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Autore: DrunkPirates    03/02/2011    0 recensioni
Daphne e Alain sono una coppia aperta, tutti e due bellissimi e in cerca di strambi intrattenimenti.
Su una pista di pattinaggio incontrano due coppie in procinto di sposarsi, così decidono di divertirsi mettendo in crisi la loro sessualità.
Riusciranno i futuri sposi a vincere la tentazione?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Het, Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Daphne pattinava con eleganza e sicurezza  sul grande cerchio ghiacciato. Gli spettatori fuori dalla pista la ammiravano con stupore. Emanava una tale grazia ed una tale bellezza che riusciva ad ammaliare gli uomini quanto le donne. Mentre si muoveva abilmente, due ragazze parlavano con lei.

 

-Io e Alain ci conosciamo da tre anni, abbiamo molte cose in comune- disse Daphne sorridendo.

Raccontava la sua storia con Alain a Liz ed Allison, interessate ad una coppia così bella. Nella loro vita insieme, Daphne e Alain erano sempre stati invidiati da tutti, essendo così attraenti e carismatici.

-Forse un giorno vi sposerete anche voi, ve lo auguro tanto... siete bellissimi!- disse la rossa.

Daphne sorrise.

-Ally vede tutto rosa questi giorni, non pensa ad altro che al matrimonio... un mese prima che si decidesse la data già aveva scelto il vestito- ridacchiò Liz.

-Non puoi biasimarmi... aspettavo questo momento da tutta la vita!-

-Che momento? Scegliere l'abito o il matrimonio?- domandò Daphne, guardando la rossa negli occhi nocciola con un pizzico di malizia. Era proprio carina.

Allison ci pensò un po'

-Tutti e due probabilmente- rise e si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro.

 

Allison ed Elizabeth non avevano molte cose in comune, anzi, erano diversissime, ma per una qualche strana ragione si trovavano molto bene insieme.

Daphne aveva trovato due ragazze affascinanti ed interessanti con cui divertirsi.

L'eccitazione le ribolliva nel sangue.

 

-Cosa vi piace? Voglio dire, in generale, le vostre passioni e preferenze, gusti nel cibo o nei vestiti… cose così- chiese Daphne, era attenta e interessata a tutto ciò che le ragazze dicevano.

Elizabeth sorrise -Io amo il cinema, il vino e i vestiti firmati- elencò varie marche famose di vestiario, mentre Allison alzava gli occhi al cielo.

-Io non me ne intendo di vestiti... anzi le marche mi danno ai nervi, voglio dire, perché spendere tanto se posso trovare della roba carina nelle bancarelle?-

Daphne le strinse la mano in segno d’approvazione.

-Hai proprio ragione, per jeans e t-shirts le bancarelle sono ottime... però ci sono momenti nella vita in cui devi andare alle feste o ad appuntamenti importanti, in quei casi è bello comprarsi un vestito tanto costoso quando elegante-

Elizabeth sorrise, le piaceva particolarmente come quella ragazza si approcciava al mondo della moda. Non ne era dipendente ma ne riconosceva il valore.

-Allison invece ama il cibo!- disse poi Liz ridendo e prendendo in giro Allison, la quale arrossì un po' -Anche a te piace mangiare, mia cara-

-Buono a sapersi, anche io adoro mangiare!- disse allora la mora.

Parlarono dei cibi che amavano di più, quelli che non sopportavano e di faccende accadute in relazione all’argomento “cucina”.

Intanto Daphne annotava ogni particolare nella sua memoria per la festa della sera, risucendo ugualmente ad andare avanti con la conversazione.

-Allora, come pensate di festeggiare l'addio alla felicità?- chiese Daphne.

La rossa la guardò non capendo cosa volesse dire.

-Ahahah, suvvia non siamo così tragiche.. ci piacciono i nostri ragazzi e prevediamo una vita più che felice con loro- rispose Elizabeth storcendo un po' il nasino alla francese.

Allison sembrò aver finalmente capito la battuta e rise anche lei.

Daphne le penetrò con gli occhi verde scuro, sorridendo in modo maligno.

-Sicuramente sarete felici, però una festa ci deve essere. Un addio al nubilato, non potete distruggere le tradizioni!-

 

Già, non potevano distruggere le tradizioni, non potevano dire di no alla festa che Daphne aveva in mente o avrebbero rovinato anche il suo piano.

-Beh non ci avevamo pensato...- ammise Allison. La bionda al sua fianco la guardò di sottecchi.

-In effetti io ci avevo pensato ma credevo che a voi altri non importasse... di solito sono gli uomini a parlarne, e dato che non lo hanno fatto mi sarei sentita stupida a proporlo- disse tutto d'un fiato Liz.

-Stupida a proporlo? Che assurdità... bisogna festeggiare!- ribadì Daphne sbattendo le lunghe ciglia nere.

La rossa non sapeva bene cosa dire, non aveva proprio pensato ad un addio all'essere single... non le era mai piaciuto non avere qualcuno e non le sarebbe mancato.

-Beh... per me va bene farlo, se tu hai voglia, Liz- sussurrò sorridendole. Magari alla bionda avrebbe fatto piacere.

Ed infatti era così. Daphne la faceva sentire più giovane di quello che era... in qualche modo misterioso la faceva emozionare, come se ogni cosa dicesse fosse interessante. Inoltre la sua voce la attirava moltissimo. Daphne era come un leader, sentiva di doverla seguire. Forse erano quello sguardo intenso e penetrante, forse quella pelle di porcellana... forse quelle labbra perfette. Era come attratta magicamente da quella ragazza.

