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Autore: emychan    15/01/2011    7 recensioni
Ambientato alla conclusione della puntata 2x03 in cui Morgana capisce di avere poteri magici e Merlin la aiuta a trovare i druidi.
Origliando la conversazione tra principe e servo, la figliastra del re organizza un piano per far ingelosire Arthur.
Ma è davvero innamorata del principe o lo sta solo prendendo in giro?
E perchè Merlin è così restio ad aiutarla?
Divisa in due parti!Sarà Merthur!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Morgana, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
Capitoli:
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La gelosia può conquistare i regni.

Cap.2/2


Merlin passò per l'ennesima volta lo sguardo dalla porta, che rimaneva ostinatamente chiusa, alla finestra... niente.
Il sole era sempre nello stesso punto. Possibile?
Eppure erano sicuramente passate delle ore da quando era tornato.
Ne era certo.
O forse stava esagerando.
Francamente non capiva il motivo di tutta quella agitazione.
Si, insomma...
Morgana probabilmente si stava dichiarando ad Arthur in quel momento.
Allora?
E Arthur probabilmente stava...
L'orribile immagine dei due membri della famiglia reale avvinghiati in qualche alcova di palazzo gli spuntò dal nulla nella mente, Merlin la cacciò con rabbia cominciando a mordicchiarsi le unghie.
La cesta dei panni giaceva abbandonata sul pavimento, non aveva alcuna voglia di fare nulla.
Non che di solito l'avesse, ma adesso era preoccupato, triste... in ansia.
Non poteva certo lavorare in quelle condizioni!
Forse era malato.
Avrebbe dovuto farsi controllare da Gaius.
Già... proprio così.
Aveva dei sintomi molto chiari in fondo: nausea, brividi, sudori freddi... forse aveva qualche malattia rara e letale, il suo corpo si stava deteriorando in fretta e lui se ne stava lì, seduto ad aspettare che il principe la smettesse di fare chissà cosa con la sorellastra e si degnasse di tornare nelle sue stanze.
E non era disgustoso già solo quello?
Va bene... Morgana tecnicamente non era la sorella vera, ma erano cresciuti assieme, non valeva qualcosa?
Era sbagliato.
Lo sentiva.
Quei due non potevano finire insieme perchè...
Perchè...
Non lo sapeva il perchè! Ma non gli piaceva lo stesso!
Sospirando esasperato, Merlin puntò i gomiti sul tavolo prendendosi la testa tra le mani. Iniziava a dolergli. Tutta colpa di Arthur, come al solito.
E perchè ci metteva così tanto?
Progettava di portarsi avanti col lavoro e concepire anche un erede già che c'era?
L'immagine di un bambino dai capelli biondi e gli occhi verdi che correva per i corridoi lo fece rabbrividire. Tristemente era molto carino e dolce, peccato che avesse il peggiore sorriso di Morgana stampato in volto.
Il solo pensiero gli fece salire nuovamente la nausea.
Avrebbe davvero dovuto chiedere un rimedio a Gaius.
Finalmente la porta si aprì, il mago si alzò subito dalla sedia del principe e scrutò quest'ultimo in volto per cercare di capire cosa si fosse detto con Morgana.
A dire il vero non gli sembrava la faccia di qualcuno che aveva trovato il grande amore.
Sembrava più che altro la faccia di qualcuno che aveva mangiato carne di ratto.
E avendogliela fatta davvero mangiare una volta, conosceva bene quella particolare espressione.
Forse non era andata come previsto?
Forse Morgana non si era dichiarata.
Il pensiero gli fece stranamente battere il cuore più forte.
Un altro sintomo da dire al medico di palazzo quella sera.
Dopo aver chiuso la porta a chiave, il principe si voltò verso il suo servo incrociando le braccia sul petto e fissandolo storto. Le labbra strette in una linea severa con cui purtroppo Merlin era piuttosto familiare.
Era in arrivo una delle sue gloriose sfuriate.
«Non ti avevo detto di stare lontano da Morgana?» gli sibilò subito con rabbia.
Merlin annuì in fretta incapace di rispondergli a parole.
Per qualche assurdo motivo, in quel preciso istante, gli era venuto da pensare a quanto Arthur da furioso sembrasse... nobile.
