An angel from the sky
Chap 18 – Hogsmeade
Quella
mattina Harry si sentiva leggermente triste. Sapeva che sarebbe stato l’ultimo
giorno in cui avrebbe potuto vedere Draco nel giro di parecchi giorni, e dopo –
sebbene con lui ci sarebbero stati Ron ed Hermione – sarebbe dovuto tornare
dagli odiati Dursley.
E la cosa, ovviamente, non lo rendeva affatto felice.
Così
già da quando si era alzato il suo umore era
decisamente pessimo.
–
Che hai fatto Harry?
Gli
chiese un po’ preoccupata Hermione poco prima di partire per Hogsmeade
–
No, nulla…
Cominciò
lui, ma fu interrotto da un paio di voci conosciute alle sue spalle.
–
Ciao Ron! E Adam…
Salutò
voltandosi di scatto.
–
Buongiorno Harry.
Rispose
cordialmente il moro serpeverde per poi avvicinarsi ad
Hermione e dargli un leggero bacio sulla guancia e sussurrargli all’orecchio
–
E buongiorno anche a te…
La
ragazza arrossì un poco, ma si riprese subito e sorridendogli gli rispose con
un semplice
–
Ciao.
Ron
si sentì un po’ innervosito a quella vista: non si fidava di Adam.
Non
sapeva il perché, ma c’era qualcosa in lui di… strano, ecco. Non sapeva
spiegarselo, ma era come se nascondesse qualcosa.
Ma forse il suo astio derivava solo dal fatto che era un
serpeverde. Nemmeno Malfoy gli andava poi così a genio, a
dirla proprio tutta… ma lui su quell’argomento era proprio l’ultimo a
poter parlare. Ah, quando Harry l’avesse scoperto…
–
Ecco che arrivano gli altri!
Esclamò
Harry distraendolo dai suoi pensieri, mentre indicava Eve,
Fred e George che si avvicinavano,
seguiti da Ginny e Colin
mano nella mano
– Che schifo…
Mormorò
Ron rivolto all’amico mentre guardava questi ultimi due
–
Oh, dai… sono cosìccariiiiniii
insieme…
Ron
fece una smorfia, ma la gomitata che Harry gli appioppò su un fianco lo fece smettere.
–
Ciao ragazzi!!!
Li
salutò Herm allegramente staccandosi da Adam che la stava abbracciando. Dopo i
vari convenevoli, si avviarono verso l’ingresso, dove li attendeva la McGrannit
per controllare fossero tutti prima che andassero.
***Ad Hogsmeade…***
–
Allora Oliver viene?
Chiese
Harry in un tono casuale
–
Certo… ma ci attende già lì…
Rispose
Ron un po’ in imbarazzo.
Mentire
al suo amico si faceva sempre più pesante… solo che non aveva il coraggio di
rivelargli la verità.
–
Capisco… Immagino che vorrete stare un po’ da soli, no?
–
NO!!! – si lasciò sfuggire il rosso, per poi
proseguire arrampicandosi sugli specchi – Cioè, non ce n’è bisogno. insomma… più siamo e più ci divertiamo, no? E poi anche voi non vedete Oliver
da una vita… sarebbe un’ottima occasione per stare un po’ insieme a farci
quattro chiacchiere…
Harry
lo guardò perplesso.
“Fa
che la beva… fa che la beva…” pensò Ron.
–
Sicuro?
Chiese
poi il moretto
–
Sì sì…
Harry
fece un’alzatina di spalle, per poi mormorare
–
Come vuoi…
Intanto
Eve e George, Adam ed
Hermione e Colin e Ginny
non facevano altro che comportarsi da tipiche
coppiette felici-e-appena-fidanzate.
Quando Harry Ron e Fred
se ne resero conto, si sentirono vagameeenteee a
disagio lì in mezzo.
–
Ragazzi, fra un po’ vomito…
Disse
Fred agli altri due
–
Io non sono così con Draco, vero?
Chiese
Harry in tono supplichevole
–
Vuoi la verità?
–
No, Ron, forse è meglio che io non lo sappia…
–
Ehi, c’è Baston
Disse
Ginny alle spalle di Ron facendolo sussultare
–
Oh, bene… dov’è?
Rispose
lui, un po’ troppo freddamente forse, per risultare
convincente.
–
Lì
Indicò
Fred osservando fisso davanti a lui.
