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Autore: IsaMarie    07/02/2011    13 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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cap. 69 efp Buongiorno ragazze!
Come è andato il weekend? Noi tutto bene!
Nel capitolo scorso abbiamo visto come hanno trascorso il sabato sera a casa Swan... ora tocca ai Jalice!
Siamo felici che l'Edward schiavo e padrone vi abbia entusiasmato così tanto! La nostra Bella si sta svegliando e come darle torto con quel pezzo di figliolo che si ritrova per le mani?!
Come sempre ringraziamo tutte le lettrici che ci seguono con tanto affetto!
Ora vi lasciamo al capitolo! Naturalmente per chi può vi consigliamo di leggere la versione hot!

CAPITOLO 69 rating rosso!

CAPITOLO 69

Nuovi ricordi



Pov Alice


Ero seduta sul divano, con lo sguardo perso nei giochi di luce creati dal caminetto acceso, e aspettavo che Jazz tornasse da me; nel frattempo, mi ritornarono alla mente le immagini della perfetta serata trascorsa finora…
Avevamo cenato a lume di candela, guardandoci negli occhi, non proferendo parola, quasi per paura di rovinare quella magica atmosfera di intima complicità che si era creata tra noi. Era stato tutto molto romantico: ci eravamo imboccati a vicenda, senza mai distogliere lo sguardo uno dall’altra… ogni tanto non riuscivo a fare a meno di perdermi nella contemplazione di quelle labbra carnose e perfette che aderivano alla forchetta, o nel modo in cui il suo pomo d’Adamo si spostava su e giù, movimento che trovavo estremamente ipnotico e sensuale…
Tutto in lui era sexy… e il ricordo del piacere che avevo provato quel pomeriggio sotto il suo tocco a tratti delicato e a tratti irruento, o dei suoi baci o di quando ci eravamo finalmente uniti diventando un corpo solo, mi aveva fatto contrarre lo stomaco in una morsa quasi dolorosa, dalla voglia che avevo di sentirlo di nuovo dentro di me, parte integrante di me, anche durante la cena… ero arrossita ogni volta immancabilmente, e lui, sempre attento, mi aveva accarezzato le gote in fiamme e aveva lasciato piccoli baci su di esse, ma stando ben attento a non arrivare mai alla bocca, rendendo il tutto piacevole ma decisamente frustrante.
Dopo cena ci eravamo accoccolati sull’enorme divano, con una coperta addosso, di fronte al caminetto;  Jazz mi aveva riferito che se non fosse tornata l’elettricità, avremmo dormito lì, in modo da stare al caldo. Ma proprio in quel momento il salone si era illuminato a giorno: il black-out era finito.
Il sorriso che gli era comparso sulle labbra era stato a dir poco malizioso e mi aveva riempito di curiosità… di certo stava pensando al programma che si era preparato e, infatti, dopo nemmeno un minuto si era alzato, ordinandomi di non muovermi assolutamente e di aspettarlo lì.
Ormai era già un quarto d’ora abbondante che non si vedeva e non si sentiva nessun rumore… ed io ero sempre più ansiosa di sapere cosa avesse escogitato quel ragazzo meraviglioso…
-Eccomi, piccola! Vieni con me- mi invitò, spuntando da chissà dove e facendomi sobbalzare per lo spavento. Lo sentii sghignazzare.
-Scusa Ally, non volevo farti spaventare, pensavo avessi udito i miei passi- si scusò, non smettendo di sorridere. Mi alzai e lo raggiunsi.
-Bè, ero un po’ immersa nei miei pensieri, e mi hai colta all’improvviso…- gli spiegai arrossendo. Dio, com’era frustante questa storia del rossore… non mi era mai capitato prima d’ora, e la questione stava peggiorando sempre più… di certo per lui ero un vero e proprio libro aperto! Povera la mia sorellina, ora sì che la capivo: ogni più piccola emozione che si agitava dentro di lei, messa in piazza davanti a tutti… sì, un inconveniente decisamente frustrante e antipatico!
Mi afferrò la mano con piglio deciso e iniziò a incamminarsi lungo il corridoio che portava alla dependance e quindi alla piscina; e capii immediatamente cosa avesse in mente: un bagno… la mia eccitazione, al pensiero di nuotare nudi insieme, salì alle stelle.
