Amori sul campo di Quidditch
-2-
“Angelina, passami il burro per favore!”
“Tieni Fred…” disse la mora cacciatrice, con aria fra il disgustato e
lo sconvolto, passando il vasetto all’amico, che era intento a farcire il
sedicesimo- diciassettesimo toast della mattina. “Fred, toglimi una curiosità,
ma a te e tuo fratello…che a quanto vedo è alla sesta porzione di pancetta con
le uova, non danno da mangiare quando siete a casa?!”
“Certo che si!” rispose George nel modo più dignitoso possibile che una
persona possa assumere, con la bocca piena di pancetta e uova.
“Solo che siamo delle buone forchette!” concluse Fred addentando il
toast abbondantemente imburrato.
“Vedo…vorrei solo spere dove va a finire tutta quella roba, visto che
avete sempre un fisico perfetto!”
“Dai Angelina, così ci farai arrossire!!!” dissero in coro i due
monelli.
“Sai quante energie ci vogliono per sopportare giornate dure e
spossanti come le nostre?” esordì George con un sorrisone.
“Tu non hai idea di quante calorie si perdono facendo tutto quello che
facciamo noi” proseguì Fred con aria grave.
“E, di grazia, cosa sarebbe tutto quello che fate voi?” chiese
sospettosa la cacciatrice.
“Beh, seminare Gazza nei corridoi, dormire durante le lezioni di
Ruf…”iniziò uno dei gemelli tenendo il conto sulla punta delle dita.
“..gli allenamenti di Quidditch, le lotte in dormitorio con Lee,
sgattaiolare di nascosto nelle cucine…”proseguì il secondo.
“Insomma tutte quelle cose per cui, allenamenti a parte, vi
sbatterebbero fuori dalla scuola in un colpo di bacchetta…capisco…” concluse
rassegnata Angelina scuotendo la mora chioma.
“Sai Johnson, con quel tuo caratterino potresti far parte alla grande
del nostro trio!” osservò Fred “Ti pare?” disse poi rivolto al fratello.
“Già…se solo fossi più spericolata e ligia nell’ infrangere le regole,
saresti una dei nostri!” asserì convinto George.
“Non ne dubito, ma…voglio rimanerci ancora un po’ qua a Hogwarts, se
non vi dispiace…”esordì la ragazza. “Beh ora vado, le ragazze mi stanno
aspettando in biblioteca per studiare.”
“CIAAAAAAAAAOOOOO”la salutarono in coro i gemelli, con un sorrisone
ebete stampato in faccia.
Poco dopo, un’ altra persona prese il posto della bella
cacciatrice…persona tutt’altro che in forma questa mattina…
“George, illuminami, da quando in qua i dissennatori possono fare
colazione al tavolo dei Grifondoro?” chiese Fred, guardando il ragazzo sedutosi
da poco alla grande tavolata.
“Non saprei fratello, ma questo fa più schifo di una cacca di troll…”
rispose l’altro rosso, scoccando uno sguardo perplesso alla figura in
questione.
“Ah ah, che battitori spiritosi che mi ritrovo in squadra, vorrei
vedere voi dopo una nottata in bianco, che faccini freschi che avreste” ribatté
acido il capitano della squadra dei Grifondoro, afferrando uno dei toast dalla
pila di Fred.
Effettivamente il poverino aveva una cera decisamente terribile, un
colorito pallido, accentuato dalle profonde occhiaie, conseguenza della
nottataccia.
“E sentiamo, Mr son-tutto-un-problema, cos’è che ti ruba il sonno?” chiese
con un ghignetto George.
“Beh, ora che ho capito che mi piace…non so come comportarmi, insomma,
devo parlarle io, o aspettare che si faccia avanti lei?”
“Oh noooooooo, ancora?!?” sbuffarono esasperati i giovani Weasley.
I due, per tutta risposta,videro il loro capitano chinare il capo,
depresso, e sospirare sconsolato, rimestando distrattamente la scodella di
porridge.
Immaginando già i titoli sulla Gazzetta del Profeta “Giovane
studente di Hogwarts, promettente portiere, si toglie la vita strozzandosi col
porridge” i due decisero di aiutare il ragazzo, ripromettendosi, di strozzarlo
loro, senza fiocchi d’avena, se questa storia si fosse ripetuta tutte le
mattine.
“ Senti Oliver,visto che lei aveva già intenzione di parlarti, aspetta
che sia lei a farsi avanti per prima…”
“…se però vedi che non ce la fa, fai tu il primo passo! Per il resto
comportati normalmente.”concluse uno dei gemelli.
“Comportarmi normalmente...Ok, ho capito, grazie per il consiglio!” li
ringraziò il bruno alzandosi e facendo per dirigersi verso l’ingresso della
sala. Fu fermato da uno dei gemelli che in tono perentorio esordì con un
“Baston, alla fine di tutta questa storia, ci dovrai pagare la parcella, lo sai
vero?!”
Fece finta di non aver sentito…
***
Era una bella domenica mattina, un timido sole splendeva nel cielo
invernale rischiarando la bianca neve nel cortile. Molti ragazzi, attirati
dalla bella giornata erano usciti in cortile, chi per fare una passeggiata, chi
per godersi quei rari raggi di sole.
La biblioteca era quasi vuota, se non fosse stato per pochi studenti
del quinto e settimo anno che, preoccupati, stavano studiando sodo per G.U.F.O
e M.A.G.O e chi probabilmente così sommerso dai compiti da non potersi
svagare…oltre che a qualcuno che si trovava lì con ben altro intento che non
studiare…
“Allora, appena finisce di pranzare, lo raggiungi e gli chiedi se gli
puoi parlare in privato, tutto chiaro?” Chiese Alicia alla povera Bell,
quest’ultima seduta davanti alle due amiche che, con una precisione degna del migliore
stratega bellico, stavano pianificando la sua dichiarazione.
