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Autore: Vianne1013    19/01/2011    1 recensioni
Innanzittutto dico che tutti i personaggi di CH non sono miei (magari lo fossero avrei creato il panico tra Ryo e Kaori!) e che ho scritto questa piccola shot generata da un viaggio in navetta (XD). Mi hanno ispirato le canzoni “Via” di Baglioni e “The Cask of Amontillado” di Alan Parson.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Nuovo personaggio, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
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Maya lo guardava con i suoi grandi occhi chiari, trepidante per ascoltare tutto quello che opprimesse il cuore di quell’uomo.
Dal canto suo Ryo era pensieroso, non sapeva come affrontare il discorso e il solo pensiero di rivivere tutto quello che era successo gli provocò un sussulto al cuore.
Nonostante tutte le sue riserve, decise di raccontare a quella piccola ragazza tanto curiosa quanto strana la sua o meglio la loro storia.
Si mise comodo e cercando di soddisfare tutta la curiosità della ragazza iniziò dicendo: “Maya è una storia veramente lunga e perciò non te la racconterò tutta quanta dall’inizio ma cercherò di riassumerti il tutto per poi concentrarmi sul perché della mia presenza qui ok?”
La ragazza lo guardò e annuì e lui iniziò a raccontare.
“Prima mi hai chiesto chi fosse Kaori e io sono stato molto poco esaustivo nella risposta. Kaori è la donna che vive con me da più di sette anni ormai, mi è stata affidata da suo fratello, il mio migliore amico Hideyuki che è passato a miglior vita lo stesso giorno in cui lei ha messo piede in casa mia. Inizialmente l’ho vista come una sorella di cui prendermi cura ma a poco a poco il nostro rapporto è cambiato, è maturato e si è trasformato in qualcosa di più.” Prese una pausa e guardò il mare intensamente respirando a pieni polmoni l’aria salmastra.
La ragazza lo osservò con aria incuriosita, cercando si sbirciare dentro la sua testa e capire cosa stesse provando in quel momento.
Una volta aver calmato il cuore che gli stava scoppiando in petto e una volta aver scacciato tutti i tristi pensieri che si stavano facendo strada dentro la sua testa, decise di proseguire.
“Kaori che prima era indifesa e aveva sempre bisogno del mio aiuto, piano piano  è maturata, è diventata adulta e ha imparato a difendersi da sola, imparando pertanto a rimanermi accanto senza essere un peso per me. Non fraintendere non  l’ho mai considerata tale, ma lei si era convinta del contrario e pertanto decise di diventare più forte per essere una socia degna di me e del nome che portavo.”
“Da chi o da cosa doveva difendersi?”
“Dalle persone che mi vogliono morto, da quelli che mi odiano e che farebbero di tutto per vendicarsi di me persino far del male alle persone a cui tengo, soprattutto a lei.”
“Perché tu la ami vero Ryo?”
Una domanda a bruciapelo, così scottante e così innocente espressa con quel suo candore nella voce, all’inizio lo fece sobbalzare ma una volta calmato si convinse finalmente a rispondere con tutta la sincerità presente nel suo cuore.
“Si. L’amo più della mia stessa vita.” si interruppe un attimo e poi riprese “In pochi anni, mi resi conto che la sua vicinanza mi tranquillizzava e sapeva infondere a tutti, me compreso, una serenità irreale. La dolcezza di Kaori mi avvolse e mi accorsi che il motivo per cui cercassi sempre di rimanere in vita o decidessi di alzarmi la mattina era lei. Lei era diventata la mia unica ragione di vita dopo tanto dolore e tanto buio ed io ero felice ogni giorno e ringraziavo il cielo perché ero vivo solo per stare con lei…..…..ma questo non gliel’ho praticamente mai detto, anche se…”
“Anche se…?”
“Poche settimane fa le nostre barriere sono cadute e…”
“e…..?”
****************FLASHBACK**************************************************************
“Ohhhhhh! Finalmente questo caso è finito e possiamo goderci questo pomeriggio al mare eh Ryo?”
L’uomo guardò la sua socia che raggiante era già corsa verso la spiaggia per poter provare la sensazione dell’acqua di mare sui suoi piedi.
Sorrise tra sé e sé e poi raggiungendola le disse : “Kaori ma è quasi il tramonto ormai sarà ora di tornare…e poi ho una fame da lupi!”
La socia rimase di spalle per qualche minuto, incantata dalla meraviglia del panorama che le veniva offerto.
Il mare era una tavola blu infuocata dai rossi raggi del sole che stava tramontando che esplodeva in tutta la sua bellezza nel cielo.
