Daphne pattinava con eleganza e
sicurezza sul
grande cerchio ghiacciato. Gli spettatori
fuori dalla pista la ammiravano con stupore. Emanava una tale grazia ed
una
tale bellezza che riusciva ad ammaliare gli uomini quanto le donne.
Mentre si
muoveva abilmente, due ragazze parlavano con lei.
-Io e Alain ci conosciamo da tre
anni, abbiamo molte cose in
comune- disse Daphne sorridendo.
Raccontava la sua storia con Alain a
Liz ed Allison,
interessate ad una coppia così bella. Nella loro vita
insieme, Daphne e Alain
erano sempre stati invidiati da tutti, essendo così
attraenti e carismatici.
-Forse un giorno vi sposerete anche
voi, ve lo auguro
tanto... siete bellissimi!- disse la rossa.
Daphne sorrise.
-Ally vede tutto rosa questi giorni,
non pensa ad altro che
al matrimonio... un mese prima che si decidesse la data già
aveva scelto il
vestito- ridacchiò Liz.
-Non puoi biasimarmi... aspettavo
questo momento da tutta la
vita!-
-Che momento? Scegliere l'abito o il
matrimonio?- domandò
Daphne, guardando la rossa negli occhi nocciola con un pizzico di
malizia. Era
proprio carina.
Allison ci pensò un po'
-Tutti e due probabilmente- rise e si
spostò una ciocca di
capelli dietro l'orecchio destro.
Allison ed Elizabeth non avevano
molte cose in comune, anzi,
erano diversissime, ma per una qualche strana ragione si trovavano
molto bene
insieme.
Daphne aveva trovato due ragazze
affascinanti ed
interessanti con cui divertirsi.
L'eccitazione le ribolliva nel sangue.
-Cosa vi piace? Voglio dire, in
generale, le vostre passioni
e preferenze, gusti nel cibo o nei vestiti… cose
così- chiese Daphne, era
attenta e interessata a tutto ciò che le ragazze dicevano.
Elizabeth sorrise -Io amo il cinema,
il vino e i vestiti
firmati- elencò varie marche famose di vestiario, mentre
Allison alzava gli
occhi al cielo.
-Io non me ne intendo di vestiti...
anzi le marche mi danno
ai nervi, voglio dire, perché spendere tanto se posso
trovare della roba carina
nelle bancarelle?-
Daphne le strinse la mano in segno
d’approvazione.
-Hai proprio ragione, per jeans e
t-shirts le bancarelle
sono ottime... però ci sono momenti nella vita in cui devi
andare alle feste o
ad appuntamenti importanti, in quei casi è bello comprarsi
un vestito tanto
costoso quando elegante-
Elizabeth sorrise, le piaceva
particolarmente come quella
ragazza si approcciava al mondo della moda. Non ne era dipendente ma ne
riconosceva il valore.
-Allison invece ama il cibo!- disse
poi Liz ridendo e prendendo
in giro Allison, la quale arrossì un po' -Anche a te piace
mangiare, mia cara-
-Buono a sapersi, anche io adoro
mangiare!- disse allora la
mora.
Parlarono dei cibi che amavano di
più, quelli che non
sopportavano e di faccende accadute in relazione
all’argomento “cucina”.
Intanto Daphne annotava ogni
particolare nella sua memoria
per la festa della sera, risucendo ugualmente ad andare avanti con la
conversazione.
-Allora, come pensate di festeggiare
l'addio alla felicità?-
chiese Daphne.
La rossa la guardò non
capendo cosa volesse dire.
-Ahahah, suvvia non siamo
così tragiche.. ci piacciono i
nostri ragazzi e prevediamo una vita più che felice con
loro- rispose Elizabeth
storcendo un po' il nasino alla francese.
Allison sembrò aver
finalmente capito la battuta e rise
anche lei.
Daphne le penetrò con gli
occhi verde scuro, sorridendo in
modo maligno.
-Sicuramente sarete felici,
però una festa ci deve essere.
Un addio al nubilato, non potete distruggere le tradizioni!-
Già, non potevano
distruggere le tradizioni, non potevano
dire di no alla festa che Daphne aveva in mente o avrebbero rovinato
anche il
suo piano.
-Beh non ci avevamo pensato...-
ammise Allison. La bionda al
sua fianco la guardò di sottecchi.
-In effetti io ci avevo pensato ma
credevo che a voi altri
non importasse... di solito sono gli uomini a parlarne, e dato che non
lo hanno
fatto mi sarei sentita stupida a proporlo- disse tutto d'un fiato Liz.
-Stupida a proporlo? Che
assurdità... bisogna festeggiare!-
ribadì Daphne sbattendo le lunghe ciglia nere.
La rossa non sapeva bene cosa dire,
non aveva proprio
pensato ad un addio all'essere single... non le era mai piaciuto non
avere
qualcuno e non le sarebbe mancato.
-Beh... per me va bene farlo, se tu hai voglia, Liz- sussurrò sorridendole. Magari alla bionda avrebbe fatto piacere.
Ed infatti era così.
Daphne la faceva sentire più giovane di
quello che era... in qualche modo misterioso la faceva emozionare, come
se ogni
cosa dicesse fosse interessante. Inoltre la sua voce la attirava
moltissimo. Daphne
era come un leader, sentiva di doverla seguire. Forse erano quello
sguardo
intenso e penetrante, forse quella pelle di porcellana... forse quelle
labbra
perfette. Era come attratta magicamente da quella ragazza.
