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Autore: dolcetrilly88    02/01/2006    2 recensioni
Leggete!!! e scrivetemi per sapere cosa ne pensate!!! il mio indirizzo e-mail è: dolcetrilly88@yahoo.it ASPETTO COMMENTI!!!
NdAmministrazione: nell'introduzione è necessario inserire un minimo accenno alla trama. Correggere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto cominciò quel sabato mattina – Ciao Isaaa! – Buongiorno Lily – rispose scocciata Isabel, poi guardando l’orologio continuò – Come fai ad avere sempre tanta energia anche alle sette e mezza della mattina? – Quando vedo te mi rianimo! Dai, perché a te non succede? – Vuoi la verità? … NO – Che amica… - Ma come CHE AMICA? Sono stata pure sincera! – Finisce che devo pure ringraziarti – Ah ecco l’autobus! – Finalmente! Ah lo sai devo raccontarti una cosa! – Sì ma timbra il biglietto prima! – Ops! – No Lily non mi dire! Te lo sei dimenticato di nuovo! Tu fai sempre il viaggio gratis! – Scusa io devo darmi alla politica! Perché è inammissibile che i servizi pubblici si debbano pagare! Aspetta che divento sindaco di questa sporca cittadina e vedrai che le cose cambieranno! Ehi sediamoci laggiù, guarda che bel tipo! – Lily per piacere! Sei allupata già di prima mattina, mi stupisci sempre di più! – Bè non è roba di tutti i giorni un viso come quello! – Sediamoci qui – Sei una guastafeste Isa! … Allora, adesso posso parlare? – Sono circa venti minuti che parli senza neanche prendere fiato ogni tanto. Sono le otto meno cinque e già sono sveglia, ma ti rendi conto? A quest’ora sogno ancora le mie belle coperte calde – ma Isabel, guardando l’amica, capì che non avrebbe condiviso questi piccoli bisogni… Lily viaggiava su tutto un altro mondo e poi in quel momento era lì che la guardava speranzosa, con quei grandi occhi marroni – Ok parla, che ti è successo di tanto spumeggiante stavolta? – Grazie grazie grazie! Allora senti che figata! Ieri sera sono uscita, sai com’è il venerdì sera di solito si esce con gli amici Isabel! – D’accordo voglio che tu ti metta in testa una cosa! Cioè che se devi parlare non devi rompere sui miei modi di vivere, ok? – Ok ok… sei proprio acida la mattina… - Basta non ti ascolto più – No no va bene scusa! Allora… ti dicevo, sono uscita con Liz e Giugiù e siamo andate in un bel discopub e abbiamo incontrato due tipi e… - mentre la sua amica parlava, Isabel pensava ad altro. Come poteva essere che Lily, dovunque andasse, incontrasse “tipi”, come li chiamava lei?? Non ne trovava mai uno fisso. I suoi bellissimi occhi azzurri guardavano un po’ tristi al di là del finestrino e quel po’ di aria fresca che entrava le faceva volare e ricadere i luminosi capelli biondi su quelle piccole spalle di un colore candido. Era proprio brutto l’inverno, non vedeva l’ora che arrivasse l’estate, anche e soprattutto per terminare la maturità, ma purtroppo la scuola era da poco cominciata e il tempo non sarebbe passato così in fretta come avrebbe voluto. Cominciò a riconoscere i dintorni della loro scuola, così si allontanò da quei pensieri e si voltò mortificata verso Lily, sperando che non si fosse accorta di quell’assenza, ma… - Ah bene! Buongiorno Isabel! Ti sei tolta le tue belle coperte calde da sopra? Bè ti consiglio di ricoprirti il culo, prima che te lo prenda a calci – l’amica si alzò e scese dall’autobus, così anche Isabel le corse incontro – No aspetta Lily! Non l’ho fatto apposta! – Ah no certo! Questa è nuova! La verità che non riesci a dire è che non t’importa nulla di quello che mi succede! – Ma no