● RISPOSTE ALLE RECENSIONI ●
Amantide : Amantaaaaaaa *-* ahahahahah si, lo so, sono perfida! Ma è così che deve andare ù.ù tutto a tempo debito cara Cinzia, tutto a tempo debito. Spero che il capitolo soddisfi un pò le tue richieste! Mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi ù.ù e ci sentiamo in settimana per altri Spoilerini, va bene? Ahahahahahah tanto so che mi chiederesti di pubblicarne qualcuno ahahahahahah bacione amantaaaaa
alicecullen19 : Direi che la tua Recensione è stata molto concisa! XD grazie per aver lasciato comunque un segno e pensiero! GRAZIE! Baci
Marie : Marika cara *-* ma ciao! Ahahahahah grazie per i complimenti! Sono davvero contenta che la mia storia, soprattutto il capitolo dell'altra volta, ti piaccia così tanto! Oggi si svela qualcosa... Si fanno passi avanti. Ma saranno durati? Ti lascio uno Scoop: il succo della questione è vicino è vicino, e anche molti cambiamenti sono dietro l'angolo, ma saranno positivi o negativi? Bhè per saperlo devi leggere! Ti aspetto nel Gruppo e al prossimo capitolo con le tue fantastiche Recensioni! Un abbraccio!
Sweet Bleeding Star : Eh si il mistero si infittisce! Ma in questo capitolo alcune verità vengono svelate... Il tutto si sta condensando piano, piano... Spero ti piacerà!! Alla prossima Recensione! Baci
bella cullen89 : Anna che piacere ritrovarti! *-* come ti ho già detto adoro le tue Recensioni! E no XD non ti sei persa nulla! Ma il nostro Edward, oltre che essere stronzo, è anche molto, molto confuso! Comunque in questo capitolo si svelerà, almeno per noi, chi è il ragazzo mascherato! Spero di non deludere le tue aspettative... Ci sentiamo come sempre in settimana, con Spoiler e quant'altro! E al prossimo capitolo con la prossima Recensione! Un bacioneeeee
maia96 : Ciao Maia, grazie per l'interessamento! :) si ora sto molto meglio!! Ahahahahahahahah l'idea della botta in testa a Edward non è male come idea! Credo di farti contenta oggi, visto che credo che questo capilosancora più lug del peedente, quindi ne avrai da leggere! Comunque ho guardato le foto di Annalynne McCord e sono assolutamente d'accordo con te! Tanya dovrebbe essere lei, ma la mia Tanya è bella si, ma anche molto svampita e superficiale, ma soprattutto cattiva. Crede che tutto le sia dovuto solo perchè è popolare e non capisce che il mondo, fuori dalle mura scolastiche, non è così. Adesso ti lascio alla lettura! Un abbraccio!
(Samuel Johnson)
Quindicesimo
Capitolo
: Un pò di Verità
Era strano
vedere Edward in casa mia. Nella mia
cucina a destreggiarsi con i fornelli. Aveva detto che avrebbe
preparato un po’
di pasta alla Bolognese, col ragù. Io nel frattempo mi
godevo la scena seduta
sul tavolo.
Edward aveva un grembiule bianco addosso, quello di
mio padre. Non so perché ma la tenuta da cuoco lo rendeva
ancora più sexy. La
maglietta nera, aderente, metteva in evidenza i pettorali scolpiti. I
jeans
strappati, stretti, gli facevano un bel lato B.
<< Dov’è il pepe? >>
chiese Edward
<< Vicino al sale, lì a sinistra del lavello
>> risposi indicandolo
<< Ah bene! Grazie >>
Mentre lo vidi spostarsi, andai a sbirciare nella
pentola. Il sughetto sembrava invitante. Tentai di assaggiarlo
ma…
<< Ehi! Giù le mani dal mio Ragù
>>
disse picchiettandomi sulla mano un mestolo di legno
<< Ahio! Il Ragù sarà anche tuo, ma
è casa
mia! >>
<< Bhè dovrai aspettare >>
Mi allontani imbronciata e mi sedetti sul mobile.
<< Non ti hanno insegnato che non è educato
sedersi in questo modo? >>
<< E a te non hanno insegnato che non è
educato fare il padrone in casa altrui? >> lo vidi
sorride e poi ridere
di gusto
<< Sai non ti ricordavo così >>
disse
sussurrando e abbassando il tono della voce man mano che formava quella
affermazione
<< Come scusa? >> chiesi. Che voleva
dire?