“Dai Ryo qualche secondo e poi andiamo via. Promesso!” e detto questo all’improvviso si voltò e Ryo rimase a bocca aperta per via di tanta bellezza.
I colori del tramonto risplendevano dietro di lei avvolgendola e facendo risaltare i suoi capelli rossi e i suoi grandi occhi castani. Fu una visione meravigliosa alla quale Ryo non potè resistere e le si avvicinò con sguardo serio.
Kaori si spaventò e gli chiese impietrita : “Ryo che c’è? Tutto bene?”
In pochi minuti le rapì le labbra in un bacio profondo e la strinse a sé.
Il bacio da casto e timido si trasformò in passionale e frenetico, Ryo la stringeva con forza a sé, l’accarezzava e respirava a pieni polmoni il profumo della sua pelle. Kaori si stringeva il più possibile a lui, assaporava con gusto il suo aroma e per niente al mondo avrebbe mai permesso che quell’istante terminasse.
Sembravano avvolti da un fuoco impetuoso che di certo non proveniva dal sole.
Una volta a corto di fiato il baciò si interruppe e i due amanti controvoglia si separarono l’uno dall’altra e si guardarono intensamente.
Ryo le sorrise e alla fine le disse : “Che ne dici torniamo a casa?”
Kaori ancora stupita annuì con la testa e si diressero verso la macchina.
Durante il viaggio nessuno dei due disse una parola,Kaori si limitò a guardare fuori dalla finestra il paesaggio che scorreva senza mai rischiare di incrociare lo sguardo di Ryo, mentre l’uomo guidava guardando esclusivamente la strada.
L’atmosfera era estremamente tesa e rimase così fino a quando non raggiunsero la loro abitazione.
Una volta arrivati, Ryo senza neanche guardarla le augurò la buonanotte e si diresse velocemente in camera.
La donna piena di confusione nella testa si diresse nella sua camera e una volta cambiata, si infilò nel letto cercando di dormire e di non pensare.
Nonostante tutti i suoi tentativi non ci riuscì e per il nervosismo uscì dalla stanza e si diresse verso quella di Ryo.
Con sua sorpresa la trovò vuota e sentendo dei rumori al piano di sotto, si diresse verso il salone e lì vi trovò Ryo che pensieroso stava guardando fuori dalla finestra.
Quando l’uomo si accorse della presenza di Kaori si voltò a guardarla.
“Non riesci a dormire?” chiese la donna.
“No e tu?”
“No. Stavo ripensando ad oggi e il dubbio non mi da pace. Perché mi hai baciata Ryo?” chiese Kaori guardandolo con occhi impauriti.
Colpito e affondato. Non aveva più modo di scappare da lei e neppure fuggire dai suoi stessi sentimenti.
La guardò intensamente per qualche minuto e poi alla fine sempre guardandola disse : “Avrei dovuto farlo tanto tempo fa.”
Kaori rimase impietrita da tanta serietà e dal fatto che Ryo non avesse tentato di scappare inventando una qualsiasi scusa.
“E perché allora mi eviti? Perché hai paura  d’incontrarmi, di parlarmi, di starmi vicino? Perché ti sei pentito di averlo fatto?”
“Non mi sono pentito….”
“E allora che c’è??Rispondi? Cosa temi veram-”
Kaori non ebbe il tempo di parlare che Ryo l’abbracciò di nuovo e prese possesso delle sue labbra una seconda volta.
L’uomo la stringeva forte a sé, era impetuoso e disperato allo stesso tempo. La stringeva forte, l’abbracciava con grande amore e non voleva lasciarla andare via.
Kaori  stretta all’uomo che amava si sentiva sospesa per aria mentre stava viaggiando verso il paradiso. Il respiro caldo di Ryo le inondava i polmoni e le sue braccia l’avvolgevano con tanta dolcezza.
Il suo bacio era forte, profondo, possessivo. Il suo respiro affannato e il suo cuore era a mille. Stava perdendo il controllo della situazione e la sua parte lucida lo stava abbandonando piano piano.
Si staccò controvoglia da Kaori per permettere a lei e a se stesso di riprendere fiato e guardandola con aria incantata le disse: “Temo questo. Temo di perdere il controllo tra le tue braccia, temo di non riuscire a resisterti anche due minuti lontano e di saltarti addosso appena ti vedo. Temo di essere così perso per te da essere sempre alla ricerca di un tuo tocco e temo che unendomi con te io possa perdermi completamente in te.”
Kaori rimase stupita da quelle parole, ma poi guardandolo dolcemente con i suoi occhi castani, lo accarezzò sulla guancia e gli disse : “Io non temo tutto questo. Io desidero che accada il prima possibile, perché io voglio perdermi in te, voglio essere così persa per te che anche solo due minuti lontani per me siano un’eternità, io voglio perdere il controllo con te.”