non è vero, non puoi dirmi così perché ti ascolto sempre! – Sì e pensi che non noto i tuoi occhi splendenti guardare altrove ogni volta? – Solo la mattina! – Ma tu dovresti essere mia amica sempre! Ah ma io lo so cosa ti è successo, ti sei innamorata! – Isabel rimase sconcertata, poi scoppiò a ridere, così anche Lily si lasciò andare e continuò – So anche di chi… DELL’AUTISTA!! – ricominciò a ridere e corse dentro la scuola, per i corridoi, sicura di essere seguita dall’amica divertita, fino ad arrivare in classe – Ok time-out! Mi sono proprio stancata! Adesso devo dedicarmi alla revisione dei compiti – Sì e questa revisione, cara dolce Lily, con il quaderno di chi vuoi farla? – Ehi ma mica li copio sempre i compiti è!? – poi sorrise e continuò – Me li fai controllare se sono giusti? – così Isabel sorridendo prese il quaderno di latino dalla sua cartella e glielo porse – Tieni e non sbagliare a copiare – Ma per chi mi hai preso? – mentre Lily copiava, Isabel ripassava la lezione, era davvero preoccupata e le sue manine ora tremavano, si ravviavano continuamente qualche ciocca di capelli che le ricadeva in avanti mentre era a testa bassa, poi… - Ragazzi seduti! Possibile che dobbiate fare sempre tanto chiasso? Siete delle bestie! – eccola lì, rompipalle come sempre: la professoressa Laura Scagliola, con il suo bel vestitino sexy nonostante i 12 freddi gradi dell’inverno. Gli alunni erano obbligati a indossare quella stupida divisa, ma lei se la poteva evitare quella gonna e quella scollatura…! Ma no, non si poteva mica! Non poteva passare certo inosservata! E quei tacchi li aveva sempre più rumorosi, per incudere timore agli alunni, o per far sì che, quando scendeva le scale, nel corridoio tutti i suoi colleghi MASCHI si voltassero per aspettare la grande venuta della Dea Venere! Comunque adesso Isabel era proprio nervosa e venne colpita da un pezzetto di carta bianca; si guardò intorno e naturalmente era la sua amica Lily con un bel disegnino… Colorato per di più! Una bella signora con un vestito lungo e dei manicotti rossi e un uomo con una catena in mano: ma che significava? Lesse il retro del biglietto “pensi che sarà così masochista anche a letto con suo marito?” e scoppiò in una risata rumorosa, in seguito mascherata da una forte tosse improvvisa e da un – Mi scusi professoressa – eh sì… la sua amica era proprio pazza! – Bene fatemi scrivere gli assenti e portatemi le giustificazioni, nullafacenti! – naturalmente tutti si lanciarono sguardini nella classe dopo quell’affermazione, e Isabel, approfittando della testa bassa della Scagliola, rispose al biglietto: “con questo vestitino sexy sarà una lepre!!” e naturalmente anche Lily rise, nascondendosi dietro a Giugiù… - Benissimo preferite cominciare con latino o italiano? – tutti si guardarono un po’ complici in quel momento, chi diceva latino, chi italiano, ma alla fine la risposta era ovvia – Basta siete proprio degli incivili! Sapete che vi faccio sempre la stessa domanda quindi potevate decidere prima! Latino! E interrogo! … Vengano Marini… - e quel dito scorreva su e giù per l’elenco, qualcuno cercava di sostenere lo sguardo scrutativo della prof per far vedere che erano tranquilli, altri si nascondevano dietro le compagne, come Lily, e altre nervosissime, come Isabel, giocavano con la zip dell’astuccio -… Antonini vieni che non hai nemmeno un voto in latino! – un altro innocente al patibolo e ne mancava uno… o UNA!!! – E venga anche De Santis – cioè Lily… che sprofondò sul banco strizzando gli occhi – De Santis ci sei? – No