<< No, niente. Scusa >> saltai
giù dal
mobile e mi avvicinai. Gli afferrai il braccio e lo costrinsi a
guardarmi in
faccia
<< No, cosa significava? Cosa vuol dire “ non
ti ricordavo così “? >> non capivo.
Ed ero stufa di questi enigmi, di
sensazioni strane e tutto il resto. Lo aveva detto ed ora mi avrebbe
spiegato
senza troppi giri di parole.
<< Bella non vuol dire nulla >> si
allontanò di fretta, togliendosi il grembiule e
cercò di cambiare discorso
<< dove lo sistemo? Io ho cucinato, i piatti li lavi tu
dopo. Ma non hai
ancora apparecchiato? >>
<< Edward… >> ero seria
<< Bella >> rispose col mio stesso tono
<< Voglio sapere >>
<< Non credo proprio >> si stava
innervosendo. Cavolo!
<< Se c’entra con il tuo passato io non
volevo… >> senza che me ne rendessi conto mi
ritrovai con le spalle al
muro, vicino al mobile della cucina. I suoi occhi verdi era furenti.
<< Tu non sai niente del mio passato, ok?
Niente >> sputò quelle parole con rabbia
<< perciò non cercare di
capire. Perché non puoi >>
<< Scusami, io non… Io…
>> le parole mi
morivano in gola
<< E comunque… >> disse mentre
mi
spostava una ciocca di capelli dietro l’orecchio destro
<< parlavo di te.
Non abbiamo avuto molte occasioni di restare da soli e non ti ricordavo
così
sexy… >> il cuore iniziò a
tamburellarmi nel petto, quando sentii le sue
labbra sul mio collo e la mano sul mio fianco capii che ero vicina a
perdere il
controllo << ho ancora stampata in mente la tua esile
figure in
quell’asciugamani, ricordi? >> le sue labbra si
spostarono sulla gola e
la mano sul ventre, sotto la maglietta. Sentivo le sue dita giocare con
la mia
pelle. Uno strano calore mi invase.
Senza rendermene conto mi ritrovai seduta sul
tavolo, le gambe leggermente divaricate e tra esse
c’era… Edward.
Mentre le sua labbra mi torturavano il collo, le
sue mani vagavano sulle mie cosce, ancora fasciate dai jeans.
Istintivamente
reclinai la testa e spinsi il bacino ancora di più contro il
suo e lo sentii.
Era eccitato. Gemetti.
Le sue mani risalirono la camicia cercando di
sbottonarla, io non opponevo resistenza. Anzi, le mie mani si erano
insinuate
sotto la sua maglietta, sollevandola. Lui, di tutta risposta, si
staccò un po’
e se la sfilò, lanciandola a terra. Quando arrivò
all’ultimo bottone della mia camicetta
i suoi occhi si soffermarono sulle mie forme. Indossavo un semplice
reggiseno
blu, con un leggero pizzo sulla scollatura. Edward fece scivolare sul
tavolo
la piccola camicia e restai mezza nuda, davanti a lui.
<< Sei splendida >> disse e le sue
labbra si posarono sul mio decolté
<< Edward… >> dissi ansimando
<<
Edward… >> le sue mani dai miei fianchi
risalirono e andarono sulla mia
schiena, spingendomi contro di lui. Io percorrevo i suoi pettorali
sconvolgenti, i suoi addominali perfetti e mi soffermai sulla cintura.
La
slacciai.
<< Ti voglio >> dissi senza riflettere
Lo sentii sorridere, ma poi si fece serio.
<< Bella, no… >>
cercò di allontanarsi
ma lo fermai
<< Edward, io ti voglio >>
<< Lo so, ma no. Bella non si può
>> e
si allontanò da me << ho sbagliato a provarci,
non era mia intenzione,
non dovevo, non volevo >> raccolse la maglietta e se la
mise <<
perdonami. Adesso devo andare >>
<< Che vuol dire tutto questo? Io non lo
capisco! >> urlai esasperata, volevo piangere
<< tu mi hai spinta
sul quel tavolo! Tu hai cominciato! Tu… Ed io…
Io, io non ti capisco! >>
raccolsi la camicia e me la infilai, allacciandola a caso
<< Ma cos’ho
che non va? >>
<< Non hai nulla che non va >> nella
sua voce c’era rassegnazione e tristezza. Si voltò
e a passo lento si avvicinò
a me << Tu sei perfetta, va bene? Sono io quello
sbagliato, Bella. Prima
lo capirai e meglio sarà per entrambi. Per te, soprattutto
>> mi diede un
leggero bacio sulla fronte e si avviò all’ingresso
<< Io mi sono innamorata di te >>
chiusi gli occhi senza rendermi realmente conto di ciò che
avevo appena detto.
