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Autore: past_zonk    23/01/2011    3 recensioni
La parola concordia deriva dal latino cor-cordis che vuol dire cuore.
Concordia, col cuore.
Lui è…Concorde!
Sempre e solo per me.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Spazio dell'Autrice: prima di tutto perdonatemi perché 1) questo capitolo è scritto uno schifo. 2) E' troppo diabetico. 3) non avevo la forza di postarlo. Chi lo sa, Kate & Matt, figlio o non figlio, io ho bisogno di scrivere BellDom e lo faccio. Lo farò. Perfetto. Ora passerei a ringraziare voi  : Serysaku (grazie tanto, sono contenta d'esser stata terapeutica, LOL), Lilla Wright ( Love, festeggio anche io. Puccio puccio puccio, you're right.) Nishe (amore mio,  adoro che tu mi paragoni ad una mela,  non sei mai banale, forse la storia lo è. Ti voglio un bene, ma un bene [...]) e Lady of the flowers (sì, sono ancora qui a rompere i coglioni, perdonatemi, Bellissimo & dolcissimo? Oh,. tu mi aduli. <3 tnx) 
Buona lettura, Guys! <3 S.

CAPITOLO 2.

 -Grazie mille Matt, sul serio.-
Dominic grugnisce, ha un paio d’occhiaie incredibili che scavano il loro posticino sotto i suoi occhietti grigioverdi.
Le guancie sono leggermente gonfie, come un bimbo incavolato.
Avrei dovuto svegliarlo.
Il rumore fastidioso della cannuccia che cerca di succhiare i rimasugli del mio the’ al limone.
-Scusami.- mi mostro dispiaciuto, immagino che le mie sopracciglia s’incontrino in un espressione triste.
Non può resistermi, no, non può, e ne sono cosciente.
-E va bene, sei perdonato. Ma solo perché sei tu. -
Ed è proprio questo che mi fa sentire bene, l’essere me. L’essere così importante per lui. Solo io, solo lui. Sembro sdolcinato, ma è un periodo ‘rosa’.
In una radio dozzinale si spreca ‘Knocking at Heaven’s door’, come fosse acqua liscia.
Ci dirigiamo verso l’ennesima intervista.  Ah, dimenticavo, con mezz’ora di ritardo.
 
L’intervista è proseguita come tutte le altre, la mia barriera ha resistito come sempre alle domande sterili della tipa esageratamente magra.
Alla domanda: ’ la vostra vita sentimentale?’ Ho ridacchiato ed ho dichiarato: Movimentata e felice.
Dominic s’è grattato il mento imbarazzato, ma comunque recitava bene la sua parte.
Quando rispose: Le solite scappatelle, alla stessa domanda, quasi m’alzai per picchiarlo.
Anche la gelosia. La cosa si faceva sempre più interessante.
Nel pomeriggio, interviste ed un incontro con le principali radio del paese.
La sera fummo invitati a cena dall’ennesimo giornalista, Tom non ci volle proprio far rinunciare.
Dom mi fece il piedino, e per poco il pantalone non mi scoppiava.
La cosa si faceva, ancora, ancora più interessante.
La sera, eravamo talmente stremati, che dichiarammo di andare direttamente a letto, deludendo il povero Chris che voleva a tutti i costi giocare (sottinteso, essere stracciato da me) a poker.
Beh, pazienza io volevo solo coccolare il mio uomo, al calduccio sotto al piumone.
Stavo proprio migrando verso il ‘pantofolismo cronico’.
 
