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Autore: Euterpe_12    01/03/2011    5 recensioni
Occhi castani accarezzano un mondo che non conoscono. Piccole mani cercano la pelle di una madre che ormai non ricordano più. 4 paia di occhi la guardano stupiti. 4 giovani donne si chiedono come mai Hana-chan sia tornata una bambina di soli pochi giorni. E' tutto talmente strano, ma dopo 10 anni la musica non è cambiata!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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MAGICAMENTE

Purtroppo questa storia va avanti a rilento, però posso promettervi che mi ci sto mettendo d’impegno! Spero continuiate comunque a seguirla con il calore che avete sempre avuto.

I ringraziamenti al fondo.

Buona lettura! Euterpe_12

 

MAGICAMENTE

 

** CaP: 6

 

Buio. Non spettrale fortunatamente, perché la luna illuminava appena la stanzetta ricca di giocattoli e peluches. Onpu dormiva tranquilla, sdragliata sul lettino accanto alla culla della piccola Hana-chan. L’orologio segnava le due del mattino e lei sognava solo lui. Sognava di poterlo vedere accanto a sé, di stringergli le mani perché gli voleva tanto, tanto bene. Aprì gli occhi improvvisamente. Si era svegliata di soprassalto, anche se il sogno si era appena concluso in maniera più che ottima: con uno splendido bacio tra lei e Tooru! Udì la porta aprirsi e poi alcuni passi attraversare la stanza. Tenne gli occhi socchiusi e vide il sorriso di Tooru. Il suo cuore prese a battere forte. Lo vide inginocchiarsi accanto a lei e sfiorarle una guancia. Portò una mano sopra quella del giovane, sentendo delicata la sua pelle.

-Sei sveglia…- constatò il mago.

-Ti aspettavo.- gli sorrise lei di rimando.

Quanto era bella la sua Onpu?

Le sfiorò le labbra con le proprie, rispondendo ad una richiesta tacita di lei. –Vieni in camera mia.- la pregò lui.

-Ma Hana-chan…- Tooru si alzò, prendendo una radiolina posta su una mensola là accanto.

-Lo portiamo di là così se Hana-chan ha bisogno di te tu potrai subito correre da lei.- lo sguardo desideroso di lei parlava chiaro e Onpu non sarebbe stata certo in grado di dirgli di no. Si alzò leggera in piedi saltandogli letteralmente al collo. Lo baciò con trasporto, percorrendo il petto sgabro con le mani avide. I lunghi capelli color delle viole sciolti lungo la schiena, solo un pigiama leggero a fasciarle il corpo. Sgattaiolarono nella camera del mago due porte più in là, poi si infilarono tra quelle lenzuola leggere.

Si amarono con trasporto. Ormai Onpu era abituata alle mani esperte del giovane che conosceva il suo corpo perfetto nei particolari. E la cosa più bella era che nonostante gli anni trascorsi lei continuava a piacergli come la prima volta che aveva posato gli occhi sul suo corpo.

-Sei bellissima.- le disse prima di baciarla ancora una volta. Le mani della giovane affondate tra i capelli folti di lui, così speciale e così innamorato.

Caddero stanchi tra quelle lenzuola profumate, sospirando piano. Ma il rumore di alcuni passi li destò. E, d’improvviso, l’aprirsi di una porta.

-Tooru, scusa se ti rompo a quest’ora ma…- una voce familiare. E subito Onpu attirò su di sé le coperte, per nascondere la propria nudità. Sul ciglio della porta Leon li guardava stupito, gli occhi letteralmente sgranati. –Ah… credo di aver interrotto qualcosa.- disse imbarazzato. Strinse le labbra, poi chiuse la porta alle proprie spalle.

-Maledizione!- imprecò Tooru battendo un pugno sul materasso.

-Lo sapevo…- singhiozzò Onpu. Cosa avrebbero fatto ora?

-Vado a parlare con lui…- disse il giovane alzandosi ed infilandosi di fretta e furia una tuta nera. Onpu teneva lo sguardo fisso sul materasso, convinta che da quel momento in poi tutto sarebbe trapelato dalle labbra di Leon: tra i quattro maghi era sicuramente il più chiacchierone ed ingenuo; non sarebbe stato facile per lui nascondere una cosa del genere. –Cosa gli dirai?- domandò allora lei, prima che il suo ragazzo aprisse la porta.

