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Autore: shangrila    10/01/2006    2 recensioni
Ranma è fin troppo bravo a criticare le doti di Akane come fidanzata. Cosa succederebbe se per una volta i loro ruoli si invertissero? Leggete e scoprite come andrà a finire...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scambio di ruoli

Scambio di ruoli

Di: Shangrila

 

CAP II

 

 

 

 

 

 

A scuola, intervallo per il pranzo.

 

Ranma guardava Akane con la coda dell’occhio incerto sul da farsi. Non credeva sarebbe stato tanto difficile offrirle il pranzo e chiederle di pranzare insieme e poi davanti a tutti. Ora capiva l’imbarazzo che leggeva ogni volta negli occhi di Akane e la delusione che lo sostituiva, quando lui denigrava il suo cibo.

Ora toccava a lui però.

Forse se le avesse detto…sì potrebbe andare.

 

“Akane, eccoti il pranzo, l’avevi dimenticato in cucina così l’ho preso io”

 

Akane non capiva a cosa si riferisse,ma poi guardando le strane occhiate che i loro compagni indirizzavano a Ranma ed al pranzo per lei, decise di assecondarlo

 

“Grazie Ranma” – disse sorridendo dello stratagemma ideato da Ranma, ma in quel momento -

 

“Ni-hao Lanma” -  Shampoo fece il suo ingresso e non avendo sentito la spiegazione di Ranma sul quel gesto,lo equivocò.

 

“Lanma, pelchè tu stai offlendo il planzo a lagazza violenta?” - detto ciò ebbe inizio il caos!

Ranma prese Akane per mano trascinandola in una folle corsa con Shampoo alle calcagna;

 

“Ranma, ma dove mi stai portando?” 

 

“Corri svelta! Di qua presto”e la trascinò all’interno di un vecchio ripostiglio per i cassini!

 

Era piuttosto stretto tanto che Ranma, per sporgersi a vedere dalla finestrella superiore della porta se l’amazzone li avesse seguiti, sfiorò il corpo di Akane che si trovava tra lui e la porta!

 

Akane sentì le sue guance prendere colore e uno strano calore diffondersi per tutto il corpo; loro non erano mai stati tanto vicini, era una sensazione nuova, ma piacevole. Poi, come se rispondesse ad un impulso incontrollabile, gli sfiorò il fianco con la mano quasi come per abbracciarlo.

 

Ranma, riscosso da quel gesto, si rese conto della situazione e si scostò quel tanto che bastava per guardarla in viso. Akane ritrasse la mano di scatto come se si fosse scottata e per un minuto rimasero così, in un imbarazzante silenzio!

 

Ranma con lo sguardo rivolto verso lo scaffale con i cassini, che lui trovava estremamente interessanti in quel momento e Akane, invece, con lo sguardo sulle proprie scarpe.

 

D’un tratto i loro sguardi si incrociarono, entrambi avevano le guance arrossate, ma senza sapere neanche loro come, i loro visi si stavano avvicinando pericolosamente fin quando -

 

“Lanmaaaaaaaa” -  Shampoo li aveva trovati e aveva sfondato la parete adiacente la porta del ripostiglio.

 

“No eccola che ritorna, dai Akane scappiamo”

 

Detto questo prese Akane in braccio e, passando per lo squarcio nel muro provocato da Shampoo, si riversò nel corridoio e saltando dalla finestra uscì all’esterno dell’edificio.

 

“Ranma, ma cosa stai facendo, fammi scendereeeeeeeee”

 

Ma Ranma non sembrava ascoltarla, si fermò solo quando fu certo di aver seminato la giovane amazzone.

 

“Cavoli Ranma, ma dove siamo finiti?! E poi non faremo in tempo a tornare a scuola per le lezioni pomeridiane” 

 

“Beh, un pò di scuola in meno non ci farà di certo male, anzi!” disse con quel tono spavaldo tanto usuale per lui.

Poi osservando il pranzo che Akane ancora stringeva tra le mani, aggiunse :

“E poi per una volta che preparo il pranzo non poteva andare sprecato no?!”  - e le fece quel suo sorriso così enigmatico che tanto la affascinava. A ciò lei non riuscì ad obbiettare più nulla e si rassegnò al fatto che, dopo, sarebbero dovuti tornare a scuola a recuperare gli zaini. Nel frattempo, era meglio godersi quei momenti rubati per stare un pò insieme!

 

Ranma, dal canto suo, si guardò in giro prima di decidere quale sarebbe stato il posto ideale per gustare il manicaretto, finché la sua scelta non cadde su un grosso albero che offriva una splendida vista sul tramonto di Nerima che ormai andava incominciando.

 

“Andiamo lassù?” le chiese indicando l’albero

 

“D’accordo ma come…”   

 

“…ci arrivo”

 

Neanche era riuscita a chiederglielo che lui aveva già risolto il problema, portandola fin là in braccio.