“Se accetta, lo porti in una classe vuota, lontano da sguardi
indiscreti e gli dichiari tuoi sentimenti!” proseguì Angelina con aria
determinata,come se stesse parlando di un’imboscata a qualche ignaro imbecille.
“Se lui dice di si, è fatta! Dovrai solo dirci quando e per quanto
tempo, vuoi il dormitorio libero!” asserì convinta la Spinnett con malizia,
ignorando il rossore che coloriva la brunetta.
“E a quel punto, possiamo dire addio a quegli allenamenti omicidi, dei
quali sono soddisfatti solo Baston e Potter!” gongolò la Johnson.
“E…se dice di no?” intervenne la ragazza, diretta interessata del
diabolico piano.
“In quel caso, il professor Lupin ci ha spiegato le Maledizioni
Senza Perdono…USALE…” concluse la mora cacciatrice con aria truce,
spalleggiata dalla compagna, che già vedeva infrangersi il proprio sogno di
tornare in dormitorio sulle proprie gambe.
“Capisco…” disse rassegnata Katie, pregando di non dover mettere in
atto la seconda alternativa.
Poi, con un aria di chi la sa mooooolto lunga, e con un tocco di
malizia chiese alle due “Piuttosto, qui mi pare si parli un po’ troppo della
sottoscritta e poco e niente di voi, avanti cacciatrici, chi sono le vostre
prede?”
Le due amiche, colte alla sprovvista, dopo un primo tentativo -fallito-
di glissare sull’ argomento, ritornando allo studio, si trovarono costrette a
confessare. La prima a parlare fu Alicia.
“Beh, Cedric Diggory è un figo, se non fosse che ci ha soffiato la
vittoria, gli avrei già chiesto che ne pensa di me!”
“E quindi niente. E come altra possibilità?” proseguì Katie con
avidità.
“Non saprei, Fawcett dei
Tassorosso è carino, ma a quanto pare si è messo da poco con una tipa della sua
casa, poi ci sarebbe il capitano dei Corvonero Roger Davies, e anche il
battitore non è male, sai quello castano chiaro, porc…non mi ricordo mai come
diavolo si chiama!! Ma sono prede piccole, sinceramente non mi viene in mente
nessuno di eccezionale…” continuò distrattamente la biondina.
“Ah..” replicò l’altra con una
punta di delusione negli occhioni color caffè “E tu Ange? Ti piace qualcuno?”
chiese la brunetta inclinando su un lato la testa e guardando l’amica con
curiosità.
“Mah, non saprei, se mi devo ridurre come una certa persona che, se
non ci fossimo noi, avrebbe sulla
fronte i segni di tutti gli spigoli dei corridoi dove incrocia un certo
capitano, preferisco non innamorarmi di nessuno.” ribatté ironica la moretta
guardando divertita il broncio infantile dell’ amica.
“E’ strano, eppure tu hai un codazzo di ragazzi che ti vengono dietro,
ci sarà un povero disgraziato che trovi carino…!” intervenne Alicia, alzando il
naso dall’enorme tomo di pozioni.
“Vi ho detto che non mi interessa nessuno, e poi per me è più
importante avere un amico che un ragazzo…”rispose stizzita la ragazza,
apparentemente intenta a copiare alcuni effetti di una pozione.
“E quindi, c’e qualcuno che vorresti fosse il tuo migliore amico?”
chiese timidamente Bell.
“Senza ombra di dubbio Fred e George, sono simpaticissimi…” asserì
Angelina con sicurezza.
“Fred e George non sono solo ‘simpatici’, non ci crederai ma metà delle
ragazze di Hogwarts farebbero il doppio di ore di Piton, anche solo per spacciarsi
loro fidanzate!” precisò Alicia scuotendo la bionda chioma.
Le altre due si rivolsero uno sguardo eloquente e alzarono un
sopracciglio sospettose, prima che Katie, giocherellando con un codino
prendesse la parola “Signorina
sinceramente-non-mi-viene-in-mente-nessuno-di-eccezionale, non è che fra quella
metà di ragazze ci sei anche tu?” la interrogò con un’occhiata maliziosa.
“Chi io?!”chiese sgranando gli occhioni azzurri con finta aria
sorpresa.
“Nooooooo, non tu Aly! Gazza ovviamente! Non lo sai che scoppia d’
amore per quelle due teste calde?” ironizzò sarcastica Katie…
La ragazza sospirò rassegnata quindi, chiuso il grosso volume ammuffito
su cui aveva perso gran parte della mattinata, replicò “Diciamo che se fossero
più maturi, cosa che dubito possa accadere, sarei ben lieta di ripassare con
uno di loro Storia della Magia. E con questo il discorso è C-H-I-U-S-O!!!”
sillabò imbarazzata.
“Traduzione: adoro quel loro caratterino da piccole pesti, e si, sono
la fondatrice del loro Fan Club. Sono pronta ad ammettere che Marcus Flitt
gioca pulito durante le partite di quidditch, pur di vedere un sorriso da parte
di quei due gran tocchi di manzo… ” sospirò silenziosamente Angelina, scuotendo
rassegnata la coda mora.
Katie Bell stava per soffocarsi, pur di non ridere in faccia all’ignara
biondina che si era persa il ‘simpatico’ commento.
***
La
Sala Comune si stava lentamente svuotando, man mano che tutti i ragazzi, già in
partenza pochi, data la bella giornata, scendevano a pranzare. Oliver Baston
aveva passato la mattinata ad escogitare nuovi schemi di gioco, visti i suoi
ottimi voti in tutte le materie. Stava giusto arrotolando una pergamena con
sopra un dettagliatissimo groviglio di frecce e segni colorati quando, anche il
suo stomaco impose attenzione.