Appena misi piede all’interno della grande stanza però, la mia gioia si spense all’istante, perché i ricordi di quel luogo mi annichilirono: li rividi tutti, come in un film… la mia sofferenza, la sua disastrosa dichiarazione… ma soprattutto ogni particolare che era poi accaduto dopo alla festa…
Mi sentii investire da quelle angoscianti rievocazioni in maniera spiacevole e prepotente, tanto da farmi irrigidire e fermare in meno di un secondo. I miei occhi si soffermarono su uno dei lettini attaccati alla parete, proprio nel punto in cui quella maledetta sera avevo visto la befana della Stanley sopra al mio Jay… la scena mi colpì con la forza di un violento schiaffo.
Rivedevo le grandi mani di Jazz, che nel pomeriggio avevano regalato sensazioni meravigliose al mio corpo, vagare invece su quello della ‘Befanley’, mentre la sua bocca lambiva ogni centimetro di quella di lei, persa in chissà quale piacere…
I miei occhi iniziarono immediatamente a pungermi, ma prima ancora che una lacrima potesse sfuggire al mio controllo, le mie visioni si interruppero, perché Jay mi si era parato davanti, con il volto triste e tormentato. Il mio dolore era così palese che se ne era accorto anche lui? 
Accidenti! Non volevo farlo sentire in colpa, né tantomeno rovinare quegli splendidi momenti che stavamo vivendo… ero stata io la prima ad affermare che non dovevamo più farci condizionare dal passato e che dovevamo vivere solo il nostro stupendo presente, preparandoci per un futuro radioso; ma non ero riuscita a controllare le mie emozioni e ora, dal suo sguardo dolente e afflitto, avevo paura di aver rovinato tutto…
Mi accarezzò il viso e mi baciò con una dolcezza infinita la punta del naso.
-Mi spiace… so che questo luogo scatena in me e in te pessimi ricordi… ma ti ho condotta qui, proprio perché voglio cancellarli definitivamente e regalartene di meravigliosi… vedrai… ogni volta che metterai piede in questa stanza, le uniche immagini che ti passeranno davanti agli occhi, saranno quelle che vivremo in questa magica serata… se… se tu, angelo mio, me lo permetterai…- cercò di rassicurarmi, con un tono che verso la fine della frase divenne incerto e titubante… era di una tenerezza assurda, che mi inondò il cuore di gioia e felicità, tanto da scacciare al volo quelle immagini dense di sofferenza.
-Grazie, Jay…- sussurrai, abbracciandolo forte. Ricambiò il mio abbraccio con una stretta vigorosa, e poi si avvicinò al muro, schiacciando un interruttore: tutte le luci si spensero e mi accorsi che in fondo alla stanza, vicino alla vetrata, la piscina piccola era circondata da tantissime candele accese, racchiuse in piccole bocce di vetro, che emanavano una luce soffusa solo in quella zona, creando un’atmosfera intima e calorosa. Era semplicemente un sogno!
Lui mi prese nuovamente per mano e ci incamminammo verso quel punto… man mano che ci avvicinavamo un dolce profumo di rose inondò i miei sensi… inspirai profondamente… il mio gesto non sfuggì a Jazz, perché prontamente si affrettò a spiegarmi.
-Ho versato nella vasca un’essenza alla rosa Tea, con qualche goccia di vaniglia… è questo il profumo che senti e che, sono convinto, si sposerà perfettamente con il dolce aroma fruttato della tua candida pelle, già tanto inebriante per me…- mormorò con voce bassa e roca.
Ero estasiata per tutto lo spettacolo che mi presentava davanti… era la cosa più romantica che qualcuno avesse mai realizzato per me… mi sentii avvolgere da due grandi braccia calde… Jazz mi fissava intensamente e sorrideva di fronte al mio viso sorpreso.
-Noto con piacere che ciò che ho preparato è di tuo gusto… sentirai come è calda l’acqua…- sussurrò al mio orecchio, facendomi fremere di desiderio.
