Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Red and Black    07/03/2011    5 recensioni
« Non posso amarti » ..le parole giunsero all’orecchio di Grell come un fulmine a ciel sereno. Ebbe la sensazione che centinaia di schegge di vetro gli trafiggessero i timpani.
Il gelo : intorno al suo corpo, nel suo sangue, in ogni piccolo capillare di quel corpo perfetto.
Genere: Dark, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Grell Sutcliff, Sebastian Michaelis
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lust  as drugs.
 
L'Invernò lasciò il posto alla Primavera, arco di tempo durante il quale i due non si rividero.
Il trascorrere del tempo non era poi così rilevante per due esseri condannati a non mutare.
Tutti i giornali di Londra parlarono dell'omicidio di Alesha ma la Regina non ne rimase infastidita: la morte di una sola popolana non 
attirava particolarmente l'attenzione.
Sebastian venne a conoscenza dell'accaduto tramite il giornale che Ciel lasciò sulla scrivania incustodito. Il Demone non ebbe dubbi riguardo l'identità del killer, ma non si disturbò di cercarlo per impartirgli una lezione: se non dava noia al proprio Bocchan di conseguenza non infastidiva neanche lui.
I segni sul suo corpo erano ormai spariti, così come erano svaniti i pensieri rivolti allo Shinigami, sebbene inizialmente la voglia di 
saziarsi con la sua anima peccaminosa, contemporaneamente così vicina ai Cieli, lo ossessionava: possedere Grell per poche ore equivaleva al divorare tre anime, una vera bontà. Non lo amava e sapeva che lo stesso valeva per lo Shinigami, ma la lussuria, gli omicidi, la sofferenza delle vittime che il Mietitore aveva ucciso, lo avvolgevano aprendogli l'accesso alle porte del Paradiso.
Quella mattina era giunta una lettera dalla Regina, che incaricava il suo fedele cane d'investigare riguardo il traffico di organi; nella periferia di Londra uomini senza cuore compravano i figli di madri disperate per poi ucciderli e rivendere gli organi ad un prezzo elevato.
Fermo in un vicolo Sebastian attendeva che le donne si recassero nella bottega malridotta e male odorante nella quale si verificava lo scambio. « Nè, Sebas-chan~ » una voce familiare proveniente dal cornicione di un'abitazione chiedeva la sua attenzione. Quando il Demone alzò gli occhi scorse lo Shinigami, seduto con le gambe penzoloni,che lo osservava con uno strano ghigno in faccia.La luna gli illuminava il 
volto. 
« Non ho tempo da perdere,Grell. Hai ottenuto ciò che bramavi, vattene» ma il Dio non sentì nemmeno quelle parole, si lasciò cadere dalla casa con l'intento di finire tra le sue braccia ma, all'ultimo momento, Sebastian si spostò lasciando che l'altro finisse con il volto affondato nel terreno.
« N-non il mio prezioso viso!» furono le parole che lo sfortunato pronunciò rialzandosi mentre con le mani si accarezzava il volto dolorante. «Vuoi forse macchiarti del crimine d'aver distrutto un' opera d'arte?!» gli urlò contro mentre s'alzava e si sistemava il cappotto rosso, guardandolo negli occhi. Nonostante si stesse sforzando di non pensare alla notte passata in sua compagnia capì ben presto che non poteva riuscirci, le immagini si proiettavano all'interno del suo cervello come se le stesse osservando attraverso il Cinematic Record di una delle sue vittime.
Per Sebastian invece era l'esatto opposto: quella notte era sepolta dentro di sé e trovare il Dio a pochi centimetri di distanza non  procurava in lui alcun tipo di reazione.
« ..e comunque » tornò a parlare « non sono qui per te, ma per lavoro. Però perché non unire il dovere al piacere?~ » Il Demone ignorò volontariamente la sua provocazione per occuparsi invece dell'affermazione sul lavoro. « Lavoro?» chiese inarcando il sopracciglio.
« Esattamente.» agitò in aria la motosega « devo prendere l'anima di un uomo tra esattamente.. .5 minuti» lanciò un'occhiata alla bottega nella quale si svolgeva l'abominio. Il Demone sospirò, non poteva permettere che morisse, la Regina lo desiderava vivo, il privilegio di torturarlo ed ucciderlo spettava a lei. Senza fretta s'avviò verso l'emporio e lo aprì. Grell lo seguì con uno strano cipiglio in fronte, non capendo cosa intendesse fare.  Sgranò gli occhi quando capì le sue intenzioni: non avrebbe permesso al Demone di rubargli l'anima come era accaduto diversi mesi prima. Lo superò di un passo ma venne bloccato da una mano che gli afferrò i capelli per poi tirarli con forza verso il basso « Non interferire se non vuoi che sfiguri quella tua faccia.» Lo Shinigami rabbrividì e si dimenò, piagnucolando.

