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Autore: Mia Swatt    07/01/2011    8 recensioni
2O/O2/2O13 INIZIO REVISIONE STORIA.
[ PRIMA STORIA della Trilogia: L'amore in bilico. ]
Bella vive a Forks con suo padre, Charlie. È figlia unica fino a quando suo zio, fratello di suo padre, non annuncia una partenza imminente per l’Italia insieme alla moglie e chiede a loro di tenere la loro figlia, Elisabeth. Inizia il nuovo anno scolastico, l’ultimo, e l’attenzione della nuova arrivata punta subito su uno dei ragazzi più ambiti della scuola, Jason Cullen. Ma i Cullen hanno un segreto che custodiscono gelosamente. Intanto alla Forks High School arrivano due nuovi ragazzi: Edward e Alice Masen. Bella rimane quasi da subito folgorata dal ragazzo dagli occhi verdi, ma quest’ultimo sembra non ricambiare. Ma c’è qualcosa di strano nel modo in cui Edward guarda Bella. Odio o Amore? E cosa nascondono i nuovi arrivati?
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Ciao a tutti! Come state? Eccomi di nuovo qui a proporvi un altro capitolo! Premette che questo sarà pubblicato in TRIPLICE POV.! Avete capito bene ù.ù ma bando alle ciance! Oggi ho parecchie novità per voi *-* quindi ora rispondo alle Recensioni, posto il capitolo e ci risentiamo a fondo pagina!!

RISPOSTE ALLE RECENSIONI
Amantide : Amantaaaaaaa *-* ahahahahah si, lo so, sono perfida! Ma è così che deve andare ù.ù tutto a tempo debito cara Cinzia, tutto a tempo debito. Spero che il capitolo soddisfi un pò le tue richieste! Mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi ù.ù e ci sentiamo in settimana per altri Spoilerini, va bene? Ahahahahahah tanto so che mi chiederesti di pubblicarne qualcuno ahahahahahah bacione amantaaaaa
alicecullen19 : Direi che la tua Recensione è stata molto concisa! XD grazie per aver lasciato comunque un segno e pensiero! GRAZIE! Baci
Marie : Marika cara *-* ma ciao! Ahahahahah grazie per i complimenti! Sono davvero contenta che la mia storia, soprattutto il capitolo dell'altra volta, ti piaccia così tanto! Oggi si svela qualcosa... Si fanno passi avanti. Ma saranno durati? Ti lascio uno Scoop: il succo della questione è vicino è vicino, e anche molti cambiamenti sono dietro l'angolo, ma saranno positivi o negativi? Bhè per saperlo devi leggere! Ti aspetto nel Gruppo e al prossimo capitolo con le tue fantastiche Recensioni! Un abbraccio!
Sweet Bleeding Star : Eh si il mistero si infittisce! Ma in questo capitolo alcune verità vengono svelate... Il tutto si sta condensando piano, piano... Spero ti piacerà!! Alla prossima Recensione! Baci
bella cullen89 : Anna che piacere ritrovarti! *-* come ti ho già detto adoro le tue Recensioni! E no XD non ti sei persa nulla! Ma il nostro Edward, oltre che essere stronzo, è anche molto, molto confuso! Comunque in questo capitolo si svelerà, almeno per noi, chi è il ragazzo mascherato! Spero di non deludere le tue aspettative... Ci sentiamo come sempre in settimana, con Spoiler e quant'altro! E al prossimo capitolo con la prossima Recensione! Un bacioneeeee
maia96 : Ciao Maia, grazie per l'interessamento! :) si ora sto molto meglio!! Ahahahahahahahah l'idea della botta in testa a Edward non è male come idea! Credo di farti contenta oggi, visto che credo che questo capilosancora più lug del peedente, quindi ne avrai da leggere! Comunque ho guardato le foto di Annalynne McCord e sono assolutamente d'accordo con te! Tanya dovrebbe essere lei, ma la mia Tanya è bella si, ma anche molto svampita e superficiale, ma soprattutto cattiva. Crede che tutto le sia dovuto solo perchè è popolare e non capisce che il mondo, fuori dalle mura scolastiche, non è così. Adesso ti lascio alla lettura! Un abbraccio!