Non so come facesse, ma Dom riusciva a rendere bollente anche la camera più gelida.
Ero dolcemente accoccolato sul suo petto nudo,  le mie gambe s’attorcigliavano alle sue, pelle su pelle.
- Matt, dimmi, ma tu mi ami?.- Dom soffia nel mio orecchio mentre parla, la sua voce è bassa e sensuale.
Se dovessi definirmi ‘gay’, non lo farei mai. Io amo lui, punto.
Ed è una convinzione che ho appurato dopo tanto tempo, paura, indecisioni.
Ma lui m’ha baciato, m’ha immerso d’amore. E quasi mi sento esplodere, imbevuto del suo amore, del suo splendido odore.
Sembro un’adolescente mentre penso, i miei ragionamenti sono ciechi, come l’amore.
-Ma che domande sono? T’amo, t’amo, t’amo. - gli rispondo, e se prima era tanto difficile dichiararglielo ( o meglio lo era più a me stesso), ora posso urlarglielo, posso sussurrarglielo, e posso sussurrarlo a me stesso. M’alzo facendo leva sui gomiti, poggio le mie labbra sulle sue.
Dovevo farlo, una voce urlava nel petto, una passione cocente saliva dal mio petto, fino a posarsi sulle mie labbra, che ora sono anche le sue.
Gusto quei fichi dolci, gli sfioro un volto con una mano.
Impazzisco, mi dico. Mi dico di calmarmi, che potrei sentirmi male, percosso da troppo amore.
Ora Dom sorride anche sulle mie labbra, mentre lo bacio serioso.
E’ troppo forte, è una calamita, per me. E non voglio sembrare, non voglio essere tanto dipendente da una persona, da una sensazione. Allo stesso tempo, però, vorrei lasciare tutta la mia vita nelle sue mani, vorrei giacere all’infinito su quel suo petto/nido.
E’ la mia droga, acquistata sul ciglio di strada, mentre voglioso lo desideravo.
E la mia droga, una droga che non fa male, che provoca seria dipendenza, però.
E’ un uomo biondo e bellissimo, puro come il cielo, candido come la gonna di mia madre, sensuale come nulla.
‘Le tue paure addormentale con me’ mi sussurrò la nostra prima notte.
E da quella notte, quella in cui sono rinato dal fango primordiale, da lì, ho addormentato le mie paure.
-Sì, Matt. Ma io ho paura.-
-Paura? Di cosa?.- Sfoggio il mio solito sguardo incredulo. Quello con il sopracciglio inarcato.
La sua espressione facciale si incupisce un po’, gli occhi si staccano dal mio volto, per osservare una parte indistinta della stanza.
- Che finisca. Che è troppo instabile. Di nasconderci da tutti. Che è assurda.-
-Assurda, la nostra storia? Dom, ascoltati, sembri me!.-
-Lo so! Ma pensavo fosse giusto dirtelo.-
-Amore, le tue paure addormentale con me. - Lo bacio, ancora. Oggi ho davvero voglia di lui.
-Ti amo, Matt. Ma secondo me … -
-Ebbene? Secondo te?.-
Dominic prende un po’ di tempo prima di replicare.
Ciò significa solo una cosa, problemi o decisioni importanti.
Dopo aver letto abbastanza libri, guardato abbastanza film, beh dopo tutta quella esperienza, (Vedi: Gaia ed altre, anche se non sono minimamente paragonabili al tipo di rapporto che c’è con Dom), dopo tutto quello, posso capire cosa comporta una lunga pausa in un discorso.
Vuole lasciarmi, vuole sposarmi (Oh dio), vuole un figlio, vuole ritirarsi dal mondo dello spettacolo, vuole che gli regali la luna o semplicemente una mia ciocca di capelli, vuole farlo in tre,  vuole un periodo di pausa (il mio terrore), un anello di diamanti, un bacio appassionato, vuole una canzone.
Tutte queste richieste, seppur alcune assurde,  se solo lui parlasse, cercherei di fare il possibile per avverarle. Lo amo fin troppo, e la cosa è insana, perché è un sentimento immenso.
Sposarsi? A Las Vegas sposano persino i cani. Un figlio? posso adottarne uno. Vuole ritirarsi? Con il cuore dolorante, per lui, lo farei. E se vuole la Luna … gli dico d’accontentarsi, cazzo!
- Matt, ecco. Io vorrei che noi … -
-Noi?.- Sento i miei occhi dilatati, probabilmente sono la maschera dell’ansia.
-Calma!.- Sorride enigmatico e ansioso.
-Continua, amore, ti prego!.-
- Matthew. Vorrei che noi ci dichiarassimo pubblicamente.- Spara in un colpo il suo proiettile, Dominic.
Probabilmente, come nei film, il mio viso è un’espressione di apatia.
Vuole dichiararsi.
L’unica fottuta cosa a cui non avevo neanche lontanamente pensato.
Vi ho già detto che quest’uomo mi sbalordisce sempre più?