Pian piano mi abbassò la zip della felpa… mi girò attorno, fermandosi dietro di me e mi posò le mani sulle spalle, lasciando scivolare per terra l’indumento… le sue dita sfiorarono leggere i miei fianchi, facendomi fremere… si posarono sul bordo dei miei pantaloni, accompagnandoli nella discesa molto lentamente… il mio cuore batteva furioso e il mio bassoventre pulsava impaziente... sentii le sue mani sciogliere le bende che fasciavano ancora la mia caviglia, e massaggiarla leggermente…
Da quel punto un calore si irradiò, sprigionandosi lungo tutto il mio corpo e salendo pian piano attraverso le mie gambe, si diffuse tra le membra, donandomi un torpore colmo di benessere. Gradualmente mi resi conto che quel rilassante appagamento era causato dalla sua bocca che magistralmente stava lasciando una scia di fuoco, che terminò sorprendentemente su una mia natica… nel momento in cui sentii i suoi denti mordicchiare lievemente quella zona, lasciata scoperta dal perizoma che indossavo, scariche di brividi intensi si propagarono e colpirono il centro del mio piacere, lasciandomi senza fiato…
Subito dopo anche gli slip e il reggiseno andarono a far compagnia al resto dei miei vestiti sul pavimento.
-Dio, Ally hai un sedere perfetto… così alto, rotondo, sodo… devo confessare che ho scoperto di avere un debole per questa parte del tuo corpo…- mi rivelò, facendomi ancora fremere per le carezze che continuava a lasciare sulle mie natiche… ero tutta un fuoco e il respiro, già duramente provato dalla situazione così eccitante, ebbe un’accelerazione improvvisa, quando sentii la sua vigorosa eccitazione premere dietro di me. Oddio! La nostra pelle era a contatto… ma quando si era spogliato?!
Ero così rapita ed estasiata dalle sue meravigliose carezze e dai suoi baci delicati sul mio corpo che non mi ero accorta che nel frattempo anche lui si era liberato del tutto dalle costrizioni degli abiti…
Ora sentivo chiaramente tutto il suo inebriante calore… era completamente appoggiato a me e iniziavo a desiderare cose che non avrei mai nemmeno immaginato…
-Lo senti che effetto mi fai, mia bambolina sexy? Tu destabilizzi i miei sensi! Ho voglia di inebriarmi del tuo profumo… oddio, Ally… tu mi fai impazzire! Sai sconvolgere la mia razionalità, facendomi desiderare il tuo corpo in modo talmente pazzesco, che sono convinto di provare un dolore fisico reale al solo pensiero di una tua lontananza… Irretisci il mio animo, lambisci il mio cuore e fai risvegliare il senso di possesso primordiale che ogni uomo cela dentro di sé… Tu fai esplodere tutto questo e quanto ti sono accanto non comprendo più niente…- mi sussurrò con una voce che non avevo mai sentito, ma che esprimeva chiaramente tutta la sua eccitazione: quella voce era il preludio a tutto il piacere che mi avrebbe donato!
Il suo alito caldo e profumato di caffè soffiava sul mio collo, mentre sussurrava e mi faceva girare la testa, tanto che più di una volta avevo dovuto appoggiare la mia schiena a lui, in modo più deciso mentre parlava, per non rischiare che le gambe mi cedessero.
Desideravo sentirlo più in profondità, perso nei meandri del mio caldo corpo in attesa solo di lui.
-Oh Jay… mi fai impazzire…- mormorai, ormai persa in un desiderio intenso. Mi sentii sollevare e insieme ci immergemmo nella vasca… lentamente il calore dell’acqua avvolse il mio corpo, donandomi un dolce tepore… era meravigliosa e la temperatura perfetta. Mi voltai verso Jazz.
-Certo che sai proprio come viziarmi…- lo adulai, cercando di stemperare la tensione che si era creata tra i nostri corpi.
-Tutto per la mia principessa!- accennò un sorriso, ma i suoi occhi rimanevano scuri per l’eccitazione e dentro sembrava agitarvisi un mare in tempesta. Incapace di sostenere quello sguardo così profondo, mi abbassai nell’acqua, fino a immergermi completamente… tenni gli occhi aperti e mi ritrovai davanti alla sua erezione che non aveva accennato a diminuire nemmeno con il calore dell’acqua che tendeva a rilassare i muscoli. Riemersi, ma Jasper non aveva nessuna intenzione di rendermi libera da quello sguardo di fuoco.