Le labbra si era mosse da sole, in perfetta autonomia. Riaprii gli
occhi e vidi
Edward completamente immobile, darmi le spalle. Non disse nulla.
I minuti passavano, interminabili. Nessuno apriva
bocca, nessuno compiva un gesto. Due statue. Ovviamente a lui riusciva
meglio,
io mi stavo torturando il labbro inferiore.
<< Bella >> disse in fine <<
io
non sono il ragazzo giusto per te >>
<< Perché? >> chiesi andandogli
incontri
<< Bella non posso! >>
<< Però vorresti… >>
non so da cosa
fosse scaturita tutta la mia audacia, ma mi piaceva
<< Ma non posso >> disse duro. Cercai
di parlare quando un rumore mi fece sobbalzare violentemente. Anche
Edward si
voltò. Qualcuno bussava alla porta, anzi, qualcosa la stava
sfondando!
<< BELLA! APRIMI BELLA! >>
<< Jason? >> chiesi disorientata e
aprii la porta << che succede? >> lui di
tutta risposta si
precipitò in casa come un fulmine.
<< Dov’è Lis? >> chiese
<< Lis? Non era con te? >> che diavolo
stava succedendo?
<< No, cioè si! >> sembrava
disperato
<< Jason calmati, dimmi cos’è
successo
>> disse Edward avvicinandosi a lui. Jason si
trascinò fino a sedersi a
terra, la testa tra le gambe, le mani nei capelli.
<< Lei sa tutto >> disse
<< Cosa? Come? >> la voce di Edward
acquistò qualche ottava
<< Dopo la cena siamo andati a casa mia e…
Pensavo di farcela, invece… >>
<< E invece cosa? Jason dov’è
Elisabeth!?
>> perché Edward era così
preoccupato?
<< È scappata via! Si è rivestita
ed è
scappata via! >>
Un attimo. Si è rivestita? Senza pensarci mi
precipitai su Jason spingendolo a terra
<< Che cazzo hai fatto a mia cugina?!
>> stavo urlando. Sentii due braccia afferrarmi da
dietro, mi dimenavo,
ma non riuscivo a sfuggire a quella presa << Edward
lasciami! Lasciami
dannazione, lasciami! >>
<< Bella calmati! Non le ha fatto nulla!
Ragiona! >>
No, non ragionavo per niente! Volevo sapere dov’era
mia cugina. E volevo saperlo adesso!
<< Bella io amo tua cugina, non le ho fatto
nulla. Ti prego credimi. Ma non ti posso spiegare, ma sono preoccupato.
È notte
e lei è scappata via, non riesco a trovarla!
>> disse Jason
<< Hai chiesto ai tuoi fratelli? >>
domandò Edward
<< No, non li ho trovati >>
<< D’accordo allora andiamo a cercarla
>> replicò Edward << Bella resta
qui, in caso tornasse… >>
<< Scordatelo! >> risposi interrompendolo
<< vengo anche io! >> afferrai chiavi e
giubbotto e chiusi la
porta. Solo in quel momento pensai di dare un’occhiata
all’orologio. Era già
l’una di notte. Com’era volato il tempo. Cavolo!
Charlie!
<< Che hai? >> mi chiese Edward, forse
perché avevo emesso un suono stridulo
<< Abbiamo quattro ore per ritrovarla e
tornare a casa mia! Mio padre finisce di lavorare alle cinque! Abbiamo
poco
tempo! >>
<< Merda! >> sibilò Edward
<< Possiamo farcela, ma dobbiamo dividerci.
Sarà più semplice >> propose Jason
<< Sei pazzo? >> il tono di voce di
Edward mi fece sussultare << non può andarsene
in giro di notte da sola!
