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Autore: Zebraviola    08/02/2011    5 recensioni
Hermione e Draco stanno insieme da parecchi anni, ma qualche parola di troppo porta scompiglio. Riusciranno i due a farsi perdonare l'un l'altro?
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Grande grande grande

Cap. 2

-Draco!-

Il biondo era disperato. Non aveva mai litigato così forte con Hermione, erano volate parole molto pesanti quella sera e non capiva come poteva essere successo. Si era smaterializzato fuori dalla porta per comparire in un parco a pensare, si sedette su una panchina accavallando elegantemente le gambe (era disperato ma pur sempre un Malfoy). Avevano sbagliato entrambi, lo sapeva. Lei forse ha esagerato di più ma anche lui con quel “mezzosague” sputato con rabbia aveva sbagliato. Lacrime silenziose di cui non si erano nemmeno accorto, cominciarono a scorrere lungo le sue guance.

Dove poteva andare? Certo, c'era il manor, ma non voleva entrare di soppiatto in casa come un ladro di notte e spaventare sua madre. Poteva andare da Potter, in quegli anni erano diventato amici e lo avrebbe certamente ospitato... ma si era appena fidanzato con la Rossa e quindi voleva lasciarli in pace. Pansy poi era off limits perchè immaginava che Hermione si fosse precipitata da lei.

C'era solo un posto dove andare.

Si smaterializzò davanti ad una costruzione di mattoni rossi, non l'aveva mai vista prima anche se erano anni che ne sapeva l'indirizzo.

La villetta a 2 piani si ergeva su di una piccolissima collina fuori Londra, aveva un portico pieno di fiori e in giardino c'erano un'altalena e uno scivolo di quelli per bambini piccoli.

Prendendo coraggio si avvicinò alla porta e suonò il campanello, sperando di non venir cacciato via.

Una donna bionda piuttosto minuta e con un viso leggermente paffuto la aprì e lo sguardò con stupore.

-Buonasera, mi scuso per l'ora, lei dev'essere Miriam, io sono Draco Malfoy.- Draco si esibì in un leggero inchino verso la donna che era allibita.

-Buo...buonasera. Si sono Miriam... immagino cerchi mio marito.-

-Amore ma chi cavolo è a quest'ora? Merlino è quasi mezz...-

Ed eccolo comparire da dietro la porta, Draco pensò che non era cambiato poi molto in quegli anni.

Il moro davanti a lui era un po' più alto di come lo ricordava, gli stessi zigomi pronunciati e gli occhi lunghi e obliqui, che in quel momento trasudavano stupore.

-Draco!-

-Blaise...- Draco lo guardava in ansia... sperava veramente di non venir cacciato. Si era comportato molto male con il suo amico e vederlo adesso li davanti, con quello sguardo che era un misto di confusione e stupore, gli fece perdere un po' della baldanza che l'aveva convinto a smaterializzarsi proprio li.

-Blaise... posso... posso entrare?-

Lui era ancora sotto shock ma con un cenno d'assenso si spostò per far entrare il biondo.

-Miriam, tesoro, ci penso io, vai pure a letto che sarai stanca.-

-Va bene, arrivederci Draco.-

-Buonanotte Miriam.-

I due uomini erano seduti sul divano da cinque minuti ormai, nel silenzio più totale. Draco teneva lo sguardo fisso sulle fiamme del camino, ipnotizzato dalle lingue di fuoco che lambivano il ceppo in mezzo.

Blaise dal canto suo continuava a non credere al fatto che il suo vecchio amico, con il quale aveva tagliato i ponti da più di sette anni, fosse lì davanti a lui. Lo osservò meglio e notò gli occhi un po' arrossati. Doveva aver pianto e questo lo stupì parecchio: Draco Malfoy non piangeva.

Decise di prendere in mano la situazione, visto il silenzio prolungato del biondo.

-Allora... cosa è successo?-

-Abbiamo litigato... di brutto.-

-Te l'avevo detto che sarebbe stato uno sbaglio e che te ne saresti pentito!-

Draco lo fissò con aria truce mentre Blaise sogghignava.

-Blaise... sei un idiota.-

l'interpellato scoppiò a ridere davanti alla faccia perplessa di Draco.

-E dai, ammetto di averlo pensato davvero sette anni fa ma ormai è passata.-

-E perchè non sei venuto da me?-

-Perchè... Draco... insomma mi conosci. Lo sai che sono orgoglioso fino allo stremo e con il passare del tempo ho pensato che non mi avresti perdonato.-

-Eri così convinto di quello che mi avevi detto! Te ne pentirai! Come puoi anche solo pensare che una mezzosangue sia meglio di una purosangue? È solo feccia!