Pov Jasper

Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quel corpo così perfetto, da quel viso così dolce…
Avevo compiuto uno sforzo enorme, quando l’avevo spogliata, per non possederla subito, in piedi, vicino alla piscina… era tutto il pomeriggio che continuavano a vorticarmi in testa le immagini dei nostri corpi nudi e avvinghiati e fremevo al solo pensiero di poterla di nuovo ammirare nella sua perfezione e di perdermi in lei...
Ora quell’angelo era davanti a me, completamente bagnata e il suo viso cosparso di piccole goccioline che si rincorrevano era semplicemente magnifico…
Non resistetti oltre e mi avvicinai con impeto per affondare su quelle labbra morbide e far entrare con irruenza la mia lingua alla ricerca della sua. Le mie mani vagavano sulla sua schiena e poi come attratte da una potente calamita scesero a stringere con forza quelle natiche perfette. Mi faceva veramente impazzire quella parte del suo corpo, come le avevo confessato poco prima, e non riuscivo a starne lontano.
Un gemito sommesso fuoriuscì dalla sua bocca e una mia mano si staccò per percorrere il suo fianco e insinuarsi nelle pieghe della sua intimità, già pronta in attesa che le regalassi sensazioni di appagamento.
Mi staccai da quella bocca così meravigliosa per riprendere fiato e i miei occhi si riempirono di nuovo di quella visione paradisiaca. Alice aveva ancora gli occhi chiusi, persa nel piacere che la mia mano le stava regalando. Nel momento in cui approfondii il mio contatto, gettò la testa all’indietro, gemendo.
-Oddio… Jay…- mormorò in preda all’estasi. Volevo donarle tanto piacere, farla perdere nei meandri dell’erotismo più puro… Continuai a muovere sapientemente la mia mano, mentre le sue  erano scese sulla mia intimità, strappandomi dei forti gemiti.
-Ahhh… sì amore mio…- ansimai sulla sua bocca. Scesi a baciarle il collo, mentre una mano prese a pizzicarle una punta rosea. Alice continuava a cercare di compiacermi sempre di più, ma se avesse continuato così ancora per un po’, non avrei resistito per molto, ed io volevo perdermi in lei…
Mi staccai leggermente per osservarne le fattezze del viso sconvolto dal piacere… aprì di scatto gli occhi come se il mio sguardo intenso avesse lasciato una scia tattile su di lei…
Allontanai la mia mano da quel caldo anfratto, facendola gemere di frustrazione… sorrisi per quella sua debole protesta…
-Con calma piccola mia… abbiamo tempo… ed io ho tutte le intenzioni di farti impazzire dal piacere… di venerarti come meriti…- le sussurrai, con una voce che era talmente roca che faticavo persino io a riconoscere. La spinsi verso il bordo sotto le vetrate, dove erano presenti delle specie di sedili con poggiatesta reclinabili per godersi l’idromassaggio in santa pace, e la feci accomodare lì; poi afferrai le sue gambe e le sollevai fino a portare tutto il suo corpo a filo con l’acqua mentre lei aveva la testa comodamente appoggiata nell’apposito incavo. Il suo corpo affiorò sulla superficie… lentamente le feci allargare le gambe e mi intrufolai in mezzo, fino ad arrivare alla sua zona più sensibile, mentre le sue turgide gemme spuntavano dall’acqua, richiamandomi come il canto di una sirena.
Appoggiai una mano al centro della sua schiena per sorreggerla, in modo che potesse abbandonarsi completamente all’estasi che avevo intenzione di donarle, e poi con estrema delicatezza avvicinai il mio viso alla sua zona più sensibile, iniziando una dolce tortura…
Alice ebbe un sussulto improvviso… non se lo  aspettava, ma doveva rimanere il più  rilassata possibile, se voleva restare a galla…
-Ferma amore… cerca di stare tranquilla e lascia fare a me… ho una voglia matta di sentire il dolce sapore della tua pelle… ti prego, fidati, lasciami fare…- le mormorai in tono suadente. La sentii sospirare e poi cercò di rilassarsi di nuovo. La vidi appoggiare la testa e chiudere gli occhi, mentre il suo corpo tornava lentamente a galla, aiutato dalla mia mano che le sorreggeva la schiena.