>> disse riferendosi a me
<< Bhè sono grande abbastanza per decidere
per me, Edward >> dissi dura << e Jason ha
ragione! Dividendoci
sarà più facile >> feci per
allontanarmi, ma lui mi trattenne
<< Non se ne parla. Non ti faccio andare in giro
da sola! >> disse Edward
<< E se viene con me? Così voi ragazzi vi
dividete >>
<< E tu cosa ci fai qui? >> chiesi
allibita
<< Passavo da queste parti e ho sentito un
putiferio >>
<< Ma sei da sola? In giro a quest’ora di
notte? >> le chiesi e poi parlai a Edward
<< perché con me rompi,
mentre tua sorella può andarsene liberamente in giro?
>>
<< Su Bella, non è il momento >>
mi
rispose Alice, prendendomi sotto braccio << andiamo a
cercare Lis
>>
<< Io e te dopo facciamo i conti >> la
rimproverò Edward
<< Certo capo >> rispose lei,
facendogli la linguaccia.
Stavamo girando senza sosta da più di un’ora, ma
senza un minimo risultato. Lis dove sei?
Meglio una Verità che uccide a una Bugia che illude...
Pov. Edward
Avevo
perlustrato quasi tutta Forks. Possibile che
quella ragazza fosse sparita nel nulla? Avevo letto nella mente di
Jason quello
che era successo. Lis sapeva. Era a conoscenza che i Cullen fossero
vampiri, ma
lo aveva scoperto nel modo più orribile. Jason aveva cercato
di calmarla, di
fermarla, di spiegarle. Ma lei, per paura forse, era semplicemente
scappata
via. Via dalla realtà, via dalle bugie, via da lui.
Sorrisi malinconico. Anche Bella sarebbe fuggita
via se avesse saputo tutto. Che idiota che ero stato! Perché
mi ero mascherato
quella dannata sera? Perché l’avevo baciata? E
perché cavolo prima, a casa sua,
ci stavo quasi facendo l’amore! Era tutto sbagliato, tutto!
Dei singhiozzi mi fecero fermare all’entrata del
parco di Forks. Che sciocco. Perché non ci avevo pensato
prima? Mi precipitai
nel piccolo luogo e la vidi.
Seduta in lacrime ai piedi della panchina più
lontana, c’era Lis.
Con molta cautela mi avvicinai, cercando con tutte
le mie forze di non fare rumore. Non volevo spaventarla, ma neppure
farla
correre via. Ero quasi certo che non volesse vedere nessuno al momento,
ma
doveva tornare a casa.
<< Lis >> dissi piano, una volta averla
raggiunta
<< Vattene via >> mi rispose roca
<< Lis, per favore. Siamo tutti preoccupati.
È tardi e devi rientrare prima che tuo zio torni a casa
>>
<< Non mi interessa niente >> disse
senza neppure alzare lo sguardo verso di me << lasciami
sola, lasciatemi
tutti in pace >>
<< Lis… >> cercai di
convincerla, ma mi
interruppe
<< Niente Lis, ok? >> quando si
voltò
capii quanto fosse distrutta. Il viso era rigato di lacrime e gli occhi
ero
completamenti rossi a causa del pianto. La matita nera colata e
l’ombretto
ormai inesistente << tu lo sapevi! Non è vero
Signor Edward Anthony
Masen? Tu e quella sottospecie di psicopatica che hai come sorella! Lo
sapevate! E nessuno mi ha mai detto nulla! La mia migliore amica
è un vampiro!
Il mio ragazzo è un vampiro! Tutta la sua stramaledetta
famiglia lo è! E
nessuno si è mai preso la briga di dirlo a me! Vi siete
divertiti? Vi siete
divertiti a ridere alle nostre spalle? È per questo che
tratti mia cugina in
questo modo? Perché anche tu sei uno di loro?
Perché non sei un semplice
stronzo pomposo, che si crede chissà chi, ma sei un schifoso
vampiro che si
crede superiore a noi, semplici e mediocri esseri umani! Ma chi vi
credete di
essere, eh? Chi? >> prese un legnetto e me lo
tirò. Sfortunatamente mi
tagliai nel tentativo di toglierglielo dalle mani. Quando il sangue
fuoruscì
dal taglio, vidi Lis sgranare gli occhi.