Sceso
in Sala Comune prese posto vicino ai gemelli, i quali stavano discutendo
animatamente con Harry, riguardo il sequestro della sua meravigliosa,
efficientissima e indispensabilissima Firebolt, prendendo subito parte a quella
che considerava una profonda
conversazione.
Aveva
giusto ingoiato l’ ultimo pezzo di crostata di fragole quando sentì una timida
vocina chiamarlo…timida vocina che si era scoperto amare, non meno della
proprietaria, che ora lo guardava, rossa in volto torturandosi uno dei bassi
codini e trovando interessantissimo e degno di acuta osservazione qualsiasi
cosa, pur di non guardarlo negli occhi.
“Ehm…scusa
Capitano, dovrei parlarti un attimo…ehm in privato…se puoi…” sussurrò
implorandolo con quegli occhioni color caffè e scoccando poi uno sguardo
nervoso alle due amiche sedute verso la fine del tavolo.
Agitato
Baston, cercò appoggiò morale, o quantomeno un segnale dai due rossi, i quali
lo guardarono e facendo un mega sorrisone idiota, alzarono i pollici. “Certo
Bell, se vuoi possiamo andare…nel corridoio del secondo piano, a quest’ ora
dovrebbe essere abbastanza desolato…” disse grattandosi nervosamente il capo e
guardandosi imbarazzato i piedi.
I
due Weasley si scambiarono uno sguardo d’intesa.
Mentre
saliva silenziosamente la grande scalinata in pietra, numerosi pensieri affollavano
la mente della timida cacciatrice…la maggior parte dei quali avevano come
protagonista l’ imbarazzato ragazzo che la precedeva.
Ci
siamo quasi Katie, è giunto il momento…devi stare calma, devi calmarti o
incasinerai tutto quanto! Digli solo che il tuo desiderio più grande sono le
sue labbra, le sue labbra, le sue labbra…
Ma
la bruna testolina della ragazza, non era l’ unica sul punto d’esplodere,
infatti anche il bel portiere aveva in mente solo una cosa: Katie Bell.
Ok Oliver, calmati, hai il cuore che sta per uscirti dal petto, non devi mica giocare la coppa del mondo di Quidditch! Forza vecchio mio, pensa che fra dieci minuti quelle labbra ciliegia saranno tue! Le sue labbra, saranno solo tue!
Così presi dai loro
pensieri si ritrovarono proprio a metà del corridoio deserto…o quasi…due
visetti identici, cosparsi di lentiggini sbucarono da dietro un arazzo e
curiosi si appostarono dietro un’ angolo, ad un estremo del corridoio.
“Fred, sei sicuro che
stiamo facendo la cosa giusta?” sussurrò George al gemello che annuendo
convinto gli rispose “Tranquillo fratello, conoscendolo, avrà sicuramente
bisogno di aiuto!”.
“Hai ragione, dopotutto è
sempre di Baston che stiamo parlando…” concluse semplicemente l’ altro in un
soffio.
Ma le due pesti non avevano
idea che dietro l’angolo opposto, le due cacciatrici del Grifondoro avevano
avuto gli stessi propositi.
“Angelina, non ti sembra
che dovremmo lasciarli soli? Mi sento molto una ficcanaso, io!”
“Alicia, se non te la
senti te ne puoi andare, ma fossi in te non lo farei. Se conosco Katie bene
come te, scommetto cento galeoni che dovrò tirarla fuori dall’ennesimo guaio!”
“Ssssst! Fa piano se non
vuoi che ti rispondano! Comunque resto solo per darle una mano in caso succeda
qualcosa o per consolarla in caso lui la rifiuti…”
“Si, si, va bene
quint’essenza della discrezione, se non ti dispiace vorrei sapere se dovrò
continuare a sopportare allenamenti degni di Azkaban ancora per molto…”la
ammonì bisbigliando la moretta.
“Secondo te la rifiuta?”
chiese curiosa la compagna.
“Non lo so, Baston è di
spalle, vedo solo lei! Comunque dovesse dirle di no ho portato la bacchetta,
quante maledizioni efficaci conosci?” chiese con aria diabolica la Johnson.
***
“Mi sembra non ci sia
nessuno…ehm…di cosa volevi parlarmi?” chiese teso il capitano dei Grifondoro
guardandosi intorno, con apparente noncuranza.
“Bhe ecco…vedi io…”iniziò
la ragazza, guardandosi i piedi.
Guardalo Katie e digli che vivi per quegli occhi, per quelle labbra…le sue labbra, le sue labbra, le sue labbra….
“Fred…lei che sta
dicendo?”
“Che diavolo ne so George,
è di spalle, vedo solo la faccia di quel troll di Baston!!!”
“Dovremmo inventare
qualcosa per origliare meglio fratello…”
“Hai ragione George…ehi,
guarda quanto è rosso, secondo te ha raggiunto i duemila gradi Fareneiht?”
Sono un cretino, non la sto nemmeno guardando negli occhi…ora alza lo sguardo e falle capire che tutto ciò che vuoi adesso sono quelle labbra…
Fu un attimo…il tempo di
un battito di ciglia, di uno schiocco di dita…il tempo di sollevare il viso…ed
entrambe i ragazzi, come stregati da un incantesimo sconosciuto e bellissimo,
si ritrovarono a osservare non gli occhi innamorati dell’altro, ma la bocca,
adesso serrata.
“A-Angie, perché non
parla?”
“Non lo so Alicia, ma deve
sbrigarsi se non vuole fare una figura disastrosa davanti al ragazzo che ama da
cinque anni!!”
