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Autore: Silver Rose    19/02/2011    2 recensioni
Forse fu la sua espressione, o forse la luce del sotterraneo, se non tutte due, ma da subito, perfino i Serpeverde, ognuno si augurò di aver poco a che fare con lei: l'espressione che aveva in quel momento era seria, o per meglio dire, non era espressiva, sembrava non provare niente. Tutti si stupirono che fosse una Grifondoro: che il cappello magico si fosse sbagliato?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, Nuovo, personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO VI
Quidditch

Mancavano due settimane al suo compleanno. E nessuno lo sapeva. Perché non l’aveva detto a nessuno. E a chi sarebbe interessato? Mamma e papà avrebbero mandato un regalo e lei li avrebbe ringraziati, sinceramente. Forse erano gli unici esseri viventi che la capivano. Quell’anno il 12 novembre era domenica. Sarebbe andata ad Hogsmeade, alla Testa di Porco, come al solito. Da quando Fred, quasi tre settimane prima, l’aveva scoperta, al lago, i finesettimana li passava lì. Aveva scelto la Testa di Porco perché era silenzioso e nessuno le faceva caso. Le due volte che c’era stata aveva passato il pomeriggio a disegnare e sorseggiare burrobirra, forse incuriosendo un po’ il locandiere, ma a lei importava poco.
 
Mancava una settimana alla prima partita di Quidditch. I Grifondoro si erano allenati duramente ed erano sicuri di vincere, dovevano, perché sarebbero andati contro Serpeverde. Proprio il lunedì, Katie Bell si ruppe una gamba durante gli allenamenti. Madama Chips disse che ci sarebbero voluti tre giorni per rimettere tutto a posto e che poi avrebbe dovuto evitare attività fisiche per almeno una settimana. I Grifondoro caddero nella depressione più nera: come trovare un buon cacciatore in una settimana? E se anche ci fossero riusciti, gli allenamenti rimasti sarebbero stati sufficienti? Tentar non nuoce e a pranzo diedero subito l’annuncio: Prove per cacciatore oggi pomeriggio ore 16, campo di Quidditch.
 
L’annuncio le entrò in un orecchio e le uscì dall’altro. A parte il fatto che il Quidditch in se non le interessava molto, anche se per chissà quale casualità avesse avuto l’idea di entrare in squadra, non ci avrebbe rimuginato su nemmeno un attimo: avrebbe voluto dire passare la maggior parte della giornata in compagnia di Fred ed era proprio ciò che voleva evitare da tre settimane a questa parte. Quello che era successo al lago se lo ricordava ancora bene e Fred glielo ricordava solo con la sua presenza. Per lui era un po’ lo stesso e a pranzo si evitavano a vicenda come la peste.
 
La campanella suonò e ognuno andò per i fatti suoi, a godersi la libertà pomeridiana. I Grifondoro, però, si diressero tutti allo stadio. Silver era l’unica che andava contro corrente. Si scontrò proprio con Fred che, vedendo dove stavo andando, non poté resistere: - Sei tanto snob che non vieni nemmeno a vedere le selezioni della tua Casa? - Silver si fermò in mezzo al corridoio: quanto era irritante quel ragazzo!
Si girò lentamente, e senza sforzarsi di essere minimamente gentile, gli disse: - Potresti farti gli affaracci tuoi e non inficcarti in quelli altrui, per favore? Se non voglio venire a vedere le selezioni, avrò le mie buone ragioni.-
- Io credo che tu non sopporti di vedere qualcuno più bravo di te in qualcosa, super tutto-io.-
- E chi ti dice che io non sappia giocare a Quidditch?-
- Dimostramelo!- Fred aveva parlato prima di pensare. Entrambi arrossirono al suono di quella parola: l’ultima volta si era dimostrata fatale. Silver fece finta di niente: - Ok. Te lo dimostrerò, e sia ben chiaro che se verrò selezionata, renderò la tua vita un inferno finché non torna Katie. –
- Sicura?- il tono era provocatorio.
-Sì!- i loro volti ormai si sfioravano. Rimasero così qualche altro secondo, poi ognuno andò per la sua strada.
Silver non ci aveva pensato ma, effettivamente, se voleva fare i provini avrebbe dovuto avere una scopa. Per un attimo si prese un colpo...poi benedisse la mania di suo padre per il Quidditch: prima di partire l’aveva costretta ad accettare una Nimbus 2002, “poteva sempre tornare utile”.
 
Era il suo turno. Aveva voluto provare per ultima per studiare le capacità degli altri concorrenti e anche per avere il portiere più stanco, in modo da fare goal più facilmente (mica scema!).
Appena salita sulla scopa la sentì sua e capì che ce l’avrebbe fatta benissimo. Lei e Fred si fissarono un attimo prima d’iniziare, uno sguardo carico di sfida ma anche d’ironia. Suonò il fischio d’inizio.
 
Era riuscita a segnare con tutte le pluffe che le avevano lanciato. Fred non aveva smesso un attimo di bersagliarla coi bolidi e a un certo punto, non potendo sopportare di più, Silver aveva addirittura preso un bolide a due mani e ci aveva fatto goal, lasciando tutti esterrefatti, soprattutto Fred. La squadra non dovette consultarsi tanto: in dieci minuti decisero di lasciare il posto a Silver.
Silver non lo seppe fino al mattino dopo: quando scese per colazione, notò che in molti la guardavano chi con più paura (soprattutto Serpeverde) chi con più rispetto (Grifondoro). Arrivata alla Sala Grande vide i Grifondoro in grande agitazione. Si sedette come al solito tra Hermione e Ginny. Quest’ultime però la fissavano raggianti. Non poté trattenersi: - Insomma, cosa avete tutti stamattina?-
Le rispose Fred, seduto di fronte, con un tono mooolto lugubre: - Sei stata scelta per il posto di cercatrice.-
La risposta lasciò Silver un po’ stupita, sulle prime, poi felice. Ora sapeva che avrebbe festeggiato il compleanno in modo più felice: doveva essere vittoria schiacciante per i Grifondoro.
  
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