<< Tu non sei un vampiro. Tu… >>
cercava le parole << cosa sei allora tu? >>
il taglio si rimarginò
all’istante e la ragazza scattò in piedi,
indietreggiando << Cosa sei tu?
>> disse con voce rotta e piena di rabbia
<< Lis non ti farò del male, davvero! E
neppure
i Cullen. Ma dobbiamo tornare a casa prima che tu zio rientri. Non
pensare a
Jason come un vampiro, pensa a lui come il ragazzo che ti ha fatto
innamorare
>>
<< Ma lui mi ha ingannata! >>
urlò
<< Ma non lo ha fatto perché voleva!
>>
alzai anche io la voce << c’era di mezzo una
famiglia, Elisabeth! Tu
tradiresti la tua famiglia? Metteresti in pericolo Bella per
l’amore della tua
vita? >>
<< No >> rispose subito, ma in un
sussurro
<< Allora cerca di capire lui >>
<< Puoi portarmi a casa mia? >>
<< Certo >> risposi. Presi la giacca e
gliela misi sulle spalle e ci avviammo verso casa Swan.
<< Lis! >> chiamò Bella entrando
in
casa e abbracciando la cugina
<< Bella, calma. Sto bene >>
tentò di
rassicurarla
<< Mi hai fatto prendere un colpo >>
disse Bella, togliendosi il giubbotto << ma
cos’è successo? Che fine
avevi fatto? >>
Vidi Lis lanciarmi un’occhiata. Cosa devo fare?
Cosa devo dirle?
Pensò. Non
sapeva del mio potere e i suoi occhi trasmettevano tutto.
<< Bella, lasciala riposare. Sono sicuro che
domattina ti dirà tutto >> le dissi cercando
di sorridere. Lei mi fulminò
con lo sguardo
<< Da quanto sei così apprensivo?
>>
domandò tagliente
<< Bella, per una volta a ragione >>
disse Lis. Ah grazie molte! << fammi andare a dormire e
domani mattina ti
dirò tutto >>
<< D’accordo >> disse Bella
tornando
con lo sguardo sulla cugina << allora tu resta qui. Io
salgo, ti preparo
un bagno caldo e il letto, sei gelata! >>
<< Grazie… >> rispose
timidamente Lis.
Quando Bella fu al piano di sopra, mia sorella
ruppe il silenzio.
<< Quindi lo sai che sono vampiri >>
disse
<< Si. Ma come fate voi a saperlo? >>
chiese Lis
Vidi Alice sedersi sul tavolo con disinvoltura e
sorriderle << Tesoro non credi che per oggi di colpi ne
hai avuti a
sufficienza? >>
<< No, voglio sapere! >> diede un
occhio veloce al piano superiore e continuò <<
anche lei deve sapere
>>
<< No, scordatelo! >> le risposi sicuro
<< Bella non dovrà sapere proprio un bel
niente, ok? Sei tu che stai con
il vampiro, non è la sua vita questa. Lei deve vivere
lontana dai mostri, dai
pericoli. Lontana da tutto ciò che non sia normale
>>
<< È per questo che la tieni alla larga?
>> la sua domanda mi spiazzò
<< Colpito e affondato fratellino >>
cantilenò Alice
<< Allora è per questo >>
continuò Lis
<< è per quello che sei che ti comporti
così da… Da… Imbecille e
grandissimo stronzo! >>
Sgranai gli occhi restando senza parole. Al
contrario Alice apprezzò i concetti di Lis e
scoppiò a ridere.
<< Grazie Lis >> dissi ironico
<< Figurati >> ribatté lei. Ma
scherziamo? << comunque se vuoi un consiglio, smettila.
Piantala di fare
così, lei ti ama lo stesso. A parer mio non ne capisco il
motivo. Non sono
cieca, vedo quanto tu sia bello, ma caratterialmente, fino ad ora, hai
tirato
fuori solo il peggio di te. Bella è grande abbastanza per
decidere della sua
vita, Edward. Lasciale la possibilità di scegliere
>>
Che avesse ragione lei? Avrei dovuto davvero dare a
Bella la possibilità di scegliere? E se la sua scelta fossi
stato io? E se per
questa decisione, per lei, arrivasse la morte? Non potevo rischiare
così la sua
vita e il mio destino. Né tanto meno quello di Alice.