E ADESSO BUONA LETTURA A TUTTI! CI SENTIAMO A FONDO PAGINA!


L’amore è la saggezza del folle e la follia del saggio.
(Samuel Johnson)

Quindicesimo Capitolo : Un pò di Verità

Pov. Bella

Era strano vedere Edward in casa mia. Nella mia cucina a destreggiarsi con i fornelli. Aveva detto che avrebbe preparato un po’ di pasta alla Bolognese, col ragù. Io nel frattempo mi godevo la scena seduta sul tavolo.
Edward aveva un grembiule bianco addosso, quello di mio padre. Non so perché ma la tenuta da cuoco lo rendeva ancora più sexy. La maglietta nera, aderente, metteva in evidenza i pettorali scolpiti. I jeans strappati, stretti, gli facevano un bel lato B.
<< Dov’è il pepe? >> chiese Edward
<< Vicino al sale, lì a sinistra del lavello >> risposi indicandolo
<< Ah bene! Grazie >>
Mentre lo vidi spostarsi, andai a sbirciare nella pentola. Il sughetto sembrava invitante. Tentai di assaggiarlo ma…
<< Ehi! Giù le mani dal mio Ragù >> disse picchiettandomi sulla mano un mestolo di legno
<< Ahio! Il Ragù sarà anche tuo, ma è casa mia! >>
<< Bhè dovrai aspettare >>
Mi allontani imbronciata e mi sedetti sul mobile.
<< Non ti hanno insegnato che non è educato sedersi in questo modo? >>
<< E a te non hanno insegnato che non è educato fare il padrone in casa altrui? >> lo vidi sorride e poi ridere di gusto
<< Sai non ti ricordavo così >> disse sussurrando e abbassando il tono della voce man mano che formava quella affermazione
<< Come scusa? >> chiesi. Che voleva dire?
<< No, niente. Scusa >> saltai giù dal mobile e mi avvicinai. Gli afferrai il braccio e lo costrinsi a guardarmi in faccia
<< No, cosa significava? Cosa vuol dire “ non ti ricordavo così “? >> non capivo. Ed ero stufa di questi enigmi, di sensazioni strane e tutto il resto. Lo aveva detto ed ora mi avrebbe spiegato senza troppi giri di parole.
<< Bella non vuol dire nulla >> si allontanò di fretta, togliendosi il grembiule e cercò di cambiare discorso << dove lo sistemo? Io ho cucinato, i piatti li lavi tu dopo. Ma non hai ancora apparecchiato? >>
<< Edward… >> ero seria
<< Bella >> rispose col mio stesso tono
<< Voglio sapere >>
<< Non credo proprio >> si stava innervosendo. Cavolo!
<< Se c’entra con il tuo passato io non volevo… >> senza che me ne rendessi conto mi ritrovai con le spalle al muro, vicino al mobile della cucina. I suoi occhi verdi era furenti.
<< Tu non sai niente del mio passato, ok? Niente >> sputò quelle parole con rabbia << perciò non cercare di capire. Perché non puoi >>
<< Scusami, io non… Io… >> le parole mi morivano in gola
<< E comunque… >> disse mentre mi spostava una ciocca di capelli dietro l’orecchio destro << parlavo di te. Non abbiamo avuto molte occasioni di restare da soli e non ti ricordavo così sexy… >> il cuore iniziò a tamburellarmi nel petto, quando sentii le sue labbra sul mio collo e la mano sul mio fianco capii che ero vicina a perdere il controllo << ho ancora stampata in mente la tua esile figure in quell’asciugamani, ricordi? >> le sue labbra si spostarono sulla gola e la mano sul ventre, sotto la maglietta. Sentivo le sue dita giocare con la mia pelle. Uno strano calore mi invase.