Se non sbaglio le tue parole sono state queste.-

Blaise lo ascoltava vergognandosi un po' di quello che era successo. Aveva veramente detto quelle cose verso quello che considerava quasi un fratello.

Solo dopo aveva capito che la sua scenata non dipendeva dal fatto che Hermione fosse una nata babbana, piuttosto dal fatto che aveva paura di perdere il suo amico. L'unico affetto che aveva vista la sua triste storia familiare, del resto sua madre non era mai stata molto presente, anzi! Troppo impegnata a passare da un marito all'altro per dedicare affetto al figlio.

-Mi dispiace Draco... non lo pensavo davvero. Non ce l'avevo con Hermione e con le sue origini, pensa che Miriam è una babbana!-

Lo sguardo di Draco si alzò di scatto verso l'amico, guardandolo come se avesse visto un alieno.

-Babbana? Sul serio? E come ci sei finito con una babbana, tu, o super mago purosangue?-

-Eh... cinque anni fa stavo passeggiando al mercato di Portobello quando ho avuto un calo di pressione e sono svenuto. Lei mi ha soccorso e ha insistito perchè andassi con lei all'ospedale dove lavorava come infermiera per fare un controllo e..-

-Fermo fermo! Tu, Blaise Zabini, in un ospedale babbano?-

-Si, io, Blaise Zabini, in un ospedale babbano! Comunque abbiamo cominciato ad uscire e dopo un anno le ho svelato che sono un mago. Inizialmente l'ha presa maluccio, ma poi mi ha perdonato per averglielo tenuto nascosto e adesso siamo sposati da tre anni e abbiamo anche due bambini!-

-Due bambini? Complimenti Blaise!-

l'amico gli mostrò una cornice con due foto magiche.

-Questo è Cristhopher, ha due anni- disse indicando un bambino magrolino, pelle color caffèlatte e occhi profondi e scuri, che stava giocando con una palla colorata.

-E questa è Iris e ha un anno- la bimba in questione era uno scricciolo con la stessa pelle del fratello ma con alcuni tratti della madre, per la precisione i capelli lisci, neri però, e gli occhi verdi. Si è mai vista una bambina mulatta con gli occhi verdi?

-Sono splendidi, davvero!-

-Grazie Draco, li adoro, sono la mia vita!-

-E tua madre come ha preso la storia della tua nuova famiglia?-

Blaise fece una smorfia.

-Mia madre... ha detto che se non lasciavo Miriam mi avrebbe diseredato e disconosciuto. L'ultima volta che ho avuto sue notizie era in luna di miele a Vienna con il marito numero nove.

Per fortuna che come pittore sono abbastanza bravo e vendo molti quadri, altrimenti non avrei soldi per mantenere la mia famiglia.-

Draco gli mise una mano sulla spalla, sapeva quanto in passato Blaise cercasse di rendere fiera la madre, quella madre assente e menefreghista, arrivando perfino a far suoi quegli ideali classisti che li avevano fatti litigare.

-Ma tu non sei venuto qui per parlare della mia famiglia. Cosa è successo con la Granger?-

-Preparati perchè è una storia lunga, fa molto “La Bella e la Bestia”, o in questo caso “La Romantica e il Coglione”.


FLASHBACK

-Amore è tardi! Muoviti con quella cravatta che sono già le nove!-

La voce di Hermione giunge “melodiosa” alle orecchie di Draco che si stava rimirando davanti allo specchio. Non c'è che dire, era proprio bellissimo! Un ghigno sul viso mentre pensava a quanto modesto fosse.

-Hermione arrivo, aspetta che sto cercando i gemelli.-

-Merlino Draco! È una festa di compleanno, non un ricevimento di nozze!-

Piccola Hermione! Sperava proprio di farle una sorpresa quella sera. C'era un motivo per cui voleva essere particolarmente bello per quella festa e il motivo in questione al momento soggiornava nella sua scatoletta di velluto rosso all'interno della sua tasca destra.

-E allora? Lo sai che io se non sono perfetto non esco.-

La sente borbottare qualcosa in rimando e sorrise nuovamente. Si guardò un'ultima volta allo specchio per poi uscire dalla camera.

-Eccomi! E poi lo sai... un Malfoy non è mai in ritardo, sono gli altri che sono in anticipo!-

Lo sguardo che Hermione gli lanciò a quell'affermazione era puro fuoco.

-Furetto che non sei altro, ma guarda cosa mi tocca sentire!-

Lui ghignò verso di lei agguantandola con il braccio destro per la vita e baciandola. Lei si staccò subito, furente, con sommo disappunto di lui.