“George, ma che diavolo fa
quell’ imbranato, ha uno sguardo da tonno che non mi piace!”
“Fred…credo che si sia
beccato una pastoia total body…sembra una statua di ghiaccio…”
“…con un’ espressione
molto stupida per altro!”
“Fratello, sta facendo una
figura da cretino, non oso immaginare che faccia abbia la Bell in questo
momento…”
Sembrava che il tempo si
fosse congelato, nell’istante in cui i suoi occhi avevano incrociato quella
splendida bocca vermiglia. Tutti i pensieri del giovane capitano erano stati
cancellati alla vista di quelle labbra.
Un solo desiderio…
…baciami…baciami…baciami…
Il suo cuore batteva così
forte, che sicuramente il ragazzo che le stava davanti lo sentiva, avrebbe
voluto alzare di poco lo sguardo e osservare la sua espressione, ma i suoi
occhi erano come incollati a quella bocca fresca e invitante, quella bocca che
aveva sognato così tante volte durante quei cinque anni e che ora era a poco
più di venti centimetri dalla sua.
Ormai non le interessava
più nemmeno sapere la reazione di chi la fronteggiava, le bastava poter
guardare quelle morbide labbra, avrebbe potuto farlo per sempre, se le fosse
stato concesso. Nella sua mente, ormai vuota da qualsiasi logica, che non fosse
quella del cuore, una sola brama…
…baciami…baciami…baciami…
“ANGELINA FA QUALCOSA, SI
STA DISTRUGGENDO CON LE SUE MANI!!!”
“GEORGE, QUA SERVE UNA
MANOVRA D’URTO, O QUELLO USERA’ IL PORRIDGE DI DOMANI PER FARSI FUORI!!!”
In un men che non si dica
i quattro ‘intrusi’ saltarono fuori dai
rispettivi angoli, con una velocità pari a quella di un pipistrello fuori
dall’inferno.
Le due ragazze, senza
nemmeno guardare in faccia il capitano, che immaginarono essere perplesso, se
non sconvolto, presero sottobraccio l’amica esordendo con un “Kat! Ma dove ti
eri cacciata, ti abbiamo cercata in tutto il castello! C’è una cosa
URGENTISSIMA che devi sapere!!!” trascinandola via praticamente di peso.
Contemporaneamente i due
rossi, correndo dalla parte opposta a quella da cui erano arrivate le due
cacciatrici, fecero altrettanto con Oliver, e senza nemmeno guardare che
espressione avesse la timida brunetta, agganciarono il capitano e ruggendo un
“Eccoti qui, devi ancora mostrarci QUELLA COSA, muoviti!!!” si defilarono
sparendo dietro l’angolo.
***
"Signorina Katie
Bell, poteva pure dircelo che aveva visto un Basilisco mentre stava per
dichiararsi!” sbraitò la Johnson a due centimetri dal naso dell’amica che,
confusa non capiva ancora cosa fosse successo.
“Ma…perché mi avete
trascinata via?” farfugliò disorientata quella.
“No! La domanda esatta è:
perché tu eri lì con un’ aria ebete sulla faccia, completamente rossa in volto
e apparentemente colpita da un incantesimo silencio???” sbottò Alicia con le mani sui fianchi.
“Ero…così?!” chiese la
poverina, sgranando gli enormi occhi color caffè con aria disperata.
“Mmm…no, ora che mi ci fai
pensare no…eri molto peggio!” rispose sarcasticamente Alicia spostando una
ciocca dorata dietro le orecchie e posando una mano sul mento, assumendo una
finta aria pensierosa.
“Mio dio, non oso pensare
all’espressione di Baston, probabilmente gli sarò sembrata una deficiente!
Fantastico, mi odierà a morte…”piagnucolò sconsolata la Bell.
“Certo che con la faccia
da allucinata che avevi non avrai sicuramente migliorato la tua reputazione…ho
conosciuto troll con facce più sveglie sai?!” asserì convinta la ragazza dai
capelli corvini.
L’espressione della
compagna con i codini, avrebbe tranquillamente lasciato presagire a numerosi
tentativi di suicidio nei giorni successivi. Le amiche parvero accorgersene…
“Dai, forse non tutto è
perduto…forse…” cercò di consolarla la ragazza dagli occhi celesti.
Katie la guardò perplessa
sull’ orlo di una crisi di pianto.
“Ha ragione Kat…magari il
nostro provvidenziale intervento è arrivato al momento giusto…”proseguì
l’altra, accarezzandole la testolina; quella parve un poco più sollevata.
“Per sicurezza, quando lo
becchi la prossima volta, scusati con lui. Inventa qualcosa tipo che hai avuto
un giramento di testa o qualcosa del genere…se non è totalmente rincretinito,
capirà…sempre che dopo aver visto quel tuo grazioso faccino con un’espressione
simile a quella degli scimmioni di Malfoy,
non ci sia finalmente arrivato da solo!” concluse la bionda cacciatrice,
sperando vivamente che quella storia finisse al più presto, possibilmente bene!
***
Intanto nella Sala Comune
dei Grifondoro, una scena simile stava avendo luogo con protagonisti differenti…
“Weasley, ma che vi è
preso!? Siete ammattiti?!” commentò scandalizzato il portiere, dopo che i
gemelli lo avevano letteralmente catapultato su una poltrona della grande
stanza.
“NOI?! Cosa prende a NOI!?
Capitano, mi sa che chi ha qualche problema con la testa sei proprio tu!” ruggì
George parandosi davanti al ragazzo.
“Vuoi che per caso andiamo
a cercare quel paio di rotelle che ti sei perso per il castello? Non si sa mai
che le ritroviamo!” continuò con lo stesso tono Fred, mettendosi accanto al
fratello.
