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Autore: donysailormars    07/01/2011    4 recensioni
Prequel della mia one shot "Etero o non etero, questo è il problema" è la raccolta dei tentativi falliti da parte di Harry per avvicinarsi a Draco.
/"Togli subito la tua lurida manaccia dal mio sedere, Potter!"/
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Buon giorno a tutti! ^^ Come è andato il ritorno a scuola/lavoro? A me discretamente, ma tanto non vi interessa XD
Finalmente il tanto sospirato (ma da chi?! O.o si vabbè mi piace sognare in grande! XD) capitolo del boccino!!!!
Questo capitolo di certo non è romantico come quello scorso ed è più nello stile di questa storiella pazzerella XD
Spero sia di vostro gradimento! ^^




Terzo approccio: proposta indecente!


La seconda partita di Quidditch del campionato era arrivata velocemente e i Grifondoro avrebbero concorso per la vittoria con i Serpeverde. Erano tutti sovraeccitati per la partita, persino Hermione saltellava giuliva, anche se lo faceva più per la vista di Ron in divisa che per altro.
Harry era determinato come sempre, non solo a prendere la pallina dorata dalla ali magiche che anelava ogni volta che si trovava a volare sul campo, ma anche perché avrebbe giocato contro Malfoy, nello stesso ruolo di Malfoy. Tecnicamente non c’era niente di insolito, era sempre stato così, però da quando come obbiettivo Potter si era prefissato il sedere di Malfoy e i suoi occhi grigi tutto aveva preso sfumature diverse.
D’altro canto Draco era quasi terrorizzato: -chissà se quello stolker di Potter ha programmato una delle sue scenette per oggi?- si chiedeva con un velo di preoccupazione volutamente tenuta nascosta al mondo esterno.
Purtroppo era celata a tutti tranne che a quel poveraccio di Blaise che da quando era iniziata tutta quella storia combatteva con un’emicrania perenne data dai vaneggiamenti del suo petulante amico biondo.

“Che poi mi chiedo cos’hai da lamentarti tanto? Potter è uno schianto, con un culo niente male, ho sentito in giro che è pure abbastanza dotato ed è pieno di soldi!”, disse Blaise con uno sguardo di disapprovazione dopo un quarto d’ora che il biondo, mentre si cambiavano negli spogliatoi, si lamentava.

Draco sbuffò irritato e poi esplose per l’ennesima volta: “Ti sfugge una cosa caro Zabini -brutto segno l’utilizzo del cognome constatò lo stesso- io SONO ETERO!”

Era questa la cosa che più faceva arrabbiare Malfoy: tutti davano per scontato che lui cadesse ai piedi del salvatore solo perché lui gli faceva una corte sfacciata, nessuno si era mai chiesto se gli interessasse o meno l’uccello. Bastava che fosse di Potter ed andava bene. Ma non era così! A lui piacevano le donne e ne andava fiero, non era assolutamente contro gli omosessuali, infatti uno dei suoi migliori amici lo era e non era mai stato un problema, ma lui non aveva tali inclinazioni. Punto.
Tuttavia quel giorno era abbastanza tranquillo poiché di certo Potter non avrebbe rischiato di rovinare una partita di Quidditch con una stupidata delle sue. Il Quidditch era sacro.

Negli spogliatoi Grifondoro Harry Potter faceva lo stesso ragionamento del ragazzo che da un po’ popolava ogni suo pensiero, per questo decise che doveva fare assolutamente qualcosa. Avrebbe agito prendendo alla sprovvista l’altro, stupire era importante se lo voleva conquistare.
E lui voleva, eccome se lo voleva.
Per questo cominciò a mettere a punto un piano.


Madama Bumb diede l’ordine di posizionarsi sulle scope, entrambe le quadre si librarono in cielo e un momento dopo la partita ebbe inizio.

Harry restava fermo, posizionato più in alto rispetto agli altri, ad osservare ciò che succedeva agli altri giocatori durante la partita. In realtà osservava Draco che con gli occhi sviscerava il paesaggio circostante per individuare il boccino e catturarlo, per una volta prima di lui. I capelli di Malfoy svolazzavano per via del vento e gli conferivano un’aria selvaggia che gli donava particolarmente. Harry seppe che quello era il momento giusto per agire, non avrebbe mai potuto resistere a tale tentazione.
Diede un colpetto alla scopa e iniziò ad avvicinarsi a Draco, lui in un primo momento fece finta di niente, ma quando Potter cominciò a volargli intorno in modo circolare si distrasse dall’analisi del cielo e gli rivolse un’occhiata inceneritrice.

“Non mi guardare così tesoro -disse Harry calcando sul nomigliolo, suscitando un’indignazione furente in Draco che gli fece allargare le narici e che di conseguenza fece sorridere il moro- sono venuto a proporti un accordo”

“Un accordo? -disse scettico il biondo- Uno dei termini per caso è che tu mi lasci stare senza più infastidirmi?”, doveva ammetterlo suonava un po’ speranzoso.

Intanto tutta la tribuna dello stadio più vicina ai due, quella grifondoro, si ammutolì per riuscire a capire cosa i piccioncini si dicessero. Seamus lanciò un incantesimo che riuscisse ad amplificare la loro voce in modo che tutti avessero la possibilità di ascoltare e lo stadio ammutolì.
Draco strinse gli occhi infastidito e Harry, nonostante non amasse stare al centro dell’attenzione, sapeva che questa volte era per una cosa che avrebbe fatto star bene lui e quindi sorrise a mezza bocca.

“Certo che no tesoro! Non ti lascerei mai!“ ,esclamò con voce fintamente scandalizzata tanto che si sentirono distintamente le risate di Hermione.

“Allora non hai niente da offrirmi”, rispose altezzoso il biondo alzando il mento all’insù.

“Tu dici, Draco? E se mi offrissi di lasciarti prendere il boccino, per una volta?”

Si udì un coro di -Ohhhh- provenire da tutto lo stadio e Malfoy quasi fu tentato di accettare quella proposta senza neanche conoscere il pegno che avrebbe dovuto pagare, ma desistette.

“A che prezzo, Potter?”, domando con sdegno e diffidenza.

“Prezzo! Che parolone! -disse Harry tra le risate- dovresti solo fare una cosa carina per me!”, ormai aveva un sorriso che gli deformava la faccia. Draco pensò che fosse piuttosto inquietante.

“Ah si? E cosa, di Grazia?”

“Un bacio”, rispose semplicemente con un sussurro roco Harry.

“Un bacio?!”, la voce di Malfoy era stridula e terrorizzata, se ne rendeva conto.

“Certo un bacio! Cosa ti costa? -allo sguardo assassino di Draco continuò- Mica devi farlo per forza davanti a tutta questa gente, ci vediamo in privato”, affermò strizzandogli l’occhio.

“Noooo! Bacialo qui!”, gridò una ragazzina facendo ridere tutti concordi.

“Non se ne parla Potter! -asserì Draco orgoglioso, ma con le guance rosate- Né qui né da un’altra parte! Prenderò il boccino senza dover neanche sfiorare la tua lurida bocca da sfregiato!”

Harry si allontanò deluso, ma sorridente. Un quarto d’ora dopo aveva il boccino stretto nella mano destra e faceva il suo giro della vittoria.

“Draco prenderò te come ho preso questo boccino!”, gridò fiero.

E lo stadio applaudì, compresi quei traditori dei serpeverde.


Allora vi è piaciuto? Spero di si! Mi raccomando lasciate un commentino :D

  
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