Il che era stupido perchè Arthur era un principe, ma da arrabbiato sembrava quasi... brillante.
Come una fiamma ardente capace di bruciare ogni cosa.
Forse era il modo in cui le sue guance si arrossavano o i suoi occhi si facevano più luminosi.
Era... bello. E perfetto. Davvero perfetto. Era impossibile distogliere lo sguardo da lui.
Solo che tutto ciò rendeva ascoltarlo alquanto difficile.
«E allora spiegami perchè la stavi baciando? Ti sei fermato a pensare a cosa sarebbe accaduto se ti avesse visto una guardia? O magari il re?»
«Io...» provò a ribattere, ma il suo cervello sembrava aver deciso di prendersi una vacanza.
Perchè la rabbia di Arthur era... affascinante.
E lui per qualche strana ragione continuava a sviluppare pensieri assurdi e a sentirsi infastidito dal fatto che il principe fosse così irritato a causa di Morgana tra tutte.
Era così ovviamente geloso da lasciarlo senza fiato.
E l'unica cosa che gli veniva in mente era quanto avrebbe desiderato vederlo così furioso per lui, per il suo servo e non per la figliastra del re.
Il pensiero in sè era tanto folle da spaventarlo a morte.
Non aveva ragione di desiderare la gelosia di Arthur.
O che Arthur la smettesse di gridare a quel modo e occupasse il suo tempo in modo migliore, come baciarlo ad esempio.
Il mago sgranò gli occhi.
Che razza di pensiero era mai quello?
Perchè voleva che...
Oh Santo Cielo...
Arthur... gli piaceva?
Come poteva essere accaduto? Come? Quando? Senza neppure accorgersene? Era una cosa ridicola! Se gli fosse piaciuto il principe lo avrebbe saputo, no? Se ne sarebbe accorto di certo! Ci sarebbero stati dei segnali, degli indizi!
Qualcosa che lo avvertisse che iniziava a sviluppare sentimenti pericolosi e inadatti verso l'erede al trono!
Cosa doveva fare adesso?
Adesso che come un fiume in piena iniziava a pensare e a desiderare tutte quelle cose che fino ad ora non gli erano mai neppure passate per la mente.
Adesso che aveva promesso il suo aiuto a Morgana, quando invece avrebbe preferito chiudere il principe in un armadio e gettare via la chiave piuttosto che lasciarlo a lei.
Merlin si sentì di nuovo nauseato.
Non poteva.
Non poteva farcela.
Non era bravo a mentire e i suoi segreti erano già troppi e troppo grandi, non poteva aggiungere anche una cosa simile.
«Sei così infatuato di lei che non ti preoccupi neppure più di te stesso?» continuava nel frattempo il principe ignaro del dramma che si stava svolgendo a pochi passi da lui.
Distrattamente, il mago notò come il suo tono non fosse più così furioso, ma quasi... ferito.
E si sentì ancora peggio, perchè era stato estremamente egoista da parte sua, sperare che le cose con Morgana andassero male.
Sua madre non gli aveva forse spiegato che amare qualcuno a volte significava perderlo?
E all'epoca l'aveva capito, l'aveva trovato giusto e bellissimo. Aveva ammirato quelle parole.
«Mi dispiace Arthur» mormorò infine chinando la testa, quasi vergognandosi  di se stesso. 
Voleva solo prendere qualcosa per il mal di testa e tornarsene a dormire. Magari per qualche anno. Finchè tutta quella storia non fosse stata solo un ricordo.
Ma il principe non gli disse di andarsene.
Lo guardò in silenzio, studiandolo con l'aria corrucciata, forse un po' colpevole e si avvicinò a lui sospirando.
Merlin sobbalzò sorpreso quando sentì le mani dell'altro premere contro le sue spalle «Morgana non è come sembra Merlin. Lei non è come te. Tu sei così... finirà col ferirti. Potresti trovare di meglio» mormorò fissandolo negli occhi.
Il servo lo guardò dubbioso. Lo stava prendendo in giro?
«Meglio di Morgana?» chiese alzando un sopracciglio confuso.
Non era un esperto di donne, ma la lady era... stupenda.