“Altrimenti si potrebbe
pensare a una pastoia total body…combinata a non so quale incantesimo, che per
farti fare una faccia così babbea, deve essere sicuramente molto, molto
brutto!!!” annuì convinto George scuotendo la testa fulva.
“ Non capisco dove
vogliate andare a parare ragazzi…”
Fred e George rotearono
gli occhi prima di spiegargli con una sorta di quieta disperazione nella voce
“Oliver, avevi una faccia da cretino ciclopico, paragonabile solo a quella di
un cretino che fissa una veela…credo che Katie non l’abbia presa troppo
bene…hai per caso visto che faccia aveva?”
“Veramente…no.”
“E, se ci è concesso
saperlo, cosa stavi guardando mentre lei
ti parlava?” Indagò sospettoso George.
“Non stava parlando! Me ne
sarei accorto perché…”titubò imbarazzato il caposquadra.
“…perché da bravo maniaco
tu ti sei inchiodato sulle labbra!!!” lo anticipò Fred sbattendosi una mano
sulla faccia.
Il portiere annuì con un
cenno del capo.
“Menomale che ti avevo
detto di comportarti normalmente! Se quello era un atteggiamento normale mio
fratello diventa una ballerina di danza classica!!” lo ammonì l’altro rosso
indicando il gemello.
“Ma secondo voi lei se l’è
presa?” intervenne timidamente il ragazzo sulla poltrona.
“Chi lo sa! Magari, visto
che è così timida e impacciata, non ci ha fatto caso…”iniziò uno.
“Oppure le ha fatto
piacere! Le donne sono un universo incasinato sai!” proseguì il fratello.
“O nel peggiore dei
casi…non ti rivolgerà mai più la parola poiché avrà pensato che non la stavi
ascoltando…in quel caso sei fregato…”concluse con semplicità l’altro rosso.
“E in quel caso come
potrei rimediare?!” domandò il bruno spaventato.
“Potresti incominciare col
chiederle scusa la prossima volta che la vedi!” rispose Fred con un’alzata di
spalle.
“Magari comportandoti normalmente,
e non da troll in calore…”continuò George con un ghignetto.
“Comportarmi
normalmente…più facile a dirsi che a farsi…”sospirò silenziosamente Oliver.
***
Quel sabato si sarebbe
giocata la partita contro i Corvonero, ragion per cui tutti i membri della
squadra si aspettavano allenamenti ben peggiori dei precedenti.
Angelina ne stava giusto
discutendo con i gemelli nella Sala Comune dei Grifondoro, qualche minuto prima
di scendere negli spogliatoi per iniziare ‘il massacro’, quando venne interrotta da Baston che ruggì
qualcosa come “Il quidditch adesso deve diventare di priorità assoluta, non mi
interessa come o con cosa arriverete ai dormitori, dovesse essere anche
strisciando! Non voglio saltiate nemmeno un allenamento, fosse anche perché Black
vi tiene in ostaggio! E ora basta fare discorsi da ragazzette, al campo!!!”
“Scusa se sono una
ragazzetta…gne gne gne!” sussurrò Angelina facendo una smorfia alle spalle del
capitano.
I gemelli produssero dei
colpi di tosse molto simili a risate.
Negli spogliatoi la
domanda da parte dei due Weasley rivolta al capitano fu scontata
“Baston…come mai questo
improvviso cambiamento di priorità? La tua cotta è durata solo due giorni?!”
“Certo che no, ma ora come
ora è più importante il quidditch, più importante anche dei sentimenti, mi
sembra ovvio…fino alla partita contro i Corvonero non se ne parla, semmai
dopo…sempre se vinciamo…”sospirò sconsolato il portiere.
“Allora, non le chiederai
scusa fino alla partita…uff un salvataggio sprecato” sbuffò George con un’
alzata di spalle.
“Io non ho mai detto
questo! Mi scuserò con lei dopo l’allenamento, così sarò sicuro che per la
partita darà il meglio di se!” concluse giulivo Oliver pregustando l’ottimo
lavoro della cacciatrice.
“Sempre se ti perdona…”
aggiunse Fred uscendo dagli spogliatoi.
“E per favore, comportati
normalmente, o questa volta userò un bolide per salvarti la faccia…” ammiccò
complice George uscendo anche lui.
Baston era di nuovo
sprofondato nella più cupa disperazione, ma si fece coraggio ripetendosi di
comportarsi come sempre. Ma la sua sicurezza vacillò un attimo quando vide
correre verso di lui Katie Bell, probabilmente pretendeva una spiegazione per
la figura del giorno prima e lui gliel’avrebbe data…a tempo debito. Ora doveva
comportarsi come sempre con lei.
La ragazza fece per
parlare ma lui l’anticipò assentendo seccamente “Non ora Bell, tutto dopo
l’allenamento!”
La freddezza del ragazzo
annientò in un attimo quella poca fiducia che le sue amiche le avevano infuso
dopo la scena del giorno prima, aumentando invece la paura che il ragazzo fosse
arrabbiato con lei. Cercò comunque di concentrarsi solo sull’ allenamento che
stava per avere inizio, avrebbe chiarito tutto dopo…
Per prima cosa Baston si
premurò di spiegare in modo dettagliato, per la bellezza di quattro volte, i
nuovi schemi di gioco che aveva elaborato. Grossomodo tutti prevedevano che
Harry si tenesse fuori dal gioco fino all’ avvistamento del boccino, solo in
caso il cercatore dei Corvonero fosse stato troppo opprimente avrebbe dovuto
distrarlo con un paio di finte o qualche picchiata, nelle quali il ragazzo era
un maestro. Il grosso del gioco lo dovevano fare i battitori, i quali mentre le
tre cacciatrici, che attraverso una serie di passaggi dovevano distrarre gli
avversari mantenendo la pluffa in gioco il meno possibile, dovevano indirizzare
i bolidi a disarcionare il portiere, intralciare i cacciatori del Corvonero e,
se possibile mandare in infermeria i battitori avversari.
