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Autore: Hanatamago    10/03/2011    3 recensioni
Jakotsu, stanco e geloso dei flirt di Bankotsu con irritanti ragazze, decide di vendicarsi in un modo che mai nessuno avrebbe immaginato.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Squadra dei Sette
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Chiunque può avere una crisi isterica!

“Ah ah” un bel giovane dagli occhi blu che noi tutti conosciamo rideva amabilmente in compagnia di belle ragazze che gli versavano il sakè.
Il tutto sotto lo sguardo irritato di un altro bel giovane, “alquanto femminile”, che noi tutti conosciamo.
“Ehi, Ja” lo chiamò un tizio con i capelli di Wolverine.
“Cosa vuoi, Suikotsu?!” Jakotsu si girò bruscamente verso l’uomo seduto accanto a lui.
“Non hai quasi toccato cibo …” tentò di commentare Wolv… ehm Suikotsu.
“Beh, saranno affari miei, no?”.
“E se svieni in campo di battaglia per calo di zuccheri?” lo provocò.
“Se crepo saranno anche quelli affari miei, no?!” questa volta Jakotsu ribatté con voce ancora più forte e sgarbata.
“Beh, non proprio, dovremo cambiare il nome in Squadra dei Sei” disse seriamente. Seriamente!
Jakotsu non sapeva se era peggio discutere con uno che sembra sempre impassibile (Suikotsu), con uno che vuole sempre avere ragione (Renkotsu) o uno che non ti ascolta per niente (Bankotsu).
“Senti, ciccino” Jakotsu perse la pazienza “mangi con gli stessi artigli con cui squarti la gente usandoli come spiedini, credi che dovrebbe mettermi appetito?”. In effetti il mercenario infilzava il cibo con le punte degli artigli, se li metteva in bocca e poi li leccava.
Per uno come Jakotsu quella scena sarebbe anche potuta essere sexy … ma in un altro contesto. E a tavola, con tutta quella gente, tutte quelle sgualdrinelle! No, non era proprio il caso.
“Lo sai che è il sangue a rendere il gusto migliore” rispose Suikotsu prima di ingozzarsi nuovamente con un altro boccone di pesce.
La Squadra dei Sette aveva appena vinto un’altra battaglia e ora si godeva un lauto e meritato banchetto nella villa del feudatario.
Ovvero … Tutta la squadra tranne uno, costantemente impegnato a lanciare occhiatacce verso il suo capo.
“Jakotsu” sbottò Renkotsu “Non ci seccare con le tue manie, va bene?”.
Ginkotsu, come sempre, annuì per dimostrare il suo consenso al secondo in comando del gruppo.
Apparentemente gli altri membri del gruppo, Kiokotsu e Mukotsu, non ascoltavano. Il primo sembrava troppo impegnato a mangiare qualsiasi cosa vedesse, toccasse o odorasse.
Il secondo invece guardava ogni tanto Bankotsu e le sue corteggiatrici con aria truce, non esattamente per lo stesso motivo di Jakotsu, ma il movente era comunque la gelosia.
Dal canto suo Bankotsu stava ancora ridendo e scherzando con le servitrici del signore del castello.
“Renkotsu” rispose Jakotsu guardandolo dritto negli occhi con aria gelida “vai dritto a farti fottere”.
Renkotsu si sorprese: Jakotsu solitamente gli rispondeva frignando.
Suikotsu riconobbe il suo stile nel comportamento di Jakotsu e ghignò orgoglioso.
“Dì la verità” iniziò a canzonarlo il pelato “Sei geloso di lui, vero?”.
Jakotsu si morse il labbro inferiore dalla rabbia. Come poteva non essere interessato a uno come Bankotsu? Bankotsu era bellissimo: con i suoi occhi blu, i lunghi capelli neri e la pelle abbronzata … Jaky-chan l’avrebbe volentieri cosparso di panna montata con tanto di ciliegina in testa! Era uno dei ragazzi più attraenti che avesse mai conosciuto, peccato per un paio di cosucce:
1) Bankotsu era etero;
2) Se Jakotsu avesse tentato un minimo approccio sarebbe iniziato l’Apocalisse;
3) E il resto della Squadra che ruolo avrebbe avuto in tutto questo?