Senza rendermene conto mi ritrovai seduta sul tavolo, le gambe leggermente divaricate e tra esse c’era… Edward.
Mentre le sua labbra mi torturavano il collo, le sue mani vagavano sulle mie cosce, ancora fasciate dai jeans. Istintivamente reclinai la testa e spinsi il bacino ancora di più contro il suo e lo sentii. Era eccitato. Gemetti.
Le sue mani risalirono la camicia cercando di sbottonarla, io non opponevo resistenza. Anzi, le mie mani si erano insinuate sotto la sua maglietta, sollevandola. Lui, di tutta risposta, si staccò un po’ e se la sfilò, lanciandola a terra. Quando arrivò all’ultimo bottone della mia camicetta i suoi occhi si soffermarono sulle mie forme. Indossavo un semplice reggiseno blu, con un leggero pizzo sulla scollatura. Edward fece scivolare sul tavolo la piccola camicia e restai mezza nuda, davanti a lui.
<< Sei splendida >> disse e le sue labbra si posarono sul mio decolté
<< Edward… >> dissi ansimando << Edward… >> le sue mani dai miei fianchi risalirono e andarono sulla mia schiena, spingendomi contro di lui. Io percorrevo i suoi pettorali sconvolgenti, i suoi addominali perfetti e mi soffermai sulla cintura. La slacciai.
<< Ti voglio >> dissi senza riflettere
Lo sentii sorridere, ma poi si fece serio.
<< Bella, no… >> cercò di allontanarsi ma lo fermai
<< Edward, io ti voglio >>
<< Lo so, ma no. Bella non si può >> e si allontanò da me << ho sbagliato a provarci, non era mia intenzione, non dovevo, non volevo >> raccolse la maglietta e se la mise << perdonami. Adesso devo andare >>
<< Che vuol dire tutto questo? Io non lo capisco! >> urlai esasperata, volevo piangere << tu mi hai spinta sul quel tavolo! Tu hai cominciato! Tu… Ed io… Io, io non ti capisco! >> raccolsi la camicia e me la infilai, allacciandola a caso << Ma cos’ho che non va? >>
<< Non hai nulla che non va >> nella sua voce c’era rassegnazione e tristezza. Si voltò e a passo lento si avvicinò a me << Tu sei perfetta, va bene? Sono io quello sbagliato, Bella. Prima lo capirai e meglio sarà per entrambi. Per te, soprattutto >> mi diede un leggero bacio sulla fronte e si avviò all’ingresso
<< Io mi sono innamorata di te >> chiusi gli occhi senza rendermi realmente conto di ciò che avevo appena detto. Le labbra si era mosse da sole, in perfetta autonomia. Riaprii gli occhi e vidi Edward completamente immobile, darmi le spalle. Non disse nulla.
I minuti passavano, interminabili. Nessuno apriva bocca, nessuno compiva un gesto. Due statue. Ovviamente a lui riusciva meglio, io mi stavo torturando il labbro inferiore.
<< Bella >> disse in fine << io non sono il ragazzo giusto per te >>
<< Perché? >> chiesi andandogli incontri
<< Bella non posso! >>
<< Però vorresti… >> non so da cosa fosse scaturita tutta la mia audacia, ma mi piaceva
<< Ma non posso >> disse duro. Cercai di parlare quando un rumore mi fece sobbalzare violentemente. Anche Edward si voltò. Qualcuno bussava alla porta, anzi, qualcosa la stava sfondando!