Oliver riponeva estrema
fiducia soprattutto nel povero Harry, il quale era sì un talento nel prendere
il boccino, ma ancora non aveva ricevuto la sua Firebolt, nonostante le
continue pressioni, sia da parte del proprietario, sia da parte del portiere
alla McGranitt.
Dopo un veloce volo di
riscaldamento iniziarono a provare le nuove strategie, le urla di Baston
cominciarono a risuonare in tutto il campo, ma questa volta non sbraitava
contro tutto e tutti…
“BELL, HAI DECISO DI
CONCORRERE ALLA MARATONA DELLE LUMACHE CARNIVORE? SEI PIU’ LENTA DI UN BRADIPO
ZOPPO, MUOVITI!”
“BELL! COS’ERA QUEL
PASSAGGIO?! ANGELINA STAVA PER PRENDERLA CON LA FACCIA LA PLUFFA!”
Angelina rivolse uno
sguardo dubbioso alla brunetta mortificata, rassicurandola e dicendole che non
erano i suoi passaggi ad essere sbagliati…ad esserlo era la zucca vuota del
portiere.
“BELL! TI SEI RESA CONTO
CHE QUEL PASSAGGIO COSI’ CORTO ALICIA LO AVREBBE PRESO SOLO SE FOSTE IN GROPPA
ALLA STESSA SCOPA?!”
E ancora…
“BELL! HAI DECISO DI
GIOCARE SUL LAGO INVECE CHE SUL CAMPO?! VOI CACCIATRICI DOVETE RIMANERE SERRATE
A CENTRO CAMPO! STAVI DORMENDO MENTRE PARLAVO?!”
“BELL! NON HAI VISTO CHE
HARRY STA SEGUENDO IL BOCCINO? UN ATTIMO E LO PRENDEVI IN PIENO CON LA SCOPA, E
NON MI SEMBRA IL CASO CHE UN GIOCATORE DEL SUO CALIBRO E DELLA SUA IMPORTANZA SI
INFORTUNI PROPRIO PRIMA DELLA SEMIFINALE!”
Ormai, la situazione era
degenerata, Harry a parte, che ignaro continuava a rincorrere il boccino d’oro,
tutti gli altri sembravano aver notato l’accanimento contro la povera
cacciatrice.
Fred e George che si
sentivano trascurati, perché una volta tanto Baston non li degnava di una
critica, pur di farsi sbraitare contro avevano iniziato a fare ‘giro girotondo’
in volo, appena sopra la testa del portiere, fischiettandone il
motivetto…Oliver non li degnò di uno sguardo…
Alicia guardava
preoccupata la compagna con le treccine, che oramai volava a testa bassa
probabilmente per nascondere qualche lacrima…e infine c’era Angelina che
puntava, con sguardo truce e pluffa alla mano, il capitano, meditandone
l’atroce morte.
“BELL! HAI PERSO QUALCOSA
LA’ SUL PRATO?! NON TI HA MAI INSEGNATO NESSUNO CHE SI VOLA A TESTA ALTA!?”
Oliver non fece in tempo
ad aggiungere nient’altro alla ramanzina che Katie alzò il viso…inondato dalle
lacrime.Le guance congestionate per il pianto e gli occhi color caffè, come due
pozzi di tristezza.
Quella era l’ultima
goccia. La ragazza scese in picchiata e corse piangendo verso gli spogliatoi,
seguita a ruota da Alicia e George, che preoccupato, aveva interrotto il suo
gioco con il fratello e si era catapultato in soccorso dell’amica. Diversa
direzione avevano preso Angelina e Fred, i quali minacciandolo l’una con la
palla rossa, l’altro con la mazza da battitore, lo costrinsero a scendere
prendendolo per la collottola e urlando verso un Harry che si era fermato
incuriosito, di continuare tranquillamente senza di loro.
“OLIVER, TI SEI FUMATO IL
CERVELLO?! SE MAI NE HAI AVUTO UNO!!! CHE COSA TI HA FATTO DI MALE KATIE?!
ESIGO UNA RISPOSTA!!!” ruggì Angelina rossa in volto e agitando minacciosa la
Pluffa che aveva ancora in mano.
“CRETINO!!! TI AVEVAMO
DETTO DI COMPORTARTI NORMALMENTE!!!” si aggiunse Fred livido di rabbia anche
lui brandendo la mazza pericolosamente.
“Ma io…” iniziò impaurito
il portiere “… credevo di comportarmi normalmente…”
“IL CAZZO CHE TI SEI
COMPORTATO IN MODO NORMALE!!! TI SEI RESO CONTO CHE LE HAI SPEZZATO IL CUORE?!”
urlò ancora Angelina sul punto di picchiarlo seriamente. A quelle parole,
Oliver sembrò sul punto di mettersi a piangere e fissava disperato e con
sguardo sconvolto ora l’uno ora l’altra dei suoi giocatori.
“L’HAI UMILIATA DAVANTI A
TUTTA LA SQUADRA!!! SE NON FOSSE CHE E’ INNAMORATA PERSA DI TE DA CINQUE ANNI,
TI AVREI PICCHIATO A SAN…” le parole morirono in gola ad Angelina, quando si
rese conto di quello che aveva appena rivelato.
“Tranquilla, lo sapeva
già!” buttò giù lì Fred, riacquistando la sua aria tranquilla e spensierata.
