Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: Cherry pie    31/01/2011    1 recensioni
Moon, ragazza apparentemente normale, è discendente di una famiglia nobile. Ormai è incastrata nello stupido gioco dei genitori chiamata tradizione, ma Michael la trascinerà verso il basso facendola allontanare dai suoi genitori, dalle tradizioni ma soprattutto da Robert. Cadranno insieme o l'unico a scivolare tra grinfie di Lucifero sarà Michael? Basta credere nell'amore?
Genere: Erotico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Chiusi gli occhi e mi raggomitolai nel freddo sedile. Strinsi con le braccia la mia pancia e grugnii silenziosamente. I sensi di colpa mi stavano lentamente facendo morire, ma la sua mano appoggiata sulla mia spalla mi dava quasi come un senso di conforto.
Riaprii gli occhi e osservai dalla finestrella dell'aereo quel magnifico foglio blu notte punteggiato da gocce di tempera bianca. Piccole e luminose gocce che si impossessavano lentamente prima dei miei occhi, successivamente mi privavano di un'anima.
Il suo mento si appoggiò pesantemente sulla mia spalla e il suo respiro mi sfiorò il collo facendomi girare verso di lui.
Era così bello, innocentemente bello. Sospirai e ripensai involontariamente a quella serata.
Non dovevo usarlo; no, non dovevo farlo. Lui provava davvero qualcosa per me, e l'avevo capito dal suo modo di baciarmi, di affondare dolcemente in me preoccupandosi di quello che provavo io. Potevo benissimo scambiarci due parole e magari a questo punto non mi ritroverei in questa trappola per idiote come me.


« Non mi sarei mai aspettato di trovarti ancora »
« Non doveva succedere. » Sussurrai forse più a me stessa che a lui.
« Ma ora siamo qua » Con un gesto galante sbottonò il primo bottone della camicia azzurra che indossavo e spostò leggermente la manica, scoprendomi una spalla.
Le use morbide labbra si posarono ripetutamente per più volte sulla mia pelle che mano a mano si ammorbidiva sempre più ad ogni suo tocco.
Mi si rivoltò lo stomaco.


« Michael, non posso. Forse due anni fa ti avrei permesso di fare questo, ma ora no »
Sorrise e mi richiuse la camicetta sfiorando volontariamente il mio petto. Non potevo cedere come lui aveva fatto con me. Non potevo voltare le spalle alla mia famiglia e a Robert soprattutto.
Ormai la mia vita era segnata e non avevo il diritto di rovinare tutto per soddisfare una mia semplice voglia; però è vero che mi hanno anche insegnato che evadere dagli schemi talvolta può essere un bene.
'No Moon, mettiti la testa a posto. Immediatamente.'


« Non vuoi nemmeno passare a casa mia? Giusto per conoscerci un pò meglio. Mi piacerebbe sapere di più della ragazza che è riuscita ad ingannarmi così facilmente »
Aggrottai le sopracciglia ma non ebbi il coraggio di rispondere. Era palese qual'era il suo obbiettivo: completamente opposto al 'conoscerci un pò meglio'.
Mi massaggiai le tempie mentre le sue mani si appoggiarono su entrambe le spalle cominciando a stringere e rilasciare, facendomi rilassare i muscoli come in preparazione ad una gara atletica.
Infondo chi l'avrebbe mai scoperto? Il mio destino non era ancora del tutto segnato e mi rimaneva ancora ben poco tempo prima di quel maledettissimo matrimonio combinato. Si, era quasi come se fossimo tornati nell'ottocento ma io, provenendo da una famiglia nobile da generazioni intere, ero destinata a sposarmi con l'uomo si bello, si affascinante, ma non era l'uomo della mia vita. Come se Robert fosse solo un tappa buchi temporaneo che serviva per non farmi avvertire troppo dolorosamente la distanza tra me e il mio uomo ideale.
Posai le mie mani su quelle di Michael.


« Solo per una notte »
« Una notte. Promesso. »

  
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