sono assente! – la classe si concesse delle risatine e anche la prof. Intanto Lily si alzò e lanciò un’occhiata a Isa – Sei preparata De Santis? Perché non sono tanto di buon umore oggi e non mi piacciono, come sapete, le persone che vengono qui a fare scena muta… - Ho fatto i compiti! – già… copiati… - Sì ma hai studiato? – Bè… so qualcosa – Qualcosa è già tanto, allora dai cominciamo con il correggere la versione che c’era per oggi – un raggio di speranza illuminò gli occhi della piccola peste e Isa ne fu felice. La prof rimase stupita da quella versione così precisa, così incredibilmente appartenente alla signorina De Santis… la signorina zappa!!! – De Santis stai migliorando! Sono contenta! Ok passiamo a Marini… traducimi questa, che era per la volta scorsa… - lei ebbe invece molta difficoltà, forse perché nessuno faceva i compiti in quella classe! La prof si arrabbiò naturalmente e passò ad Antonini, poi ricominciò il giro – De Santis salvami tu, traducimi questa sul libro, a pagina 214 – Lily guardò Isa appanicata, così in un attimo dal banco arrivarono dei suggerimenti – Brava De Santis, continua pure… la tua voce oggi suona come una dolce melodia per me! Sai? Hai un bel timbro vocale! Peccato ch’io non l’abbia mai sentito! Finalmente ti sei decisa a venire all’interrogazione è!? – Isa continuò a suggerire a Lily e la Scagliola fu così contenta di vedere quella piccola zappa parlare con così tanta facilità delle opere di Virgilio! Le sembrava un miraggio! – Bravissima! Ok tu puoi andare a posto e ti becchi un bel 7! Mi sei proprio piaciuta! Vedi? Quando vuoi puoi De Santis! – quando tornò a posto Lily scrisse un biglietto a Isa: “Sei proprio una figata! Se non ci fossi tu…” e vicino il disegno di loro 2 abbracciate. Lily ha sempre amato disegnare e aveva addirittura comunicato ai genitori che non avrebbe frequentato un’università normale come tutti, bensì una qualche specializzazione per disegnare… voleva diventare stilista… e conoscere Claudia Schiffer! Isa le sorrise. 2 ore passarono in fretta, la felicità di un voto così alto, dei complimenti della prof, l’idea di essere ora la cocca della Scagliola! Lily era al settimo cielo. Isa uscì per andare in bagno al cambio dell’ora. Non capiva perché in ogni minuto era sempre una cappa lì dentro e non ne poteva più di respirare tutto quel fumo. Entrò e fece i suoi bisognini, poi si ritoccò il trucco e quando uscì le passarono vicino un gruppo di ragazzi, i teppistelli della scuola. Lei naturalmente cercò di svagare – Ehi guardate chi c’è qui… una pollastrella! – Già, la riccona ce l’avrà qualche miliardo nelle tasche! – Ma che dici, la sua gonnellina non può avere delle tasche altrimenti non sarebbe più così perfettina no? – Bè ma nel reggiseno dovrà pur nascondere qualcosa! – Solo un gran bel paio di tette Kail! – Siete proprio dei porchi – fu ciò che Isa rispose, ma a loro non andò poi molto a genio – Dai riccona facci vedere cos’hai nel reggiseno! – Andatevene! Siete dei cretini! – adesso Isa aveva proprio paura e si guardò intorno sperando di vedere un salvatore, qualcuno! Bè in realtà sperava di vedere la preside, ma quella cogliona non usciva mai dal suo buco pieno di soldi, ossia la presidenza. Poi sentì una voce – Lasciate stare quella ragazza! – quelli si voltarono increduli e ironizzarono – Ah ah! Se no? Ti butti addosso a 4 teppisti come noi? Non credo, scarafaggio! – Siete proprio degli stupidi, ma non avete di meglio da fare? – Sì: gonfiarti di botte! – gli diedero uno schiaffo e Isa spaventata corse in classe – Professoressa