 

“Avanti apri il tuo obento”

 

“Come? ah, si ecco”

Akane non riusciva a credere ai suoi occhi, lì davanti a lei in bella mostra c’era il suo piatto preferito e aveva un aspetto davvero invitante.

 

“L’hai fatto davvero tu?”

 

“Hai dei dubbi? era compito mio no?!” rispose lui fintamente offeso.

 

“Sì, hai ragione scusa, ma come mai hai fatto proprio ‘questo’ piatto?”

 

“Cosa c’è non hai fame? Avanti mangia invece di parlare” - e così pose fine a quell’interrogatorio che cominciava a diventare “scomodo”.

Come poteva dirle che sapeva perfettamente che lei adorava quel piatto?! Impugnò le bacchette e cominciò a mangiare, seguito quasi subito da Akane!

 

 

Nel mentre di quel lauto pranzo, furono investiti dai colori caldi del tramonto ormai al culmine. Smisero di mangiare, intenti a godersi quello spettacolo.

 

“Non è la cosa più bella che tu abbia mai visto?”gli chiese Akane rapita dai mutamenti di colore dell’orizzonte.

 

“Già”sospirò Ranma il quale, però, già da tempo aveva smesso di guardare il tramonto dirigendo il proprio sguardo sulla persona che aveva di fronte. Cavoli, Akane inondata da quella luce gli appariva ancora più bella del solito!

Lei, come richiamata dallo sguardo del fidanzato,si girò incrociando nuovamente lo sguardo di Ranma e gli sorrise in un modo talmente dolce da abbattere ogni barriera che Ranma aveva eretto tra loro.

 

Stava succedendo di nuovo i loro visi come due calamite, si attiravano l’uno verso l’altro, centimetro dopo centimetro, sempre più vicini, rapiti ognuno dallo sguardo dell’altro, c’erano quasi erano ad una distanza millimetrica e

 

- CRACKKKKKKKKK -

 

Il ramo si spezzò facendoli cadere con Akane sopra la schiena di Ranma.

 

“Ma che diavolo….Akane ti dispiacerebbe spostarti? Non sei leggera lo sai? Ci credo che il ramo abbia ceduto!”

 

-  SBONK! -

 

Un direttissimo colpì il povero Ranma proprio sul muso e l’ultima cosa che riuscì a vedere fu un’ Akane inviperita che si allontanava urlandogli:

 

“Sbrigati altrimenti faremo tardi per la cena di Kasumi e poi dobbiamo ancora andare a scuola a prendere le cartelle!”

 

Ranma dal canto suo sorrise, questa volta c’era andato davvero vicino, ma al solito aveva rovinato tutto con quella sua boccaccia, ma ci sarebbe stata un’altra occasione!

 

Ormai gli era chiaro che solo con lei  provocava certe emozioni.

 

La cena fu leggermente più movimentata rispetto la sera precedente. Ci fu un certo trambusto quando Nabiki chiese come avesse fatto Ranma a ferirsi sul naso, dove ora faceva bella mostra di sé un bel cerotto.

 

Possiamo immaginare bene cosa successe!

 

La mattina successiva Ranma si alzò prestissimo per preparare il pranzo, in modo da non essere sorpreso da Kasumi, la stessa scusa non l’avrebbe salvato questa volta!

Tornato uomo si accinse ad andare a svegliare la minore delle sorelle Tendo.

 

*Vuoi vedere come si fa ad essere una fidanzata modello? Bene te lo mostrerò!* Pensando ciò bussò leggermente sulla porta della camera di Akane, ma da dentro nessun suono tradiva il risveglio di quest’ultima, così girò la maniglia ed entrò.

 

“Akane, Akane”  cominciò a chiamarla gentilmente. L’unico risultato fu farla girare dall’altro lato del letto.

Allora si avvicinò alla scrivania al di sopra della quale c’era la finestra, dischiuse le tende e scostò le ante della finestra così la stanza venne illuminata dal sole del mattino.

Un raggio di luce si posò proprio sul viso di Akane, donandole un aspetto angelico ed infantile allo stesso tempo, sembrava una bambina e questo, fece nascere un sorriso spontaneo sulle labbra di Ranma.

Anche se non avrebbe voluto, doveva svegliarla e così le posò un gentilissimo bacio sulla fronte, nel rialzarsi la sorprese a guardarlo stupita.

 

*BECCATO!*

 

“Beh?! Che hai da guardare? Non farti strane idee, non ti sei voluta svegliare in nessun modo e questo era l’unico che non avevo ancora provato e come vedi funziona!”

 

Rispose tutto imbarazzato a quella sua muta domanda dopo di che, girò i tacchi e con le braccia conserte dietro la testa, in quella posa a lui tanto congeniale quando voleva dimostrare strafottenza che, in quel momento era ben lungi dal provare, si diresse a grandi falcate verso la porta.

Si soffermò sull’uscio un solo secondo  per sussurrarle  -“Buongiorno” - e poi sparì dietro la porta!