L'uomo, che fino ad all'ora s'era limitato ad osservarli con aria annoiata, s'alzò per avvicinarsi. « Signori.. siete qui per acquistare?» chiese fissando i due strani tipi. Fu allora che una donna tremante e piangente fece irruzzione nel negozio. Il negoziante la guardò e scoppiò a ridere « Charnette » disse con una punta di disprezzo « cosa vuoi? Non ti darò altri soldi, ho pagato il tuo marmocchio raggrinzito più del dovuto! Ora vattene,puttana!» ma la donna non accennò ad indietreggiare.
 
« L-lascia la mia anima!» urlò Grell mentre tentava di liberarsi dalla stretta. Gli assestò un calcio al petto e Sebastian fu costretto a lasciare la presa. Lo Shinigami gli si avventò contro, costringendolo a cadere -dopo aver sbattuto con il capo contro uno scaffale. « Se non prenderò quell'anime William mi caricherà di straordinari, non voglio!» sibilò lo Shinigami.
 
« .. Non..non sono qui..qui per i soldi.» bisbigliò la donna senza alzare il volto, i capelli unti le ricadevano sulle spalle. Teneva le mani intrecciate davanti al grembo. L'uomo le si avvicinò ridendo « Torna tra nove mesi, quando sfornerai un altro sporco bambino! Sei una puttana,no? Le opportinutà di restare incinta non ti mancano.» posò gli occhi sul suo ventre e fu allora che vide che l'abito che indossava la donna era completamente macchiato di sangue e che, nella mancina, stringeva un coltello.
 
« Non m'interessa.» rispose il Demone capovolgendo la situazione e piantandosi sopra di lui. « Il mio Bocchan mi ha ordinato di catturare quest'uomo, ed io lo farò. Non sarai tu a fermarmi,Grell.» in tutta risposta l'altro lo colpì con la motosega sulla spalla, affondandola fino a sentire il sangue gocciolare a terra.
 
« Charnette!» l'uomo mosse un passo in sua direzione per poi indietreggiare subito dopo, impaurito. « C-cosa..» non fu in grado di terminare la frase, iniziava ad avere paura. « ..hai ucciso i miei..i miei bambini» sibilò la donna avvicinandosi lentamente ed alzando lo sguardo per incrociare i suoi occhi. « io.. io ora.. li vendicherò!» gli si avventò contro e lasciò che la lama affondasse nel corpo dell'uomo: la testa, il collo, la pancia, le gambe, gli occhi.. non risparmiò neanche un centimetro di pelle.
 
Il Demone s'alzò da terra, portando la destra sulla spalla opposta ed in poco tempo la mano si riempì di sangue. 
Si voltò per raggiungere la donna e bloccarla -aveva appena alzato il coltello in aria- quando lo Shinigami affondò la lama nella sua schiena, trapassandolo da parte a parte. Il sangue prese a sgorgare dalle labbra di Sebastian. Grell estrasse la motosega per poi infilarla nuovamente in quel corpo che s'accasciò ai suoi piedi.
 
Charnette fissava il corpo dell'uomo senza vita a terra ed il coltello le cadde dalla mano. Scoppiò a piangere nuovamente per lo shock e solo allora notò le due figure che lottavano a pochi passi da lei. Un corpo giaceva a terra, forse privo di vita, mentre uno strano uomo -o forse era una donna?- in rosso le si avvicinava. Impaurita prese il coltello ed uscì dal negozio: quella notte avrebbe posto fine alla propria vita visitando il fondo del Tamigi.
 
Grell ignorò la donna, l'anima per la quale era sceso sulla Terra giaceva a pochi centimetri. Gli trafisse il corpo con la propria motosega ed osservò il Cinematic Record. La vita dell'uomo non lo entusiasmava particolarmente e, quando finalmente terminò, lasciò il corpo privo di vita sul pavimento. Tornò dal Demone che giaceva a terra ancora privo di coscienza e gli si sedette sopra, piantandogli la motosega nel petto e spingendola a fondo. La ferita si aprì ulteriormente ed il sangue si sparse intorno al corpo mentre alcune gocce gli macchiarono il viso.
 