può uscire per favore?! Stanno pestando uno… - tempo 10 minuti e quella rissa fu placata da forze maggiori: la prof di tedesco. Isabel nel frattempo era rientrata in classe e tutti parlavano con lei per sapere cos’era successo, ma solo a Lily raccontò tutto per filo e per segno… le loro parole… - Oh sono proprio degli schifosi Isa… stai tranquilla ora… come ti senti? – Come una che è appena stata violentata! – Immagino! Povera piccola! … Certo che quel ragazzo è stato troppo figo! – Si dice coraggioso Lily – ironizzò Isa e la sua amica rise continuando – Mischiarsi in un pìgia pìgia con quelli… ti piace questo nuovo termine? Significa rissa! – Io non so dove te le prendi queste parole! Ohi ecco la prof che rientra – tutti filarono a posto e quella – Parker più tardi faremo due chiacchiere io e te – Cosa?? Ma che c’entro io? – polemizzò Isabel – Che ci facevi al cambio dell’ora in corridoio? E con quei tizi per di più? – Ma vogliamo scherzare!? Ero in bagno e quando sono uscita me li sono trovati davanti e mi hanno importunata! – Racconterai la tua versione alla Preside – Io non ci andrò – Cos’hai detto Parker? – la Leoni pensava che la dolce (a volte pestifera) Isabel Parker si rimangiasse le parole… invece no… anzi, per farsi sentire meglio si alzò in piedi, dietro il banco – Ha capito bene. Non verrò dalla preside, perché non ho fatto nulla di male. Avevo la necessità di andare in bagno e l’ho persino chiesto alla prof delle ore prima quindi mi dispiace risponderle così, ma non la seguirò nell’ufficio della preside… per principio! – Parker sai che prenderai una bella nota ora? – Isa prese il diario e si avvicinò alla Leoni. Glielo sbattè sulla cattedra – Me la metta, poi ci penseranno i miei ad andare dalla preside, ma prima di ciò io non mi muoverò da questa classe. E sa che le dico? Invece che proteggere quei delinquenti, dovrebbe controllare e proteggere i suoi alunni perché quelli sono veramente pericolosi. Non oso immaginare cos’avranno fatto a quel povero ragazzo… - la prof rimase senza parole – Allora, me la vuol mettere questa nota? – Isa aprì anche la pagina giusta, ma quella ci ripensò – D’accordo Parker. Per questa volta la passi liscia – così la ragazza, soddisfatta, tornò a posto. Naturalmente venne elogiata da tutti i suoi compagni, prima fra tutti Lily… poi suonò finalmente la campanella e tutti uscirono da quella prigione. Lei circondata da tutte le compagne – Oh Isabel sei stata una grande! Ha fatto una faccia quella zitella! Se l’è proprio meritato! – Hai fatto proprio bene! Come ha potuto quell’acidona proteggere quei mocciosi?! – scesero le scale del cortile e Isa vide quel ragazzo che l’aveva salvata in terza ora – Ehm… Lily aspettami lì in fermata, vado a ringraziare quel ragazzo – così si avvicinò, lui la guardava incantato. Eh sì… Manuel Moroni era follemente innamorato di lei ed ora la stava vedendo scendere quelle scale verso di lui, con la dolce gonnellina che oscillava a ogni suo passo, con quei capelli stupendi che si facevano cullare dal vento – Ciao – affermò Isa e lui continuava a guardare quelle meravigliose gemme che erano i suoi occhi, poi abbassò un po’ lo sguardo e arrossì nel vedere i primi tre bottoni di quella camicetta bianca aperti, che facevano immaginare il suo bel completino intimo… - Senti lo so che non vorrai neanche più vedermi. Mi dispiace tantissimo per quello che è successo – Ma no, scherzi! Stai tranquilla! Quei cretini dovevano avere una punizione! – Ma la punizione l’hanno data a te! Guarda che occhio nero! – dolcemente