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Autore: lilylunapotter    09/01/2011    2 recensioni
Lily Evans è una ragazza del settimo anno.
sSi trova ad affrontare un amore e una guerra contemporanemanete.
E molto probabilmente dovrà rivalutare la persona che più ha odiato nella sua vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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Dedico questo capitolo alle miei commentatrici affezionate, LadySayka e bethpotter, nella speranza che lo trovino bello e che riesca ad entrare nel loro cuore.

Grazie ancora a chi mi a sempre seguito e a chi invece non h

 

 

15. La grande Sala bianca

 

<< Ciao mia piccola stella >> mi rispose mia madre.

Era tutto così bello lì.

Tutti avvolti nel bianco da una nebbiolina che rendeva il tutto particolarmente surreale.

Ma doveva essere reale, anzi lo era.

C’erano tutti lì, tutti, poi d’un tratto mi sentii in colpa e di nuovo le lacrime scesero lente e calde sulle guance.

<< Che succede Lily? >> mi domandò James.

<< James, Harry, porteranno Harry da mia sorella, non deve, no…lui è speciale, è il mio angelo! >> gli dissi io stringendolo a me.

<< Oh Lily tesoro, guarda qua… >> mi disse mio padre.

E dove prima non c’era nulla apparve una piccola bacinella d’acqua così limpida e trasparente da fare giochi di luce meravigliosi.

<< E’ un pensatoio? >> domandai seria avvicinandomi.

<< Ma no figliola, guarda bene… >> mi suggerì mia madre.

Anche James si avvicinò e così capimmo.

<< Questo non è un pensatoio… Da qui puoi seguire la vita di tuo figlio, non ti ricordi quando ti dicevo che i morti resteranno con noi per sempre? >> mi domandò mia madre.

Sorrisi e capii.

Poi presi James per mano e insieme infilammo le mani unite nella acqua calda della bacinella.

In un secondo fummo risucchiati e si stava così bene fino a quando tutto non tornò nitido e chiaro.

Eravamo arrivati davanti al vialetto di una villetta di Privet Drive, dove tre persone stavano discutendo silenziosamente.

<< Silente, queste persone sono la peggior specie di babbani che io abbia mai conosciuto! >> disse la Mcgranitt.

<< Lo so Minerva, Lo so, ma sono i suoi unici parenti in vita! E voglio che Harry stia all’oscuro dalla sua vera natura fino a… tempo debito >> rispose Albus serio posando il piccolo fagotto nello zerbino di casa.

<< James guarda il nostro piccolo, dorme di già! >> dissi avvicinandomi lentamente.

Guardai tutti i presenti.

Albus aveva uno sguardo decisamente triste, Minerva lasciava che lacrime inondassero il suo viso silenziose e Hagrid piangeva più che rumorosamente.

<< Staremo sempre vicino al nostro bambino! >> bisbigliò James con le lacrime agli occhi.

<< Sempre! >> risposi accarezzando appena la fronte di Harry.

Di nuovo sparimmo dentro l’acqua della bacinella e tornammo nella grande stanza bianca dove tutti erano lì.

 

Ma io e James non smettemmo mai di seguire la vita di nostro figlio, mai.

C’eravamo sempre, invisibili agli occhi umani ma c’eravamo.

Eravamo lì quando si batté contro Voldemort al primo anno, quando uccise il Basilisco al secondo, quando rincontrò i Malandrini al terzo, quando superò tutte le prove del torneo Tremaghi al quarto, quando andò al Ministero con i suoi amici e sconfisse ancora Voldemort al quinto anno, quando andò nella caverna con Silente al sesto e soprattutto c’eravamo quando uccise definitivamente Lord Voldemort nella Sala Grande.

E ogni volta che lo vedevamo le lacrime di gioia ci rigavano il volto, sempre, perché non è cosa da tutti i genitori veder il proprio figlio battersi e sfidare la morte ogni giorno.

No, sapevo fin da quando morii che Harry sarebbe stato un ragazzo speciale, lo sapevo.

E con me lo sapeva anche James.

Il mio James, il padre di mio figlio.

James che quando rivide Harry accanto ai suoi amici al terzo anno sorrise e fu proprio lui a suggerire ad Harry di risparmiare Peter.

Peter, l’anello debole.

La pecora nera del gruppo, eppure a scuola erano sempre tutti e quattro così uniti, sempre affiatati e pronti a correre il rischio per gli amici.

Ma in ogni gruppo c’è l’anello debole e in questo c’era Peter.

Ma nonostante tutto James, era riuscito a perdonare Peter, si, lo aveva perfino salvato da Remus e Sirius al terzo anno ad Hogwarts di Harry.

James, mio marito, avrebbe fatto di tutto per gli amici.

 

 

Passarono gli anni e vedemmo molte persone andarsene dal mondo degli umani e venire nel nostro.

Prima Sirius, poi Silente, Charity Burbage la nostra professoressa, Malocchio Moody, Severus, Remus e Ninfadora, tutti arrivarono nella grande e calda sala bianca, sempre.

E tutti insieme vedemmo Harry annientare Voldemort e diventare grande, sposarsi e avere tre bellissimi figli Lily Luna Potter, Albus Severus Potter e James Sirius Potter.

Lo vedemmo diventare un bravissimo Auror insieme al suo amico Ron e vedemmo la cattura di tantissimi mangiamorte, compresa la morte di Bellatrix Lestrange ( diciamo che era quella che più volevo visto che per colpa sua Alice e Frank erano impazziti e Sirius era morto!) e ogni volta sorridevo, non perché fossi macabra, no, ma perché vedevo in mio figlio quello che da viva vedevo in me e James.

Due persone che erano diventate una, pronte a tutto pur di regalare un futuro migliore agli amici, ai parenti e alle generazioni future, sempre.

 

Harry aveva ormai quindici anni quando Sirius ci raggiunse.

Attraversò il velo bianco e poi arrivò nella grande sala bianca.

<< James, Lily! >> bisbigliò vedendoci.

<< Sirius! >> gridammo noi.

Corremmo da lui e dopo un abbraccio stritola costole continuammo a vivere accanto ad Harry, sempre insieme e così anche quando Harry aveva diciassette anni.

Vedemmo Remus arrivare con Ninfadora nella sala bianca.

<< Remus! >> gridammo io James e Sirius e lo abbracciammo.

<< James, Lily, Sirius vi presento mia moglie Ninfadora! >> disse Remus.

E subito diventammo amiche, io la donna dagli occhi verdi e i capelli rossi, lei una ragazza strana ma simpatica con i capelli fucsia.

Ma il momento più bello fu quando arrivò Silente, lui si che riuscì a farci sorridere.

Anche se preoccupato, lui, il grande Silente aveva una fiducia immensa per lui, il mio Harry, e faceva bene.

Perché il mio Harry, era davvero il ragazzo che è sopravvissuto, era davvero il Prescelto!

 

 

 

Note dell’autrice:

 

Miei cari amici lettori devo darvi una bella notizia ( spero)…continuate a leggere, perché questo è solo il penultimo capitolo!

Ciao ciao

Lilylunapotter

 

  
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