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Autore: IsaMarie    07/03/2011    14 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Cap. 77 EFP Buongiorno e buon inizio settimana!
Eccoci con il capitolo. Molte di voi sono convinte che finalmente sia arrivato anche il momento per i nostri piccioncini!
Ma siete sicure che sia proprio così? Bè, ancora non sapete che ne pensa Edward... Bella sembra convinta al 100%, ma Edward?
Non vi resta che scoprirlo!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!

Ovviamente per chi può consigliamo la lettura del capitolo integrale!
CAPITOLO 77 rating rosso

CAPITOLO 77 



Passione



Pov Edward


Com’ero felice per le parole che ci eravamo appena scambiati! Avevamo trascorso un giorno complicato, tormentato, che avrebbe potuto mettere in difficoltà il nostro rapporto… invece… per fortuna io e lei ci eravamo chiariti, scusati e perdonati a vicenda. Avevamo compiuto un’evoluzione fondamentale verso un ulteriore sviluppo della nostra storia: dopo il chiarimento, entrambi eravamo maggiormente consapevoli che la nostra rispettiva metà non fosse una creatura irreprensibile, priva di difetti o debolezze… eravamo due esseri umani, due persone imperfette, ma assurdamente innamorate anche delle imperfezioni dell’altro… adoravo la mia stellina impacciata, tenera e un po’ goffa, insicura ed incantevole, irascibile ma altruista e generosa; la mia stupenda ragazza… un po’ bambina, dolce e viziata… e un po’ donna, provocante e sexy…
Mi sembrava che il nostro legame fosse divenuto più saldo, intenso e profondo… le grandi ali dell’amore ci avevano innalzato nel cielo e insieme avevamo superato gli ostacoli più infidi, le montagne più alte; e in quel momento ci stavamo librando nella volta celeste, ebbri di felicità. I nostri sentimenti erano soddisfatti, ma i nostri corpi urlavano a gran voce e pretendevano un altro tipo di appagamento…
Io e Bella ci stavamo guardando negli occhi in modo così intenso che ad un certo punto ebbi la netta impressione di essere in grado persino di leggere nella sua mente… il suo corpo reclamava il mio… almeno tanto quanto il mio esigeva il suo!
-Sì, amore… anch’io ho bisogno di te…- mormorai con un sorriso carico di complicità e approvazione. Avevamo appena superato una settimana di tensione, colma di lontananze, silenzi, incomprensioni, timori, litigi… avevamo bisogno di abbandonarci ai nostri sensi!
I nostri visi, separati da pochi centimetri, erano uniti dal calore dei nostri respiri; le nostre labbra, pronte e vogliose di infrangersi e perdersi l’una dentro l’altra; e la bramosia di baciare quella splendida creatura si impossessò di me con una furia selvaggia. Sentivo la disperata necessità di riappropriarmi di quella bocca così perfetta, così rossa, così sensuale, così peccaminosa…
Mi avventai su quelle labbra carnose e morbide e nel momento in cui le nostre lingue si incontrarono impazzii dal piacere, perché percepivo che lei mi stava assecondando con tutta se stessa. Le accarezzai più e più volte il palato e la lingua, impossessandomi di quel bollente anfratto. La sua mano aumentò la pressione sulla mia notevole eccitazione, facendomi gemere sulla sua bocca… poi pian piano, birichina, risalì accarezzandomi gli addominali… il torace… le spalle… il collo… e nel frattempo le sue dita mi donavano migliaia di brividi…
Infine la sua mano si congiunse all’altra, già saldamente intrecciata ai miei capelli… la sentivo stringerli, afferrarli, tirarli… esattamente con la stessa foga che ci aveva messo la prima volta che ci eravamo baciati… ormai la conoscevo bene… il suo era un esplicito invito ad approfondire ancora di più la mia irruenza: la frenesia di perderci in quelle meravigliose sensazioni ci scuoteva entrambi…
Con il trascorrere del tempo i nostri movimenti diventarono sempre più decisi, finché non ci ritrovammo ansanti e con il cuore che pompava a mille. Dio, quanto mi era mancato baciarla in modo così appassionato in quella settimana! Ero assetato di lei, la bramavo come il deserto anela poche gocce d’acqua…
Avevo la testa che mi girava, il respiro corto e affannato, mi sentivo in estasi.