-Devi dirmelo tu.- disse il giovane guardandola. –Fosse per me io avrei detto della nostra storia già anni fa.- sussurrò sottovoce, triste. Onpu non seppe cosa rispondere: chiuse gli occhi, mentre le lacrime premevano per uscire dalle palpebre chiuse. Le sue amiche certo l’avrebbero odiata a causa di tutte le bugie che aveva detto loro.

 

 

 

 

-Io…- singhiozzò.

 

-Ho capito.- Tooru abbassò il capo, poi uscì di fretta dalla stanza senza fare attenzione allo sbattere prepotente che, di sicuro, aveva svegliato qualcuno.

Percorse il corridoio stancamente, per poi passare davanti ad una finestra che dava sul terrazzo del Maho. Vi gettò lo sguardo e notò la nuca bionda di Leon, ben riconoscibile anche al buio.

-Eccoti…- disse. Leon si voltò in sua direzione, un sorrisetto a trentadue denti stampato in faccia.

-Ehi, non sapevo di questa storia… quando avevi intenzione di dircelo eh mattacchione?- ridacchiò. Fortunatamente non l’aveva presa male.

-Veramente…- Tooru si appoggiò alla ringhiera del terrazzo, un leggero venticello d’ottobre a scompigliargli i capelli. –Va avanti da anni ormai.- Leon sgranò gli occhi.

-Anni? Ma non ci hai mai detto niente!- gli occhi azzurri di Leon guardarono verso l’alto, non trovando una risposta.

-Lo so…- disse l’altro. –Ma Onpu voleva mantenere il segreto: mi ha sempre detto di non essere pronta ed io come un idiota l’ho sempre lasciata fare… ed ora siamo arrivati al punto di farci scoprire, manco fossimo due amanti.- sbufò il ragazzo.

-Ma posso chiederti una cosa?- chiese il biondo. Gli occhi acquamarina di Tooru lo fissarono, forse già consapevole della domanda che l’amico gli avrebbe fatto a breve. –La ami?-

-Sì.- non ebbe dubbi al porre la propria risposta. E gli occhi di Leon si illuminarono, felice per l’amico.

-Credo sia questo l’importante.- gli diede una pacca sulla spalla.

-Manterrai il segreto?- chiese Tooru. Leon annuì.

-Se me lo chiedi sì… anche se non credo sia una cosa buona. Sai, a breve Aiko diventerà la mia ragazza ed avrò tutta l’intenzione di urlarlo ai quattro venti!- esclamò.

-E come mai dici questo?- rise Tooru. –Aiko ti odia!- Leon si voltò verso di lui.

-Già mi ama, ma non vuole ancora ametterlo a se stessa… vedrai: tempo qualche mese e  mi vorrà come non ha mai voluto nessun altro mago sulla faccia della terra!-

-Leon!- rispose Tooru. –Di maghi sulla terra siamo solo noi quattro!-

-Dettagli.- l’altro fece spallucce, poi sparì  nell’oscurità dell’edificio. Tooru rimase appoggiato a quella ringhiera, fissando il vuoto: era una situazione non poco complicata.

 

° ° ° ° °

 

Hazuky aveva deciso di passare dal negozio prima di andare a scuola. Sapeva che Onpu vi aveva passato la notte ma aveva preferito dare un’occhiata alla piccolina tanto per sapere come stava. Vide, appena entrata al Maho, un Leon con solo i pantaloncini della tuta in dosso, un cappuccino nella mano destra e, poggiato sul bancone del negozio, un giornale di sport.

-Ehi Fujo, certo che il calcio qua sulla terra è praticato proprio seriamente! I giocatori vengono pagati un sacco…-

-Non illuderti: trascorrerai solo un anno in questa dimensione e certo non basterà per una carriera da calciatore.- distrusse tutti i suoi sogni l’amico dai capelli arancioni posto al piano di sopra, intento a preparare i cartelli per l’apertura del negozio.

-Emmh…- la ragazza cercò di farsi notare schiarendosi la voce. Leon alzò lo sguardo, Fujo si voltò in sua direzione, arrossendo appena.