 
Quando riacquistò i sensi trovò lo Shinigami sopra di sé. Lanciò uno sguardo al proprio petto e scoprì d'essere privo di vestiti. Inarcò 
il sopracciglio e tentò d'alzarsi, ma il sangue perso non gli consentiva di ribellarsi. Lo Shinigami ghignò e si privò dei propri indumenti. La vista del corpo dell'amato imbrattato di sangue lo eccitava, poteva sentirlo duro tra le gambe. 
Si chinò su di lui e gli catturò le labbra, muovendo la lingua al suo interno.
Il Demone serrò la bocca ma, a mano a mano che i ricordi del piacere nell'assaporare la lussuria del Dio si facevano strada nella propria 
mente, non potè fare a meno di ricambiare. Le lingue danzavano all'interno delle labbra di Sebastian, inizialmente con lentezza, per muoversi poi con maggiore foga. Grell affondò le mani all'interno del petto squarciato del compagno, procurando un sussulto a quest'ultimo, per poi portarle alla bocca e leccare ogni residuo di sangue.
Con la mano imbrattata di sangue e saliva afferrò il membro del Demone e, guardandolo negli occhi, iniziò a muovere la mano lentamente, soffermandosi sulla punta per stringerla tra l'indice ed il pollice. Sebastian, con gli occhi schiusi ed ancora scosso dal dolore al petto, sentì il sesso farsi duro. 
Il Dio sostituì la mano con le labbra, lasciando che il membro vi si facesse strada, mentre con la lingua lo leccava ed a tratti, con i denti aguzzi, lo mordeva e graffiava. Sentì nuovamente il sapore del sangue in bocca. Si posizionò sopra di lui e lasciò che il sesso si facesse spazio tra le sue natiche, penetrando nell'orifizio. Muoveva il bacino e, ad ogni spinta, dei nuovi fiotti di sangue uscivano dal petto di Sebastian per spargersi sul pavimento. Si chinò fino a raggiungere il suo orecchio per gemervi contro, soffiandovi aria calda. 
Il piacere avvolgeva i due ed i loro gemiti si mescevano, dando origine ad una nuova voce. 
Con l'aumentare del piacere la ferita sul petto del Demone si rimarginava, fino a quando sparì. Fu allora che Sebastian capovolse la situazione, spingendolo sul pavimento -la schiena nel sangue- e posizionandosi sopra di lui. Gli alzà una gamba ed aumentò l'intensità delle spinte. Il volto dello Shinigami era rosso e la fronte era imperlata di sudore, quello del Demone era impeccabile come al solito, nessuna emozione traspariva oltre il piacere. Con la mancina gli afferrò il sesso e lo strinse con forza, fino a quando l'altro gridò e tentò di liberarlo «Hai interferito con il mio lavoro ed hai distrutto la mia camicia.» disse guardandolo negli occhi. « S-sebas-chan..» rispose il Dio tra gemiti di piacere e grida di dolore « H-ho dovuto..amhn..f-farlo » chiuse gli occhi e sentì che il piacere premeva tra le sue gambe, desideroso d'uscire. « Ngh.. S-sto per..per..» « Non lo farai finché non vorrò io» rispose il Demone prima che l'altro terminasse la frase e , con uno scatto, gli afferrò la base del membro stringendola saldamente. Le spinte continuavano senza diminuire d'intensità. Con l'altra mano graffiava le cosce dello Shinigami, lasciando che delle piccole gocce rosse le percorressero.
Quando sentì il proprio seme liberarsi all'interno del Dio lasciò la presa sul suo membro che, immediatamente, liberò il proprio nettare che terminò la corsa sulla pancia di Sebastian. Grell gemette di piacere ed anche Sebastian non potè trattenersi. Si sdraiò su di lui e gli divorò le labbra con un bacio che di casto aveva ben poco. Uscì da lui e si rivestì, lo Shinigami fece altrettanto.
« Stammi lontano, Grell.» gli ordinò dandogli le spalle ed avvicinandosi all'uscita « non abbiamo nulla da spartire.» aggiunse prima di lasciare il negozio.
 
 

Il giorno seguente sul giornale era riportata la strana vicenda svoltasi la notte precedente: un negoziante era stato trovato morto nel proprio negozio. L'assassina s'era poi tolta la vita gettandosi nel Tamigi.

Grell ritagliò l'articolo e lo appese nella propria stanza, vicino alla crepa color nero.
Sebastian ,al contrario,lo gettò nel camino. Aveva trovato qualcosa di più appagante del cibarsi di anime umane: assaggiare lentamente quella di un Dio.




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Con MOLTO ritardo ecco il 5° capitolo.
Mnh, è lungo lo so ma non potevo tagliare nessuna parte.
Volevo ringraziare tutti coloro che continuano a leggermi, in particolare vorrei ringraziare:
IfHeavenFallsApart ; ti ringrazio per le recensioni e per gli infiniti consigli. E' davvero un piacere per me leggere le tue opinioni riguardanti i miei capitoli. 
Mad dy ness Zalk909192 ; che ha definito la mia FanFiction con queste parole :"Ottimo lavoro, una fanfiction non da bimbaminkia su Kuroshitsuji! Chebbello! " Sappi che mi hai donato un GRANDISSIMO sollievo, temevo che potesse essere classificata come "FanFiction da bimbominkia". 

Ringrazio anche coloro che hanno votato la mia Fan Fiction in un Contest su Facebook arrivando a farmi vincere; grazie davvero non me lo sarei MAI aspettata!

Infine un grazie sentito a Melania.
Questa FanFiction è nata grazie alle role che facevamo insieme e che -tra alti e bassi- sono state favolose.

Non so quando arriverà il 6° capitolo.
Un bacio, Frenci.
   
 
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