Come già detto la storia comincia a prendere forma in questi capitoli, quindi dopo la staticità iniziale spero che questi ultimi vi piacciano maggiormente! Le pubblicazioni come avrete notato non sono fisse ad una settimana ma si distanziano di pochi giorni questo per invogliarvi a leggere la ff e a commentare.
Attendo sempre una piccola recensione positiva o negativa da parte vostra =)
Baci Liala

Amorale? Non direi.

E’ iniziato il countdown che mi condurrà alla vittoria della scommessa; il calendario segna il tre di ottobre quindi, compresa la giornata di oggi, ho esattamente ventotto giorni per circuire Draco e farmi accompagnare al ballo come sua dama.
Questi sono i pensieri vittoriosi che mi accompagnano e mi animano durante le prime ore di lezione ma, ben presto, constato che la realtà è assai diversa dalle fantasie che incitano la mia mente.

Quando Pansy mi ha proposto la sfida ho pensato veramente di poterla vincere comodamente ma ora comincio a scorgere i primi ostacoli.
Analizzando i pro e i contro derivanti dalla conoscenza del desiderabile in questione, sono giunta amaramente ad una conclusione: sono fregata!

Come posso giustificare il mio interessamento improvviso?
In che modo devo avvicinarlo per non destare troppi sospetti?
Ma soprattutto riuscirò a farmi largo tra la mandria di adolescenti scalpitanti che gli ronzano attorno?
Tirando le somme mi convinco che avrei dovuto lottare per ottenere quel Doom, almeno sarei potuta essere me stessa e non avrei dovuto recitare chissà quale parte per ottenere le attenzioni, oltretutto indesiderate, di un amico d’infanzia nonché latin lover della scuola.

Assorta nei miei pensieri vago per i corridoi della scuola senza una meta precisa, cercando l’ispirazione tra vecchi quadri ed armature cigolanti.

Mi blocco all’istante appena sento echeggiare dei rumori indefiniti da qualche parte nel corridoio.
Facendo più attenzione individuo la direzione da cui provengono e mi avvicino cercando di non produrre troppo rumore col tacco delle scarpe.
Finalmente sono abbastanza vicina da poter udire distintamente ciò che sta succedendo.

- Oh dici sul serio? - riconosco la voce di Pansy e dal tono che sta usando sono certa che stia flirtando con qualcuno…che sia? No è impossibile, come avrebbe fatto in due giorni ad avvicinare il suo desiderabile?

- Certo Pansy. Non ci sono problemi! Non credevo che saresti venuta a chiedere proprio a me ripetizioni di incantesimi. - aggiunge una voce maschile sconosciuta.

- Non fare il modesto Charles! Lo sai bene che sei il migliore del tuo anno in questa materia. Ed io scelgo solo il meglio…ricordalo! - termina Pansy risoluta.

Infima, subdola ed ignobile serpe!
Ha già cominciato a lavorarsi il suo burattino e sembra che questo ci sia caduto in pieno!
Le basta fare la leziosa povera damigella in difficoltà che il prode tasso accorre in suo aiuto…devo intervenire.

- Ciao Pansy ! Cosa ci fai qui? Ti credevo a lezione. - spuntando fori dal nulla mi inserisco nella loro conversazione ormai ridotta a lanci di sguardi languidi.

- Vega! Ma cosa… - rimane stupita dalla mia apparizione.

- Pansy non mi presenti il tuo amico? - la sprono a fare le presentazioni affinché possa rovinare definitivamente il loro incontro e magari suscitare un qualche interesse in Doom.

- Mmm okay. - continua Pansy meno confusa e più diffidente - Charles ti presento mia cugina Vega, Vega questo è Charles. - conclude poco convinta.

- Piacere di conoscerti Charles - gli sorrido amabilmente.

- Piacere mio Vega, Rosier giusto? -

- Esatto. Posso chiedervi come mai vi ho trovati proprio qui, così lontani dalle vostre sale comuni? - domando facendo la parte dell’ingenua.

- Oh bhe Pansy mi ha chiesto di farle da tutor in incantesimi ed io  ho accettato -

- E’ stato gentile da parte tua Charles - lo guardo incurvando le labbra in modo che cerca di essere un misto tra l’ammiccante e l’ammirato.

Penso di aver toccato il tasto giusto adulandolo un poco, infatti ricevo in cambio un’espressione soddisfatta e decisamente riconoscente.
E’ risaputo che i Tassorosso sono considerati l’ultima delle Case di Hogwarts e proprio per questa loro nomea posseggono un ego ridimensionato, tuttavia basta un piccolo stimolo affinché riemerga forte e tonante.

Pansy ormai ha intuito il mio gioco e lanciandomi occhiate torve decide di porvi fine trascinando il desiderabile in non so quale anfratto della scuola, purché lontano da me.

“Bene bene, è ora che mi dia da fare ed escogiti un piano…magari potrei rivelare la sfida a Draco e giocare sporco, in fin dei conti che male ci sarebbe?” mi chiedo ghignando leggermente e incuriosendo un paio di novellini Grifondoro che mi passano accanto.

“Potrebbe anche acconsentire ma sicuramente vorrà qualcosa in cambio…in fin dei conti agisce esclusivamente per ottenere un tornaconto personale…spero solo che la sua richiesta non sia eccessivamente lauta”. Rifletto mentre scendo le scale principali per raggiungere i sotterranei alla ricerca del mio caro cugino.

