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Autore: babaraba    06/03/2011    1 recensioni
Questa storia è una song-fic divisa in due capitoli, una canzone per ogni capitolo. Il primo capitolo è raccontato dal punto di vista di un devastato Ron, personaggio la cui psicologia mi intriga molto. Spero di non essere andata OOC. Il secondo capitolo vedrà alternarsi il punto di vista di Ron e di Hermione. La storia tratta di una crisi tra i due. Come al solito l'insicurezza di Ron giocherà un ruolo fondamentale. Ron e Hermione si separeranno per via di un lavoro che porterà Hermione lontano da casa per un bel pezzo. Ma le cose possono aggiustarsi? Il loro amore può essere più forte delle difficoltà?
Genere: Sentimentale, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Spaccacuore

POV Ron

Tre mesi. Tre lunghissimi mesi senza di te, Hermione. Ormai vivo come un automa. Faccio le cose di tutti i giorni, al mattino mi alzo, vado a lavorare, alla sera torno a casa. Casa nostra. Non posso nemmeno dire di stare sopravvivendo, questo prevederebbe già un po' più di entusiasmo da parte mia. Tiro avanti, faccio scorrere i giorni, in attesa che qualcosa di sconvolgente mi accada. Forse in cuor mio spero solo che tu torni.
Vado a letto e anche stanotte abbasso la foto di noi due che ridiamo abbracciati, forse così riuscirò a dormire un po' meglio. Ricordo bene il giorno in cui è stata scattata la foto. Festeggiavamo il mese passato dalla battaglia finale con Ginny e Harry, noi ci abbracciammo con una certa naturalezza, cosa abbastanza strana per noi, e Ginny ci disse: "Finalmente iniziate a prenderci gusto voi due!"... le risate imbarazzate furono inevitabili. Sorrido a quel ricordo. Come vorrei tornare indietro e ricostruire tutto.

Mi sveglio di soprassalto. Ho il cuore che batte fortissimo come se avessi corso mille miglia e sudo freddo. Sento il mio volto rigato bagnato dalle lacrime. Ti ho sognata. Ti vedo lontana. Corro, corro, corro per raggiungerti, ma non riesco, tu ti allontani sempre di più. Poi, a un certo punto, sparisci. Io mi guardo attorno disperato e grido il tuo nome
"HERMIONE! HERMIONE!!!"
Poi sento quella risata folle e infantile e la sua perfida voce: "CRUCIO!"
Ti sento gridare, preda di un dolore atroce, ma non ti vedo. Ti cerco ma non ci sei, e urlo e piango perché io non posso fare niente per fermare le tue grida e il tuo dolore.
D'un tratto silenzio. Un terribile presentimento si impossessa di me, mi volto e ti vedo di fronte a me. I capelli sparsi sul viso, il tuo corpo ha una posa innaturale. Mi avvicino e sei priva di vita, esangue.
"NOOOOOOOOOOOOOO!!!"
Mi sveglio, e ringrazio per questo. Guardo sconvolto l'orologio, è solo l'una di notte, ma ora come ora non riuscirei a prendere sonno. Scendo al piano di sotto per bere un bicchier d'acqua. Vado in salotto e mi butto sul divano, decido di accendere il televisore, quel dannato aggeggio babbano che hai voluto a tutti i costi in casa nostra. Stanno trasmettendo un patetico film di babbani innamorati, una cosa melensa, sentimentale e strappalacrime. Proprio quello che mi ci voleva per farmi pensare ancora di più a te. La spengo, ma ormai il danno è fatto. Ci vuole proprio poco per buttarmi giù di morale.
Mi ricordo quando al sesto anno ho rovinato quel poco che stavo costruendo con te per una mia paranoia. Ero depresso perché avevi baciato Krum ben due anni prima! Che scemo! Probabilmente se non fossi stato anche vendicativo, oltre che paranoico, le cose sarebbero andate diversamente. Alla festa di Lumacorno avresti portato me anziché McLaggen, e ci saremmo baciati sotto il vischio, senza nessuna Lavanda di mezzo. Ma ero troppo stupido per ammetterli anche solo a me stesso questi pensieri, figuriamoci confessarli a te.


Spengo la TV
E la farfalla appesa cade giù
Ah, succede anche a me
è uno dei miei limiti.
Io per un niente vado giù
Se ci penso mi da i brividi.
Me lo dicevi anche tu
Dicevi tu ...


Ecco questo è sempre stato un grosso problema per me. Non riuscire a esprimere le mie emozioni, sono anche riuscito a mandar via l'unica cosa ben fatta della mia vita. Se quella sera avessi saputo dirti di restare, di non partire, perché, anche se egoisticamente, non riuscivo a immaginare la mia vita senza di te... e invece ho anche pensato di fare la cosa giusta. Lasciarti andare. E invece ho solo fatto male a entrambi. Probabilmente penserai che sono sempre il solito stronzo, che stare con te mi ha fatto comodo, ma non mi è mai importato più di tanto di te. Dopotutto, dietro quella tua facciata da dura, sei un'insicura anche tu... e io non ti ho mai dato grandi conferme, mi tenevo tutto dentro. E Probabilmente ora mi odierai. E se mi odi hai pienamente ragione. Devi odiarmi. Io lo faccio. Mi odio, mi odio profondamente.