Colpito il tasto dolente, mille punti al vincitore.
- Matty, amore, ma m’hai ascoltato?.-
-Certo, cazzo.-
-E?.-
-E???Mi chiedi una cosa assurda! Ma perché poi?.-
-Una prova d’amore.-
-Ma io ti amo più del concesso !.-
-Per stare tranquillo.-
-Non lo sei già, fra le mie braccia?. E poi non sarai più tanto sicuro, quando tutti lo sapranno!.-
Alzo la voce, non vorrei con lui, ma l’istinto ha già preso il sopravvento. Io e Dom litighiamo come una normale coppia. Cioè quasi sempre, ma poi ritorniamo uniti, più di prima.
-Non urlare Matt!.- Sembra irato.
- Matt, voglio baciarti fra le strade di Londra senza aver paura dei paparazzi, voglio stringerti la mano durante un intervista e alla domanda ‘vita sentimentale?’ baciarti. Voglio passeggiare con te, voglio la luce del sole su di noi, voglio smetterla di pagare una suite in più se poi non la usiamo, voglio smetterla di trattenermi dal dirti che sei bellissimo di fronte alla crew, smetterla di nascondermi in bagno rosso come un peperone o con il pacco in mano ad una tua esclamazione al ristorante! Ti voglio alla luce del sole!.- Dom si sfoga, mi urla quelle cose in faccia quasi con veemenza, gesticola e arrossisce.
Lo capisco, posso capirlo, ed è giusto da parte sua voler questo, è giusto oltremisura.
Sono io, però, che non sono giusto. Io non riuscirei mai a fare una cosa del genere.
- Ma … -
Mi hai zittito, Dom, contento?
-Scusa se ho alzato la voce, amore, ma io proprio non ti capisco! Io voglio solo stare con te, e nel modo più serio possibile. Vuoi capire che non ti amo come si può amare una fidanzata lontana chilometri mentre sei in tournee? -
Mi sfiora la guancia. M’accorgo che fa sempre male discutere in questi toni con lui, mi sento in colpa.
-Lo so, perdonami.- sussurro.
-Ma no, Matt. Ora voglio sapere cosa ne pensi.-
-Io. Io penso che il nostro amore sia come un fiore da conservare, Dom. Non vorrei sciuparlo dandolo in pasto alla gente, perché Dom, io posso ferirmi in un nonnulla. Vorrei che fosse il nostro piccolo segreto da proteggere dal mondo, vorrei averti per sempre, solo mio. Che nessuno potesse rompere la nostra intimità.- mugugno piano, in silenzio.
-Oh, Matt. Ma … non possiamo andare avanti così per sempre,  nascondendoci. Io, non so’ più recitare, ormai. Non si trova una via di mezzo? Perché non lo dichiariamo alla gente, però con discrezione?. Non voglio dir nulla che li faccia invadere il nostro mondo, amore.
Resterà protetto il nostro fiore, vedrai.-
Non so cosa pensare. Certo, forse sarebbe persino più ‘comodo’ vivere la nostra storia chiaramente, ma io proprio non ci posso riuscire.
-Ti prego, Matt. -
E’ odioso. Assume quell’espressione insopportabile, quel piccolo grugno rattristato che mi stringe il cuore, neanche cantargli ‘I love you endlessly’ può fargli dimenticare questo suo desiderio, stavolta.
Mi sta pregando, è una cosa che desidera davvero, allora.
Ho paura, e non riesco ad addormentare le mie angosce, stavolta.
- Dom. Ho paura.-
-Io non vorrei pregarti, ma per me è vitale, amore. Sono stanco di continuare così. -
Dom mi bacia i capelli, mi stringe a sé, mi carezza la colonna vertebrale.
Avvolti in quel piumone nuvoloso persino un respiro può riecheggiare.
- Matt, prenditi il tempo che ti serve. Non voglio che tu mi risponda ora. E, ti prego pensaci. -
-E se la mia risposta fosse no?.-
-Non posso mica lasciarti per questo! Lo sai che sei vitale!.-
Vi ho già detto quanto amo quest’uomo?
-Ah, sì ? Vitale hai detto?.- La mia voce si fa maliziosa, un sorrisetto cattivo mi popola le labbra.
Prendo tra le mie labbra quelle di Dom, se non fossi così stanco, mi concederei una notte di sesso sfrenato, come sempre d’altronde. Ma stasera proprio no.
Succhio quella bocca rosata, mi immergo in lui, lo odoro, lo abbraccio, mi lascio cingere la vita (in tutti i sensi possibili) dalle sue mani calde.
-Pensaci su, ok?.-
Mi parla sulle labbra, ADORO quando lo fa, più di ogni altra cosa.
-Mhm mhm.- annuisco tacitamente, e poggio nuovamente la mia testa sul suo dorso. Gli bacio il petto, e m’addormento così. Petto su petto, anima su anima,
 
‘Le tue paure, addormentale con me.’ - Subsonica.
   
 
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