Sentii immediatamente il calore che già incendiava il mio basso ventre estendersi e appropriarsi di ogni cellula del mio essere; il mio ‘piccolo’ Cullen oramai pulsava dolorosamente sulla sua anca, ma feci il possibile per ignorarlo. Resistere al richiamo di quella deliziosa sirena incantatrice era un’atroce tortura, ma avevo deciso da un pezzo come e quando l’avrei fatta mia per la prima volta… mancava davvero poco, ma purtroppo non era ancora quella la nostra serata perfetta!
Sospirai e scesi a baciarle il collo dal profumo fruttato e lo percorsi per tutta la sua lunghezza con la mia lingua infuocata, regalandole una serie di tremolii e brividi di eccitazione. Un gemito le scappò dal profondo della gola e io, compiaciuto, iniziai a sorridere sul suo collo. La mia gattina aveva iniziato a fare le fusa…
Poi strofinando il naso, risalii sul suo viso accaldato e le diedi un bacio a stampo, soffermandomi ad ammirarla come se mi fossi trovato di fronte all’idolo più prezioso del mondo. Lei arrossì sotto il mio sguardo intenso e mosse di nuovo il suo palmo verso il cavallo dei miei pantaloni… la mia piccola streghetta! Come se non fossi già al limite!
La sua mano, appoggiata sulla stoffa dei jeans, iniziò a premere sul mio membro, talmente turgido e pulsante di desiderio, che mi sembrava di essere sul punto di esplodere… e quella chiave, in quel luogo così delicato, mi procurava un fastidio indescrivibile!
Come se anche lei avesse potuto leggermi nel pensiero, infilò la sua piccola e delicata manina, facendosi strada all’interno dei pantaloni e dei boxer… provocandomi un gemito profondo…
-Bella…- mormorai roco, chiudendo gli occhi e gustandomi il momento in cui le sue dita sarebbero entrate a contatto con la mia pelle accaldata e smaniosa di quel tocco intimo. Con mia grande sorpresa, però, appena Bella afferrò la chiave, la estrasse dai jeans e si allontanò leggermente dal mio corpo, lasciando il mio amichetto terribilmente frustrato e me completamente allibito a fissarla, stupito per quella crudele interruzione. Lei mi sorrise rassicurante e maliziosa.
-Non vado proprio da nessuna parte, non preoccuparti… voglio solo prendere un paio di cose in camera mia e torno subito… ti fidi di me?- sussurrò, mentre si avvicinava all’uscio e lo apriva.
Oddio, sarei impazzito di brutto quella sera… mi mancava poco al delirio totale! Il suo ancheggiamento così sensuale verso la porta mi stava facendo uscire fuori di testa… avrei voluto spogliarla immediatamente e farla finalmente mia… ma non potevo… dovevo resistere… la nostra serata sarebbe arrivata e avremmo fatto l’amore in un’atmosfera romanticissima e non dopo aver litigato furiosamente per tutto il giorno, per la prima volta da quando eravamo insieme… calma i bollori, Edward! Cazzo, non è questa la serata…
-Certo che mi fido, amore…- le risposi imbambolato, con una discreta dose di intontimento.
Appena uscì, cercai di sistemarmi un po’ il cavallo dei pantaloni e di riprendere un minimo di autocontrollo; altrimenti Bella, appena rientrata da quella porta, avrebbe corso il serio rischio che le saltassi addosso come un maniaco assatanato!
Dopo pochissimo ritornò con l’i-pod in mano e lo collegò alle mie casse… e trascorso ancora qualche istante, le note di una ritmata melodia si diffusero nell’intera stanza… poi sparse un po’ di candele profumate in varie zone della camera e le accese… quando spense le luci, un’illuminazione soft si diffuse ovunque e l’atmosfera dell’ambiente divenne subito intima e calda.
Sorrisi per il suo adorabile pensiero… la mia dolcissima gattina! Ma nel momento in cui i miei occhi si posarono nuovamente sulla sua audace figura, mi ritrovai di fronte non più ad una tenera micetta ma… ad una panterina super sexy!
Il mio cervello si scollegò immediatamente dal mio corpo e quest’ultimo prese il sopravvento: la mia espressione si trasformò in una maschera di lussuria che esprimeva tutto il mio desiderio…
Bella aveva iniziato a muoversi in maniera provocante a ritmo di musica e stava ballando per me, mentre le sue mani si muovevano delicate accarezzando quelle curve mozzafiato, passando e ripassando sui seni, sui glutei, sulle cosce, sul ventre, sulle spalle, sul collo, sulle braccia…