Angelina riacquistò l’aria
da boia prima di un’esecuzione, ma questa volta la regalò a Fred, il quale
arretrò impaurito sperando di potersi difendere con la mazza.
“COSA SIGNIFICA CHE LO
SAPEVA?!” esigé Angelina verso il rosso.
“C-calma… Angelina…”
soffiò Baston pentendosene subito dopo essere stato incenerito da uno sguardo
della mora. “Il fatto è che… ecco… ho ascoltato la vostra conversazione lo
scorso allenamento… quando eravate nello spogliatoio, e…”
“…e cosa? Ti dovrei aprire
la faccia solo per aver origliato…” sibilò tagliente Angelina. Fred, trovando
un po’ di coraggio si intromise nella poco felice discussione.
“Ma… lascia che si spieghi
almeno… per favore!” concluse con tono mite.
***
“WAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!
MI ODIA!!!” singhiozzò Katie.
“Alicia fa qualcosa, qua
rischiamo di annegare!” esclamò George preoccupato.
“Ci sto provando!” ribatté
la bionda sull’orlo di una crisi di nervi, continuando ad accarezzare la bruna
testolina dell’amica.
In quel momento entrò
negli spogliatoi Harry, con il boccino in mano e fissò i tre ragazzi con aria
sconvolta. “Ma ragazzi… non dovreste consolarla?” chiese rivolto a George e ad
Alicia, non distinguendo chi fosse veramente da rincuorare.
“Che cose stupide fanno le
persone quando sono innamorate!” esclamò George all’improvviso, battendosi una
mano sulla fronte. Subito dopo, Katie smise all’istante di piangere e assieme
ad Alicia guardò stralunata il battitore, che dopo essersi morso la lingua
arrossì nella zona orecchie e distolse lo sguardo pur di non incontrare quello
delle due ragazze. “Ops…” gli sfuggì poco dopo.
“V-vuoi dire che… anche
lui, è…” balbettò Alicia indicando sconvolta nella direzione degli spogliatoi
maschili. Il ragazzo annuì sconsolato e proseguì. “Sì, è innamorato cotto, e…
da due giorni praticamente… credo…”
“Come credi…?” chiese
Katie tirando su col naso e sgranando gli occhi “… che significa?”
“Beh, sta torturando me e
mio fratello per aver consigli su come e dove parlare, su come comportarsi
eccetera, anche se a me pare che oggi sia stata torturata solo tu, Katie…”
concluse George guardandola mestamente. “Io glielo avevo detto di comportarsi
normalmente… ma non ha capito!”
“Ehm… ce ne siamo accorti
tutti!” aggiunse Alicia inarcando un sopracciglio.
“Ma allora gli piaccio?!”
domandò con sguardo vacuo la cacciatrice con le treccine.
“Se gli piaci? Ma non hai
visto che sguardo beota aveva ieri, quando gli hai parlato?” chiese stupito il
battitore.
“No, la signorina gli ha
guardato le labbra da brava pervertita!” ribatté acida Alicia.
“Anche lei?” fece George
stranito. I due si scambiarono uno sguardo rassegnato esordendo con un: “Sono
senza speranza!” pietoso.
“E adesso quando dovrei
parlargli?” chiese speranzosa Katie, interrompendo i due.
“Dopo la partita!”
risposero in coro i due ragazzi.
***
“Quindi, fammi capire
Baston, mi stai dicendo, che proprio perché lei ti piace tu l’hai aggredita a quel
modo?!” lo interrogò Angelina mettendosi una mano sulla tempia e
massaggiandosela…le era venuta un’ emicrania pazzesca. Il capitano le aveva
spiegato tutto, dal discorso negli spogliatoi fino al pianto della compagna.
Aveva miracolosamente evitato lo svenimento…
“Non proprio, per
comportarmi normalmente devo avere un po’…ehm…calcato la mano!” si spiegò
meglio il portiere.
“No, l’unica mano qui,
sarà la mia sulla tua faccia, se non farai pace con lei!” sbuffò la ragazza
esasperata. “Io proverò a parlarle e cercherò di spiegarle questa storia che
è…è…è assurda! Non trovo altri aggettivi per descriverla!”
“Io si! Patetica!” esordì
Fred appoggiato al freddo muro di pietra.
“Grazie Fred, mi mancava!”
lo ringraziò Angelina con aria complice.
“E…quando dovrei fare pace
con lei?!”intervenne ansioso il capitano.
“Non oggi! E se puoi
nemmeno domani!” lo frenò Fred prontamente, spalleggiato dalla cacciatrice.
“Già, io direi di
lasciarle digerire tutta questa faccenda, anche perché, viste le recenti
rivelazioni rimarrà non poco sconvolta!” proseguì sbrigativa la Johnson. “Direi
che dopo la partita si possa fare…”concluse spicciola.
“Sempre se non le salta
addosso prima sto pervertito! Tze…gli guardava le labbra lui ieri!!!” esordì
Fred scuotendo la chioma rossa.
“Anche lui?!” chiese
scandalizzata la mora.
“Oddio…Baston siete fatti
l’uno per l’altra!!!” concluse Fred dandogli delle amichevoli pacche sulla
spalla.
Angelina non poté far
altro che sospirare rassegnata scuotendo l’alta coda nera.
Continua…
Vega: Y_Y me commossa sigh sigh!!! La mia prima
recensione *.*! Sono veramente contenta che questa storia ti sia piaciuta. Mi
fa piacere tu abbia apprezzato il rapporto fra i ragazzi, perché mi sono
spremuta il cervellino (con conseguente morte del mio unico neurone..povero)
per azzeccare i possibili legami di amicizia! Continua a seguirmi e ne leggerai
delle belle, notoriamente sono abbastanza da ricovero a riguardo!