Ti ho mandata via.
Sento l'odore della città
Non faccio niente, resto chiuso qua.
Ecco un altro dei miei limiti.
Io non sapevo dirti che
Solo a pensarti mi da i brividi
Anche a uno stronzo come me
Come me ...

Dimenticami Hermione, vai avanti con una vita migliore, anche se questo vuol dire perdere per sempre l'Amore e spaccarmi il cuore.


Ma non pensarmi più,
Ti ho detto di mirare
L'amore spacca il cuore.
Spara! Spara! Spara, Amore!
Ma non pensarmi più,
Che cosa vuoi aspettare?
L'amore spacca il cuore.
Spara! Spara! Spara, dritto qui ...

Pensavo di non poter essere più idiota di quanto sono stato lasciando te e Harry nella foresta, e invece sono un'altra volta riuscito a superare me stesso. Bravo, Ron!
A proposito di Krum, oggi Ginny mi ha detto che sei in Bulgaria ora. Le ho chiesto se avevi visto "Vicky". Non mi ha voluto rispondere e ho dedotto che era un sì. Se fossi qui ora mi diresti "Sei perspicace, Ronald." Ovviamente il tutto condito da sarcasmo e occhiataccia. Ma non ci sei. Ora sei con lui. Per il sinistro floscio di Merlino, se lo odio! Lo odio ancora di più perché lui può darti quella vita che io non ho mai potuto!


So chi sono io
Anche se non ho letto Freud.
So come sono fatto io
Ma non riesco a sciogliermi
Ed per questo che son qui
E tu lontana dei chilometri
Che dormirai con chi sa chi
Adesso lì...


POV Hermione

Tre mesi, Ron. Tre mesi che ti penso incessantemente. Dovrei concentrarmi sul CREPA ma non ce la faccio. Son venuta per lavorare, io, la razionale, diligente e seria Hermione Jean Granger. Eppure non ci riesco. Dovrei essere felice perché ho tra le mani un'occasione unica e irripetibile per la mia carriera, e per gli elfi domestici... eppure tutto questo mi appare insignificante ora che sono lontana da te. Tutto questo non ha senso senza te che mi appoggi. Perché questo mio lavoro, in fondo, ha avuto veramente inizio grazie a te. L'ho presa davvero sul serio dopo la tua frase durante la battaglia finale

«Un momento!» fece Ron, brusco. «Abbiamo dimenticato qualcuno!»
«Chi?» chiese Hermione.
«Gli elfi domestici, saranno tutti giù in cucina, no?»
«Vuoi dire che dobbiamo farli combattere?» domandò Harry.
«No» rispose Ron, serio. «Dobbiamo farli andar via. Non vogliamo altri Dobby, no? Non possiamo chiedergli di morire per noi...»
[Harry Potter e i Doni della Morte - J.K. Rowling]

Già, con quella frase ho avuto la certezza che tu mi avresti sostenuto in questo mio folle progetto.
Quella frase è anche quella che mi ha spronato a fare quell'atteso primo passo. Sicuramente avrei visto piovere nel mezzo del Sahara prima di una tua iniziativa. Quello che non capisco è perché. Perché Ron? Non mi ami, nè mi hai mai amato tanto, questo mi dice la mia testa, e lo confermano i tuoi gesti, ultimi esempi quelli che mi hanno portato via da te.
Ma il mio cuore mi dice di avere fiducia in te, mi dice che mi ami, perché i tuoi occhi, quegli oceani azzurri in cui molte volte ho navigato, non mi hanno mai mentito. Mi hanno sempre detto quello che le tue parole non potevano, e lo hanno sempre fatto con una chiarezza sconfinata. Ho imparato a conoscerti guardandoti negli occhi, che esprimevano con trasparenza tutto ciò che provavi, sempre. Anche quando non ti rivolgevo la parola per lunghi periodi, è stato solo per orgoglio, perché sapevo dal tuo sguardo se quello che mi feriva era fatto intenzionalmente e sapevo quando ti stavi scusando, come la volta che facesti l'imitazione di me a Trasfigurazione con uno sguardo spietato, sostituito subito dopo da uno colpevole, oppure quando ti sentii parlare male di me al primo anno, anche se non eravamo amici non volevi farmi soffrire, e il tuo sguardo pieno di imbarazzo e disagio ne era una riprova. Ma mi facevi soffrire, Ron. E io non potevo buttare via la mia dignità e il mio orgoglio. E lo stai facendo anche ora. Ma dopo tre mesi non ha più senso resistere, non ha più senso starti lontano, perché bramo i tuoi occhi, bramo quell'azzurro per sentirmi di nuovo viva e amata.
E allora che ci faccio ancora qui?