Presi di nuovo a dedicarmi a lei, mentre si preparava a ricevere tutto il piacere che potevo donarle… Approfondii il contatto molto dolcemente per non causare in lei movimenti sussultori… mi muovevo con calcolata lentezza e sentivo il suo respiro farsi sempre più forte…
-Oh Jay… mi fai impazzire così… più forte ti prego…- mi scongiurò; ma io incurante delle sue proteste continuai con lo stesso ritmo blando e frustrante… volevo veramente farla impazzire, la volevo sentire urlare di piacere e pregarmi per regalarglielo… non lo avrei mai creduto possibile, ma Alice scatenava in me un senso di potenza unico…
Il mio amico pulsava dolorosamente, impaziente di ricevere anche solo una minima parte del piacere che stavo regalando a lei… ero impaziente di perdermi nel corpo caldo di quella meravigliosa creatura, completamente abbandonata nelle mie mani… ma volevo aspettare… volevo dedicarmi solo a lei…
-Non ancora amore…- le risposi, continuando con un ritmo lento e cadenzato… pian piano i miei tocchi e le mie carezze si fecero sempre più audaci e il suo respiro divenne spezzato e iniziò ad ansimare sonoramente… quando sentii i suoi muscoli iniziare a stringersi, aumentai ancora di più il ritmo, permettendole di arrivare  finalmente al culmine del piacere…
-Ahhh… sì… sììì… oddio…- urlò, in preda agli spasmi che la scuotevano.
Quando la sentii rilassarsi, la feci di nuovo immergere nell’acqua riscaldata, la spinsi con irruenza sul bordo della piscina, afferrando le sue gambe e allacciandole intorno alla mia vita e con un unico movimento i nostri corpi si unirono diventando uno solo… stare dentro di lei era una sensazione meravigliosa... un piacere unico… potente…
-Ti amo, Ally- mormorai, mentre i miei occhi la fissavano intensamente.
-Ti amo Jay… tantooooo- urlò l’ultima parola, a causa di un mio affondo più brusco e deciso; questo fatto mi esaltò all’inverosimile.
-Sì, amore… fammi sentire quanto ti piace… fammi capire quanto sono bravo…- soffiai sulle sue labbra, mordicchiandole il labbro inferiore. Alice buttò la testa indietro, inarcando la schiena e permettendomi di approfondire maggiormente il nostro contatto… Oddio! Non capivo più niente!
-Ohhh Jay… mi piace… mi piace da morire… sì, così…- gridò, ormai in preda al piacere estremo…
Aumentai il ritmo, finchè sentii che il piacere  stava per esplodere dentro di me, potente come non mai…
-Insieme piccola… vieni insieme a me…- mormorai, avventandomi sul suo collo e prendendo a morderlo delicatamente.
-Sì… sì… ora Jay…- e l’estasi ci travolse entrambi nello stesso momento. I nostri movimenti si fecero meno frenetici e lentamente ci calmammo, mentre le sue mani si erano intrecciate ai miei capelli e mi accarezzavano, donandomi brividi che sembravano prolungare quel benessere appena provato.
Appoggiai la fronte alla sua e le sorrisi... i suoi occhi ancora lucidi si illuminarono di una luce radiosa.
-Sei bellissimo Jay…- sussurrò sulle mie labbra, stringendomi forte a sé.
-Tu sei bellissima… e perfetta… come ho fatto a starti lontano tutto questo tempo? Ora mi fonderei sempre con il tuo corpo, vorrei stare sempre dentro di te…- le confessai, completamente stordito da quelle forti sensazioni… non avevo mai provato niente del genere… prima di lei, ogni mia emozione, era relegata solo ad un piano fisico, al piacere carnale… ora ogni singolo brivido del mio corpo ingordo di lei era accompagnato da forti commozioni che amplificavano tutto in una maniera così potente da lasciarmi frastornato.