-Hazuky!- esultò quest’ultimo, scendendo velocemente le scale che li separavano.

-Buon giorno!- disse Leon agitando la mano e terminando il proprio cappuccino. –, io vado a farmi una doccia… Fujo, fa tu gli onori di casa!- e scomparve al piano di sopra.

-Buon giorno.- disse la ragazza con la sua voce sottile. Fujo le sorrise.

 

-Non ti aspettavamo.- sussurrò, gentile come sempre. Hazuky annuì.

-Lo so, ma sapevo che oggi Onpu sarebbe andata via molto presto… e dato che ero in anticipo sulla tabella di marcia, così ho pensato di venire a trovare la piccola Hana.- Sorrise.

E Fujo si rese conto di adorare il sorriso di quella splendida ragazza.

-Certo, credo stia ancora dormendo.- iniziò a salire le scale. –Ma andiamo a controllare.- un ennesimo sorriso. E la scia del dolce profumo di quella bella ragazza a solleticargli l’animo ed il cuore.

Hazuky entrò per prima nella piccola stanza di Hana. Una leggera luce tipica del primo mattino colorava le pareti tinte di rosa. La giovane indirizzò lo sguardo verso la culla e, subito, la cartella le cadde di mano.

-Hana-chan!-

Non sapeva se stesse piangendo di gioia o di incredulità: Hana era cresciuta, da piccola di pochi giorni ora pareva una bambina di almeno sei mesi!

-Vado a radunare la squadra.- disse Fujo sparendo al piano di sotto. La ragazza si avvicinò alla culla, notando la piccolina che le sorrideva gentile, gli occhioni castani spalancati a guardarla.

-Stai guarendo…- pianse sorridendo Hazuky prendendola tra le braccia. Hana si  accucciò sul suo petto, accogliendo con amore quell’abbraccio.

-Eccomi, largo!- no, non era un uragano: era solo Doremi che aveva saputo che la sua piccola Hana aveva bisogno di lei! Entrò nel negozio a tutta velocità, fregandosene altamente di tutto ciò che avrebbe potuto trovare al proprio passaggio: se la piccolina aveva bisogno di lei allora doveva subito scattare.

-Calma!- le disse Aiko agitando le mani. Aveva rinunciato ad un giorno di scuola così come avevano fatto anche le altre due sue amiche. Anche Onpu era tornata al negozio nonostante vi avesse trascorso la notte.

-Calma? Cosa è successo?- Doremi aggrottò la fronte notando Hana che, si rendeva solo in quel momento, era proprio in braccio ad Aiko.

-Guarda.- la indicò Akatsuki.

-Ma è…- le lacrime incorniciarono gli occhi di Doremi che in breve iniziòa piangere a dirotto. –Ma sta guarendo allora!- esultò, iniziando a saltellare.

Il resto della squadra iniziò a ridere, finchè Akatsuki richiamò l’attenzione, schiarendosi la voce.

-Sono riuscito a rintracciare mio padre e a scambiare quattro chiacchiere con lui mentre ognuna di voi arrivava.- annunciò il principe dei maghi incrociando le braccia. Gli altri lo fissavano stupiti, seduti intorno ad un tavolo rotondo e con Aiko in piedi appoggiata al muro, Hana-chan che dormiva beatamente tra le sue braccia. –Gli ho raccontato l’accaduto e mi ha detto di essere molto soddisfatto: vuol dire che la nostra missione sulla terra sta procedendo nel migliore dei modi, anzi, fin troppo bene.- concluse.

-In che senso troppo bene?- chiese Hazuky dando voce ad un dubbio di tutti.

-Nel senso che secondo i loro calcoli Hana avrebbe ricominciato a crescere dopo circa un mese dal suo ritorno sulla terra e, quindi, ad una vita senza magie: invece sono trascorse solo due settimane.- si passò una mano tra i folti capelli rossicci.

-Bè, ma non è una cosa negativa…- intervenne Fujo, pensieroso.

-No, ma è motivata solo da una cosa che mio padre era convinto di non poter dare alla piccolina.- affermò il principe dei maghi.