Un colpo alla porta ci fece sobbalzare. I pensieri
della persona dall’altra parte dell’uscio mi
arrivavano martellanti in testa.
Era disperato.
<< È Jason >> dissi
<< Fallo entrare >> mi rispose Lis
Andai ad aprire e il giovane vampiro entrò,
superandomi senza dire una parola
<< Lis! >> le andò incontro,
inginocchiandosi davanti a lei << scusami! Davvero
scusami, sono
imperdonabile. Avrei dovuto dirti tutto o starti alla larga, invece ti
ho messa
in grave pericolo questa notte! >>
<< Jason calmati, sto bene. Non è successo
nulla >> cercò di tranquillizzarlo lei
<< Io ti ho morsa >> si alzò in
piedi e
continuò << Dio mio non so neanche come ho
fatto a non iniettarti il
veleno! >>
<< Il veleno? >> chiese allarmata
<< che veleno? Cosa diavolo stai dicendo? Non capisco,
non ci capisco
niente di tutto questo! >>
<< Ti spiegherò tutto >> disse
Jason
calmandosi << ma ti prego perdonami per non averti detto
la verità fin
dal principio, ma non potevo >>
Vidi Lis alzarsi e andargli incontro << Ti
perdono Jason, perché ti amo >> lui sorrise
debolmente e la prese fra le
sue braccia
<< Scusami amore mio, sono stato uno stupido.
Ma pensavo che tu avessi già… cioè che
non fossi… voglio dire che tu… >>
oh Dio dove era andato ad infilarsi. Lis si staccò
lentamente da lui, per poi
fissarlo negli occhi. Aveva un sopracciglio alzato
<< Che io cosa, scusa? >> chiese lei
Non ci
posso credere! Certo
che come vampiro non è un genio, si vede proprio che
è fratello di Emmett.
Pensò
Alice sogghignando
<< Ehm che tu avessi già fatto…
cioè si
insomma che tu non fossi… >>
<< Vergine? >> domandò lei
<<
credevi che io avessi già fatto sesso? >>
Jason non rispose, ma mentalmente si dava del
pirla.
<< Ma ti sembrano domande da fare? >>
chiesi, coprendomi il viso con una mano. E poi l’idiota ero
io!
<< Ah maschi >> disse Alice scendendo
dal tavolo, avviandosi verso la porta << comunque
dovremmo andare e
lasciare le cuginette in pace. Anche perché tra venti minuti
rincaserà Charlie
>>
<<
D’accordo! Allora andiamo >> dissi
<<
Jason, devi venire anche tu >>
<< Ok >> rispose lui << ci
vediamo domani, per qualsiasi cosa chiamami, va bene? >>
disse
riferendosi a Lis
<< Certo >> si scambiarono un leggero
bacio e uscimmo tutti.
<< Secondo me dovresti dar retta a Lis
>> disse Alice in modo noncurante, mentre salivamo in auto
<< Non avevo alcun dubbio, sai? >>
La sentii ridere mentre mettevo in moto. Ingranai
la prima e sgommai via. Via da quella notte, da quella giornata. Via
dal suo
amore, dal mio. Via da Isabella Swan.
Pov. Bella
Era passato
qualche giorno da quella brutta notte.
Lis mi aveva spiegato, a grandi linee fortunatamente, ciò
che era successo. Lei
e Jason avevano fatto l’amore e dopo aveva scoperto che lui
aveva già avuto
rapporti sessuali in passato. Si era sentita inesperta, fuori luogo,
così prese
i suoi vestiti e scappò via. Non so perché, ma
avevo sempre creduto a Lis,
tranne questa volta. Avevo come la sensazione che la sua storia facesse
acqua
da tutte le parti. Che mi stesse mentendo, ma non ne sapevo il motivo.
Da quella sera il nostro rapporto era cambiato, lo
avvertivo. Quando si parlava di Jason, o dei Cullen in generale, era
come se
dosasse bene le parole, le frasi, per non farsi scappare qualcosa.
Avevo sempre
avuto la sensazione che la famiglia Cullen nascondesse un segreto, ma
ora avevo
la certezza che anche mia cugina ne fosse a conoscenza ed era proprio
per
questo che se ne stava sempre sulle sue. Non voleva commettere errori.