<< BELLA! APRIMI BELLA! >>
<< Jason? >> chiesi disorientata e aprii la porta << che succede? >> lui di tutta risposta si precipitò in casa come un fulmine.
<< Dov’è Lis? >> chiese
<< Lis? Non era con te? >> che diavolo stava succedendo?
<< No, cioè si! >> sembrava disperato
<< Jason calmati, dimmi cos’è successo >> disse Edward avvicinandosi a lui. Jason si trascinò fino a sedersi a terra, la testa tra le gambe, le mani nei capelli.
<< Lei sa tutto >> disse
<< Cosa? Come? >> la voce di Edward acquistò qualche ottava
<< Dopo la cena siamo andati a casa mia e… Pensavo di farcela, invece… >>
<< E invece cosa? Jason dov’è Elisabeth!? >> perché Edward era così preoccupato?
<< È scappata via! Si è rivestita ed è scappata via! >>
Un attimo. Si è rivestita? Senza pensarci mi precipitai su Jason spingendolo a terra
<< Che cazzo hai fatto a mia cugina?! >> stavo urlando. Sentii due braccia afferrarmi da dietro, mi dimenavo, ma non riuscivo a sfuggire a quella presa << Edward lasciami! Lasciami dannazione, lasciami! >>
<< Bella calmati! Non le ha fatto nulla! Ragiona! >>
No, non ragionavo per niente! Volevo sapere dov’era mia cugina. E volevo saperlo adesso!
<< Bella io amo tua cugina, non le ho fatto nulla. Ti prego credimi. Ma non ti posso spiegare, ma sono preoccupato. È notte e lei è scappata via, non riesco a trovarla! >> disse Jason
<< Hai chiesto ai tuoi fratelli? >> domandò Edward
<< No, non li ho trovati >>
<< D’accordo allora andiamo a cercarla >> replicò Edward << Bella resta qui, in caso tornasse… >>
<< Scordatelo! >> risposi interrompendolo << vengo anche io! >> afferrai chiavi e giubbotto e chiusi la porta. Solo in quel momento pensai di dare un’occhiata all’orologio. Era già l’una di notte. Com’era volato il tempo. Cavolo! Charlie!
<< Che hai? >> mi chiese Edward, forse perché avevo emesso un suono stridulo
<< Abbiamo quattro ore per ritrovarla e tornare a casa mia! Mio padre finisce di lavorare alle cinque! Abbiamo poco tempo! >>
<< Merda! >> sibilò Edward
<< Possiamo farcela, ma dobbiamo dividerci. Sarà più semplice >> propose Jason
<< Sei pazzo? >> il tono di voce di Edward mi fece sussultare << non può andarsene in giro di notte da sola! >> disse riferendosi a me
<< Bhè sono grande abbastanza per decidere per me, Edward >> dissi dura << e Jason ha ragione! Dividendoci sarà più facile >> feci per allontanarmi, ma lui mi trattenne
<< Non se ne parla. Non ti faccio andare in giro da sola! >> disse Edward
<< E se viene con me? Così voi ragazzi vi dividete >>
<< E tu cosa ci fai qui? >> chiesi allibita
<< Passavo da queste parti e ho sentito un putiferio >>
<< Ma sei da sola? In giro a quest’ora di notte? >> le chiesi e poi parlai a Edward << perché con me rompi, mentre tua sorella può andarsene liberamente in giro? >>
<< Su Bella, non è il momento >> mi rispose Alice, prendendomi sotto braccio << andiamo a cercare Lis >>
<< Io e te dopo facciamo i conti >> la rimproverò Edward
<< Certo capo >> rispose lei, facendogli la linguaccia.