E gli sorrise.
Quel sorriso fece svanire tutte le paure dell’uomo e non ci fu più bisogno di parole.
Ryo si avventò di nuovo sulle labbra di Kaori e la strinse così tanto a sé da sollevarla da terra alla stessa sua altezza. La strinse forte, assaporò il profumo della sua pelle con la fronte appoggiata sulla sua spalla. Kaori rispose al suo abbraccio con dolcezza, gli riempì il viso di baci e alla fine lo baciò di nuovo.
Presi dall’impeto della passione, si lasciarono andare e fecero finalmente l’amore. L’uomo la prese lì sul pavimento del salotto, riuscendo con lei a toccare tutte le stelle nel firmamento e a provare sensazioni uniche.
La fece sua con amore, l’amò con passione, con trasporto, dando voce al bruciante desiderio che l’aveva tormentato per anni e donandole tutto se stesso.
Kaori potè finalmente toccare il cielo con  un dito, l’uomo che amava finalmente aveva lasciato cadere tutte quelle barriere dolorose, le permetteva di avere accesso al suo cuore e ora si univa a lei suggellando un patto.
Per la prima volta nella sua vita, Ryo fece davvero l’amore con una donna e per entrambi  fu una notte indimenticabile.
Kaori sperava che Ryo si fosse finalmente deciso, ma contrariamente a quanto pensasse, da quel momento in poi dopo essersi pentito di ciò che aveva fatto, l’uomo lasciò che si ricreasse un muro di gelo tra loro e col passare dei giorni la situazione degenerò fino ad esplodere con la litigata della sera prima.
******************************FINE FLASHBACK*******************************************
Una volta finito di raccontare tutto, Ryo guardò di nuovo dritto davanti a sé, osservò la tranquillità del mare e lasciò viaggiare tutto il suo dolore.
Maya rimase in silenzio per qualche minuto, immobile come una statua di pietra, con il vento che le scompigliava i capelli e le sfiorava il viso impassibile.
Come destandosi da un sonno improvvisamente gli disse: “ Ma di cosa avresti paura? Perché hai lasciato che le cose andassero così?”
Fino a quel momento, quella stessa domanda appena postagli dalla ragazza, era rimasta latente dentro di lui per parecchio tempo.
Dopo aver sospirato Ryo guardò Maya e le disse : “ Ho paura di distruggerla e di distruggere la sua vita infangandola con la mia.”
La ragazza lo guardò candidamente e alla fine scoppiò in una fragorosa risata.
Ryo la guardò stupito e le chiese : “ Che c’è da ridere?”
“Scusa scusa è solo che non capisco, tu la ami, lei ti ama e sei triste per questo? “ e riprese a ridere.
“Sgrunt, sei davvero indelicata!” le rispose Ryo stranito.
“Scusami, ma davvero non ti capisco. Hai la felicità a portata di mano e scappi? L’ami e sei spaventato da questo fatto??? Sei davvero strano. Dovresti correre da lei ed amarla finchè sei in tempo, in fondo dopo aver aiutato tante persone e aver donato tanta felicità non ti pare il caso di donarne un po’ a te stesso?”
“Ma la metterei in pericolo di vita!” urlò Ryo.
“Ma scusa non hai detto che è diventata autosufficiente? Che è matura ed è in grado di restare accanto a te? Io non credo che lei non sapesse dei rischi che correva ad innamorarsi di te, ma è successo e l’ha accettato. Dovresti farlo anche tu.”
Quelle parole lo colpirono, forse la ragazza aveva ragione, in fondo lui e Kaori ne avevano passate tante assieme ed erano comunque rimasti uniti, poi però ripensò a come si fosse comportato la sera precedente e si scurì in volto.
“L’ho fatta soffrire molto questa volta, non mi vorrà più.”
“E allora riconquistala! Dammi retta…. si può sempre ricominciare.” Disse e poi gli sorrise.
Alla fine Ryo si decise. Maya aveva ragione doveva avere il coraggio di ammettere finalmente i propri sentimenti per Kaori e donarle la felicità che meritava.
Si alzò e disse: “ D’accordo Maya tornerò a casa!”
“Ben detto!” urlò la ragazza saltellando e battendo le mani.
Improvvisamente Ryo si guardò attorno ed esclamò: “ Ma è il tramonto?!?”
“Hai visto? Giusto in tempo per tornare non credi?”
“Hai ragione! “ rispose sorridendo e detto questo s’incamminarono verso la sua moto, con i raggi del sole al tramonto che li accompagnavano.
Fine capitolo 3
   
 
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