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Autore: Hullabaloos    12/02/2011    7 recensioni
Grimmjow non riesce ad accettare la propria natura, ma Ulquiorra di certo non è d'aiuto...
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Espada, Jaggerjack Grimmjow, Schiffer Ulquiorra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era notte fonda, negli immensi deserti dell’Hueco Mundo.

Le tenebre avvolgevano con le loro spire le oscure stanze della fortezza e i suoi abitanti. Le menti degli Arrancar erano sprofondate da ore nell’oblio del sonno. L’atmosfera dentro Las Noches era irreale, come se la stessa rocca avesse inghiottito ogni forma di vita e rimanesse in silenzio ad aspettare la prossima preda.

All’improvviso, il denso silenzio che aleggiava nei corridoi venne interrotto da dei passi ovattati, come se qualcuno stesse cercando di celare la propria presenza.

Un paio di occhi ferini squarciavano il manto d’oscurità che ricopriva le stanze che egli superava strisciando silenzioso contro le pareti.

D’un tratto la figura s’arrestò davanti a una porta, mentre sul suo viso si fece strada l’ombra di un ghigno inquietante.

 

*^*^*

La figura afferrò l’oggetto di forma cilindrica con irruenza. Una fame bramosa stava divorando le sue viscere, rischiando di renderlo pazzo. Troppo impaziente per trattarlo adeguatamente, afferrò la sua cima con i denti, e tirandolo con tutte le sue forze.

-Forza… Esci!-, sussurrò l’uomo in penombra, mentre una goccia di sudore percorreva la sua guancia.

-Dannazione, muoviti!-, imprecò sottovoce quello. Doveva sbrigarsi, se qualcuno l’avesse scoperto, il suo orgoglio sarebbe andato per sempre in frantumi, si sarebbe disintegrato in granelli così minuscoli da confondersi con la sabbia del deserto di quei luoghi.

Ansioso sia per un eventuale arrivo di estranei sia per la violenza del proprio desiderio, egli afferrò

il cilindro con entrambe le mani, stringendo maggiormente la presa. Finalmente dalla punta uscì un denso e profumato liquido biancastro. L’uomo gioì esultante, mentre la sua bocca andava a raccogliere quel nettare sublime con ingordigia. Sentiva quell’eccellente ambrosia scendergli per la gola e inebriargli i sensi. Gemette soddisfatto per quel breve momento d’estasi, mentre alcuni rivoli del liquido, sfuggito dalle sue labbra, scendeva lungo la mascella.

Quell’istante di puro piacere fu incrinato come un specchio quando l’uomo sentì un rumore secco, come uno scatto, e una luce invasa la stanza in cui si trovava.

-Grimmjow?-, chiese Ulquiorra con tono assonnato, ma sempre atono, al sesto Espada che lo guardava con occhi sbarrati.

-Ulquiorra???-, esclamò sconcertato quello, con una punta di panico nella voce.

-Cazzo, ma perché fra tutti quegli stronzi che ci sono, doveva sbucare proprio lui?-, pensò l’azzurro, preso dal panico.

-Cosa ci fai in cucina a quest’ora della notte?-, domandò allora il moro, notando come il collega con uno scatto nascose qualcosa dietro alla schiena.

-Io? Proprio niente! Approfittavo del silenzio per ammirare le splendide mura di questo palazzo, sai, non avevo mai notato come questo posto fosse così interessante!-, farfugliò nervosamente quello, concludendo la patetica scusa con una risata leggermente isterica.

Ulquiorra alzò impercettibilmente un sopracciglio, chiaro segno del suo scetticismo.

-Cazzo, ma dove le vado a pescare certe scuse di merda??-, imprecò mentalmente Grimmjow.

Solo in quel momento però il sesto Espada notò un particolare non trascurabile.

-Tu, piuttosto…-.

Grimmjow fissò strafottente il collega, mentre un ghigno divertito apparve sul suo volto.

-Cos’è quella tenuta da notte da checca?-.

In effetti, Ulquiorra sfoggiava una veste da notte da donna di un rosa accecante, mentre la frangia era fissata in cima alla testa da un enorme bigodino.

-Meglio della tua tenuta da barbone da immondezzaio-.

Touchè.

Beh, almeno le magliette sformate extra-large erano molto più comode della sua tenuta da travestito frù-frù.

-Comunque, cosa diavolo ci fai qui?-, sbottò Grimmjow,-sei venuto a prendere la maschera di bellezza che tieni in frigo?-, lo schernì con una vocina derisoria di qualche ottava superiore alla media maschile.

Ulquiorra lo superò con sufficienza, aprì con gesti calcolati l’anta del frigorifero, per poi prendere un barattolo dalla prima anta.

-Veramente è una crema anti-rughe-, rispose quello con tutta la calma del mondo.

Grimmjow rimase un secondo impietrito da quella affermazione. Cazzo, andava al giro dicendo frasi così come se fossero cose normalissime???

Ma il sesto Espada si accorse solo in quel momento che il collega lo aveva superato sia per prendere il suo prezioso barattolo, sia per vedere cosa stesse nascondendo dietro la schiena.

Capì questo quando incrociò di nuovo lo sguardo del moro, che assunse d’un tratto il suo famoso ghigno sadico.