Stavamo girando senza sosta da più di un’ora, ma senza un minimo risultato. Lis dove sei?

Meglio una Verità che uccide a una Bugia che illude...

Pov. Edward

Avevo perlustrato quasi tutta Forks. Possibile che quella ragazza fosse sparita nel nulla? Avevo letto nella mente di Jason quello che era successo. Lis sapeva. Era a conoscenza che i Cullen fossero vampiri, ma lo aveva scoperto nel modo più orribile. Jason aveva cercato di calmarla, di fermarla, di spiegarle. Ma lei, per paura forse, era semplicemente scappata via. Via dalla realtà, via dalle bugie, via da lui.
Sorrisi malinconico. Anche Bella sarebbe fuggita via se avesse saputo tutto. Che idiota che ero stato! Perché mi ero mascherato quella dannata sera? Perché l’avevo baciata? E perché cavolo prima, a casa sua, ci stavo quasi facendo l’amore! Era tutto sbagliato, tutto!
Dei singhiozzi mi fecero fermare all’entrata del parco di Forks. Che sciocco. Perché non ci avevo pensato prima? Mi precipitai nel piccolo luogo e la vidi.
Seduta in lacrime ai piedi della panchina più lontana, c’era Lis.
Con molta cautela mi avvicinai, cercando con tutte le mie forze di non fare rumore. Non volevo spaventarla, ma neppure farla correre via. Ero quasi certo che non volesse vedere nessuno al momento, ma doveva tornare a casa.
<< Lis >> dissi piano, una volta averla raggiunta
<< Vattene via >> mi rispose roca
<< Lis, per favore. Siamo tutti preoccupati. È tardi e devi rientrare prima che tuo zio torni a casa >>
<< Non mi interessa niente >> disse senza neppure alzare lo sguardo verso di me << lasciami sola, lasciatemi tutti in pace >>
<< Lis… >> cercai di convincerla, ma mi interruppe
<< Niente Lis, ok? >> quando si voltò capii quanto fosse distrutta. Il viso era rigato di lacrime e gli occhi ero completamenti rossi a causa del pianto. La matita nera colata e l’ombretto ormai inesistente << tu lo sapevi! Non è vero Signor Edward Anthony Masen? Tu e quella sottospecie di psicopatica che hai come sorella! Lo sapevate! E nessuno mi ha mai detto nulla! La mia migliore amica è un vampiro! Il mio ragazzo è un vampiro! Tutta la sua stramaledetta famiglia lo è! E nessuno si è mai preso la briga di dirlo a me! Vi siete divertiti? Vi siete divertiti a ridere alle nostre spalle? È per questo che tratti mia cugina in questo modo? Perché anche tu sei uno di loro? Perché non sei un semplice stronzo pomposo, che si crede chissà chi, ma sei un schifoso vampiro che si crede superiore a noi, semplici e mediocri esseri umani! Ma chi vi credete di essere, eh? Chi? >> prese un legnetto e me lo tirò. Sfortunatamente mi tagliai nel tentativo di toglierglielo dalle mani. Quando il sangue fuoruscì dal taglio, vidi Lis sgranare gli occhi.
<< Tu non sei un vampiro. Tu… >> cercava le parole << cosa sei allora tu? >> il taglio si rimarginò all’istante e la ragazza scattò in piedi, indietreggiando << Cosa sei tu? >> disse con voce rotta e piena di rabbia
<< Lis non ti farò del male, davvero! E neppure i Cullen. Ma dobbiamo tornare a casa prima che tu zio rientri. Non pensare a Jason come un vampiro, pensa a lui come il ragazzo che ti ha fatto innamorare >>
<< Ma lui mi ha ingannata! >> urlò
<< Ma non lo ha fatto perché voleva! >> alzai anche io la voce << c’era di mezzo una famiglia, Elisabeth! Tu tradiresti la tua famiglia? Metteresti in pericolo Bella per l’amore della tua vita? >>
<< No >> rispose subito, ma in un sussurro
<< Allora cerca di capire lui >>
<< Puoi portarmi a casa mia? >>
<< Certo >> risposi. Presi la giacca e gliela misi sulle spalle e ci avviammo verso casa Swan.