-Anch’io… non riesco a starti lontana… è più forte di me… non ho mai provato niente del genere per nessuno Jay… davvero, devi credermi… io… io pensavo di essere innamorata veramente di Josh e ho sofferto tanto quando mi ha tradita… ma ora ho capito che il mio non era amore… o perlomeno non era un sentimento così travolgente come quello che provo per te… l’intensità del mio ardore è talmente potente da sentirmi quasi soffocare, al pensiero di poterti perdere per un qualsiasi motivo… mi sembra che mi manchi l’aria…- mi rivelò, sorprendendomi. Ero felice che anche lei, come me, venisse scossa da quelle emozioni così destabilizzanti.
-Amore mio… non voglio che tu debba pensare ad un’eventualità del genere, perché non accadrà mai… te lo prometto- cercai di rassicurarla. Rimasi sorpreso quando notai una lacrima scendere dal suo viso. Uscii da lei, a malincuore… ma volevo stringerla meglio tra le mie braccia, abbracciarla forte  e cercare di capire cosa le frullasse in quella testolina…
-Ehi… ehi, piccola mia… non fare così ti prego… cosa succede?- le domandai, preoccupato.
-Sc-scusa… sono una stupida…- singhiozzò, in modo sempre più energico.
-Alice, ti prego calmati… dimmi cosa ti preoccupa… ho forse fatto o detto qualcosa che ti ha dato fastidio?- mi rammaricai… forse qualcosa l’aveva disturbata senza che me ne rendessi conto. Scosse vigorosamente la testa in segno di diniego… la accarezzai e aspettai che si calmasse un po’ per essere  di nuovo in grado di parlare con calma.
-Non è colpa tua… sono io che ho… ho paura…- confessò, lasciandomi basito. Io le incutevo timore? Perché mai?
-Non capisco Alice, e sto iniziando seriamente a preoccuparmi… paura di cosa? Che io possa in qualche modo farti del male?- le chiesi, con un tono di voce titubante e insicuro. Ora ero io ad essere spaventato… con quello che le avevo fatto passare, e dopo ciò che le era successo con il suo ex, lei non si fidava di me e probabilmente non riusciva nemmeno a credere nella sincerità del mio amore per lei.
-Vedi… l’amore che provo per te è così sconfinato, che ho paura che se tu decidessi di lasciarmi o ti dovessi innamorare di un’altra… io ne uscirei distrutta stavolta…- e calde lacrime inondarono di nuovo il suo viso. Ecco! Era come pensavo io… lei non si fidava di me… ma come poteva pensare che io mi potessi innamorare di un’altra ragazza? Io non vedevo nessun’altra che lei! Le accarezzai il viso, cercando di rassicurarla, mentre un sorriso sincero nasceva sulle mie labbra.
-Alice, io capisco le tue paure… perché sono le stesse che ho io…- iniziai a spiegarle. La vidi spalancare gli occhi, sorpresa… le sorrisi ancora.
-Tu devi capire che mai nessuna è riuscita a penetrare la corazza con cui credevo di aver rinchiuso accuratamente il mio cuore… tu sei riuscita a farvi breccia e piano piano l’hai sgretolata come fosse un castello di sabbia… io ti amo più della mia vita, e non potrei più fare a meno di te, del tuo cuore che mi hai donato, del tuo amore con cui mi riscaldi, dei tuoi occhi che mi scrutano l’anima nel profondo, del tuo profumo che irretisce i miei sensi, del tuo corpo che fa vibrare il mio come un diapason, e soprattutto del tuo sorriso che illumina le mie giornate e che vorrei veder di nuovo comparire su questo splendido faccino…- le dichiarai. I suoi occhi sempre più sgranati mentre io parlavo, si addolcirono e finalmente il suo meraviglioso sorriso rischiarò i suoi tratti, donandole una luce perfetta. Mi buttò le braccia al collo e mi strinse forte a sé… ricambiai con tutta la dolcezza di cui ero capace.
-Non potrei mai lasciarti o tradirti, perché non vorrei nessun’altra che te… te lo giuro mia piccola Ally…- aggiunsi.
-Ti amo, Jay… tanto, tanto, tantissimo!- esclamò, scoccandomi un bacio sulle labbra.
-Forza, è ora di uscire, se non vogliamo che ci spuntino le branchie- le ordinai, facendola ridere di gusto. Senza darle il tempo di muoversi, la presi in braccio e uscimmo dalla vasca… la sua pelle si ricoprì di brividi per la differenza di temperatura, decisamente meno mite all’esterno, rispetto al caldo ristoratore dell’acqua. La adagiai su una sdraio e afferrai un asciugamano che le avvolsi sulle spalle.
