Passato il Natale, Capodanno, la befana e S. Valentino eccomi di nuovo qui!
Problemi familiari mi hanno tenuta impegnata, cercherò di aggiornare più frequentemente, ma non vi assicuro nulla.
-Per i fan di "Un Sogno Che Si Realizza", miei cari le idee vanno e vengono, non so davvero quando aggiornerò di nuovo, se qualcuno è andato di recente a leggerla avrà notato che sono state apportate piccole modifiche, ringrazio tutti coloro che hanno recensito l'ultimo capitolo, chiedendomi di aggiornare al più presto e di non lasciarli sulle spine, ringrazio anche coloro che mi hanno lasciato dei consigli per migliorare la storia, soprattutto gryffindor_ery (tranquilla non l'ho preso come un insulto ^_^) e un grazie anche a liyen che mi ha mandato un messaggio pieno di complimenti ^//^.
-Per i fan di "Grazie a quell'Incidente", sinceramente questa storia l'ho trascurata un po', cercherò di farmi perdonare.
Non mi resta che ringraziare per le recensioni: Anime_Love - narutiana - mali6 (spero ti piaccia)
Detto tutto, mi auguro che il capitolo vi piaccia, aspetto le vostre recensioni
Un bacione Vampy
I due si guardarono fissi negli occhi, ma Sakura fu la prima a distogliere lo sguardo entrando in bagno senza parlargli.
Il moro restò davanti alla porta ascoltando il fruscio dell‘acqua.
Ritornò nella sua stanza ripensando a quella giornata, come
sempre era riuscito a rovinare tutto. Vide la porta della camera
aprirsi e sentì la voce del fratello, ma non volendo parlare con
nessuno si girò a pancia in giù con la faccia rivolta
verso il muro chiudendo gli occhi.
<< si Konan tutto bene.. >> rispose sospirando, sedendosi sul suo letto e guardando il fratello
<< nono sto bene non ti preoccupare >> sospirò
<< questi sono i rischi del nostro lavoro, per questo non volevo coinvolgerti >>
<< Sasuke? Sasuke l’ha presa molto male, era molto attaccato a nostro padre, d’ altronde quando la mamma è morta lui era molto piccolo.. >>
<< penso che per un po’ staremo qui al bar, un po’ di riposo fa bene a entrambi… e poi ci sono anche delle belle ragazze >> continuò ridendo
<< CHE COSA? >> urlò la ragazza al telefono
Da tanto che urlò, Itachi fu costretto ad allontanare il cellulare dall’orecchio
<< sei impazzita, mi hai rotto un timpano >>
<< TI ROMPERO’ QUALCOS’ALTRO SE OSI AVVICINARTI A LORO >> lo minacciò
<< ma no dai amore, sai che scherzo >>
<< IO NO! GIURO CHE SE SCOPRO CHE MI TRADISCI, ALTRO CHE FANTASMI, VAMPIRI O ALTRO.. >>
<< su non te la prendere, non oserei mai tradirti, lo sai che ti amo e poi mi sa tanto che Sasuke sia interessato a una delle due.. >>
“invece di parlare di me, potrebbe farsi i cavoli suoi una volta tanto” pensò Sasuke infastidito
<< adesso vado, ci sentiamo presto >>
<< va bene, Itachi? >>
<< che c’e Konan? >>
<< stai attento >>
<< certo >>
<< qualche volta verrai a trovarmi? >>
<< vorrei essere li con te, ma devo sistemare una volta per tutte questa situazione, mi dispiace ma è meglio che non ci vediamo, non voglio metterti in pericolo >>
<< ti amo Itachi >>
<< ti amo pure io Konan >>
Chiuse la chiamata e si sdraiò.
Sasuke che aveva ascoltato tutta la conversazione tra il fratello e la
sua fidanzata pensò che ancora una volta era colpa sua.
“ dannazione è colpa mia, se non fossi andato a chiamare Itachi lui a quest’ora sarebbe con la sua ragazza e papà sarebbe vivo. Ancora una volta è tutta colpa mia, metto sempre in pericolo le persone che amo, perché.. PERCHE’? ”
Si addormentò con questi pensieri, che gli procurarono incubi spaventosi.
Nel bel mezzo della notte si svegliò spaventato e grondante di sudore.
Aveva sognato quell’essere viscido che ammazzava davanti ai suoi
occhi suo fratello, squartandogli il petto per poi estrargli il cuore
sanguinante che ancora batteva e lui era lì che assisteva alla
scena inerme.