Guardai l’orologio sulla parere. Le quattro in punto. Ce l’avevamo fatta per un soffio. Charlie sarebbe rientrato tra un’ora e avrebbe trovato le sue ragazze sane e salve nei proprio letti.
<< Lis! >> chiamò Bella entrando in casa e abbracciando la cugina
<< Bella, calma. Sto bene >> tentò di rassicurarla
<< Mi hai fatto prendere un colpo >> disse Bella, togliendosi il giubbotto << ma cos’è successo? Che fine avevi fatto? >>
Vidi Lis lanciarmi un’occhiata.
Cosa devo fare? Cosa devo dirle? Pensò. Non sapeva del mio potere e i suoi occhi trasmettevano tutto.
<< Bella, lasciala riposare. Sono sicuro che domattina ti dirà tutto >> le dissi cercando di sorridere. Lei mi fulminò con lo sguardo
<< Da quanto sei così apprensivo? >> domandò tagliente
<< Bella, per una volta a ragione >> disse Lis. Ah grazie molte! << fammi andare a dormire e domani mattina ti dirò tutto >>
<< D’accordo >> disse Bella tornando con lo sguardo sulla cugina << allora tu resta qui. Io salgo, ti preparo un bagno caldo e il letto, sei gelata! >>
<< Grazie… >> rispose timidamente Lis.
Quando Bella fu al piano di sopra, mia sorella ruppe il silenzio.
<< Quindi lo sai che sono vampiri >> disse
<< Si. Ma come fate voi a saperlo? >> chiese Lis
Vidi Alice sedersi sul tavolo con disinvoltura e sorriderle << Tesoro non credi che per oggi di colpi ne hai avuti a sufficienza? >>
<< No, voglio sapere! >> diede un occhio veloce al piano superiore e continuò << anche lei deve sapere >>
<< No, scordatelo! >> le risposi sicuro << Bella non dovrà sapere proprio un bel niente, ok? Sei tu che stai con il vampiro, non è la sua vita questa. Lei deve vivere lontana dai mostri, dai pericoli. Lontana da tutto ciò che non sia normale >>
<< È per questo che la tieni alla larga? >> la sua domanda mi spiazzò
<< Colpito e affondato fratellino >> cantilenò Alice
<< Allora è per questo >> continuò Lis << è per quello che sei che ti comporti così da… Da… Imbecille e grandissimo stronzo! >>
Sgranai gli occhi restando senza parole. Al contrario Alice apprezzò i concetti di Lis e scoppiò a ridere.
<< Grazie Lis >> dissi ironico
<< Figurati >> ribatté lei. Ma scherziamo? << comunque se vuoi un consiglio, smettila. Piantala di fare così, lei ti ama lo stesso. A parer mio non ne capisco il motivo. Non sono cieca, vedo quanto tu sia bello, ma caratterialmente, fino ad ora, hai tirato fuori solo il peggio di te. Bella è grande abbastanza per decidere della sua vita, Edward. Lasciale la possibilità di scegliere >>
Che avesse ragione lei? Avrei dovuto davvero dare a Bella la possibilità di scegliere? E se la sua scelta fossi stato io? E se per questa decisione, per lei, arrivasse la morte? Non potevo rischiare così la sua vita e il mio destino. Né tanto meno quello di Alice.
Un colpo alla porta ci fece sobbalzare. I pensieri della persona dall’altra parte dell’uscio mi arrivavano martellanti in testa. Era disperato.
<< È Jason >> dissi
<< Fallo entrare >> mi rispose Lis
Andai ad aprire e il giovane vampiro entrò, superandomi senza dire una parola
<< Lis! >> le andò incontro, inginocchiandosi davanti a lei << scusami! Davvero scusami, sono imperdonabile. Avrei dovuto dirti tutto o starti alla larga, invece ti ho messa in grave pericolo questa notte! >>
<< Jason calmati, sto bene. Non è successo nulla >> cercò di tranquillizzarlo lei
<< Io ti ho morsa >> si alzò in piedi e continuò << Dio mio non so neanche come ho fatto a non iniettarti il veleno! >>
<< Il veleno? >> chiese allarmata << che veleno? Cosa diavolo stai dicendo? Non capisco, non ci capisco niente di tutto questo! >>
<< Ti spiegherò tutto >> disse Jason calmandosi << ma ti prego perdonami per non averti detto la verità fin dal principio, ma non potevo >>
Vidi Lis alzarsi e andargli incontro << Ti perdono Jason, perché ti amo >> lui sorrise debolmente e la prese fra le sue braccia
<< Scusami amore mio, sono stato uno stupido. Ma pensavo che tu avessi già… cioè che non fossi… voglio dire che tu… >> oh Dio dove era andato ad infilarsi. Lis si staccò lentamente da lui, per poi fissarlo negli occhi. Aveva un sopracciglio alzato
<< Che io cosa, scusa? >> chiese lei