«Molto, molto meglio» annuì il principe con sicurezza e il suo viso era all'improvviso così vicino, le sue labbra solo a un soffio di distanza, i suoi occhi così brillanti... il servo ad un tratto non pensò più a nulla.
Bastò un secondo.
Una semplice pressione delle spalle, un lieve inclinarsi del capo in avanti e le sue labbra si posarono su quelle del principe prima ancora di registrare davvero ciò che stava facendo.
Arthur rimase perfettamente immobile.
Come paralizzato, finchè Merlin inorridito non si allontanò di un passo quasi finendo a terra nella sua goffaggine «Io non volevo» balbettò col volto pallido «Mi dispiace davvero tanto sire, non so cosa mi sia preso»
Arthur fece per aprire la bocca, per rispondergli, ma temendo le sue parole, il mago lo precedette subito «So che amate Morgana e non oserei mai fare niente che possa mettere a rischio il vostro rapporto con lei. E' stato solo... un momento»
Il principe lo fissava come se fosse matto.
Non era un buon segno, affatto.
Stava per chiamare le guardie?
L'avrebbero impiccato?
«Io amerei Morgana?» mormorò infine stupito l'altro, come se il commento fosse la cosa più assurda che qualcuno gli avesse mai raccontato «E come avresti dedotto questa grande notizia?» chiese con voce carica di sarcasmo.
Merlin si trovò di nuovo confuso, forse il principe era in imbarazzo.
Arthur non amava certo parlare di sentimenti «Beh voi... eravate geloso, mi avete detto di starle alla larga» brontolò in fretta sentendosi sempre più spaesato.
«Prima di tutto Merlin, i principi non sono gelosi. Per chi mi hai preso? Posso avere qualsiasi donna o uomo, per quel che importa, io voglia. Non ho bisogno di essere geloso» se ne uscì il principe mettendosi le mani sui fianchi e prendendo quell'espressione affrontata che indossava ogni volta che il suo servo, a suo dire, gli mancava di rispetto « E secondo, Morgana? Credi davvero che potrei innamorarmi di quell'arpia? Dopo esserci cresciuto insieme? Per favore, compatisco seriamente il povero uomo che finirà legato per tutta la vita a lei. Di certo non sarò io»
«Oh» fu l'unica risposta di vaga intelligenza che gli venne in mente di balbettare.
Perciò Arthur non amava Morgana.
La sua orribile mente a quella notizia pensò bene di mostrargli ancora una volta cosa avrebbe potuto fare il principe per farsi perdonare dello spavento che gli aveva fatto prendere, ma Merlin la mise a tacere subito.
Il fatto che non amasse Morgana non significava certo che avrebbe baciato lui.
«Questo non significa che ti permetterò di corteggiarla Merlin» continuò con voce autoritaria il principe.
Il servo arrossì «Io non voglio corteggiarla. Voglio bene a Morgana, ma non in quel modo» ribatté con voce strozzata.
Preferirei corteggiare voi se fosse possibile...
«E allora perchè vi stavate baciando?» gli chiese assumendo ancora una volta l'espressione disgustata con la quale era entrato in stanza.
«Veramente è stata lei a baciare me» brontolò il mago ancora troppo intento a fissare le labbra dell'altro e a sgridarsi per averlo fatto, per prestare davvero attenzione a quella conversazione.
«Ti rendi conto di quanto sia ridicola questa affermazione vero?» arricciò contrariato le labbra l'altro.
«Ma è la verità»
«Il problema è proprio questo» sospirò Arthur avvicinandosi  nuovamente a lui «Come faccio a farti andare in giro per il castello se non riesci neppure a difenderti dalle molestie di una donna?»
Ogni risposta del mago fu però messa da parte.
Per qualche assurdo motivo le labbra di Arthur avevano deciso di avverare il suo desiderio.
Merlin sperava davvero di non aver usato la magia.
Perchè Arthur lo stava baciando. Ed era una cosa talmente miracolosa da sembrare il risultato di un incantesimo.
Un lungo bellissimo bacio che gli fece stranamente formicolare le mani, almeno finchè non le allacciò intorno al collo del principe.
«Fammi indovinare» mormorò Arthur quando si separò da lui «Ti stai chiedendo perchè adesso ti sto baciando vero?» sorrise guardandolo stranamente compiaciuto e Merlin arrossì fissandogli le labbra umide e desiderando ardentemente che tornassero a fare quello che stavano facendo prima.