Si alzò e andò a sciacquarsi la faccia e poi scese dirigendosi verso il box.
Arrivato vide un’ombra, lentamente si avvicinò per
attaccarla e quando le fu dietro la immobilizzò ma la misteriosa
figura riuscì a liberarsi e i due iniziarono a combattere.
Si tenevano testa, entrambi erano molto forti ma con il buio era
difficile vedere gli oggetti presenti e così finirono sopra il
cofano della macchina e grazie a quest’ultima il moro
riuscì ad avere la meglio immobilizzando il corpo della figura
con il suo e bloccando con una mano i polsi dell’avversario.
Ogni centimetro del suo corpo premeva contro quello morbido della
figura, sentiva un profumo soave che gli inebriò le narici.
Grazie alla luce che illuminò la stanza come per magia, Sasuke
poté finalmente vedere l’individuo misterioso.
Sotto di lui si trovava una Sakura sorpresa quanto lui, ancora immobilizzata con i polsi sopra la testa.
Fissò quelle iridi verdi come la giada, le sue labbra socchiuse,
i suoi capelli rosa scompigliati su tutto il cofano, facendo risaltare
il contrasto, per poi passare al suo corpo.
Indossava una canotta grigia aderente che permetteva di intravedere i
contorni del reggiseno che per via dello sforzo per il combattimento si
alzava e abbassava.
Era ancora sopra di lei, incantato.
Sakura d’altro canto non poteva muoversi, visto che era immobilizzata.
L’aveva colta di sorpresa, come un gatto era stato silenzioso
arrivandole dietro le spalle, grazie ai suoi allenamenti era riuscita
per un attimo a capovolgere la situazione, ma per colpa dell’auto
finì in trappola.
Quando la luce ritornò finalmente vide il volto del suo
aggressore, la stessa persona che continuava a essere nei suoi pensieri
e ora si trovava li, sotto di lui in un posa molto compromettente.
Aveva visto stupore nei suoi occhi e per un attimo i loro sguardi si
erano fissati, ma poi lui lo distolse forse accorgendosi solo ora della
loro posa.
Il suo sguardo aveva percorso tutto il suo corpo per poi soffermarsi sul seno e questo la fece arrossire.
Quando si disincantò, portò nuovamente i suoi occhi neri
su quelli verdi di lei, visibilmente scocciata e imbarazzata.
Sempre guardandola negli occhi Sasuke le lasciò i polsi, tolse da sopra di lei, liberandola.
Per un paio di minuti nessuno disse niente.
<< cosa ci facevi qui nell’ombra? >> chiese lui
<< non riuscivo a dormire e sono venuta qua, solo che poi è saltata la luce e stavo cercando il contatore quando tu mi hai attaccato >>
<< pensavo fossi un ladro.. >>
Calò di nuovo il
silenzio e Sakura stufa della situazione e ancora arrabbiata, con passo
deciso lo sorpassò dirigendosi verso l’uscita.
Sasuke se la vide passare accanto, i lunghi capelli rosa lo sfiorarono
e qualcosa dentro di lui scattò, la prese per un polso facendola
fermare e voltare verso di lui.
<< cosa vuoi? >> chiese scocciata
<< … >> non rispose, rimase in silenzio e questo provocò l’ira della rosa
<< mi vuoi dire cosa diavolo vuoi? >>
Cercò di divincolarsi dalla sua presa ma lui non mollò.
<< mi dispiace >> sussurrò
<< co-cosa? >> chiese lei, smettendo di dimenarsi
<< per quello che è successo oggi, mi dispiace >> continuò lui abbassando gli occhi e mollando la presa.
A quella vista il suo
corpo reagì automaticamente, si avvicinò a lui per
abbracciarlo, circondandogli il collo attirandolo a se.
Sasuke per un attimo resto sorpreso ma ricambiò
l’abbraccio, affondando il viso nell’incavo del suo collo,
andando ad accarezzare quei meravigliosi fili di seta rosa.
Il moro non sembrava intenzionato a staccarsi da Sakura, con lei stava
bene, si sentiva in pace, una sensazione di calma che ormai non provava
più da tanto, d’altro canto la rosa non sembrava contraria.
Fuori la pioggia continuava a scendere violentemente, sembrava non
avesse intenzione di smettere ma ai due ragazzi non importava, in quel
momento le loro menti si trovavano in un altro mondo.
Il seno generoso della ragazza premeva contro il petto muscoloso del
compagno, facendo sì che entrambi sentissero i loro cuori
battere in contemporanea.