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Autore: ichigo15    08/01/2011    2 recensioni
Ero a quella stupida festa da quanto? Circa quattro ore e mi annoiavo a morte, tutti a fumare o a bere ma chi non vuole che fa?
Scusate ma non posso mettere altro..spero vi piaccia^^
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora piaciuto il capitolo precedente? Ricordo sempre che ci sono parole e situazioni non proprio caste quindi se non le volete leggere non continuate...

Ok ora vi lascio al secondo capitolo ^^
 

La musica, cerco di ascoltare ma non ci riesco, come ci sono finita sotto le coperte? Mi alzo scalciandole via, quasi non rischio di cadere dal letto, sento una risatina smorzata provenire dall’angolo della camera dove c’è la poltrona, mi volto di scatto, ho solo il suo volto nella mente (ok mi sono sognata tutto?) ditemi di si!

-Ehi come ti senti?- mi chiede “la voce” (sono mezza intontita? Si. Ho voglia di alzarmi? Assolutamente NO) rispondo automaticamente -bene- sento sbuffare mentre mi alzo per andare in cucina (viviamo in una specie di villa ristretta, tre bagni uno per la mia camera, uno per la mia amica e uno in cucina, che è unita al salotto e al corridoio d’ingresso a già dimenticavo il mio studio e la camera oscura della mia amica) -non mi sembra- dice avvicinandosi -sei uno straccio! Cosa ti è successo a quella festa tesoro?- mi vedo arrossire mentre passo davanti allo specchio del corridoio "è stato solo un sogno, un sogno, solo un sogno!" continuo a ripetermelo (perché non mi vuole entrare in testa) -a cara non credo sia il caso che entri in cucina in quello stato- mi dice Eve (appunto la mia coinquilina) -perchè?- biascico, -bè intanto perchè c'è un tizio mooolto carino che ti vuole parlare- ok non ha detto “tizio mooolto carino” vero? Mi volto di scatto e corro in camera travolgendola e chiudendomi dentro a chiave, il cuore sta per uscirmi dal petto (no è solo una tua impressione) ricaccio indietro l’odiosa vocina e mi fiondo sotto la doccia.
Tipo una mezzora dopo sono diciamo presentabile, (si intende jeans neri e maglietta azzurra che mi lascia le spalle scoperte e mi fascia le braccia, è stupenda veramente) vado verso la cucina e saluto con un bacio Eve che mi guarda soddisfatta facendomi l’occhiolino, sento qualcuno schiarirsi la voce, poi una mano si avvicina al mio fianco e mi abbraccia, faccio finta di niente e continuo a camminare, (visto? Si è staccato) sorrido tra me e me, scusate so che ho fatto una cazzata colpa del mio orgoglio…
-O ciao Nathan- lo saluto e finalmente lo guardo, (stile depravata con la bavetta alla bocca) mi sorride mentre gli faccio la radiografia (ok è castano chiaro con i capelli corti e gli occhi castano scuro, alto con un fisico asciutto, porta un paio di jeans strappati sul ginocchio e sulla coscia e una camicia nera…allora rendo l’idea?) -da quanto sei qui?- gli chiedo prendendo la cialda da mettere nella macchinetta per avere finalmente un po’ di quel meraviglioso nettare scuro chiamatosi? Caffè! -Circa un ora- risponde lui, ohoh cosa sento nella tua voce? Ti ho forse fatto arrabbiare cucciolo? Quanto mi dispiace, metto su il ghigno sadico e mi volto andando verso di lui, gli allaccio le braccia al collo vedendo che mi sorride (tra poco non sorriderai più tesoro) mi avvicino alla sua bocca lentamente anche lui si avvicina, due millimetri e…mi scanso baciandolo sulla guancia, poi mi allontano (ok non devo farlo mai più è uno sforzo troppo grande per me) qualcuno si schiarisce la voce, -wow che caldo! Vado a cercarmi il ragazzo dato che tu l'hai trovato- (cos’è che ha detto? Ok è morta. Capito? M-O-R-T-A!) -non è il mio ragazzo!- sibilo mentre lui dice -si! Ci siamo messi insieme ieri sera!- (ma no! Adesso anche le frasi in sincrono) -vero amore?- mi chiede poi sorridendo (ok si sta vendicando) sorrido a mia volta -certo tesoro- dico avviando la macchinetta, (E questa quando gli è venuta?). La porta sbatte e noi rimaniamo da soli in cucina, aspetta siamo da SOLI in cucina. (o NO! No, no e no, povera me!).
-E cosi sono la tua ragazza!- esordisco io, -certo ti dispiace?- (ok perché mi sento le guance in fiamme?) mi volto cercando il suo sorriso, che non c’è!
E che caz…ehm niente! Scatto fiondandomi in camera mia, (te pareva) -comodo?-
gli domando, (ok adesso perché è comodamente e sottolineo COMODAMENTE sdraiato sul mio letto?) non che ci siano problemi ma, (oddio sto diventando una maniaca tutta colpa di Kay) mi avvicino lentamente e solo ora mi rendo conto che ha gli occhi chiusi…(che male c’è mi avvicino solo un altro pochino), mi ritrovo con le ginocchia appoggiate al bordo del letto. Mi sento mancare la terra sotto i piedi nello stesso istante in cui mi ritrovo stesa sul letto con lui sopra, (possibile che fossi assente anche alle lezioni “mai avvicinarsi ad un ragazzo che finge di dormire?” sei proprio un incapace) -è il trucco più vecchio del mondo- la sua voce mi accarezza, lo guardo incatenando i miei occhi con i suoi, -possibile che non riesci a stare senza di me?-mi sussurra avvicinando le sue labbra alle mie; (se vabè vogliamo incatenare qualcos’altro?).
NO COMMENT! Lo sento portare una mano sulla mia guancia mentre con l’altra si sorregge, (cosa ci fanno le MIE mani nei SUOI capelli?).
Per sfortuna (per fortuna) suona il campanello, lo spingo forse un po’ troppo forte, infatti -ops scusa!-
dico scattando verso la porta di casa mentre lo vedo massaggiarsi il sedere (ehm non l’ho spinto per terra).