Per questi motivi Jakotsu doveva starsene buono buonino con le mani a posto.
Ma a Bankotsu non andava l’idea di facilitargli le cose a quanto pare!
Perché allora flirtava così apertamente con quelle oche?!
“Ehi, Jakotsu, finisci di mangiare o ci penso io?” s’intromise Kiokotsu. Fu ignorato.
“Renkotsu …” iniziò Jakotsu sfoderando un tono alla Suikotsu all’ennesima potenza “… te lo ripeto … VAFFANCULOOOOOOOOOOO!!!”.
Tutti si girarono a guardarlo come se fosse impazzito.
E con tutti voglio dire TUTTI, compreso Bankotsu, il signore del castello e le oche.
“Jakotsu, ma cosa cavolo …” fece per dire Bankotsu confuso.
È vero che Jakotsu e Renkotsu litigavano spesso ma il suo strambo amico in rosa non si era mai comportato così.
“Fottiti, fottiti, fottiti!” continuava a gridare Jakotsu facendo la linguaccia al pelato (pelato, pelato, pelato! Muahahaha ndPazzame).
“Lo sai perché sebbene tu sia il primo ad essersi unito a Bankotsu e tu abbia la fama di essere il più forte dopo di lui, sono io il secondo in comando?” alzò la voce il pelato, che non riuscì a trattenere un sorrisetto nell’ultima parte della frase.
“Lo sai il perché?” continuò imperterrito “Perché tu sei una disgustosa e stupida checca! Ecco perché ha preferito me, tutti hanno preferito me come secondo in comando! Avrai capito adesso che non devi metterti contro di me!” concluse soddisfatto.
Jakotsu strinse convulsamente i pugni: “Tu dannato … dannato truzzone pelatone coglione!!!”. E stava per saltare addosso al nostro “caro” truzzone pelatone coglione quando sentì due forti mani trattenerlo per le spalle.
Sulle prime pensò che fosse Suikotsu, ancora di fianco a lui, e invece era Bankotsu.
“Finitela subito, tutti e due” sibilò il ragazzo con la treccia.
“Bankotsu-sama, lasciali perdere” mormorò suadente una ragazza dietro di lui “o i tuoi soldati sono ancora dei bambini?”.
“Torna da noi” le fece eco più piano un’altra ragazza, più giovane e timida dell’altra.
“Arrivo ragazze” rispose Bankotsu concedendosi un sorriso per le sue ammiratrici.
Jakotsu si sentì avvampare: Bankotsu non gli avrebbe riservato delle simili attenzioni MAI, mai e poi mai, neanche dopo mille anni, neanche se avesse cambiato sesso e si fosse fatto crescere le tette.
“Certo certo” gli disse acido “Vai da loro, tanto chi se ne frega degli amici che rischiano la vita sul campo di battaglia apposta per farti servire il sakè dalle sciacquette inferiori con quei bonzi sul petto!”.
“Rischiare la vita per il sakè?” chiese il signore feudale.
“Sciacquette?” strillarono le oche.
“Bonzi?” ripeté confuso Suikotsu.
“Muahahah!” rise compiaciuto il truzzone pelat… Renkotsu.
“Jakotsu, ma cosa …” fece per dire Bankotsu quando …
“AAAAAAAAAAAAH!” Jakotsu strillò portandosi le mani ai capelli.
“Crisi isterica … interessante” commentò affascinato Suikotsu, che aveva ancora un briciolo dell’animo del dottore dentro di sé.

 

 

 

Salve, gente! È la mia prima fanfic quindi non mi massacrate troppo graaaazie! ^^ Che posso chiedervi se non di recensire, per favore per favore per favore??? Fatemi sapere che ne pensate!
Ps: se questo capitolo vi ricorda qualcosa, di sicuro è il capitolo 3 di Vita da mercenari di Visbs88! (l'ho detto, così spero di aver raddrizzato i conti, vero Visbs?) Ciao!

 

  
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