Villa Nott, agosto 2020
Rox e Max erano abbracciati sul divano dell'enorme salone di Villa Nott, stavano rilassandosi prima della certamente snervante cena dai parenti di lei.
-Allora, come vuoi chiamarlo?- chiese Max.
-O chiamarla- lo corresse.
-O chiamarla-
-Beh, non so... voglio un nome altisonante, origlinale, regale... insomma, non una roba tipo 'Bob'- spiegò Roxanne, gli occhi azzurri luccicanti.
-Maximilian Theodore Nott Junior-
-Che originalità! Dare a tuo figlio il tuo stesso nome! E poi è una bambina-
-E tu come fai a saperlo?- chiese Max, divertito.
-Lo so e basta. Lo sento- disse Rox, convinta.
-Mmh... va bene... Roxanne?- tentò Max.
-Ho detto originale!- sbottò lei.
-Calma Rox, già sei irascibile di tuo, figurarsi da incinta...- borbottò lui.
-Cos'è che sarei io?!-
-Irascibile. Permalosa. Suscettibile- ghignò Max.
-Non è vero!- protestò la mora, offesa (come volevasi dimostrare).
-Sì, Rox. Comunque, proponi tu un nome dato che sei tanto difficile-
-Non so... Altea?-
-E' troppo simile a quello di mia madre e di mia cugina... che ne dici di Aurora?-
-E' carino, ma non mi convince... Cassiopea?-
-No. Senti, facciamo una lista, poi ce la passiamo e scartiamo i nomi che non ci piacciono, ok?- propose Max evocando due pergamene e due piume nuove.
Presero a scrivere i nomi per il bambino, la bambina, scusate.
Costellazioni, stelle, satelliti, nomi mitologici e altisonanti come nella miglior tradizione dei Black e delle famiglie purosangue.
Poi se le scambiarono.
Rox lesse quella di Max -Aurora, Aura, Briseide, Cassandra, Elettra, Ginevra, Io, Lyra... ma sono orrendi, Max!-
-Senti un po' i tuoi: Altea, Criseide, Cassiopea, Larissa, Morgane... e non vado avanti perchè sono sempre più assurdi-
-Perchè i tuoi erano belli?- Rox andò su tutte le furie.
-Sì, e poi sono io che dovrei scegliere il nome-
-Ah sì? E perchè? Sentiamo...- fece lei con sarcasmo.
-Perchè io sono io e sono suo padre-
-No caro, ti ricordo che non sarai tu ad ingrassare quanto una balena obesa, non sarai tu a dover partorire, non sarai tu a tenere dentro di te questa bambina per nove mesi. Oh, e dimenticavo: non sarai tu ad essere soffocato dalla mia famiglia, beh sì: tu verrai soffocato ma in un altro senso, anzi penso che ti avadakedavrizzeranno direttamente sai.
Quindi la scelta del nome spetta a me di diritto! E io voglio chiamare mia figlia... vediamo un po'...- il problema era che non lo sapeva nemmeno lei -... ho trovato!- si illuminò -Elara!-
Max ci pensò un attimo -Mi piace. Elara Angelina Amaltea Nott-
Roxanne storse il naso -Elara Helena Amaltea Nott- lo corresse -e la madrina sarà Lucretia-
-Per Lou va bene, ma in quanto al nome non volevi essere originale?- ghignò Max.
-Sì ma dovremmo chiamarla Helena, dopo tutto tua sorella ha scelto Maximilian per il suo bambino, no?-
-Va bene...- cedette Max -Elara Helena Amaltea Nott- sussurrò accarezzando la pancia pressochè inesistente di Rox -... Rox... e se è un maschio?-
-E' una femmina-
NdA:
Mi scuso tantissimo per il tremendo ritardo nell'aggiornare e per questo brevissimo capitolo, ma purtroppo in questi giorni non ho molto tempo. Comunque fatemi sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo (è già pronto, devo solo ricontrollarlo),
Alice