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Autore: CarliParalyzed    11/03/2011    7 recensioni
Questa FF parla dell'amore tra Robert Pattinson e Kristen Stewart.
Non è niente di che, è la prima che scrivo. Non parla di Robert e Kristen davanti alle telecamere, ma di ciò che secondo me, accade o è accaduto nella vita di Robert e Kristen, prendendo spunto da "Gossip" e "interviste" varie. Spero vi piaccia!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao giovani! Eccomi qui con un nuovo capitolo, è un po' corto lo so. Ma non avevo molte idee per questo, mi ha ispirtato una nuova canzone di Avril in realtà, il testo è quello che trovate qui sotto e poi vi posto anche il pezzo.
Insomma, ringrazio come sempre tutti quelli che hanno recensito-letto i capitoli precedenti.
Cercherò di aggiornare prima, sperando che mi arrivino idee migliori D:
Un bacio a tutti, Carli







Non posso controllarmi. È così che mi sento quando mi guardi negli occhi come hai fatto ieri notte.

Non posso sopportare di sentirti dire addio. Ma sembra così giusto, perché sembra così giusto solo averti in piedi al mio fianco, quindi non lasciarmi andare.
Perché hai la mia anima ed io volevo solo che tu lo sapessi che non voglio guardare indietro.
Perché so che noi abbiamo qualcosa che il passato non potrebbe mai cambiare.
E sono bloccata in questo momento, ed il mio cuore è aperto
Dimmi che senti lo stesso, perché io faccio sul serio.