Deglutii rumorosamente, mentre il mio respiro subiva un’accelerazione improvvisa, e il mio petto si alzava e abbassava in maniera incontrollata… Cazzo! Aveva deciso di farmi morire?!
Dovevo riprendere il controllo di me stesso… o l’avrei posseduta seduta stante!
Basta, Edward, finiscila! Non sei mica un ragazzino alle prime armi! Anzi… ero io quello con l’esperienza, ero io che avrei dovuto guidarla in quei momenti… e non attendere che mi eccitasse talmente tanto da rischiare di venire al primo tocco! Cristo santo, dovevo calmarmi!
Le avevo intimato prima che le regole le avrei dettate io quella sera, e così sarebbe stato! E per quella serata la regola sarebbe stata unica: solo petting!
-Bentornata pantera!- mormorai maliziosamente, con gli occhi ebbri di quella visione stupenda. Con uno sforzo immenso decisi di riprendere le redini del gioco: se l’avessi lasciata fare, la sua virtù non sarebbe durata ancora a lungo! La vidi sorridermi, mentre le guance, in precedenza solo leggermente rosate, le presero fuoco. Era uno spettacolo mozzafiato: il suo corpo da urlo fasciato stretto da quell’indumento di pelle nera, i capelli mossi e scarmigliati, gli occhi lucenti, le guance accaldate, le labbra rosse…
Incapace di starle così distante, mi avvicinai a lei e la afferrai con irruenza, facendola voltare e addossandola completamente al mio corpo… i nostri bacini strusciavano uno contro l’altro… la mia erezione iniziò a premere forte e vigorosa sulle sue natiche… le mie mani presero a stringere i suoi fianchi per guidare i nostri corpi in quella infuocata danza di passione…
Mi chinai, spostandole i capelli su una spalla, e iniziai a mordicchiarle delicatamente il collo profumato, mentre una mia mano era risalita verso una delle sue soffici colline… le accarezzai quella morbida rotondità, mentre la liscia pelle di quella tuta mi faceva eccitare ancora di più; inoltre Bella aveva preso ad ansimare, più vogliosa e stupenda che mai… Dio! Mi sentivo onnipotente in quel momento! Ero io che la facevo gemere in quel modo… e ancora non avevo nemmeno iniziato! L’avrei fatta ammattire quella sera… l’avrei fatta godere più e più volte con le mani e la mia lingua… le avrei usate su ogni centimetro del suo corpo meraviglioso…
Cominciai a giocare con il gancetto della cerniera: con due dita lo facevo alzare e riabbassare molto lentamente, in una estenuante tortura, facendola sospirare in modo quasi indecente…
Dio, era semplicemente divina così abbandonata alle mie carezze! Volevo farla impazzire, come lei aveva fatto con me la settimana precedente… anche se ero perfettamente consapevole che quel gioco mi si sarebbe ritorto contro… il mio autocontrollo era già stato messo a dura prova e in più era una settimana che non avevo nessun tipo di contatto con lei a causa della sua malattia…
Con infinita indolenza, feci scorrere la zip verso il basso, fermandomi subito sotto il seno, che nel frattempo aveva fatto capolino… era fasciato stretto in un reggiseno di pizzo nero estremamente sensuale… le sue punte rosee svettavano in modo prepotente all’infuori… sembrava quasi riuscissero a forare quella stoffa delicata… le vedevo chiaramente da sopra la sua spalla… così turgide… pronte per essere adorate dalla mia bocca e dalle mie mani…
Oddio, Bella mi avrebbe mandato al manicomio!
Presi ad accarezzare i suoi seni con tutte le dita… erano perfetti, sembravano creati apposta per essere contenuti esattamente nelle mie mani… li massaggiai circolarmente, premendo il palmo su quelle gemme così rigonfie… fino a strizzarle con un pizzico delicato…
-Oh Edward…- mormorò Bella in un sospiro, con la testa completamente abbandonata sulla mia spalla… la mia lingua seguì il profilo della sua mascella e lei si voltò immediatamente facendo finire le sue labbra sulle mie, infilando all’istante la sua lingua alla ricerca della mia, trascinandomi in un bacio carico di irruenza, passione e voglia (repressa a stento) di poter finalmente fare parte in modo completo l’uno dell’altra…
Continuammo a ballare, allacciati stretti, mentre eccitavo i suoi sensi, per provocarla oltre ogni misura… volevo regalarle infinito piacere, con ogni fibra del mio essere…
