di Sam a Lucifero e la morte di Dean in battaglia, Castiel e Allison si ritrovano, unici legati da un passato, ad affrontare le conseguenze di una guerra che sta distruggendo il Mondo, un futuro post-apocalittico. A Dark Love