<< Bella! >> mi voltai per rispondere
proprio a mia cugina
<< Dimmi Lis >>
<< Volevo dirti, io vado a casa di Jason a
studiare e mi fermo a cena da loro. Avvisi tu Charlie che rientro
tardi?
>>
<< Tranquilla! Sarò una perfetta Cenerentola!
A mezzanotte precise sarò di ritorna a casa >>
mi fece l’occhiolino,
dandomi poi un bacio sulla guancia e sparì dal parcheggio.
Un altro pomeriggio in solitudine. Tirai un sospiro
di rassegnazione e raggiunsi la mia Micra. Mentre mettevo la borsa sui
sedili
posteriori, vidi sfrecciare via
Presentarmi ugualmente a casa sua? E se fosse malato?
Bel guaio. Non avevo neppure il suo numero. Bhè per oggi
avrei fatto da me.
Avevo casa libera, quindi avrei avuto tutto il tempo per aprire il mio
Notebook
della Apple e tirare giù qualche informazione utile sulla
capitale francese.
<< Ciao Bella >> disse una voce
maschile alle mie spalle. Mi voltai. Cosa diavolo ci faceva lui qui?
<< Ti ho lasciata senza parole? >>
chiese sfacciato
<< Veramente due paroline le avrei da dirti,
ma sfocerei nel volgare >>
<< Addirittura? >> disse, appoggiandosi
col braccio alla carrozzeria della mia macchina
<< Che cosa vuoi? >> chiesi abbastanza
infastidita
<< So che sei alla ricerca di un ragazzo
mascherato >>
<< E tu cosa ne sai? >>
<< Bhè credo sia arrivato il momento di dirti
chi era quel ragazzo >>
Lo guardai irritata, come il tono che mi uscii di
voce << E tu vorresti farmi credere che sai chi era?
>> scoppiai a
ridere << per favore! >> cercai di entrare
in auto, ma lui mi
afferrò avvicinandosi troppo a me
<< Ero io >> disse baciandomi. Non ci
pensai
due volte, lo allontani e gli tirai un ceffone, facendolo ridere
<< Cosa ti infastidisce tesoro? >>
chiese sfacciato. Nella sua voce c’era un tono strano, quasi
cattivo
<< Tu. Sei tu ad infastidirmi! Io ti odio
>> salii in auto e inserii la chiave, ma lo sentii parlare
<< L’odio è ad un passo
dall’amore, Bella
>>.
Senza rispondergli
ingrani la prima e sfrecciai
via. Cosa diavolo era tornato a fare? Perché? E soprattutto,
perché dire quella
menzogna? Non sapevo chi fosse il ragazzo mascherato, ma di una cosa in
fondo
al cuore ero certa. Non era lui. Non poteva essere Jacob Black.
ECCO COM'ERA VESTITA BELLA : http://www.polyvore.com/dream_big_little_man/set?id=26659249
Adesso... cosa ne pensate del nuovo capitolo? Come vi avevo accennato all'inizio ho qualcosa da dirvi. In Primis, il prossimo capitolo sarà interamente Pov. Edward e segna un'altra evoluzione della storia, la quale man mano sta volgendo al termine. Il 16° e 17° Capitolo saranno DECISIVI per la storia! Quindi non mancate! Ma non vi abbandono (alcune diranno " meno male! " altre " oddio no, perchè? ") in quanto sto ancora decidendo se lasciare la storia per mettere più avanti le mani con un continuo, oppure concluderla definitivamente! Ma ho già in magazzino una nuova storia! Il Titolo sarà IN TRAPPOLA ed è sempre su Twilight. Di questa storia vi è già Cover, Prefazione e Primo Capitolo e verrà postata quando In Bilico sarà arrivata, finalmente, ad un punto cruciale. Per chi fosse interessato informazioni in più sulla nuova FanFiction sono già state pubblicate sul Gruppo di Facebook che condivido con Elisa (lilyanne89masen) quindi perchè non passate a trovarci? Vi seguito vi lascio tutti i Link. Spero che accorrerete in tante! Ci sono anche nuove informazioni sulle storie della mia amicona, sulle sue novità e quant'altro! Quindi accorrete, ci si diverte anche!! Noi vi aspettiamo! Ora vi saluto! E mi raccomando, RECENSITE ahahahahah si non mi smentisco mai XD Alla prossima settima! O forse prima...? Chi lo sa! Kiss, kiss.