-Edward… mi stai facendo impazzire…- mormorò; sorrisi vittorioso a quel suo completo abbandono.
-Te lo avevo promesso, streghetta… mi devo ancora vendicare del tuo comportamento subdolo al torneo… preparati, perché stasera la mia lingua e le mie mani faranno parte integrante del tuo corpo…- sussurrai. La voltai verso di me, percorrendo l’intera sua figura con uno sguardo lascivo... le sorrisi, mentre i suoi occhi erano completamente lucidi per il desiderio…
-Sei bellissima… sexy da morire…- mormorai roco. La feci indietreggiare finché le sue gambe non scontrarono il letto e la spinsi leggermente per farla sdraiare… I suoi occhi non lasciavano un momento i miei, mentre lei continuava a morsicare il suo labbro inferiore. Non riuscii a trattenermi e mi avventai di nuovo sulla sua bocca così carnosa e accogliente, sostituendo i miei denti ai suoi nel torturare quel labbro così meravigliosamente perfetto. I suoi gemiti aumentarono e le sue mani andarono a intrecciarsi ai miei capelli, tirandoli leggermente ed eccitandomi sempre più…
Lasciai le sue dolcissime labbra e scesi verso le sue colline a (leccare,) lambire e stuzzicare quelle punte così sensuali attraverso quel pizzo che rendeva tutto ancora più eccitante. Afferrai coi denti il gancetto della zip e lentamente lo tirai giù fino ad arrivare al suo monte di Venere. La mia lingua si infilò leggermente sotto gli slip, percorrendone tutto il bordo… fremendo nell’attesa spasmodica di sentire quel sapore che ormai amavo e desideravo più di ogni altra cosa… sentivo l’odore della sua eccitazione farsi sempre più intenso e questo fece pulsare sempre più violentemente il mio amichetto che richiedeva a gran voce di essere soddisfatto. Mi imposi di respirare più lentamente, in modo da tentare di riprendere un minimo di autocontrollo…
Mi alzai leggermente e le sfilai gli stivali uno per uno… la attirai verso di me, per farla sedere e poter far scivolare giù dalle spalle quell’indumento così provocante… la feci sdraiare nuovamente e Bella inarcò immediatamente il bacino per aiutarmi a sfilarle la tutina e quando le lasciai scoperte anche le sue bellissime gambe, mi accorsi che indossava le autoreggenti. Cristo! I miei occhi si allargarono ancora di più alla visione di quella splendida dea e notai che sorrideva compiaciuta.
-Tu sei perfida! Mi vuoi far uscire fuori di testa completamente, vero?!- esclamai, con una voce talmente profonda che faticavo a riconoscermi.
-E se ti dicessi di sì?! Cosa faresti?!- mi chiese, improvvisamente audace e maliziosa. Sorrisi, scuotendo il capo. L’adoravo!
-Che ci stai riuscendo perfettamente, pantera… ti giuro Bella che davanti a te sono senza parole! Sei una dea! Non ci sono abbastanza aggettivi per descriverti!- le dichiarai con sincerità; lei arrossì di nuovo e si avvicinò alle mie labbra, leccandone il profilo e facendomi fremere di desiderio.
-Mmm… amore… sei troppo vestito per i miei gusti…- sussurrò sulle mie labbra. Anche per i miei, sogghignai.
-Pensaci tu, bambolina…- la invitai con un sorriso malizioso; subito dopo mi sfilò la maglietta e le sue mani corsero direttamente ai bottoni dei miei jeans, slacciandoli pigramente uno ad uno… cazzo, troppo lentamente! Terminato quell’atroce supplizio, mi abbassò pantaloni e boxer in un solo colpo ed io calciai via quegli inutili indumenti…
Le sue labbra iniziarono a baciarmi il collo per poi scendere sul mio petto… le sue mani invece solleticavano la mia schiena, disegnando incomprensibili ghirigori che mi scatenavano dei forti brividi lungo tutta la spina dorsale… Cazzo, stavo delirando! Era troppo intenso, troppo!
Un improvviso gemito proruppe dalla mia gola, nel momento in cui la mano calda di Bella arrivò alla destinazione tanto agognata… la sua mano si muoveva senza fretta mentre le nostre bocche erano di nuovo incollate in un bacio fatto solo di lingue, ad alto contenuto erotico…
Ci sdraiammo sul letto uno di fianco all’altra, mentre le nostre labbra e le nostre bocche non ne volevano sapere di staccarsi… le mie mani vagavano su quel corpo da urlo… volevo essere dappertutto, ma per quanto toccassi e accarezzassi la mia dea, mi sembrava che non bastasse mai…