 

“Buongiorno…”si ritrovò a sussurrare, a sua volta, un’ Akane che era ancora frastornata da ciò che era appena successo.

Possibile che Ranma volesse questo dalla  propria ragazza?

Sì, insomma, cioè…lui stava facendo le sue veci, quindi era logico pensare che tutto ciò che  facesse, fosse ciò che si aspettava da Akane.

 

E così lui voleva questo: GENTILEZZA!

 

Certo lei non lo era spesso, anzi ad essere sincera non lo era quasi mai, forse quest’esperimento poteva davvero avvicinarli dopotutto!

 

Ora toccava a lei, Ranma si stava sforzando di fare le veci della fidanzata, ma lei…lei non ci aveva proprio provato a mettersi nei suoi panni.

“Basta, ho deciso! Da oggi farò anch’io la mia parte .”

Si ritrovò a dire alla sua immagine riflessa nello specchio che la ritraeva pronta per un'altra giornata al Furinkan!

 

Cartella in spalla Ranma si dirigeva come al solito verso la scuola camminando sulla ringhiera che costeggiava la strada dove Akane percorreva lo stesso tragitto quando, sbucata dal nulla, Shampoo planò con la sua bicicletta sulla testa del mal capitato, il quale cadde sull’asfalto ai piedi di un’ Akane sull’orlo di scoppiare dalla rabbia.

 

“Shampoo, insomma vuoi lasciarci in pace una volta tanto?”

 

“Cosa c’è Akane non salai pel caso gelosa!” La punzecchiò la cinesina.

 

“Cosa? gelosa io?! Certo che no, ma dobbiamo andare a scuola e tu ci farai far tardi”

 

“Non pleoccupalti andlò via subito…”   *Per fortuna!* pensò Ranma

“…subito dopo che Lanma mi avlà dato un appuntamento!”

 

-* Ho parlato troppo presto!* - “Ecco shampoo vedi io…”

 

“Mi spiace  per te Shampoo, ma oggi Ranma non uscirà con te!” disse Akane, sempre più arrabbiata .

 

“E si potrebbe sapele pelchè?” disse guardando Ranma, che non sapeva cosa rispondere e, poi, si sentiva come tra due fuochi e aspettava in silenzio la prossima mossa di Akane che non lo fece attendere molto.

 

“Beh, è logico! Ranma ha un appuntamento con me oggi!”Affermò decisa, anche se non sapeva con quale coraggio ci fosse riuscita.

 

“COSAAAA????????” Gridarono all’unisono l’amazzone e l’interessato.

 

“Come Ranma non ricordi ? ”disse imbarazzatissima, maledizione poteva almeno assecondarla dato che cercava di salvarlo dagli artigli di quell’arpia.

“Oggi dovevamo uscire insieme ” – disse, facendo eloquenti ammiccamenti alla volta del suo fidanzato.

 

“Già, adesso ricordo, mi spiace Shampoo sarà per un'altra volta eh?!” finalmente aveva capito, sperando che lei se la bevesse.

“Daccoldo  Lanma, pel oggi lascio stale, ma la prossima volta non mollelò così facilmente!” Detto questo saltò in sella la sua bici e sparì dietro l’angolo diretta al Neko-hanten!

“Per fortuna l’ho scampata, grazie di avermene tirato fuori, chissà quanto ti sarà costato dire che uscivamo insieme” disse provocatorio, ma lei lo stupì.

 

“Ma io dicevo sul serio.”

 

“Cosa?”

 

“Beh, sì….ecco…io…volevo…emh, sì, insomma…ti andrebbe…” - Farfugliava sempre più rossa causando, però, un profondo rossore anche a Ranma, quando raccolse tutto il fiato e butto fuori:

“Ti andrebbe di venire al cinema con me oggi, dopo la scuola?…Sì, ecco, pago io naturalmente, dato che devo fare le veci del fidanzato…sì insomma mi sembrava un’idea carina, ma se non ti va io…”

“Ok, ci sto!” – “….t capisco…O_o!!! cosa? hai detto d sì?”domandò incredula.

 

“Sì e poi, un cinema gratis… come potrei rifiutare”

 

“Ah, ecco” sospirò lei e, mentre già una lacrima faceva capolino dai suoi occhi, Ranma si riprese - “Dai scherzavo e se poi me lo chiedi tu….ma ora muoviti che è tardi”e scappò in direzione della scuola lasciando Akane lì ancora incredula di ciò che le aveva detto;

Usciva con lei perché gliel’aveva chiesto.

 

DIN-DON-DIN-DON

 

“Accidenti la campanella devo fare in fretta” - e anche lei scappò verso il Furinkan dove Ranma la aspettava sorridente.

 

Aveva capito che Akane aveva voluto fargli vedere come avrebbe dovuto fare lui con lei in una situazione analoga in qualità di suo fidanzato e ora non dovevano far altro che attendere il trascorrere di quella mattinata già carica di dolci promesse.

 

  
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