Ron
agitò la mano per farsi vedere, ma sembrava che il “suo” ragazzo li avesse già
visti.
Quando arrivò si salutarono sorridenti, ma
non sembravano aver sentito troppo l’uno la mancanza dell’altro.
Poi
Oliver fece il giro di tutti i ragazzi salutandoli
uno ad uno.
–
Tutto bene con Baston?
Chiese
Hermione preoccupata prendendosi Ron da una parte.
–
Ma certo. Perché?
–
Mi siete sembrati, ecco, non so… un po’… freddi,
forse. Vuoi restare un po’ solo con lui?
“Ancora
questa storia?” pensò un po’ in difficoltà Ron che però rispose solo
–
No, non preoccuparti Herm, è tutto a posto…
Fred, approfittando della situazione, si intromise
tra i due
–
Indago un attimo?
Ron
capì al volo
– Oh, va bene, se per te non è un problema…
Fred gli strizzò l’occhio
–
Ci parlo un attimo e te lo riporto tutto intero.
Allontanandosi,
chiese ad Oliver se gli poteva
dire un attimo una cosa ed il ragazzo annuì, così i due si ritirarono dietro
l’angolo.
–
Grazie per l’interessamento, ragazzi… anche se a me sembra sia tutto a posto, comunque…
Disse
Ron tranquillo, mentre dentro di sé si sentiva sempre più nervoso. Ora, oltre a
dover stare attento a come si comportava con Baston,
doveva pure accertarsi del fatto che nessuno andasse a curiosare per sapere
cosa si stavano dicendo suo fratello ed il suo ipotetico ragazzo… e George, l’unico che sapeva della cosa, era talmente preso
dalla sua ragazza che non vedeva nient’altro… non gli sarebbe stato poi molto
d’aiuto, probabilmente…
Intanto,
Fred e Oliver si erano
rintanati dietro una casa, mettendo un incantesimo di protezione in modo che
nessuno li avesse visti o sentiti
–
Allora, mi spieghi cos’è questa storia?
Chiese
Oliver
–
Te l’ho detto… è solo per oggi. Ron non ha il coraggio
di dire ad Harry con chi sta veramente e così abbiamo
dovuto trovare un’alternativa valida.
–
E perché io?
– Beh… forse perché sono stato io ad uscirmene con Harry
dicendo che anche Ron stava con un ragazzo.
–
Sei sempre il solito…
Sbuffò
l’ex studente alzando gli occhi al cielo.
Fred gli si avvicinò lentamente.
–
Ma ti piace anche questo di me, non è così?
Chiese
sensualmente prima di catturare le labbra di Oliver.
–
Diciamo di sì
Ridacchiò
Oliver staccandosi un attimo, per poi riprendere a
baciarlo con più passione di prima. I due si separarono dopo cinque minuti
buoni
–
Mi sei mancato, Ol
–
Anche tu…
–
Ora forse è meglio andare, prima che vengano a cercarci…
–
Sì, lo credo anch’io.
Quando i due furono tornati, Hermione
chiese subito com’era andata a Fred, che inventò una
scusa come
–
È solo che si imbarazza facilmente con troppa gente…
anche se non sembra è molto timido, sai…
Notando
Ron che rideva divertito, gli bisbigliò in un orecchio
–
E tu non ti ci avvicinare troppo o sei morto.
Ron
non sapeva se sentirsi divertito o spaventato da quelle minacce… il tono che
aveva usato era decisamente molto, molto serio… ma la
situazione stava presentando un lato comico che il rosso non si sarebbe mai
nemmeno lontanamente immaginato…
Il
gruppo fece un giro per Hogsmeade godendosi
l’atmosfera natalizia che si stava diffondendo in tutti i negozi, e quasi
nessuno fece più caso a Ron e Oliver.
Un paio di volte Fred approfittò della distrazione degli amici per appartarsi un po’ con il suo ragazzo, e Ron
si dovette impegnare per non far notare a nessuno la cosa, ma non ci furono
troppe difficoltà. Eve e George,
e Adam ed Hermione erano talmente presi l’uno
dall’altra che non avrebbero fatto caso a niente, a dirla tutta, mentre Harry, Ginny, Colin e – alternativamente
– Fred e Ron si divertivano a girare per i negozi, in
molti dei quali c’erano addobbi e festoni, luminosi alberi di Natale e pupazzi
giganti raffiguranti Babbo Natale animati grazie alla magia.