Luna Malfoy: O.o chi si vede, la signora
Malfoy!!! O potentissima, sono oltremodo onorata che questa st…no, non è
definibile storia, mi dispiace…questo aborto di scrittura partorito dalla mia
mente malata, le sia piaciuto…a proposito, grazie alla sua recensione mi sono
resa conto che forse non ho caratterizzato molto bene Alicia, e questo è un po’
un problema…Aermannino dovrà fare gli straordinari…ma mi sa che è morto
annegato…grazie e al prossimo chap^^!
Angéle87: Voilà une jeune fille française. Merci
beaucoup pour ta…come si dice recensione in Francese??? Comunque, grazie di
cuore per avermi recensita. Lo so, Baston l’ ho fatto un inguaribile tontolone,
ma, non avendo riferimenti dal libro, se non riguardo il suo amore viscerale
per il Quidditch, ho dovuto fare tutto di testa mia…spero di averlo centrato
almeno un po’…il proximo chap arriverà non appena troverò un po’ di tempo (e
l’ispirazione) per scriverlo…non disperare, arriverà…o la cara Luna Malfoy mi
manda suo marito…
Audrey: Sono veramente felice che
qualcuno la pensi come me riguardo alle storie sui personaggi secondari di
Harry Potter! Mi piace l’idea di alcune possibili relazioni che la Rowling non
accenna neppure, fra alcuni personaggi che compaiono sporadicamente nella
storia…il difficile, ma anche la cosa più divertente, sta nel dargli una
carattere! Infatti, sia l’aspetto fisico delle cacciatrici (Angelina a parte
che più o meno è descritta nel 5 libro) e il loro carattere è completamente
inventato…anche perché se dovevo prendere in considerazione (per quanto
riguarda il fisico) quei rutti che compaiono nel film, il povero Baston si
sarebbe messo le mani nei capelli meditando suicidio!!! E poi non vedo l’ora di
leggere la tua storia!!! ^^ ancora grazie e al proximo chap!!!
Kiria: 10?!?!?!?! Ma io non merito
tanto!!! La ringrazio di cuore signorina Kiria, questo mi sprona a scrivere
meglio (e più in fretta!!!^^’’) ! Personalmente adoro i gemelli nei loro panni
da teppistelli, ma ho provato ad immaginarli anche da consiglieri nel campo
sentimentale…e come sono quando si arrabbiano °-°?! Credo anche lì abbastanza
divertenti…spero di non essere uscita dal personaggio T__T!!! beh aspetto la
recensione dei questo chap…FORZA GENTE, CHE QUESTO è SOLO L’INIZIO (quindi
immaginate il resto…)^^
Mokichan: Sono felice che ti sia piaciuta
(^///^me arrossisce) spero che continuerai a leggere e…recensire ^^’’’…
Blackmoony: Eccoti accontentata, il seguito
è questo qui, non uccidetemi per aver tardato tanto, ma la mia ispirazione se
n’è andata con l’inizio della scuola…
Piccola Alex: Eh eh, anche io l’ho
sempre detto che Oliver è un gran tocco di manzo, anche se alla fine l’ ho reso
davvero tonto.
Ryta Holmes: O.o oooooooohhhhh! Sua altitudine
Ryta Holmes!? Lei mi onora! Grazie per i complimenti, ma non dica così o mi
farà arrossire! Si, lo so, lo so, il mio Baston è acuto come un troll, ma io lo
immagino un po’ così, voglio dire, da uno che ha imparato prima a cavalcare una
scopa e poi a camminare e la prima parola che ha biascicato è stata ‘Pluffa’
non credo che ci si possa aspettare niente di buono…e poi lei eviti di fare
spoiler della MIA storia, perché altrimenti
JOOOONAAAATHAAAAAAAAAAAAAN…poi fatti tuoi se la vede mio fratello con
te…
Paige: Tu che ne dici?! A me pare
proprio sia cotto a mo’ di bistecca ai ferri…soddisfatta la tua curiosità?!
Pea: Pea!!! Tesora!!!! Non riesco a credere
che nonostante le febbri, il mal di stomaco e tutta quella serie di malattie
che ti stai portando dietro e che mi impediscono di passare giornate
scolastiche normali, in tua assenza, e perciò catastrofiche con la presenza
delle lobotomizzate di turno, tu sia riuscita a trascinarti sino al computer,
aprire internet, leggere la mia st…cosa, si insomma la roba qua sopra, e
perfino RECENSIRE!!! T___T me piange per tale gesto d’amicizia!!! Bene, spero
che anche qst chap sia di tuo gradimento^^…niente morso vero?!°-°
Marti: Povero Baston, perché non
dovrebbe avere un cuore? ^^’’’ a me sembra così teneroso…cmq, dopo questo chap
sembrerà solo più stupido…ma non smettete di leggere solo perché l’autrice ha
il cervello infestato da Doxy, partite col presupposto che anche quella è una
forma di malattia, direste di no alle richieste di un malato?! *.*
Ale: Sono commossa, davvero, ti è
piaciuta la mia st…questo aborto di pagina web?! Y__Y me davvero commossa!!Non
sapevo che a così tanta gente interessasse leggere cosa succede dietro le
quinte di Harry Potter, quando una partita o una allenamento di Quidditch si
conclude! Sono davvero, davvero commossa!! Ecco il secondo chap…no, dai mettete
via le bacchette…aargh! Non l’avada kedavra! Sono così in ritardo?
Un ringraziamento
particolare a Luna Malfoy e Ryta Holms che mi sopportano e supportano, leggendo
questa st…quest’ accozzaglia di lettere unite a caso…ragazze vi voglio bene!!!
RECENSITE GENTE, RECENSITE ^^