Con un piccolo movimento le sganciai e le tolsi il reggiseno e mi avventai su quelle dolci colline, che non aspettavano altro che le mie appassionate attenzioni…
Lei gemette dal piacere e cominciò ad ansimare pesantemente. Le sue piccole mani mi accarezzarono la testa e afferrandomi per i capelli, mi invitò ad approfondire il mio contatto.
-Ahh… Edward… mi fai impazzire!- sospirò in preda al piacere. Il suo gesto e le sue parole mi infiammarono ancora di più. Adoravo quelle morbide rotondità con tutto me stesso, mi ci sarei perso per sempre nei meandri di quella pelle così vellutata, liscia e semplicemente perfetta, ora decisamente più calda e arrossata grazie ai miei tocchi audaci. Bella rispondeva alle mie carezze e ai miei baci con ansiti e gemiti sempre più profondi, abbandonata totalmente al piacere, incapace di fare altro… inarcava la schiena come chiara richiesta per ottenere di più. Raccolsi la sua muta invocazione e con una mano arrivai ai suoi slip; quando mi accorsi in che condizioni fossero, quel pizzico di ragione che ancora rimaneva ancorata alla parte razionale del mio cervello fuggì del tutto, rendendomi completamente cieco per la bramosia di affondare il viso in quel morbido, odoroso e caldo rifugio… volevo saziarmi del suo intenso sapore di donna!
Con un balzo felino mi alzai e mi inginocchiai tra le sue gambe; le mie dita lunghe scivolarono sotto il leggero tessuto, finché non sentii la necessità di sfilarle quell’ultimo inutile indumento. Era completamente nuda… solo le gambe restarono avvolte dalle autoreggenti nere… quelle potevano rimanere… dio, la mia Bella era uno spettacolo superbo!
-Mmm… Bella… sei così… liscia… soffice… morbida… e sei pronta… per me…- sussurrai eccitato. Mi dedicai a lungo alla parte più intima e nascosta di lei, mentre brividi e gemiti travolgenti la scuotevano completamente. Un profondo sospiro di pura estasi uscì dalla sua gola, mandandomi in visibilio; la osservai con ammirazione: lei era il mio angelo ed era meravigliosa!
Le sorrisi con adorazione e poi mi avvicinai alle sue labbra di fuoco.
-Sei bellissima…- sussurrai a mezzo centimetro dalla sua bocca; colmai l’esigua distanza e la baciai, pretendendo di occupare l’intera sua cavità con la mia lingua avida ed ingorda. E lei ricambiò il bacio in un modo incredibile: la sua lingua reclamò il pieno controllo della mia e io la lasciai fare. Quando lei percepì che stavo per approfondire ancora di più il mio contatto, trattenne il respiro per un istante; poi esplose in una carica di piacere…
-Ti amo, Bella… brava, piccola… lasciati andare… così…- sussurrai con una voce roca e profonda. Cercai di donarle più piacere possibile, e vidi con gioia stavo che riuscendo ad amplificare talmente tanto le sue sensazioni, che fu costretta a chiudere gli occhi e a stringere le mani sulle lenzuola, come per aggrapparsi a qualcosa. Sorrisi, compiaciuto: non era lontana dal culmine.
Dopo poco infatti un piacere intenso la travolse… la mia gattina, mugolò completamente appagata… Ero così soddisfatto e fiero di averle fatto provare quelle intense sensazioni! E quello era solo il primo round!
Con una mano iniziai ad accarezzarle i capelli e il viso, mentre le mie labbra si appoggiarono irruente sulle sue. Pian piano, il respiro accelerato e il battito intenso del suo cuore si calmarono.
Inspirai forte per poter sentire tutto il suo profumo di donna. Dio, quanto mi era mancato! Era un perfetto bouquet di fragranza e gusto che incendiava i miei sensi, rischiando seriamente di farmi perdere il controllo di me stesso…
-Mmm… sei dolcissima… puro nettare, bambolina mia…- mormorai estasiato. -Bella…- continuai in un sussurro sempre più eccitato; -Te lo garantisco… stasera non smetterai di godere!- annunciai con un ghigno spudorato. La vidi deglutire, accentuando sempre più il rossore sul suo viso.
Avvicinai il mio viso al suo e la mia bocca fu ancora sulla sua, in un bacio traboccante di ardore e passione infuocata. In risposta alle mie carezze, lei iniziò a muovere la sua mano sul mio petto nudo e lo accarezzò lentamente, donandomi delle scariche elettriche così potenti da annebbiare i miei sensi.