Dopo
aver sostato a lungo a Mielandia e da Zonko, si erano riposati un po’ ai tre manici di scopa dove
avevano incontrato Draco con Pansy Parkinson e la Bullstrode,
Zabini, Tigher e Goyle. Ad Harry era pesato non poco ignorarlo e fare finta di
nulla, ma non poteva fare altrimenti e non gli andava affatto di inscenare un
finto litigio pur di parlargli, non il giorno prima della partenza.
Così
lo stette a guardare da lontano, sperando che i suoi
compagni serpeverde non ci avrebbero fatto caso.
Ma qualcuno lo notò.
–
Ehi, guarda chi c’è…
Ridacchiò
Pansy dando una gomitata ad
Harry
–
Potter e la sua banda di amichetti…
Rispose
acidamente il biondo serpeverde mentre il suo cuore aveva un sobbalzo… Possibile
che non avesse notato la presenza di Harry?
Oliver, ignaro della loro relazione,
sibilò
–
Perché, la cosa vi crea qualche problema?
–
Oh, no, non preoccuparti caro ex-giocatore di quidditch
fallito…
Replicò
Pansy.
“Ma che cavolo ha in mente?” si chiesero sia Harry che Draco
guardandola per storto.
–
Che cosa vuoi dire? Guarda che sono un giocatore
professionista… informati prima di parlare!
–
Certo che sono informata… e da quanto mi risulta non
ti muovi dalla panchina. O forse sbaglio?
–
Se sono in panchina è solo perché ho avuto un
infortunio. E ti conviene smetterla se non---
–
Ehi, lasciala stare!
Si intromise Draco
“Bene,
esattamente come speravo” pensò la serpeverde
–
Sennò che fai?
Ribatté
Oliver
–
Te la vedrai con me… e loro
Disse calmo Draco facendo un cenno con la testa rivolto a Tigher e Goyle
–
Beh, noi siamo comunque in maggioranza, Malfoy
Si inserì Harry.
Non
gli andava certo di mettersi contro Draco, ma a quel punto doveva cercare di
risolvere la cosa in un modo o nell’altro… e come farlo se non c’era in mezzo
anche lui? o forse stava sbagliando completamente…
Magari era meglio lasciar perdere ed andare tutti via. O
no? La sua testa era in totale confusione… e lo fu ancora maggiormente quando Pansy tirò a Oliver
ed Harry una torta in faccia ciascuno.
–
Ma… ma ma ma… sei impazzita?
Chiese
Harry stravolto
–
Che c’è, Potter? Ora balbetti pure?
Harry
avrebbe voluto rispondere, ma non fece in tempo, perché Ron prontamente lanciò
loro addosso una burrobirra.
Ben presto si scatenò un qualcosa di molto simile ad una rissa. E, quasi senza che Harry o Draco se ne rendessero conto,
qualcuno li afferrò per la collottola e li sbattè
fuori.
–
Ma che…?
Si
chiese Harry spiazzato.
–
Pansy…
Sibilò
Draco assottigliando gli occhi.
Poi
Harry si voltò, e scoppiò a ridere.
–
Che hai da ridere, Potter?
–
Dovresti guardarti… Sei buffissimo!
Draco
lo guardò un po’ scocciato, borbottando
–
Guarda che tu non sei meglio, con tutti i capelli sporchi di panna montata.
–
E tu hai il collo sporco di cioccolata…
Mormorò
suadente Harry prima di posare le labbra su quella chiazza di dolce sul collo
pallido del suo ragazzo e leccare via il cioccolato.
Draco
dapprima socchiuse gli occhi, sciogliendosi sotto il tocco del moro, poi la sua
mente tornò lucida per un breve istante, ma sufficiente a farlo ragionare. Si
staccò velocemente da lui, per poi ringhiargli contro un deciso
–
MA SEI PAZZO? SIAMO IN MEZZO ALLA STRADA!!!
Harry
sfoderò due occhioni da cucciolo a cui Draco non
sapeva resistere
–
Scusa, ma… eri così… ehm… invitante… e poi io adoro la cioccolata.
–
Ed è solo per la cioccolata?
Gli
sussurrò in un orecchio
–
Beh, è sottointeso che adoro anche te, amore…
Draco
sorrise.
E si appuntò mentalmente il fatto che la cioccolata ispirasse
Harry in quel senso… gli sarebbe tornato utile dopo le vacanze.