Ma non pensarmi più,
Ti ho detto di mirare
L'amore spacca il cuore.
Spara! Spara! Spara, Amore!
Ma non pensarmi più,
Che cosa vuoi aspettare?
L'amore spacca il cuore.
Spara! Spara! Spara, dritto qui


Mi giro nel letto e trovo accanto a me Viktor Krum. Da qualche settimana ci vediamo, visto che ora mi trovo in Bulgaria. Son rimasta a dormire da lui stanotte, è la prima volta che resto. Lui ovviamente è stato molto carino, non mi ha mai chiesto niente più degli sfuggenti baci che ero disposta a dargli, sarà che ogni volta che le nostre labbra si sfioravano avevo l'immagine di un ragazzo dai capelli rossi e gli occhi azzurri che mi danzava davanti agli occhi.
Sì, Viktor è molto dolce ed è un vero gentleman, ma ha anche un grosso difetto: non è Ronald Bilius Weasley.
Prendo un foglio e una penna e gli lascio un biglietto sul letto.
Scusami, ma non posso.
Mi materializzo velocemente nell'appartamento in cui stavo vivendo. Raduno in fretta e furia tutte le mie cose. In un'ora sono pronta. Incantesimo Estensivo irriconoscibile sulla mia borsa. Dentro ho tutto il necessario, il resto tornerò a prenderlo più avanti. Oddio, so che a Londra è l'una di notte, ma devo vederti ora, a costo di buttarti giù dal letto.
Mi materializzo di fronte a casa nostra. Busso fragorosamente e insistentemente alla porta. Dovessi aspettare anche tutta la notte qua fuori, al freddo, giuro che lo farò!

Ma non pensarmi più,
Ti ho detto di mirare
L'amore spacca il cuore.
Spara! Spara! Spara, Amore!
Ma non pensarmi più,
Che cosa vuoi aspettare?
L'amore spacca il cuore.
Spara! Spara! Spara, dritto qui

Pensavo di dover attendere di più e invece dopo meno di un minuto mi apri la porta con uno sguardo spento. Poi, improvvisamente mi metti a fuoco e i tuoi occhi hanno un guizzo vitale, felice. Mi guardi, mi sorridi. E' uno di quegli sguardi che riservi solo a me, quello sguardo sognante che hai quando mi guardi mentre io faccio qualcosa e pensi che io non ti veda, ed è per questo che mi guardi così, perché appena mi volto verso di te cambi subito espressione. Però ora hai quello sguardo sul viso, davanti a me... è come se vedessi il sole. E forse è così, forse questo è la prima volta in tre mesi che la luce tocca i tuoi occhi, perché vedo il tuo volto segnato e scavato. Chissà se mangiavi e dormivi? Merlino! Ma perché me ne sono andata. Mentre ti sono davanti e questi pensieri mi affollano la mente quasi non riesco a respirare, ma prendo fiato. Devo chiedertelo.
"Ron..."
"Hermione, oh, Hermione!"
"Sh, zitto! Fammi finire! Ron, devo sapere. Tu mi ami?"
Sembri un fiume in piena pronto a esplodere. Apri la bocca, la chiudi. La riapri e la richiudi un altra volta. Chiudi gli occhi  e sospirando, sorridi.
"Tu non immagini quanto."
Ti butto le braccia al collo e ti bacio, inaspettatamente, con passione e trasporto. Le mie labbra vogliono recuperare i tre mesi che son state lontane dalle tue.  E come la prima volta tu rimani inizialmente sorpreso, ma poi rispondi con entusiasmo al mio bacio. Ci separiamo, ho la fronte appoggiata alla tua. Ti sussurro:
"Non mi serve sapere altro."
"Hermione, ma il lavoro... tutto quello che stavi costruendo...? E Krum???"
"Sempre la solita perspicacia Ronald! Ora sono qui, sono tornata, no? Sta zitto e vieni dentro casa... si gela qua fuori!"
Ti spingo dentro casa nostra e chiudo la porta, mentre tra un bacio e l'altro saliamo le scale penso, felice, "Quello che sto costruendo è la mia vita insieme a te."

[Spaccacuore - Samuele Bersani]

Spazio dell'autrice:
Non è stata un'avventura molto lunga, ma questa fan fiction a due capitoli si è conclusa. So che non è un granchè, so che è depressa e smielata, ma voglio ritenermi soddisfatta di me stessa per aver portato a termine il mio secondo lavoro. Vi prego di essere buoni se vorrete lasciarmi qualche altra recensione, ve ne sarei molto grata! Spero di non aver deluso chi ha seguito il primo capitolo e di aver riunito bene Ron e Hermione, a forza di sguardi, che a mio avviso spesso sono più forti delle parole, e nel loro caso sicuramente!
Ancora grazie! Baci baci,
Babaraba
  
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