Prima che potesse dire qualcosa lo prese per mano per poi smaterializzarsi davanti a casa di Pansy e suonare il campanello.

Vennero accolti dalla moretta che li abbracciò forte prima di farli entrare.

-Tanti auguri Pan! Scusa per il ritardo ma la Miss qua vicino è lenta a prepararsi!-

-Tranquilla Herm, ormai sono abituata alle abitudini di Miss Malfoy!-

Draco stava pensando come farla pagare alla sua amica e alla sua fidanzata, ma insomma lui era li, mica invisibile!

-La smettete di parlare di me come se non fossi presente?-

Appena dentro Draco vide la Rossa e Potter agguantare Hermione e così decise di spostarsi vicino al tavolo dove aveva intravisto Steve, il cugino di Pansy.

-Buonasera Steve!-

-Ehilà Draco! Tutto bene? Non ti ho visto entrare!-

-Siamo appena arrivati ma Ginny mi ha requisito Hermione. A giudicare da come sta sventolando la mano si vede che Potter ieri si sia finalmente deciso!-

-Dove sono?-

Draco gli indicò il tavolo al lato opposto della sala dove una saltellante Ginny stava mostrando la mano sinistra a Hermione che la guardava sorridente. Ma a Draco non sfuggì quella scintilla di tristezza negli occhi castani della ragazza.

Non ti preoccupare amore, domani potrai sventolargli anche il tuo sotto gli occhi!

-Eh si, si vede che avremo un matrimonio in vista! E tu invece, quando ti deciderai? Insomma state insieme da sette anni!-

Il biondo sogghignò mentre gli mostrava la scatolina.

-Diciamo che se tutto va bene stanotte festeggeremo.-

-Eh bravo Draco! Adesso devo trovare qualcuno anche io! Chissà Theodore quando si muoverà!-

-A proposito di Nott, ma dov'è?-

Lo sguardo di Draco vaga per il salone fino a scorgere l'amico, appena entrato dalla porta, con in mano un immenso mazzo di rose rosse.

-Il solito esibizionista.- disse Steve prendendolo in giro bonariamente.

Draco sorrise per poi cambiare discorso.

-Hai letto dell'ultima partita giocata domenica scorsa? I Cannoni sono piuttosto forti quest'anno, potrebbero anche vincere il campionato!-

-Stai scherzando vero?- rispose Steve -No, è impossibile che i cannoni vincano quest'anno, sono troppo deboli, hanno un cercatore che non troverebbe un boccino nemmeno se fosse grande come una pluffa!-

-Ehi amore! Mi hai abbandonato per tutta la sera!-

Hermione arrivò sorridente e lui si affrettò a rimettere la scatoletta, che teneva ancora in mano, nella tasca destra prendendo poi il bicchiere con la mano libera.

-Stavo parlando qui con Steve e mi è passato il tempo.-

-Ciao Steve, come stai? È da qualche mese che non ci vedevamo.-

-Oh Hermione, è sempre un piacere incontrarti!- il ragazzo dai capelli corvini si esibì in un leggero inchino contornato da baciamano per poi fare un occhiolino in direzione di Draco che lo stava incenerendo con lo sguardo.

Ma come si permetteva a fare lo svenevole con lei? Va bene che stava scherzando ma a Draco questo proprio non andava giù.

-Steve, che ne dici se mi inviti a ballare? Il mio ragazzo qui presente sembra così preso dal suo bicchiere di aranciata...-

Cooooosa??? Draco puntò i suoi occhi furenti sulla ragazza. Ma che era successo? Cosa aveva fatto per meritarsi una frase del genere?

Draco rimase li al tavolo, guardando la sua ragazza mentre veniva scortata al centro della sala dal moro per poi iniziare a ballare. Grazie al cielo non era un ballo lento o Draco seriamente avrebbe preso a pugni il cugino di Pansy (e gli sarebbe dispiaciuto perchè gli stava molto simpatico!).

Hermione gli tenne il muso per il resto della festa e quando decisero di tornare a casa Draco esplose.

-Si può sapere che è successo?-

-Niente Malfoy.- se lo chiamava per cognome vuol dire che era qualcosa di grave.

-Granger guardami e dimmi che cavolo è successo stasera!-

Hermione si tolse il cappotto posandolo sulla poltrona prima di girarsi nuovamente verso di lui.

-Vuoi sapere cosa ho? Vuoi saperlo davvero?!-

-Si vorrei sapere perchè la mia fidanzata mi ha ignorato per tutta la sera, ha flirtato con un altro e mi ha tenuto il muso!-

E adesso cos'aveva detto di male?! Lo sguardo di lei era divenuto letale di un Avada.