-Aspetta solo un secondo…- le dissi; poi mi voltai e poco più in là recuperai gli accappatoi che avevo appoggiato su uno dei tanti caloriferi della dependance. Indossai il mio e mi affrettai a portare l’altro alla mia piccola. Poi accesi le luci e spensi tutte le candele e l’idromassaggio.
-Mmm… che piacere… è caldissimo!- affermò, stringendo la morbida spugna sul suo corpo e strofinandovi il viso. Le arrivai alle spalle e la presi in braccio, cogliendola di sorpresa, causandole un urletto a metà tra il divertito e lo spaventato.
-Non vorrai portarmi in braccio fino su, vero? Guarda che la caviglia è guarita…- si lamentò immediatamente… sapevo che lo faceva solo perché si sentiva in imbarazzo e perché aveva paura di causarmi fastidio, ma non sapeva quanto io mi crogiolavo piacevolmente in quella posizione… non scherzavo quando le avevo rivelato che non mi sarei mai staccato da lei e quello era un modo per tenerla vicina…
-Silenzio, signorina Cullen… qui comando io e se ho voglia di portarla in braccio fino al piano superiore, lei è pregata di non lamentarsi e piantarla con questi assurdi discorsi - le ordinai, con un sorriso sulle labbra; lei arrossì e nascose il viso nell’incavo tra la mia spalla e il collo e la sentii sorridere.
Mi diressi al piano di sopra, spegnendo tutto al mio passaggio e la portai nel bagno della nostra camera… già, la nostra camera… ero emozionato come un bambino… per la prima volta avremmo dormito insieme nello stesso letto… avrei anche potuto fare l’abitudine a un così piacevole cambiamento!
Ci asciugammo i capelli a vicenda, tra risate e piccoli scherzi e poi indossammo qualcosa per dormire e ci infilammo nel letto. La attirai a me e la abbracciai forte, inspirando a pieni polmoni il suo dolce profumo.
-E’ la prima volta che dormiamo insieme…- mormorò, accoccolata sul mio petto, le nostre gambe intrecciate.
-Già… prima, stavo pensando anche io la stessa cosa…- le risposi, sospirando di piacere. Il suo piccolo corpo, allacciato al mio, emanava un tepore appagante.
-Ma… domani torneremo alla normalità…- precisò, con voce triste.
-Sì, è vero… ma non sarà più la normalità di prima, te lo garantisco! Perché noi saremo sempre insieme, e anche se non potremmo passare spesso giornate così intime e piacevoli da soli, niente più ti allontanerà da me, Ally… non preoccuparti, tesoro mio… cercheremo di ritagliarci  del tempo per noi, anche a casa… non sarà di certo qualche stupida e ottusa regola a tenermi lontano dal tuo splendido corpo!- dichiarai, convinto. La sua risata echeggiò cristallina nella stanza, riempiendomi di gioia.
-Se ti sentisse Charlie… te la darebbe lui la “stupida regola”!- mi schernì. Era vero, mio padre era un uomo molto comprensivo con noi figli e in genere abbastanza permissivo; ma se imponeva una regola, si aspettava che non la infrangessimo per nessun motivo e in questo, da figli coscienziosi, non l’avevamo mai deluso… ma chissà perché, ora le regole “niente sesso in casa e ognuno dorme nel proprio letto”, mi sembravano le più stupide di questo mondo! Non ero un così bravo ragazzo, in fondo!
-Bè, ma lui in questo istante non mi sta ascoltando… e nemmeno dovrà venire a sapere dei miei progetti!- risposi.
-Mmm… perché che intenzioni ha in futuro, signor Swan?- domandò, maliziosa.
Mi spostai e in un attimo fui sopra di lei, attento a non pesarle addosso, premendo JJ di nuovo pronto e vivace sulla sua bollente intimità. Nella penombra della notte, vidi i suoi occhioni spalancarsi e la sua risatina mi solleticò il viso.
-Di farla morire di piacere… sempre, signorina Swan… ancora non ha capito la lezione?- mormorai, sulle sue labbra.
-Mmm… mi sa che mi serve una rinfrescatina alla memoria... professor Swan… diciamo un ripasso generale- azzardò, affondando le sue morbide labbra sulle mie, e sorprendendomi per quell’audacia.
E io da bravo professore ripresi la lezione da capo…




