Galleggiavo su una distesa infinita d’acqua azzurrina; l’unica cosa che riuscivo a scorgere era quest’ultima, tutto il resto era nero.
La calme che regnava in questo luogo era surreale, non un fruscio, non un alito di vento; nemmeno l’andirivieni delle onde!
Non sentivo niente, nemmeno la più piccola sensazione di bagnato dovuta all’acqua sulla quale galleggiavo, nemmeno i classici freddo o caldo! Niente!
Poi all’improvviso ……
- Kish, non puoi morire così, non puoi lasciarmi! –
Quella voce, mi sembrava famigliare ma non mi ricordavo a chi appartenesse. Subito dopo di essa, dal mio cuore iniziò a diffondersi una strana sensazione di calore; non era del tipo che si sente con i sensi, ma di quel che si sente con il cuore.
Più la voce parlava e più questa sensazione diventava grande e forte!
- Svegliati; ti prego! Svegliatiiiiiiiiiiii! –
Perché quella voce era spezzata? La persona alla quale esse apparteneva stava forse piangendo? E per cosa? O meglio, per chi? Di certo non per me, nessuno ha mia pianto per me! Io non ho l’affetto di nessuno!
- Io ti salverò! Qualunque cosa mi accada io ti devo salvare! –
Cosa? No! Non farlo!
<< Non farlo ti prego Strawberry! >>
Ecco a chi apparteneva la voce!
Un’immagine iniziò a formarsi nella mia mente.
Più che un immagine, un ricordo!
Ah. Eccola!
Com’è bella!
Perché questa creatura simile a una dea sta piangendo per me? Forse non so cosa ho cercato di fare a lei e a tutto il suo mondo?! Forse non sa chi sono io?!
Nella mia mente continuai a rivivere i piccoli momenti passati con lei; le sue risate, i suoi occhi infuriati che mi guardavano; i suoi gesti e le frasi che mi diceva spesso. Oltre a tutto ciò sentivo le sue lacrime, i suoi singhiozzi e man mano che il tempo passava (sempre che in quella dimensione ci fosse il tempo) alche le sue braccia che mi stringevano.
All’improvviso tutto si ruppe! Il mondo nel quale ero scomparve in una piaggia di pezzi, come un puzzle al momento di disfarlo!
Una strana sensazione di freddo e di bagnato mi travolse.

Aprii gli occhi!
In che posto ero?
Pian piano misi a fuoco il luogo: la fortezza di Profondo Blu!
Feci per alzarmi ma mi ritrovai fermato da qualcosa che era poggiato sul mio petto!
- STRAWBERRY! –
Mi misi a sedere e presi il suo corpo tra le braccia!
La chiamai e la chiamai ancora!
A quel punto, avvicinai una mano alla sua bocca. Non respirava.
Senti il polso ma non trovai battiti.
Mi sentii cadere e senza avere più il controllo del mio corpo lasciai cadere la ragazza.
Ero in uno stato di trans.
Perché era successo tutto questo? Perché lei non respirava? Perché io ero vivo e lei no? Perché è SUCCESSO TUTTO QUESTOOOOOOOOO?!
Non sentii neanche l’arrivo delle altre ragazze! Non sentivo più niente! Nemmeno le lacrime che avevano iniziato a rigarmi il viso!
Mi risvegliai solo quando Mina iniziò a scuotermi per le spalle.
La guardai in viso! Anche lei stava piangendo e mi guardava a sua volta con occhi spenti e vuoti!
- Cosa le prende Kish? Perché non risponde? Perché non si sveglia? –
Prima che io potessi aprire bocca tuttavia intervenne Pam che come al solito era la più sbrigativa e diretta del gruppo. Tuttavia questa volta sorprese anche me.
- Mina smettila! Guardalo in viso! Guarda la sua espressione! Lui amava Strawberry quanto o forse più di noi tutte messe insieme! È del tutto inutile continuare e porgli domande! –
- Perché parli al passato Pam? Perché non ci dici subito la verità come sempre al posto che girarci attorno? PERCHè NON CI DICI DIRETTAMENTE CHE STRAWBERRY è MORTA? PERCHèèèè? –
- Basta Mina! Guarda! –
Piano mi ero alzato e mi ero riavvicinato alla ragazza dai capelli rosa!
Perché dicevano che era morta? Lei non è morta! Non può esserlo!
Con lentezza esasperante mi avvicinai alle sue labbra e vi posai sopra le mie, molto delicatamente! Era gelata!
Chiusi gli occhi e la cercai con la mente, chiamandola!
<< Strawberry! Mi senti? >>
Continuai a chiamarla, cercando la luce che emetteva la sua vita!
Ci volle un po’ ma alla fine i miei sforzi vennero ripagati!
Lieve come un lume che si sta spegnendo ma ancora acceso, la trovai!
Cercai di farla rinascere nel corpo della fanciulla ma essa non bastava!
In preda al panico, trovai l’unica soluzione possibile: donarle un po’ della mia!