-Ma si, facciamolo!-
esclamò per non far cadere la proposta
della mora. Si voltò verso le due ragazze e sorrise prima ad
Allison e poi a
Daphne, che le rispose con un abbraccio.
-Bene! Organizzo tutto io, non
preoccupatevi. Ci vediamo sta
sera alle otto e mezza al pub “Twinkle”. Non dite
nulla ai ragazzi... se
proprio ve lo chiedono dite che uscite con me. Ciao bellissime, a
questa magica
sera!- disse in fretta e furia la mora, sfrecciando via con i pattini.
Allison ed Elizabeth la guardavano
stupite.
-Sembra che le piaccia organizzare
feste, non è vero?-
commentò Allison.
Elizabeth le sorrise, e ripresero a
pattinare prendendosi
per mano... senza Daphne Elizabeth si sentiva meno sicura a pattinare.
Che
strana sensazione.
Il Twinkle era un locale in
stile prettamente inglese,
con finestre rosse e panche di pelle nera collocate
un po'
dappertutto, a ridosso dei muri o in mezzo alla sala.
L'ambiente era tutto tappezzato di
quadri e nel mezzo si
ergeva un'imponente bancone messo a ferro di cavallo con tanti posti a
sedere.
Qui c'era Sean, il barista
australiano che serviva bibite di
tutti i tipi, di tutti i colori e gusti.
Attaccato alla parete, in alto, c'era
un grande televisore
al plasma, lucido come uno specchio e come il pavimento, nero e
pulitissimo.
Il complesso di musica rock irlandese
era scatenato ed il
pub affollatissimo, popolato da ragazze bellissime e ragazzi
stupendi... era il
pub più cool della città e quindi il
più frequentato.
Erano le otto in punto e la mora,
già arrivata,
chiacchierava con un gruppo di ragazzi che conosceva da tempo, rideva e
con la
sua solita eleganza sensuale si toccava i lunghi e mossi capelli scuri.
Indossava un miniabito nero senza
spalline, aderente ma non
volgare. Ai piedi
aveva delle scarpe con
poco tacco, verdi come i suoi occhi e abbinate alla cintura e al
cerchietto un
po' nascosto dai vaporosi capelli.
Dopo poco Daphne fu raggiunta dalle
due ragazze ed appena entrate
nel bar si tolsero i cappotti, abituandosi velocemente al tepore del
locale.
Allison aveva una gonna nera che
sfiorava le ginocchia e una
maglia blu scollata che mostrava la scura canottiera sottostante. I
capelli rossi
erano legati come sempre, ma quella sera raccolti in uno chignon. Si
era
leggermente truccata con un filo di lucidalabbra e dell'ombretto bianco
appena visibile
sotto le sopracciglia, per dar luce all'occhio.
Elizabeth invece era truccata pesantemente: rossetto rosso sulle labbra carnose, ombretto e mascara nero che le allungava e marcava le ciglia, dolcemente incornicianti i suoi occhi azzurri accesi dall'eccitazione. Era al contrario vestita semplicemente, con jeans a vita bassa e maglietta a maniche lunghe. Portava però ai piedi delle scarpe col tacco di un’altezza considerevole.
Daphne si accorse del loro arrivo
sentì un po' di freddo
sfiorarle le gambe, a causa della porta aperta. Si voltò
respirando
profondamente e socchiudere gli occhi, inebriandosi di quegli odori
portati
dalle sue prede. Carne fresca.
Daphne andò subito in
contro alle due ragazze, con passo e
seducente, sorridendo ampiamente a quei visi arrossati dal freddo.
-Eccoci qui... - sussurrò
Elizabeth, abbracciando Daphne.
Anche Allison fece lo stesso, potendo sentire il profumo che la mora
aveva sul
collo. Buonissimo.
-Hai un ottimo profumo, come si
chiama?- chiese la rossa con
grande interesse.
-Me lo ha fatto mia cugina,
produzione Canadese... suppongo
si chiami Daphne- scherzò la mora, sfoggiando altri
bellissimi sorrisi.
-Anche io voglio un profumo
esclusivamente per me- sussurrò
Liz.
-Chiederò a mia cugina di
crearne uno che faccia al caso tuo
allora- Daphne prese per mano le due ragazze e le portò
nella parte più appartata
del pub, dove una luce soffusa era accostata a quella tenue delle
candele sull’unico
tavolo della sala, arricchita da numerosi ed invitanti divani. Si sedettero tutte e tre
al tavolo rotondo, dove
Daphne espose il suo piano.
-Dunque ora vi spiego come si
svolgerà la serata- disse
Daphne mettendo le dita incrociate sul tavolo e guardando attentamente
le due
ragazze.
-Ho pensato che questa sera
dovrà essere una notte folle, che
non vi dovrete scorderete mai, anche quando sarete nonne con nipotini
in
braccio- sussurrò Daphne con sguardo frivolo.
Le due ragazze sorrisero guardandola.
Per tutte e due
l'immagine del futuro così descritta da Daphne sembrava
lontanissima... eppure
sentivano che in qualche modo apparteneva loro. Allison e Liz non si
aspettavano altro che una pura notte di divertimento, balli messicani e
qualche
birra, ma Daphne aveva in mente molto di più.
-La serata sarà suddivisa in due giochi e potrete dire di aver festeggiato l'addio al nubilato solo quando entrambi saranno finiti. D'accordo?- Daphne sembrava davvero contenta di poter preparare il loro “addio alla felicità” e le due ragazze non potevano far altro che accettare i suoi modi gentili, così annuirono, emozionate per il misterioso programma che le attendeva.