Poi
afferrò Harry per il braccio e lo trascinò nel primo vicolo nascosto che
incontrarono, per poi posare le proprie labbra su quelle del grifondoro.
–
Anche qui siamo in mezzo alla strada…
Tentò
di protestare il moretto, risultando però molto poco
convincente.
–
Non posso pensare che non ti vedrò per tutto il periodo delle vacanze… Mi mancherai moltissimo…
Confessò
il ragazzo. Harry lo abbracciò.
–
Anche tu mi mancherai. Ti amo, Draco…
–
Anch’io ti amo, Harry.
–
Perché non passi a trovarmi? Avrai pure l’occasione di
sgattaiolare fuori del castello una volta tanto.
–
Può essere, ma io non ne sarei poi così sicuro. E
sarebbe rischioso per te… se fossi tenuto sotto controllo potrebbero arrivare a
te… e non mi va che ti succeda qualcosa a causa mia…
Disse dolcemente e preoccupato allo stesso tempo Draco,
prima di baciare nuovamente Harry.
I
due restarono in quel vicolo a lungo, solo a baciarsi e a parlare,
promettendosi di scriversi e di incontrarsi da qualche parte, prima che ad Harry sorgesse un dubbio
–
Ma Pansy… l’avrà mica fatto
apposta a scatenare la rissa per farci stare soli?
–
Probabilmente… quella ragazza quando ci si mette mi fa quasi paura.
–
Però non mi è spiaciuta molto la sua idea, sai?
–
Già, nemmeno a me…
Rispose
sornione Draco.
Mentre
parlava giocherellava con i ciuffi ribelli del moro, che non dava segno di alcun fastidio per quelle attenzioni.
–
Forse sarebbe ora di tornare… credo…
Mormorò
tristemente Harry
–
Già…
Rispose
poco convinto il suo ragazzo.
Nessuno
dei due aveva affatto voglia di lasciare l’altro, ma dopo un ultimo bacio si
separarono.
Quando Harry trovò i suoi compagni era quasi
ora di tornare al castello.
–
Dov’eri finito?
Gli
chiese malizioso Ron.
–
E voi? Sono ore che vi cerco…
Ron
ridacchiò
–
Sì, in effetti ci hanno cacciati perché davamo
fastidio agli altri clienti… E quando ci hanno buttati fuori ho notato che
mancavano due persone… tu, ed un certo biondino…
Harry fece spallucce
–
Mah, mi chiedo come mai…
– Certo che Pansy è più sveglia di
quanto pensassi…
Harry
annuì.
Non
ebbero tempo di dirsi nient’altro prima di tornare: Oliver
non sapeva nulla in fondo, e Harry pesnò che forse
non era il caso di dirglielo, così tentarono di essere il più
discreti possibile.
Più
tardi Ron ed Hermione raccontarono al loro amico i dettagli di quando si erano
accorti che mancava, e la loro fatica nel ditrarre il “ragazzo di Ron”, cosa che sembrava quasi dar
fastidio a Fred… chissà perché, poi… Ginny aveva deciso di mollare Colin
e di prendersi una pausa di riflessione che si prospettava essere molto, molto lunga, e Adam ed Hermione andavano parecchio
d’accordo… e non solo. Eve e George
avevano avuto qualche battibecco, ma nulla di troppo importante.
–
Mi sono perso parecchie cose, insomma…
Disse
Harry, anche se non era poi così dispiaciuto
–
Già. E tu, allora?
Chiese
Hermione curiosa
–
Ho salutato Draco.
–
Immagino…
Harry
non rispose, limitandosi a sorriderle.
Il
giorno dopo sarebbero partiti.
E
sarebbe stato un Natale stupendo, se lo sentiva.
Peccato che non conosceva ancora le sorprese che lo
aspettavano…
Note dell’autrice
“Peccato
che non conosceva ancora le sorprese che lo aspettavano…”
Eh
sì, perché finalmente nel prossimo capitolo Harry scoprirà con chi sta Ron…
povero cucciolo (Harry, intendo)…
Scusate
se in questo capitolo non posso rispondere. Ringrazio comunque
tutti coloro che leggono ed i pochi che commentano.
Lasciatemi
una recensione, anche due righe, per farmi sapere cosa ne pensate,
ok?
Un
bacione a tutti, e buon Natale
-
Vahly -