la sua manina scivolò su quell’occhio gonfio e lui la guardò di nuovo, estasiato – Sono stati sospesi – affermò lui – Sai quanto gliene frega! Saranno pure felici… mi dispiace davvero tanto! – Ma di cosa? Ti stavano importunando, non potevo far finta di niente! – lei sorrise, quel bel sorriso splendente su quelle labbra che tutti avrebbero voluto baciare. Poi si sentì chiamare – Isabel! L’autobus! – Arrivo! Bè avrei voluto che il mio nome uscisse dalla mia bocca! Ora lo sai come mi chiamo! – come se lui non lo sapesse già! Era press’a poco la ragazza più carina della scuola! – Tanto piacere… io sono Manuel – Ed io ora devo scappare! Ciao! – lui neanche la salutò, non fece in tempo. Continuò a guardarla mentre il vento le alzava leggermente la gonna: era proprio bella! Poi… quei tipi le si avvicinarono – Hai fatto la spia ragazzina! – Ti conceremo per le feste! – Sì, magari domani che adesso devo scappare! – Sì… domani… ti faremo ammazzare da Cole! Fai le tue ultime preghiere stupida puttanella! – Non ho paura di voi e continuerò a dire ai professori quello che fate, senz’alcuna esitazione! – detto questo Isa salì sull’autobus e salutò dal finestrino Manuel che, naturalmente, ricambiò – Isa che volevano? – Guai, ecco che volevano – Ti volevo chiedere una cosa… non è che ti sei innamorata di Moroni? – Lily come fai a conoscere tutti? Persino i cognomi! – Io so tutto dei ragazzi più carini della scuola... ma quello è proprio un imbranato! – Non mi è sembrato affatto! Oltre ad essere molto coraggioso con quei teppisti, mi ha anche guardato la scollatura della camicetta! – Eh come se ne avessi una maxi! – Intanto però avrà immaginato cosa c’era sotto! A te lo vedono e basta! – Ehi mica sono sconcia! Fammi il piacere Parker – Non chiamarmi come la prof di tedesco. La detesto ti giuro! – Comunque senti, visto che è press’a poco l’una e mezza e ti sarai svegliata da un pezzo, soprattutto con questa giornata un po’ pesante, mi ascolti? – Il racconto di stamattina? Certo… eri rimasta che tu, Liz e Giugiù avete incontrato dei ragazzi… - No, lì c’eri rimasta tu! – Senti non farmi pesare il fatto che non ti ho ascoltata! Dai… ricomincia da questi ragazzi… - TIPI Isa… non ragazzi… TIPI! – risero entrambe, poi Lily continuò. In parole povere avevano preso qualcosa da bere con questi sconosciuti, poi erano salite sulle loro moto ed erano andate a Roma, a Trastevere. La cosa “spumeggiante” era che Lily, come al solito, si era follemente innamorata di un certo Max – Com’è, carino questo qui? – E’ fantastico! E ora arrivo al dunque… domani sera esci con me? – Io, te e Max??? No grazie… - Allora: Primo, è sabato sera e devi uscire. Secondo, un uscita in 4. Con un amico di Max che si chiama Stefano. Non è assolutamente male e va benissimo per il tuo carattere! Poi lo sai che se sono cessi te lo dico! – Bè… poi ci penseremo ok? Adesso scendiamo che siamo arrivate! – Devi farmi sapere il più presto possibile! – Va bene! Non rompermi oggi pomeriggio che devo studiare tantissimo! – Cosa studi? – Latino! E dovresti farlo anche tu! – Non mi va per niente! E’ inverno, una stagione triste, sfido chiunque a mettersi sui libri! – Allora, l’inverno perché è inverno, l’estate perché è estate e, a tuo avviso, è la stagione degli amori… mi spieghi quando ti metterai a studiare?? Abbiamo la maturità Lily! – Non me ne dimentico mai Isa! Ok buon pomeriggio e a domani! – così Isa entrò in casa e, dopo aver mangiato qualcosina di corsa, si chiuse in camera a studiare…
  
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