Non ci posso credere! Certo che come vampiro non è un genio, si vede proprio che è fratello di Emmett. Pensò Alice sogghignando
<< Ehm che tu avessi già fatto… cioè si insomma che tu non fossi… >>
<< Vergine? >> domandò lei << credevi che io avessi già fatto sesso? >>
Jason non rispose, ma mentalmente si dava del pirla.
<< Ma ti sembrano domande da fare? >> chiesi, coprendomi il viso con una mano. E poi l’idiota ero io!
<< Ah maschi >> disse Alice scendendo dal tavolo, avviandosi verso la porta << comunque dovremmo andare e lasciare le cuginette in pace. Anche perché tra venti minuti rincaserà Charlie >>

<< D’accordo! Allora andiamo >> dissi << Jason, devi venire anche tu >>
<< Ok >> rispose lui << ci vediamo domani, per qualsiasi cosa chiamami, va bene? >> disse riferendosi a Lis
<< Certo >> si scambiarono un leggero bacio e uscimmo tutti.
<< Secondo me dovresti dar retta a Lis >> disse Alice in modo noncurante, mentre salivamo in auto
<< Non avevo alcun dubbio, sai? >>
La sentii ridere mentre mettevo in moto.
Ingranai la prima e sgommai via. Via da quella notte, da quella giornata. Via dal suo amore, dal mio. Via da Isabella Swan.