-Ma si, facciamolo!- esclamò per non far cadere la proposta della mora. Si voltò verso le due ragazze e sorrise prima ad Allison e poi a Daphne, che le rispose con un abbraccio.

-Bene! Organizzo tutto io, non preoccupatevi. Ci vediamo sta sera alle otto e mezza al pub “Twinkle”. Non dite nulla ai ragazzi... se proprio ve lo chiedono dite che uscite con me. Ciao bellissime, a questa magica sera!- disse in fretta e furia la mora, sfrecciando via con i pattini.

Allison ed Elizabeth la guardavano stupite.

-Sembra che le piaccia organizzare feste, non è vero?- commentò Allison.

Elizabeth le sorrise, e ripresero a pattinare prendendosi per mano... senza Daphne Elizabeth si sentiva meno sicura a pattinare. Che strana sensazione.

 

Il Twinkle era un locale in stile prettamente inglese, con finestre rosse e panche di pelle nera collocate un po' dappertutto, a ridosso dei muri o in mezzo alla sala.

L'ambiente era tutto tappezzato di quadri e nel mezzo si ergeva un'imponente bancone messo a ferro di cavallo con tanti posti a sedere.

Qui c'era Sean, il barista australiano che serviva bibite di tutti i tipi, di tutti i colori e gusti.

Attaccato alla parete, in alto, c'era un grande televisore al plasma, lucido come uno specchio e come il pavimento, nero e pulitissimo.

Il complesso di musica rock irlandese era scatenato ed il pub affollatissimo, popolato da ragazze bellissime e ragazzi stupendi... era il pub più cool della città e quindi il più frequentato.

Erano le otto in punto e la mora, già arrivata, chiacchierava con un gruppo di ragazzi che conosceva da tempo, rideva e con la sua solita eleganza sensuale si toccava i lunghi e mossi capelli scuri.  

Indossava un miniabito nero senza spalline, aderente ma non volgare.  Ai piedi aveva delle scarpe con poco tacco, verdi come i suoi occhi e abbinate alla cintura e al cerchietto un po' nascosto dai vaporosi capelli.

Dopo poco Daphne fu raggiunta dalle due ragazze ed appena entrate nel bar si tolsero i cappotti, abituandosi velocemente al tepore del locale.

Allison aveva una gonna nera che sfiorava le ginocchia e una maglia blu scollata che mostrava la scura canottiera sottostante. I capelli rossi erano legati come sempre, ma quella sera raccolti in uno chignon. Si era leggermente truccata con un filo di lucidalabbra e dell'ombretto bianco appena visibile sotto le sopracciglia, per dar luce all'occhio.

Elizabeth invece era truccata pesantemente: rossetto rosso sulle labbra carnose, ombretto e mascara nero che le allungava e marcava le ciglia, dolcemente incornicianti i suoi occhi azzurri accesi dall'eccitazione. Era al contrario vestita semplicemente, con jeans a vita bassa e maglietta a maniche lunghe. Portava però ai piedi delle scarpe col tacco di un’altezza considerevole.

Daphne si accorse del loro arrivo sentì un po' di freddo sfiorarle le gambe, a causa della porta aperta. Si voltò respirando profondamente e socchiudere gli occhi, inebriandosi di quegli odori portati dalle sue prede. Carne fresca.

Daphne andò subito in contro alle due ragazze, con passo e seducente, sorridendo ampiamente a quei visi arrossati dal freddo.

-Eccoci qui... - sussurrò Elizabeth, abbracciando Daphne. Anche Allison fece lo stesso, potendo sentire il profumo che la mora aveva sul collo. Buonissimo.

-Hai un ottimo profumo, come si chiama?- chiese la rossa con grande interesse.

-Me lo ha fatto mia cugina, produzione Canadese... suppongo si chiami Daphne- scherzò la mora, sfoggiando altri bellissimi sorrisi.

-Anche io voglio un profumo esclusivamente per me- sussurrò Liz.

-Chiederò a mia cugina di crearne uno che faccia al caso tuo allora- Daphne prese per mano le due ragazze e le portò nella parte più appartata del pub, dove una luce soffusa era accostata a quella tenue delle candele sull’unico tavolo della sala, arricchita da numerosi ed invitanti divani.  Si sedettero tutte e tre al tavolo rotondo, dove Daphne espose il suo piano.  

-Dunque ora vi spiego come si svolgerà la serata- disse Daphne mettendo le dita incrociate sul tavolo e guardando attentamente le due ragazze.

-Ho pensato che questa sera dovrà essere una notte folle, che non vi dovrete scorderete mai, anche quando sarete nonne con nipotini in braccio- sussurrò Daphne con sguardo frivolo.

Le due ragazze sorrisero guardandola. Per tutte e due l'immagine del futuro così descritta da Daphne sembrava lontanissima... eppure sentivano che in qualche modo apparteneva loro. Allison e Liz non si aspettavano altro che una pura notte di divertimento, balli messicani e qualche birra, ma Daphne aveva in mente molto di più.

-La serata sarà suddivisa in due giochi e potrete dire di aver festeggiato l'addio al nubilato solo quando entrambi saranno finiti. D'accordo?- Daphne sembrava davvero contenta di poter preparare il loro “addio alla felicità” e le due ragazze non potevano far altro che accettare i suoi modi gentili, così annuirono, emozionate per il misterioso programma che le attendeva.

  
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