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Autore: gatta1290    15/02/2011    2 recensioni
Sequel di "Il ritorno del male dopo la tregua".
Dopo un pò di disavventure finalmente arriva il momento di relax, il periodo in cui Atem potrà finalmente togliersi la maledizione che lo opprime.
Ma ci saranno alcuni ostacoli. Si dice che niente è facile. Arrivare al traguardo è difficile, ma grazie alla forza d'animo si può arrivare a tutto.
-capitolo 4 modificato-
Genere: Dark, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Dark/Yami Yuugi, Tea Gardner/Anzu Mazaki, Tristan Taylor/Hiroto Honda, Yuugi Mouto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il ritorno del male dopo la tregua '
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CAPITOLO 3

 

Nuovo giorno.

Di sicuro oggi era la giornata delle assenze.

Come avevo previsto.

Joey e Tristan erano in ritardo.

Yugi sembrava che fosse rimasto a casa.

Entrai in classe.

Gli unici che mancavano erano loro. Per forza.

I festini volevano dire birra e bibite a volontà.

Io ovviamente mi esentavo ma questo.

Mi sedetti nel mio solito banco.

Oggi vicino a me la compagna sopranominata strega.

Forse avrei avuto tutti gli occhi addosso per causa sua.

Di sicuro.

 

La mattinata passò.

Ovviamente come avevo previsto tutti gli occhi invece che sul professore erano puntati su di me.

“ti va di vederci oggi?”

“va bene”

Si avevo agito senza pensarci, ma però volevo approfondire questa cosa.

Davanti a tutti ha questa fama di strega ma per me non lo è.

“quando vuoi che ci troviamo?”

“anche subito se vuoi. Io di solito vado in un self service qui vicino.”

“ok”

 

Ci dirigemmo verso questo locale.

Era molto carino.

Tutti servizievoli, gentili.

“vedo che sei attratto dall’ambiente”

“si. È molto carino.”

“vero. Sai io lavoro qui. Tutti lo sanno ma dalla tua faccia credo proprio di no” – mi sorrise

“penso che sia normale visto che sono qui da poco tempo”

“ma tu da dove vieni? Parlami di te”

Cosa potevo dirgli? Penso che tutta la storia la sappia visto che il primo giorno mi sono presentato in classe.

Poi non potevo dire che ero qui solo perché dovevo riuscire a togliermi la maledizione.

Che altro potevo inventarmi?

“il gatto ti ha mangiato la lingua?” – rise

“no. Ma tutto quello che dovresti sapere lo sai già”

“però io non credo che sia tutto. Sei un ragazzo misterioso, a me piace sapere tutto di tutti”

“per questo ti chiamano strega?”

“no questo si chiama tenersi informata.” Si fermò per un secondo “però penso che noi due siamo uguali”

“perché pensi questo?”

“perché noi due abbiamo una specie di scopo”

Cosa?

“tu sei qui per cercare un rimedio alla tua maledizione e hai trovato chi può spezzarlo. E io sto cercando qualcuno per cui poter esprimere le mie doti magiche”

Sobbalzai.

“si so tutto di te. Di sicuro ti starai chiedendo come faccio a saperlo”

“si”

“bene io ho una particolare dote che mi permette di scoprire gli esseri sovrannaturali. Proprio come te”

Ma che essere era questa?

“tutti lo dicono. Tutti ne sono certi. Ma però nessuno lo sa con certezza. Ma io sono davvero una strega”

“ma le streghe non esistono”

“certo. Come non esistono i spiriti vecchi di millenni venuti in questo tempo per uno scopo preciso. Vero faraone Athem?”

“come sai?”

“e bastato leggere la tua mente”

“e cos’altro hai letto?”

“ho letto che stai cercando un antidoto per togliere la maledizione che ti hanno inflitto i dei. Io posso aiutarti ma dovrai ascoltarmi”

“tipo?”

“tipo non parlare con i tuoi amici di questa nostra conversazione e non rivolgerli la parola. Meno sanno meglio è”

“non posso. Sono molto legato a loro”

“senti voglio darti questa opportunità. È l’unico sacrificio che dovrai fare.”

“ci penso”

“sai che le cose passano. Non lascerai passare un altro millennio per salvarti vero?”

“no”

“allora ti lascio tutto il pomeriggio per decidere. Tieni questo è il mio numero.”

Me lo mise in mano e se ne andò.

 

Tornai nel condominio.

Fuori c’erano Joey e agli altri.

Li salutai.

“ma perché non ci dici niente?”

“cosa?”

“perché hai passato un’ora insieme a quella strega? Tutti dicono che ora ti ha preso nei suoi artigli!”

“ma perché pensate solo quello che si dice di una persona? Perché non provate a conoscerla?”

“ecco vedi parli come lei! Non sai quello che ti ha fatto! Ti ha fatto il lavaggio del cervello”

“ma perché?”

“perché con quella strega nessuno vuole averci a che fare!”

“se la conoscessi meglio sapresti cose su di lei che non immagineresti!”

“cosa? Tipo che se stai con lei diventi come lei! Ti prego ritorna in te!”

Ma perché non provavano a conoscerla?

Sembrava una persona simpatica.

A parte che mi aveva sgamato con il sapere del mio problema ma la vedevo come una persona gentile e sincera.

Basta vado su e la chiamo!

“scusatemi ma ora devo andare”

“dove vai ora? Dalla tua nuova amica?”

“non ti importa. Posso avere la mia privacy?”

“ti prego Athem non fare scemenze di cui potresti pentirti. Ricorda che hai una maledizione addosso.”

“questo lo so! Non c’è bisogno di ricordarmelo!”

“è sempre meglio visto che non te ne ricordi a volte!”

“adesso basta!”

Girai le spalle e salii.

Almeno nel mio appartamento potevo stare in pace.

Potevo pensare.

I miei pensieri andarono a questo, come chiamarlo? Casuale incontro con colei che potrebbe liberarmi.

Ma perché tutti hanno questa idea di strega? Non lo è.. almeno con me!

Basta!

Capita solo un occasione nella vita. E questa è la mia!

Presi il cellulare e composi il numero.

“pronto?”

“sono io. Athem”

“mi hai chiamato alla fine. Sapevo che lo facevi”

“si e infatti. Volevo che tu mi dessi la chiave per liberarmi!”

  
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