Apro e mi ritrovo davanti…uno scatolone? -cos'è uno scherzo?- borbotto cercando il nome del mittente, prendo in mano la scatola e la porto dentro chiudendo la porta con un calcio (lo so sono molto delicata).
Mentre la appoggio sul tavolo spunta Nathe che mi guarda incuriosito, -roba eh?-
mi chiede sedendosi al tavolo, gli faccio la linguaccia (ok perché sta ghignando? -non ne ho idea- dico scartando pacco, (si e questo da dove sbuca, ok illuminazione!) mi giro verso di lui che ha ancora il ghigno stampato in faccia e mi guarda malizioso -me l'hai inviato tu!- dichiaro puntandogli il dito contro (si lo so, è maleducazione…) -mi daresti una mano a infilarmelo?- mi invita alzandosi e guardandomi con lo sguardo di un cucciolo bastonato (ma povero cucciolo adesso lo offendo pure! E non sto parlando di lui) -non credo sia il caso- ribatto io sedendomi e incrociando le gambe, (stupida gonna proprio oggi me la dovevo mettere) si avvicina con quell’affare e con la mano libera mi prende il mento, -dai per favore- mi soffia sulle labbra, -o ok ma siamo in cucina- rispondo (si e da quando balbetto?) mi sorride -vuoi andare in camera?- -ehm no qui va bene- sorride ancora prima di avvicinarsi. -Sicura di essere pronta?- mi chiede sorridendo, (mi sta forse sfidando?) mi avvicino ancora appoggiandomi con la schiena al tavolo per sorreggermi, anche lui si appoggia al tavolo e mi ritrovo praticamente tra le sue braccia, (non che mi dispiaccia) credo di essere arrossita perché mi sento le guance in fiamme, sospiro -ok sono pronta- dichiaro, mi sorride -bene stai ferma ok? Cercherò di farti meno male possibile- mi dice. Prima di posizione quell’apparecchio infernale al mio orecchio, sento solo il “clic” prima che lui sorrida e si allontani passandomi lo specchio. Un orecchino argentato mi brilla all’orecchio sinistro e uno uguale brilla al suo orecchio destro. -Adesso ci credi?- mi chiede sorridendo (perché sembra triste?) le lacrime mi salgono agli occhi, -si- dico, la vista mi si sta offuscando sento le sue braccia intorno a me prima che dica ciò che aspetto da una vita…(si è molto romantico ma che ci posso fare?) -Tu. Sei. Solo. Mia.- afferma scandendo ogni minima parola. (Ok adesso chi li chiude più i rubinetti?) gli butto le braccia al collo prima che il suo bacio mi fermi il respiro. (Quindi. Tu. Sei. Solo. Mio.) scandisco nella mia mente, ma in questo momento sono impegnata, credo che glielo dirò più tardi…Forse. 


 

  
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