Il giorno seguente Syaoran e Kurogane si trovavano a casa, il silenzio regnava incontrastato se non fosse stato per il canto di un uccellino che si trovava sul davanzale di una finestra.
Syaoran si trovava in cucina, era seduto su una sedia. I gomiti appoggiati sul tavolo e le mani che reggevano il capo, mentre Kurogane era disteso sul divano. Aveva le mani sotto il capo con i gomiti all'aria, e le ginocchia leggermente sollevate per aria. Ogni tanto spostava lo sguardo sul ragazzo chiedendosi cosa stesse pensando, dopo quello che gli aveva combinato voleva sapere cosa gli passava per la testa ma ancora non avevano affrontato l'argomento. Così decise di prendere l'iniziativa e provare a mettere le basi per una conversavioni -Sei pensieroso.-
Syaoran spostò lo sguardo su di lui e sospirò -Scusa... Ripensavo a ieri.- E non solo al fatto che fossero senza un soldo ma anche ai suoi sentimenti confusi. Quella serata aveva portato più rivelazioni di quelle previste. -E cosa pensavi di preciso?- -Niente...- Kurogane si alzò dal divano e raggiunse il ragazzo in cucina appoggiandosi sul muro vicino alla finestra. Syaoran osservò tutta la scena seguendolo con lo sguardo, poi poggiò le braccia sul tavolo e incrociando le dita delle mani chiese -Posso farti una domanda?- Kurogane fece un senso di consenso -E' un po che me lo chiedo, perchè mi hai chiesto di venire a vivere qui...- Esitò prima di concludere la domanda -insieme?-
Corruggò le sopracciglia prima di rispondere con un altra domanda -Ti trovi male?--No! No! No! Anzi... Ma... Ricordavo dovevi andare con Fay, ma non ero sicuro però... Non capisco.- Si ritrovò un po in difficoltà a rispondere così decise di girarci attorno -Dovevo andare con Fay però ho deciso di non farlo.- Aveva evitato di rispondere al ragazzo con una bugia. Avevano passato troppo tempo insieme, se ne sarebbe accorto subito che era una menzogna. Cosa che Syaoran capì subito anche se non ne capì i motivi.
Fu in quel momenti che Kurogane ricevette un messaggio sul cellullare, era di Fay... Siamo qui. -Chi è?- Chiese curioso il ragazzo. -La solita pubblicità.- Rispose riinfilandosi in tasca il cellulare.
Aveva fatto così tanto per dimenticarlo e alla fine proprio quando sembrava esserci riuscito eccolo che rifaceva capitombolo.
-Vado in camera, non voglio essere disturbato.- Affermò il nero alzandosi e dirigendosi in camera sua. -Va bene.- Syaoran lo seguì con lo sguardo fino a vederlo di schiena, fece cadere il suo sguardo sul fondoschiena del moro e quando sparì si rese conto del gesto e arrossì, scosse la testa per tornare in se.
Chiuse la porta dietro di se, finalmente solo. Si mise a sedere sulla sedia della scrivania e accese il pc. Quell'aggeggio lo aveva conquistato, si ci potevano fare molte cose. Una delle quali era contattare quella donnaccia. Aveva dovuto cedergli il contatto per una scomessa che aveva perso, quella strega!
Sembrava fosse online.
Stregaccia, ho bisogno del tuo aiuto.
Sembrava stesse rispondendo
Ciao Kuronage, Sono Himawari
Non era la strega, era quella ragazza dai folti capelli che stava con lei al negozio.
Dov'è la strega?
Istantaneamente arrivo una richiesta per avviare una videochiamata, accettò e incrociò le braccia guardando fisso sullo schermo.
-Ciao Kurogane, Yuuko mi ha chiesto di avviare la videochiamata, a momenti arriva.- Si udì un gran trambusto e in un angolino del video era possibile vedere il Mokona nero sbalzar via.
-Eilà ragazzone!!! Ti va un'altra partita?- L'entrata in scena della strega fu davvero teatrale. Spuntò all'improvviso dall'angolo del video con la sua fedele pipa e le braccia per aria. -Non gioco più con te, sei un imbrogliona!- Yuuko se la rise.
-Non ti ho chiamato per farmi prendere in giro, ho bisogno del tuo aiuto.- Yuuko guardò Kurogane, o meglio lo schermo dove era proiettata la sua immagine.
-Da quello che so Fay è in questo mondo e non ho ancora parlato col ragazzo.- Yuuko soffiò del fumo a forma di cerchio -Sei proprio nei guai ragazzo, e cosa ti aspetti che possa fare?- Non sapeva cosa avrebbe chiesto alla strega -Non so, la strega sei tu.-
Yuuko espirò ancora un po di fumo, pareva stesse pensando -Mi dispiace ma non posso far nulla.-
Kurogane inarcò un sopracciglio, sapeva di non poter contare su quella donnaccia.
Intanto Syaoran si era perso nell'immagine del fondoschiena di Kurogane, non riusciva a levarselo dalla testa. Non gli era mai successa una cosa così imbarazzante, o almeno a suo avviso lo era. Fortuna che Kurogane non fosse in quella stanza.
-Poker!- Urlò entusiasta Yuuko. I due stavano giocando a poker on-line e Kurogane aveva perso un'altra volta -E visto che hai perso dovrai pagare un pegno, caro mio.-
Kurogane urlò un -COSA?? Questo non era nei patti!- Yuuko rise sonoramente -E per penitenza dovrai ospitare Fay e gli altri in casa tua!- -Mai! Non osare brutt...- In quel momento il campanello suonò "Non sarà?" -Sapevo che avresti perso perciò ho già detto a Fay dove trovarvi.-
Syaoran sentì il campanello suonare -Vado io!- Disse ad alta voce. In fretta e furia il nero si alzò -Questa me la pagherai, stregaccia.- E corse fuori dalla stanza.



Note Autore:
Questo dovrebbe essere un capitolo che funge da collante, non ci sono veri e propri cambiamenti.
La strega continua a godersela alla grande mentre a Kurogane c'è sempre qualcosa che va storto *quanto adora torturare questo pg*
Ringrazio gli utenti che hanno messo la ff tra le ricordate e yua per aver recinsito XD

yua
Il dubbio sulla coppia era quello che volevo XD
Il fast food u_u""""""
Mi piace vedere Kurogane fuori dal suo mondo, e vederlo che cerca di adattarsi. E poi, volendo, c'è un altro motivo. Ma lo scoprirete continuando a seguire la fan fic XD

Grazie di aver letto e spero vi piaccia e che vi divertiate ^O^