- Vega ma cosa ci fai qui?! Non avevi appuntamento con Sandra Yan e Kevin in biblioteca per non so quale ricerca? - Incontro Jane che mi blocca ormai in prossimità dell’entrata ai sotterranei.

- Appunta…oh l’ho dimenticato! - mi sigillo la bocca con una mano avendo esclamato il tutto con troppa enfasi tanto da attirare l’attenzione di qualche studente sparso qua e la sul piano.

- L’ho notato - ironizza tranquilla Jane e continuando aggiunge - ti conviene sbrigarti, sai quanto Sandra odi attendere, per non parlare di Kevin che ormai dedica ogni minuto libero allo studio…e tu lo stai rallentando…-

- Ho capito! Vado! -

- E dove andresti di grazia? - domanda una nuova voce aggiuntasi alla conversazione.

Mi volto in direzione della persona che ha appena parlato e mi ritrovo di fronte l’oggetto della mia precedente ricerca: Draco.

- Draco! Non ti ho sentito arrivare. -

- Con tutto il chiasso che fai, non mi stupirei molto.- accenna col suo solito tono beffardo e irriverente.

- Noto con piacere che sei sempre la solita gentilezza fatta persona - rispondo pungolandolo.

Invece di una risposta verbale si limita a sorridermi borioso.

- Scusami Jane, potresti avvertire gli altri di iniziare senza di me? Ora ho proprio una questione urgente da risolvere. - mi rivolgo nuovamente alla mia amica che paziente ha aspettato che concludessi il diverbio con Draco.

- Come vuoi Vega. Ci vediamo in sala comune. Malfoy - asseconda la mia richiesta e si congeda da Draco con distacco.

- King - ribatte l’interessato.

Fisso lo sguardo su Jane che si allontana e prende a salire le scale che la condurranno presso la biblioteca.
Una volta uscita dalla mia visuale mi volto e incrocio un paio d’occhi color metallo che mi scrutano incuriositi.

- La faccenda che ti tiene lontana dai tuoi amici pezzenti, sarebbe? - chiede infilando le mani nelle tasche dei pantaloni assumendo così una posa meno plastica e più rilassata.

- Te ovviamente! - esclamo sorridendogli e stupendolo decisamente.

- Io? Dovrei forse sentirmi lusingato da tale attenzione? - chiede riassumendo la solita espressione indolente migliorata con un’alzata di sopracciglio.

- Bhè dimostrare un po’ più d’interesse sarebbe un inizio, ma non voglio chiederti troppo quindi ti domando solamente di concedermi qualche minuto del tuo prezioso tempo. -

- Non sia mai detto che Draco Malfoy non è magnanimo. Avanti parla. -  conclude rivolgendomi la sua attenzione.

- Bene, facciamo una piccola passeggiata, abbiamo tempo sufficiente prima che scatti il coprifuoco.- così dicendo ci avviamo all’uscita principale e ci incamminiamo  verso il ponte che divide la scuola dal grande parco.

Raggiunto il ponte mi decido a  parlare prima che Draco perda interesse e quel poco spirito collaborativo che si ritrova.

- Allora per farla breve: mi servirebbe un favore. - dico velocemente il tutto scandendo bene il “servirebbe” condizionale. Imporre qualcosa ad un Malfoy equivale ad ottenere il contrario di quello che si desidera quindi è necessario essere il più cortesi possibile.

- Un favore dici? Avanti chiedi e cercherò di accontentarti - risponde guardandomi attentamente ed incrociando le braccia al petto.

Distolgo lo sguardo dal suo e mi stringo maggiormente nel mantello soffrendo il vento freddo che spira a  quest’altezza.
Non so come porre la questione; non voglio sembrare incapace di sbrigarmela da me tuttavia temo che tenerlo allo scuro non sia una mossa saggia. Quindi prendendo l’orgoglio e riponendolo nell’angolo più recondito del mio cuore continuo più decisa.

- Ti chiedo di aiutarmi a vincere una scommessa accordata con Pansy.-

- Interessante…ma non equivarrebbe a barare? Dove è finito l’impegno e la risolutezza Corvonero, Vega? -

- Non confondermi con i Grifondoro Draco. Se per raggiungere un obiettivo necessito di un aiuto non propriamente regolare non mi faccio di certo scrupoli ad usarlo. La lealtà non è una prerogativa Corvonero. Ricordalo. - concludo seria ma pratica.

Certamente l’intraprendenza non mi manca ed abbinarla ad un poco d’astuzia mi porterà ad eccellere, ne sono sicura!
Vincere questa sfida è solo un piccolo passo verso qualcosa di più grande.
Quindi perché non fruire di tutto ciò che può favorirmi?
Perché vietarmi qualcosa solo perché amorale, se di amoralità si può parlare.
No. Sfrutterò ogni occasione per uscirne vittoriosa.

- Cosa prevede questa sfida? - chiede Draco avvicinandosi di qualche passo assumendo l’aria da cospiratore.

- Devo riuscire a portarti al ballo di Halloween come mio cavaliere -

Fine capitolo

Camilka22: grazie per la recensione! spero che anche questo capitolo ti piaccia! Baci Liala