In un gioco colmo d’azzardo per il mio già provato autocontrollo, lasciai che la sua mano proseguisse il suo sensuale tocco sulle spalle, sui pettorali, sugli addominali scolpiti, sui fianchi, sulla leggera peluria sotto l’ombelico che proseguiva più giù, verso la mia pronunciata erezione…
Quando il pericolo di saltarle addosso come un animale selvaggio si fece concreto, decisi di intervenire. Afferrai i piccoli polsi in una mano e portai le sue braccia sopra la sua testa.
-No, no stellina mia… non è ancora il mio turno! Non ho ancora finito con te!- mormorai con una carica erotica pazzesca.
-Ma Edward… tu…- tentò inutilmente di protestare.
-Sshh, bambolina… detto io le regole stasera… e ho deciso che tu dovrai abbandonarti a me ancora… e ancora… e ancora- puntualizzai con un roco sussurro, mentre alternavo le mie roventi parole a baci infuocati, che dal viso scendevano lungo il collo, dal profumo inebriante. Sentii il suo respiro accelerare di nuovo a causa dell’eccitazione. Dio era magnifica!
Mi soffermai un attimo per ammirarla ancora… i miei occhi non si sarebbero mai saziati della visione del suo splendido corpo… Davanti a me avevo l’amore della mia vita. I suoi bellissimi seni, perfetti per le mie mani, ora ondeggiavano su e giù a causa del suo respiro affannoso, ammaliandomi. Gli occhi del mio angelo erano lucidi per l’eccitazione, e le labbra rosse e gonfie per i baci infuocati che ci eravamo scambiati. Continuava a torturare con i denti quello inferiore, lievemente imbarazzata. Chissà a cosa stava pensando…
Sorrisi, eccitato come non mai. Le presi il labbro tra i miei denti cominciando a mordicchiarlo, a succhiarlo, poi mi persi di nuovo in quell’anfratto caldo che mi riaccolse con gioia. La strinsi spasmodicamente a me e quando i suoi seni nudi si appoggiarono al mio petto, percepii le sue turgide gemme strusciarsi sulla leggera peluria del mio torace e all’istante sentii pulsare dolorosamente il mio amichetto. Stavo giocando con il fuoco, ne ero consapevole… era un gioco diabolico, perverso, ma così seducente…
Le sue mani percorrevano i miei capelli, il collo, la schiena… e infine andarono a posarsi sulle mie natiche, accarezzandole con voluttà. Un sospiro roco uscì dalla mia gola. Dio, mi ardeva un fuoco dentro! Mi sentivo bruciare come fossi una centrale nucleare!
Appoggiai una mano sul materasso, mentre con la mano libera posai l’indice sulla sua fronte e piano scesi giù, disegnando linee immaginarie sulla sua morbida e profumata pelle, sfiorandole il nasino… la bocca… il mento… proseguendo sempre più verso il basso… le spalle, i seni, il ventre piatto, l’ombelico… poi ancora più giù, verso la mia agognata meta, in un lento supplizio dei suoi e dei miei sensi…
Basta! Non ce la facevo più! Volevo farle provare piacere in ogni modo possibile… assaporare ogni cosa di lei!
-Cristo, Bella! Sei favolosa!- esclamai con libidine. Mi fiondai sulla sua liscia e rosea pelle, fino ad arrivare di nuovo nel suo punto più nascosto, gustandomi quella morbida setosità…
Bella gemette ancora, mentre ogni mia più piccola attenzione era dedicata solo a quella parte così sensuale di lei, facendo inarcare il  suo splendido corpo infuocato di passione…
Ormai era completamente persa in quel vortice di benessere e piacere… il mio cervello era completamente in tilt e sentivo il mio membro sempre più gonfio e duro… non ce la facevo più… ero al limite!
Ma la volontà di venerare la mia dea era più tenace della mia eccitazione, e con notevole sforzo fui in grado di mantenere un minimo di autocontrollo, riuscendo ad ignorare (almeno per il momento) quella parte così dolorosa del mio corpo, che pulsava con intensa decisione.
Proseguii con voracità i miei baci e i miei tocchi infuocati, mentre altro piacere si propagò ad ogni fibra del suo essere, accompagnandola alla vetta…
Pian piano risalii iniziando un lento percorso… per tornare a perdermi in quella bocca peccaminosa…
Bella mi attirò a sé con ardore e mi baciò con una passione che mi fece comprendere quanto piacere le avessi appena regalato…
Ma ero solo all’inizio! Avevo intenzione di venerare la mia pantera il più a lungo possibile!