Era vero che non ci capiva molto, ma in fondo, non era importante saperlo subito, no?
Annuì lo stesso, indeciso, impercettibile. Un po' timoroso che la risposta richiedesse troppo tempo.
Il principe rise di gusto passandogli una mano dietro la nuca «Prova a rifletterci un po' su» gli sussurrò prima di tornare a soffocare ogni sua risposta e pensiero coerente.
Distrattamente Merlin si disse che non era affatto un brutto metodo di metterlo a tacere.

«Allora Merlin, com'è andata col nostro Arthur?»
Il povero servo sobbalzò nei suoi ridicoli abiti ufficiali.
Il principe lo aveva obbligato ad indossarli per il banchetto di quella sera, per punirlo aveva detto.
Ancora non capiva esattamente perchè dovesse essere punito.
In fondo non era colpa sua se era finito in mezzo ad una delle stupide dispute tra lui e la figliastra del re, ma Arthur era stato irremovibile.
Per curare la tua patetica imbecillità gli aveva detto.
Ma in realtà era stato l'ennesimo bacio a convincerlo.
Certo aveva dovuto tracciare un limite sul cappello.
Non voleva girare con tutte quelle piume sulla testa.
Perfino Gwen non riusciva a non ridere di lui quando lo indossava e Gwen non rideva mai di nessuno.
Il problema maggiore era che non aveva poi capito molto di tutta la storia.
Arthur non amava Morgana e non ne era geloso, ma allora perchè era tanto arrabbiato?
C'entrava il... o meglio... c'entravano i loro baci?
Probabilmente era perchè la lady gli aveva fatto uno scherzo usando Merlin e Arthur non sopportava che gli altri giocassero con ciò che vedeva come suo.
Un po' come quando trovava qualcuno con in mano la sua armatura o in sella al suo cavallo e dava di matto.
Non che essere paragonato a un cavallo fosse una gran cosa, ma col principe di Camelot era la cosa più simile a un complimento che si potesse ricevere.
La cosa che proprio gli sfuggiva, però, era Morgana.
Il principe era convinto che fosse stato tutto uno scherzo, ma a lui era sembrata sincera.
Gli era sembrato che volesse ottenere qualcosa da quella faccenda, qualcosa che non fosse solo l'umiliazione o l'imbarazzo di Arthur. Ma forse si era sbagliato.
«Ecco lui...» balbettò il mago senza sapere cosa dire. Non voleva ferirla.
Se davvero amava Arthur non sarebbe stato giusto dirle che lui l'aveva chiamata arpia... o che aveva baciato il suo servo.
Non che il bacio significasse qualcosa di preciso.
Anche se gli piaceva che Arthur lo baciasse.
Doveva davvero riflettere sul perchè lo aveva baciato prima o poi.
Arthur si rifiutava di rispondergli.
«Non credo sia rimasto particolarmente scosso» mormorò infine guardando insistentemente l'interno della brocca di vino che aveva il compito di versare agli ospiti.
«Che significa?» ripeté lei con voce sconvolta «Era letteralmente furioso quando è andato via, ero certa che non avrebbe più resistito» si mordicchiò un labbro come se la notizia avesse ribaltato il suo intero universo.
«Io non credo che provi qualcosa...» provò a intervenire Merlin, ma la lady alzò una mano come per dirgli di tacere «Sciocchezze. Me ne intendo molto più di te di queste cose e ti dico che è completamente cotto. Forse hai capito male le sue intenzioni, sei proprio certo che non ti abbia detto o fatto qualcosa?»
«Vi dico che non... cosa?» sbatté le palpebre sentendosi di nuovo come se avesse perso parte importante della conversazione.
«Oh avanti, qualcosa che considereresti inappropriato o perfino indecente, ma che sono certa ti piacerebbe un sacco Merlin» sbuffò lei con l'aria di chi presto avrebbe usato parole molto meno decenti e nobili per spiegare il proprio messaggio e il servo arrossì ripensando alle parole di Arthur ' lei non è come sembra'.