Oh merda.

Grimmjow cercò di salvare l’oggetto dei suoi desideri, ma il moro, con un movimento veloce, glielo sottrasse dalle mani.

-Così al micio piace il latte, eh?-, rise quello canzonatorio, mentre agitava nella mano una bottiglia ancora mezza piena, con sopra raffigurata una mucca sorridente che faceva l’occhiolino.

Grimmjow inizialmente sbiancò, per poi arrossire furiosamente, creando un contrasto stridente con i capelli azzurri sparati in aria.

-NON LO STAVO BEVENDO!!!-, gridò in preda all’imbarazzo, -CREDEVO FOSSE BIRRA!!!-.

Ma che cazzo stava dicendo?

-Birra?-, chiese Ulquiorra curioso.

-Certo-, annuì Grimmjow con forza, -i veri uomini bevono solo birra!-.

Perché aveva l’impressione di stare dicendo più stronzate in quella notte che in tutta la sua vita?

-Davvero?-, domandò Ulquiorra ironico, mentre si avvicinava pericolosamente al lavandino, -allora non ti dispiace se butto il latte che rimane, vero?, concluse con un sorriso che definire sadico era un eufemismo.

-NO!-, urlò Grimmjow, vedendo le prime gocce di quel delizioso nettare uscire dalla bottiglia.

-NON QUELLO DELLA LOLAAAAAAA!!!-, berciò, slanciandosi contro il nemico e salvando la sua amata dalle sue grinfie. Compiuto quel gesto eroico, il piccolo Grimmjow si rintanò in un angolino, soffiando contro la minaccia di rosa vestita.

-Mi dispiace -, sussurrò languido all’amata bottiglia,- scusa per quello che ho detto prima, non ti tradirei con nessun’altra, a me la birra non piace neppure!-, continuò quello, accarezzando affettuosamente la superficie liscia della boccetta.

Quella dolce dichiarazione fu interrotta da un flash improvviso. Grimmjow si girò di scatto, e quello che vide non gli piacque affatto: Ulquiorra teneva la ben nota fotocamera fra le mani e sembrava molto divertito dalla reazione del collega.

Ma quello si portava la fotocamera anche a letto???

-ULQUIORRAAAAAA!!!!-.

Un urlo si propagò tra le pareti di Las Noches, il cui eco venne inghiottito lentamente dall’oscurità e dal buio.

 

 

Finalmente ho scritto un nuovo cap-

*Appare un Ulquiorra che, impassibile, punta il suo coltellino svizzero contro il gargarozzo dell’Autrice*

Ulquiorra: Io non ho nessun pigiamino rosa frù-frù.

Autrice: oh, emh, si certo… ^__^’’’’ Ooooh, ma guarda, laggiù regalano campioncini gratuiti di creme di bellezza!!!

Ulquiorra: Uh? Eh? Dove? <.<   >.>

*Ulquiorra si allontana con passo frettoloso*

E dopo questa piccola interruzione, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno recensito la mia storia! Mi è scesa una lacrimuccia quando ho visto quante persone hanno lasciato un commentino!

*Sottofondi di violini e pioggia di klenex*

Cmq, piccola precisazione!!! All’inizio del capitolo, quando ho scritto che Grimmjow usava i denti sulla punta dell’oggetto cilindrico, intendevo che cercava di togliere il tappo con i suoi “piccoli” incisivi. Dico questo per non dare l’impressione di scrivere apposta frasi ambigue! ^^

Espada: ……….

Autrice: Che c’è? Che ho detto?

Espada: Pervertita….

 

D a r k l i g h t 9 2= così rischio di montarmi la testa (in realtà sto gongolando soddisfatta)!!! Chissà come sta il povero Grimmjow dopo il volo dalla finestra (ma viste le sue doti feline deve essersi salvato)!! Cmq, non ti preoccupare per l’arrivo di Aizen: ho intenzione di aggiungere alla storia qualche altro simpatico Espada! Grazie mille per la recensione, spero che continuerai a seguirmi!!

diokoxkristof= Per fortuna che hai riso, avevo paura di avere pubblicato una cavolata pazzesca!!! O__O’’’ Spero che anche i capitoli che scriverò ti faranno scompisciare ugualmente!

tassooooi= tutti questi complimenti riscaldano il mio cuoricino d’Autrice! Spero che continuerai a seguirmi, anche perché ho intenzione di rivelare altri retroscena inquietanti sulla vita dei nostri Espada!

Grimmy= Ebbene sì, qualcuno doveva finalmente rendere pubblico l’orientamento del nostro tenero micino!! U__U *Grimmjow guarda l’Autrice con sguardo assassino* Emh, dicevo, in questo capitolo l’oggetto in questione ti renderà ancora più perplessa, promesso!! Grazie per aver commentato e spero che commenterai anche questo capitolo!

stella_blu= Pensato male? Non ho mai avuto intensione di scrivere cose ambigue!!^^’’

Grimmjow: E allora perché stai incrociando le dita?

Coff, coff, emh.. ^^’’ Cmq non solo Grimmjow ha rivelato la sua natura, ma anche quel bastardello di Ulqui! Ho sempre pensato che quella faccia da poker nascondesse qualche segreto! Cmq grazie per il tuo incoraggiamento!

   
 
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