ANTEPRIMA CAPITOLO 70

-Ecco, così va meglio per i tuoi occhi e per Super Cullen?- mi schernì, maliziosa, cambiando repentinamente argomento per non incrinare la bellissima atmosfera con argomenti troppo seriosi. Storsi un po’ il naso.
-Mmm… ti si vede ancora il viso e quello è un’altra tentazione, te lo garantisco!- affermai sornione, in un chiaro complimento. Si mise a ridere, buttando la testa all’indietro.
-Oddio! Non vorrai per caso che faccia a colazione avvolta in un lenzuolo?- continuò la sua presa in giro.
-Bè, quello potremmo comprarlo per quando usciamo, così nessuno potrà mangiarti con gli occhi!- affermai, sentendomi già accaldare al pensiero di tutti gli sguardi poco casti dei ragazzi a scuola… e lei nemmeno se ne rendeva conto!
-Ah, ah, ah! E allora io? Dovrei rinchiuderti in un’alta torre di un castello sperduto! Vabbè, lasciamo perdere che la mia appetitosa colazione si fredda!- dichiarò e mi indicò il vassoio perché glielo passassi.

Vi ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni
e il nostro blog Le fan fiction di Manu e Sara


Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!


Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
L'angolo creativo

Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


the dark side of the moon di barbara_f
Solo per un week-end di Isabella v (sara_g)
Rock my life  di Isabella v (sara_g)
Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
My Pretty Woman di pensiera
Lightning in my life di elisa1975
NASTY GAME di elisa1975
UNA SERA, PER CASO ... di endif
Un'altra opportunità  di eli777
Farfalle colorate di Stupid Lamb
A volte, il destino... ti sorprende di yara89
La principessa dei mari di  bellsmarie80
Il Guardiano del Faro di  Lele Cullen
Il precettore di porporina
L'altra metà del cuore di sara_g
Due anime legate ad un destino di loulou72
Red Dazzling Passion di Miss Simy Pattinson

Relazioni nascoste di Aleuname
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