In effetti chi avrebbe mai immaginato il contenuto della loro conversazione vedendo lady Morgana sorridere timidamente nel suo vestito bianco e la tiara poggiata sui capelli neri e lucenti?
«Io...Arthur non... mi ha solo baciato, non era indecente» sbottò il servo sentendosi indignato per il principe.
Non c'era stato nulla di inappropriato. Strano forse. Bizzarro, ma di certo non indecente!
«Ah-ah» batté le mani la lady sorridendo come se avesse vinto il primo premio «Lo sapevo che avevo ragione»
Non sembrava affatto delusa, anzi.
«Voi non ci siete... rimasta male?» chiese incerto il mago cercando di studiarne il volto, in fondo Morgana era molto orgogliosa. Non gli avrebbe mostrato di soffrire per un amore non corrisposto, no? Eppure non sembrava affatto giù di morale, anzi.
«Sei così divertente Merlin» se ne uscì lei continuando a ridere spensierata «Non so cosa farei tutto il giorno se non ti avessi intorno.»
«Io non credo di capire» mormorò infine sentendosi sempre più confuso.
Morgana non amava Arthur.
Perciò voleva farlo ingelosire per... lui?
«Lo so Merlin ed è questo il lato più bello di te»
Arthur era geloso di lui?
Perciò lo aveva baciato perchè... gli piaceva?
Merlin arrossì di nuovo facendo scoppiare in un'altra gustosa risata la lady «Torna dal tuo principe Merlin e divertitevi» gli consigliò ammiccando, prima di sparire col calice colmo di vino tra gli altri ospiti del banchetto.

Merlin fece esattamente ciò che gli aveva consigliato, trovando il principe intento a parlare con due dei suoi cavalieri.
Non appena lo vide fece loro cenno di lasciarlo e gli si avvicinò porgendogli il calice ormai vuoto «Finalmente Merlin, temevo di dover morire di sete»
«Arthur, io vi piaccio?» gli chiese a voce bassa, guardandosi attorno col timore che qualcuno lo sentisse.
In tutta risposta il principe si strozzò col vino che stava bevendo e lo guardò storto «Ti sembra il momento? C'è mio padre in questa sala»
«Lo so però...» mormorò indeciso il servo.
«Lo sai che ti ucciderebbe per una cosa simile?»
«Si, ma...»
«Per l'amor del cielo taci e versami del vino» gli tese il calice di nuovo vuoto e Merlin si trattenne dal dirgli di non bere troppo.
E dal dargli dell'asino.
Cosa gli costava essere gentile una volta tanto? Bastava un semplice si o no.
«Ti aspetterò nelle mie stanze dopo la festa» ordinò col solito tono arrogante «E forse ti mostrerò chiaramente e nel dettaglio quanto la tua domanda sia stupida dopo il modo in cui abbiamo passato il pomeriggio» completò avvicinandosi a lui abbastanza da sussurragli all'orecchio.
«Oh» mormorò il servo arrossendo per l'ennesima volta.
Il principe sospirò e si voltò per andare verso un gruppo di cortigiane che ancora non aveva omaggiato quella sera, quando Merlin sorridendo lo fermò fingendo di aggiustargli il mantello sulle spalle «Anche tu mi piaci Arthur» gli bisbigliò prima di lasciarlo andare e anche se il principe schioccò le labbra fingendosi estremamente seccato, le sue guance si tinsero lievemente di rosso e la sua bocca si piegò in un piccolo sorriso «Sta zitto Merlin, fallo per entrambi, vuoi?» gli sibilò allontanandosi, ma il suo tono era tutto fuorché arrabbiato e il mago sorrise immaginando cosa lo avrebbe atteso quella sera e molte sere a venire...

End.


Finita!Dovevo pubblicarla ieri lo so, ma volevo rileggerla ancora una volta per correggerla prima di postarla!xDD
Come ho detto non ha nulla di particolarmente originale, ma spero sia stata una piacevole lettura!!xD
Merlin mi è uscito molto più ingenuo di quanto volevo e probabilmente per molti sarà un po' OOC, ma in fondo io me lo vedo come un tipo a cui le cose vanno dette direttamente prima che le afferri!xDDD
Spero vi sia piaciuta e ci vediamo alla prossima!!Baci!
   
 
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