-Spiegati meglio.- intervenne Aiko. -Cosa l’aiuta ad accelerare il processo?-

-L’affetto dei genitori.- tutti si zittirono a quell’affermazione. –La malattia della piccola Hana non riguarda solo la magia che scorre nel suo corpo, ma soprattutto l’affetto presente nel suo animo: l’affetto di due genitori, che a lei è sempre mancato, è per lei fonte di pronta guarigione, poiché è un sentimento importantissimo che, tuttavia, non ha mai occupato il suo cuore.- affermò. –Ora c’è da chiedersi.- ed il principe dei maghi attraversò con lo sguardo il viso di ogni suo amico. –Chi sono questi fantomatici genitori che hanno accelerato il processo?-

 

 

Il perché le guance di Aiko fossero diventate tutte rosse certo lo si sarebbe saputo presto. La ragazza strinse più forte al petto la piccola Hana proiettando poi lo sguardo verso la nuca bionda di Leon che, tranquillo, dondolava con la sedia.

-Forse io ho la risposta.- disse il ragazzo  facendo un bel sorriso. Onpu e Tooru rimasero con il fiato sospeso, convinti che il giovane volesse rivelare a tutti la loro relazione anche se tutto ciò non avrebbe avuto senso!

-Sarebbe?- chiese Akatsuki.

-Ieri io e quella signorina.- disse il giovane indicando Aiko. –Abbiamo trascorso uno splendido pomeriggio con la piccola Hana-chan, per poi portarla a casa di Aiko e giocare con lei… proprio come una famigliola.- fece spallucce, sorridendo ampliamente. Le guance di Aiko, se possibile, divennero ancora più rosse e gli occhi si ridussero a piccole fessure.

-Non è vero!- disse battendo un piede a terra. Hazuky, premurosa, si gettò verso di lei per prenderle di mano Hana-chan.

-Staresti dicendo che ieri non sei stata bene con me?- chiese Leon ridacchiando. Ormai erano entrambi in piedi, i volti vicinissimi.

-No!- tuonò lei di rimando, incrociando le braccia.

-Non ascoltatela, non vuole ammettere che il sottoscritto non è per niente male.- annuì il biondino.

Nonostante la scenetta divertente Akatsuki aveva ben riflettuto su ciò che Leon gli aveva rivelato: allora non bisognava essere per forza parenti di sangue di Hana per suscitare in lei l’amore necessario per la sua pronta guarigione.

-Fantastico!- decretò il principe dei maghi. –Allora la soluzione è… volerci bene!- esclamò.

La mattinata trascorse con l’intera squadra riunita al Maho, tutti presi a calcolare quanto tempo ci sarebbe voluto per far ristabilire completamente Hana.

-Il 25 dicembre tutto sarà sistemato.- decretò Hazuky cerchiettando il giorno sul calendario con un pennarello rosso.

-Sarà Natale!- esclamò Doremi.

-Motivo in più per festeggiare.- fece l’occhiolino Onpu.

Ed in un paio di componenti della squadra sorse la speranza che quel giorno arrivasse tra molto, molto tempo.

 

Ringrazio…

 

-Mashiro_chan: intanto grazie mille per i tuoi fantastici complimenti ^_^ anche io Leon l’ho sempre immaginato così, premettendo che è un personaggio che adoro alla follia! Lo trovo simpaticissimo, per questo lo infilo ovunque… perché lui è come il pepe: lo si trova ovunque! Per quanto riguarda la tua storia ho letto l’introduzione e mi ha molto incuriosita… ti prometto che appena avrò un po’ di tempo la leggero e commenterò! Spero di rileggerti intanto… bacione!

 

-Alissyachan: purtroppo quello precedente è stato un capitolo corto per necessità, ma questo ora è un po’ più lungo! Anche se prima per il bacetto si è dovuto attendere… direi che tra Onpu e Tooru, invece, ci sono stati approcci molto più forti ^_^ grazie per avermi segnalato gli errori di battitura, spero di non averne fatti anche in questo capitolo!

 

-kikkyxx14: grazie mille per i tuoi complimenti, sono contenta che le coppie che tratto ti piacciano ^_^ spero di rileggerti prestissimo!

 

-prettyvitto: direi che la risosta alla tua domanda sull’età di Hana l’hai avuta proprio in questo capitolo ^_^ alla prossima!

   
 
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