-Sentimi bene tu! Io non sono la tua fidanzata! Non vedo alcun anello al mio dito nonostante siano anni che stiamo insieme! E poi vuoi sapere perchè ti ho tenuto il muso? Lo vuoi sapere?!

Allora dimmi perchè quando ho cercato di prenderti la mano tu ti sei scostato! Siamo arrivati a questo punto?-

Cosa?! Ma è impazzita? Come ha fatto a farsi tutti quei film mentali?

-Hermione smettila, sei ridicola!-

-RIDICOLA? RIDICOLA?!?! Vuoi sapere cosa credo io? Eh? Io credo che tu non mi ami!-

-Ma cosa stai dicendo?-

-Sto dicendo che secondo me ti sono solo comoda, tengo in ordine la casa, cucino e

-Ma ti stai sentendo? Come cavolo ti sono venute in mente queste cose? Se solo tu non avessi cacciato via tutti gli elfi per quella stronzata del C.R.E.P.A. non dovresti pulire e cucinare e...-

-Come ti permetti di definire stronzate i diritti degli elfi per cui io ho combattuto in questi anni?! Vuol dire che proprio non tieni a me nemmeno un po'! Tu non hai fatto nulla per me mentre io ti sono stata vicino...-

Quest'ultima frase segnò il punto di non ritorno. Draco si sentì profondamente ferito e oltraggiato e attaccò.

-Non ho fatto nulla per te? MEZZOSANGUE SEI IMPAZZITA? IO HO LITIGATO CON BLAISE PER TE!!! BLAISE, MICA UN AMICO QUALUNQUE! CAZZO GRANGER È QUASI UN FRATELLO PER ME!-

Ormai i due stavano urlando come matti, gli sguardi infuocati, gli occhi che lanciavano pugnalate, la voglia di ferire l'altro senza pensare alle conseguenze.

-MI DISPIACE PER BLAISE; MI DISPIACE SE I TUOI AMICI SONO TUTTI MANGIAMORTE INCALLITI CHE NON PENSANO ALTRO CHE NOI MEZZOSANGUE NON SIAMO DEGNI NEMMENO DI PULIRVI LE SUOLE DELLE SCARPE!

ANZI LO SO IO A COSA SIAMO ADATTE NOI MEZZOSANGUE! ANDIAMO BENE SOLO PER IL SESSO VERO? È QUESTO CHE TU VUOI DA ME, SESSO!-

Non poteva crederci. Non poteva credere che la su Hermione, la ragazza che amava con tutto se stesso, la ragazza per la quale era andato contro la sua famiglia e i suoi amici, lei, unica ragione della sua vita, pensasse questo di lui.

Quelle parole lo ferirono più di cento spade, aveva voglia di piangere e prendere a pugni qualcuno.

-Come fai a dire questo? Allora non hai capito nulla di me.-

Vide lo sguardo di Hermione mutare, capì che si era resa conto di quello che aveva detto e che era piena di rimorsi. Ma era troppo tardi. Le parole dette si erano insidiate dentro di lui peggio di una maledizione. Aprì la porta e uscì, udì appena la voce strozzata di Hermione chiamarlo prima di smaterializzarsi.

FINE FLASHBACK


-Poi mi sono smaterializzato qui e il resto lo sai.-

Blaise era rimasto in silenzio per tutto il tempo del racconto, era molto dispiaciuto per il suo amico. In tutti quegli anni si è sempre dato dello stupido per quello che aveva detto, ma almeno si consolava pensandolo felice tra le braccia della ragazza.

Senza dire una parola si alzò e si diresse al mobile bar, tornando poi con in mano una bottiglia di Firewhiskey e due bicchieri.

-Grazie...-

-Adesso beviamo un po' e poi andiamo a dormire, puoi sistemarti nella stanza degli ospiti. E domani decideremo un piano d'azione!-

-Un piano? Per cosa?-

-Ma per far capire a Hermione quanto ci tieni a lei, ovvio!-

Zebrotta's Corner

Buon pomeriggio ha tutti!

Questo capitolo è nato un po' così... volevo riscrivere la vicenda del primo dal punto di vista di Draco ma mantenendo la terza persona, spero che il risultato sia quantomeno leggibile!

Il nostro Blaise, finalmente redento, aiuterà molto la coppia per la riappacificazione.

Una cosa che avevo notato l'altra volta è che c'erano pochissimi commenti, adesso non c'è n'è stato nemmeno uno! Ma la storia non piace proprio? Qualcuno potrebbe dare un segno di vita per favore? Grazie!

Baci Zebrotta

   
 
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