Pov. Bella

Era passato qualche giorno da quella brutta notte. Lis mi aveva spiegato, a grandi linee fortunatamente, ciò che era successo. Lei e Jason avevano fatto l’amore e dopo aveva scoperto che lui aveva già avuto rapporti sessuali in passato. Si era sentita inesperta, fuori luogo, così prese i suoi vestiti e scappò via. Non so perché, ma avevo sempre creduto a Lis, tranne questa volta. Avevo come la sensazione che la sua storia facesse acqua da tutte le parti. Che mi stesse mentendo, ma non ne sapevo il motivo.
Da quella sera il nostro rapporto era cambiato, lo avvertivo. Quando si parlava di Jason, o dei Cullen in generale, era come se dosasse bene le parole, le frasi, per non farsi scappare qualcosa. Avevo sempre avuto la sensazione che la famiglia Cullen nascondesse un segreto, ma ora avevo la certezza che anche mia cugina ne fosse a conoscenza ed era proprio per questo che se ne stava sempre sulle sue. Non voleva commettere errori.
<< Bella! >> mi voltai per rispondere proprio a mia cugina
<< Dimmi Lis >>
<< Volevo dirti, io vado a casa di Jason a studiare e mi fermo a cena da loro. Avvisi tu Charlie che rientro tardi? >> << Certo, ma lo sai che gradisce che tu sia a casa almeno entro mezzanotte >> le ricordai
<< Tranquilla! Sarò una perfetta Cenerentola! A mezzanotte precise sarò di ritorna a casa >> mi fece l’occhiolino, dandomi poi un bacio sulla guancia e sparì dal parcheggio.
Un altro pomeriggio in solitudine. Tirai un sospiro di rassegnazione e raggiunsi la mia Micra. Mentre mettevo la borsa sui sedili posteriori, vidi sfrecciare via la Porsche gialla di Alice, la quale suonò salutandomi con la mano. Ora che ci facevo caso, Edward oggi non era venuto a scuola. Saremmo dovuti andare avanti con la relazione, adesso cosa potevo fare?
Presentarmi ugualmente a casa sua? E se fosse malato? Bel guaio. Non avevo neppure il suo numero. Bhè per oggi avrei fatto da me. Avevo casa libera, quindi avrei avuto tutto il tempo per aprire il mio Notebook della Apple e tirare giù qualche informazione utile sulla capitale francese.
<< Ciao Bella >> disse una voce maschile alle mie spalle. Mi voltai. Cosa diavolo ci faceva lui qui?
<< Ti ho lasciata senza parole? >> chiese sfacciato
<< Veramente due paroline le avrei da dirti, ma sfocerei nel volgare >>
<< Addirittura? >> disse, appoggiandosi col braccio alla carrozzeria della mia macchina
<< Che cosa vuoi? >> chiesi abbastanza infastidita
<< So che sei alla ricerca di un ragazzo mascherato >>
<< E tu cosa ne sai? >>
<< Bhè credo sia arrivato il momento di dirti chi era quel ragazzo >>
Lo guardai irritata, come il tono che mi uscii di voce << E tu vorresti farmi credere che sai chi era? >> scoppiai a ridere << per favore! >> cercai di entrare in auto, ma lui mi afferrò avvicinandosi troppo a me
<< Ero io >> disse baciandomi. Non ci pensai due volte, lo allontani e gli tirai un ceffone, facendolo ridere
<< Cosa ti infastidisce tesoro? >> chiese sfacciato. Nella sua voce c’era un tono strano, quasi cattivo
<< Tu. Sei tu ad infastidirmi! Io ti odio >> salii in auto e inserii la chiave, ma lo sentii parlare
<< L’odio è ad un passo dall’amore, Bella >>.
Senza rispondergli ingrani la prima e sfrecciai via. Cosa diavolo era tornato a fare? Perché? E soprattutto, perché dire quella menzogna? Non sapevo chi fosse il ragazzo mascherato, ma di una cosa in fondo al cuore ero certa. Non era lui. Non poteva essere Jacob Black.


ECCO COM'ERA VESTITA BELLA : http://www.polyvore.com/dream_big_little_man/set?id=26659249

Adesso... cosa ne pensate del nuovo capitolo? Come vi avevo accennato all'inizio ho qualcosa da dirvi. In Primis, il prossimo capitolo sarà interamente Pov. Edward e segna un'altra evoluzione della storia, la quale man mano sta volgendo al termine. Il 16° e 17° Capitolo saranno DECISIVI per la storia! Quindi non mancate! Ma non vi abbandono (alcune diranno " meno male! " altre " oddio no, perchè? ") in quanto sto ancora decidendo se lasciare la storia per mettere più avanti le mani con un continuo, oppure concluderla definitivamente! Ma ho già in magazzino una nuova storia! Il Titolo sarà IN TRAPPOLA ed è sempre su Twilight. Di questa storia vi è già Cover, Prefazione e Primo Capitolo e verrà postata quando In Bilico sarà arrivata, finalmente, ad un punto cruciale. Per chi fosse interessato informazioni in più sulla nuova FanFiction sono già state pubblicate sul Gruppo di Facebook che condivido con Elisa (lilyanne89masen) quindi perchè non passate a trovarci? Vi seguito vi lascio tutti i Link. Spero che accorrerete in tante! Ci sono anche nuove informazioni sulle storie della mia amicona, sulle sue novità e quant'altro! Quindi accorrete, ci si diverte anche!! Noi vi aspettiamo! Ora vi saluto! E mi raccomando, RECENSITE ahahahahah si non mi smentisco mai XD Alla prossima settima! O forse prima...? Chi lo sa! Kiss, kiss. 
  
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