ANTEPRIMA CAPITOLO 78


Volevo il mio uomo più di ogni altra cosa al mondo e… lui voleva me! Ne ero certa… i segnali che mi mandava il suo corpo voglioso erano inequivocabili e ora in balia di questa bramosa frenesia mi sembrava non avesse alcun senso attendere ancora…
Avvicinai ancora di più la mia intimità alla sua, mentre con la gamba gli avvolsi un fianco, trattenendo il respiro quando le nostre intimità si scontrarono così esposte… lasciai scivolare via la mano e risalii lungo la sua schiena, accarezzando i suoi muscoli contratti…
In quel preciso momento Edward, che aveva chiuso gli occhi e reclinato la testa all’indietro per godere di quel piacere intenso, si irrigidì e i suoi occhi si sgranarono, fissando i miei con uno sguardo che esprimeva contemporaneamente meraviglia e il forte desiderio che aveva per me.
Ormai ansimavo vistosamente… e il rossore delle gote, mi sembrava si fosse irradiato sotto forma di calore in tutto il mio corpo… ero in balia delle emozioni e del desiderio più sfrenato…
La luce soffusa creata dalle candele sparse in tutta la stanza danzava sul suo viso perfetto e sui suoi capelli bronzei, donandogli riflessi e bagliori ancora più vermigli che sembravano aumentare la passione che sprigionava il suo corpo… aveva le sembianze di un angelo… l’angelo più bello che si sarebbe mai potuto immaginare, e sperai con tutte le mie forze che lui avesse tutta l’intenzione di portarmi con sé nel suo paradiso, fatto di passione, amore e lussuria…
In realtà avevo il terrore che mi fermasse di nuovo o peggio ancora che si allontanasse bruscamente…



Vi ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni
e il nostro blog Le fan fiction di Manu e Sara

Volevamo segnalarvi un nuovo forum aperto da  due scrittrici molto brave: Yara89 e essebi! 
Andate a fare una visitina, ne vale la pena!
E&Y'world: il mondo delle fanfiction

Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!


Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
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Lalayasha

Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


the dark side of the moon di barbara_f
Solo per un week-end di Isabella v (sara_g)
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