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Autore: Sena27    14/01/2011    2 recensioni
Vedere Zero tra le braccia di un'altra mi aveva fatto un insolito effetto.
Ero abituata alle nostre discussioni, ero felice quando mi dava una mano davanti ai cancelli della Night Class, quando ci beccavamo lezioni extra per via dei pisolini sui banchi.
Per me erano diventate azioni quotidiane.
Ero contenta se potevo stargli vicino, se lo potevo aiutare, mentalmente ringraziavo mio padre per averlo portato a casa nostra.
Ora, pensandoci sopra, agli occhi degli altri noi cos'eravamo? Chi eravamo?
Due amici, una coppia di fidanzatini, due che continuavano a litigare?
E ai nostri stessi occhi?
Quando ero ancora umana, lui mi amava.
Ed ora mi amava ancora?
Ma io? Quali sentimenti provavo nei suoi confronti?
Lo avevo trattato solo come un amico eppure, quando non era con me,
quando soffriva nel vedermi con Kaname o quando pensava alla sua famiglia, a suo fratello, io ero dispiaciuta.
Mi resi conto che c'erano molte domande in attesa di risposte.
Io stessa, però, non ne avevo.
Una leggera pressione sulla mano mi riportò al mondo reale e abbandonai i miei pensieri.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO DUE: Un passato dal dolce sapore
 
Oggi, dopo giorni di sole, le nuvole hanno deciso di rovinarmi la giornata.
Quella stella così lontana appare pallida. Odio quando minaccia di piovere.
Non so il perché ma mi fa ricordare le facce tristi di Zero e Kaname
le quali ho visto troppo spesso. Chissà che starà facendo Onii-Sama…
Nemmeno Aidoh lo sa. E’ stato liberato dall’Associazione solo stamattina
e Kaname era già andato. Quel ragazzo mi sta nascondendo fin troppe cose!
Non so perché; forse per proteggermi, ma io non sono più la bambina
di una decina di anni fa. Sono una migliore, più matura Yuuki.
 So riconoscere i miei sbagli da sola,so rimediare alle mie azioni e, soprattutto,
 so difendermi. Lui lo deve capire!  A volte mi verrebbe voglia di fargli il terzo grado,
assillarlo di domande. So di essere troppo gelosa e curiosa,
 ma questa è l’ennesima mattina che mi sveglio e lui non è accanto a me.
Se ne è andato, chissà dove, lasciandomi sola, di nuovo.
 Almeno una cosa in comune l’hanno quei due.
Anche Lui mi lasciava spesso da sola, e io mi cacciavo sempre nei guai.
Avevo bisogno che accanto a me ci fosse sempre uno dei due per sentirmi sicura,
 protetta e amata. Forse non dovrei pensare al mio passato da umana,
 nonostante sia una parte fondamentale della mia storia.
 Ho incontrato Zero e ho imparato a convivere con la sua “depressione”,
con la voglia di uccidere tutti quelli come noi, con il suo segreto.
Eppure, ne sono certa, non l’ho mai conosciuto fino in fondo.
Non sono riuscita a stargli accanto come avrei dovuto. Ho sempre pensato di aver
 fatto la cosa giusta ma, forse, se l’avessi considerato come un orfano qualunque
con la nostalgia della propria famiglia e della propria casa, non avrebbe sofferto
 e non starebbe soffrendo così. Mi ricordo quando il Direttore lo ha accolto in casa sua
 come aveva fatto con me. Mi faceva tenerezza. Quel ragazzo aveva visto la sua famiglia
 morire a causa di un vampiro. Era a pezzi, avevo paura di toccarlo
perché temevo che si frantumasse. Lo aiutai e cercai di capirlo.
Prima di andarmene mi aveva fatto un promessa: mi avrebbe uccisa.
 Ci siamo incontrati, ho persino tentato di morderlo,                                      
ma lui non ha mai cercato di fermarmi. Mi ha lasciata sempre con un modo freddo,
 come suo solito. Però credo che non si aspettasse lo stesso da me.
Non ho più voluto parlargli. E, anche se avessi voluto, non me lo sarei mai concessa.
 Avrei fatto soffrire troppe persone per me importanti. Zero, Kaname…
A distanza di un anno, ogni singolo giorno ricordo la mia dolce vita da umana.
 Ed ogni volta che ci penso tutti, intorno a me, se ne accorgono. So che, facendo così,
 li rattristo, so anche che ora non dovrei pensare al mio passato, ma solo a ciò che verrà.
Ho scelto di passare la mia esistenza con Kaname ed ora è tardi per ripensare a quei momenti.
Però non posso rinchiudere i miei ricordi, i miei sentimenti, le paure superate,
non posso fregarmene di ciò che ho fatto e voltare pagina.
Ho bisogno di ricordare tutto ciò che è entrato nella mia vita, nella mia INTERA vita:
 il Direttore Cross, Yori, Kaname, i miei compagni, la Day e la Night Class, Zero…
 Anche lui ha un posto nel mio cuore.
E’ per questo che non posso cancellare ciò che c’è stato prima di quella scelta.
E’ per questo che non posso dimenticare il mio passato.
Non mi sono mai sentita così insicura in vita mia. Ma penso sia troppo tardi
per riflettere e cercare di cambiare quello che oramai ho già fatto.
Non mi sono mai pentita di aver donato il mio sangue a Zero
e neanche di aver scelto Kaname invece di lui.  La storia doveva andare così.
 Perché mai avrei dovuto restare con il mio migliore amico?
Sapevo di amare Kaname. Anche se, da quel giorno in cui mi rivelò
 la sua vera natura mordendo quella ragazza, ho alzato una barriera tra me e lui.
 Con il passare del tempo, con il continuo restare accanto a Zero,
questa si è fatta sempre più impenetrabile. Ma sono riuscita ad oltrepassarla.
E ora sono felice accanto a lui. O almeno so che lui lo è.

 
 

Ciao a tutti!
Stavolta ho cercato di fare un capitolo abbastanza lungo (ovviamente senza risultati, uffa!!)
Ringrazio molto tutti quelli che hanno voluto leggere il primo ‘’capitolo’’
(se così si può chiamare…)  e che hanno recensito.
Mi scuso per il ritardo ma è stata una settimana più che pesante, perdonatemi!!!!!!!!!
Alla prossima!
 
   
 
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