Pov Kristen

E' passato un mese da quando ci siamo salutati ed io sono partita per fare la promozione di Eclipse assieme a Taylor, mi sei mancato, e non poco.
Ed ora che ti rivedo chissà come reagirò, chissà come reagirai. Quando siamo lontani ho sempre paura che qualcosa sia cambiato, che tu ti sia stancato e che non sarà mai come prima, e se davvero fosse così?
Se ti fossi davvero stancato di me? Ok ok, sono paranoica, mi ami.
Ma la distanza non porta mai a niente di buono e noi due, beh, per quanto siamo una cosa sola da sempre siamo esseri umani. E le mie paranoie ci portano a litigare più spesso di recente, mi hai detto "questa lontananza ci farà solo meglio, quando ci rivedremo saremo più innamorati di prima, vedrai."
Il mese è passato, la lontananza mi ha fatto delirare fino ad avere la febbre ed a blaterare nelle interviste, è così che mi sento quando tu non ci sei, una goccia d'acqua in mezzo ad un oceano, non mi sento protetta, mi sento sola e non posso parlare con nessuno. Sono stanca, stanca fisicamente e mentalmente, le domande su noi due mi fanno sentir male, balbetto e mi sento una scema con Taylor vicino a me che sghignazza.
Eppure basta un niente per farmi passare tutto, mi basti tu, di solito.
Non sono certa che questo sia positivo, sono arrivata ad essere dipendente da te e livelli allucinanti e stupidi delle volte. Se non ti sento entro in paranoia, se non so dove sei mi faccio film mentali, se non mi mandi messaggi penso che tu sia troppo impegnato per scrivere alla ragazza che ami. Mia madre dice che sono semplicemente innamorata; quindi è normale che il cuore mi stia per scoppiare all'idea di vederti dopo un mese? Sono a casa mia, buttata sul letto ad ascoltare musica, non lo facevo da troppo tempo.
Troppo svogliata anche per dormire, troppo stanca per uscire a fare un giro con i miei amici che mi pregano di farlo da due ore, troppo in ansia per guardare dalla finestra e vederti arrivare, troppo scocciata per parlare con mia madre o i miei fratelli al piano di sotto. Ti sto solo aspettando, e l'unica che sembra averlo capito è mia madre, visto che tutti gli altri - amiche comprese nel pacchetto - mi vengono addosso con frasi stupide e fuoriluogo. Sbatterei a loro volentieri la testa al muro una 15ina di volte. Ma poi ci ripenso, forse non si sono mai sentite come mi sento io quando sono con te. E forse, dico forse, non hanno capito che preferisco vedere te e stare ore a parlare piuttosto che uscire con loro a prendermi una sbronza, per lo meno oggi.
Sono le 19:45, dovevi arrivare un quarto d'ora fa, ma lo capisco... stai lavorando e so che sui set gli orari non vengono rispettati la maggior parte delle volte, ma almeno un messaggio?
Ecco che ricominciano le paranoie stupide ed inutili, credo che prima o poi ti stancherai di rassicurarmi.
"Kristen?" mia madre bussa alla porta.
"Dimmi mamma." mi metto seduta sul letto mentre la porta si apre piano.
"Vuoi cenare o aspetti Robert e prendete la pizza?"
"Aspetto Robert, se non arriva troppo tardi." le rispondo con un sorriso, parecchio forzato.
"Stai bene?" chiede lei, è mia madre, mi conosce - per quanto mi veda molto poco.
"Sto bene, mamma."
"Sembri preoccupata... Tutto bene con Rob, sì?" sì, sono solo paranoica e mentalmente deviata, ma per il resto va alla grande.
"Tutto ok, tranquilla!" rispondo più convincente possibile.
"Sei un'attrice, ma non con me." risponde lei seria.
"Mamma sto bene, con Robert va bene, sono solo... paranoica."
Mi sorride chiudendo la porta e venendomi incontro, si siede sul letto vicino a me e mi guarda per un po'.
"Dovresti smetterla di essere così assurdamente preoccupata tutto il tempo, non ti fa bene. Avrai un crollo mentale prima o poi, te lo dico io."
Le sorrido mentre mi poggia una mano sulla gamba e mi accarezza.
"Sei a casa adesso, rilassati un po', tra qualche minuto arriva e parlerete. E' stato solo un mese, cosa vuoi che sia cambiato in un mese? Lui ti ama, tu lo ami. Questo conta, non essere fissata."
"Sì lo so..."
"Con Mike non eri così, anzi..."
"Con Mike non era così mamma, non dipendevo da lui in questo modo. Anzi sì, ma non allo stesso modo. Era diverso, non avevo questo eccessivo bisogno di lui 22h su 24 al giorno e non parlavamo così tanto, insomma... Non abbiamo mai parlato tanto io e lui."
"Lo so, e questo non ti dice nulla?"
"Cioè?"
"Cioè, se hai così tanto bisogno di lui è perchè lui ne ha di te, allo stesso modo. Semplicemente, si nota molto meno."
"Non credo, no..."
"Io lo credo invece, perchè quando litigate mi chiama e mi chiede se ti ho sentito e come stai? Quando sei lontana chiama me? In un mese mi ha chiamato 30 mila volte, chiedendo se davvero stavi bene o mi avevi detto qualcosa che a lui non avevi detto."
"Cosa?"
"Dico davvero, quel ragazzo ti ama. Basta paranoie, stai tranquilla..."
"No, mi sono persa un passaggio, ti ha chiamato?"
"Mi chiama spesso in realtà."
"E PERCHE' IO NON LO SAPEVO?"
"Non era importante che tu lo sapessi bambina, ora stai calma." mi da un bacio sulla fronte e mi accarezza i capelli e prima che io possa dire qualcosa continua -"sono quasi certa di aver sentito una macchina nel vialetto."
mi alzo di scatto dal letto e corro alla finestra mentre ti vedo scendere dalla macchina e chiudere lo sportello, hai un berretto blu e una camicia bianca a maniche corte aperta, sotto una t-shirt ed un paio di jeans.
Ti stiracchi e sbadigli, poi vai verso la porta e suoni il campanello.
Mio padre ti apre la porta - gli stringi la mano sorridente ed entri dentro.
Credo che il cuore mi scoppierà al momento, non riesco a respirare.
"Kristen? E' arrivato Pattinson, scendi!" mi giro e guardo mia madre che mi sorride e si alza dal letto.
"Su vai muoviti, porto via io tuo padre o romperà l'anima come sempre." dice ridendo.
Infilo la tua felpa blu e metto il cappuccio in testa, scendo piano le scale e ti sento ridere con mio fratello.
Mia madre arriva prima di me, ti abbraccia e ti chiede come stai, tu ricambi e le fai la stessa domanda prima di vedere me alle sue spalle.
Lei si sposta e fa segno a Taylor di andare in cucina, seguendolo.
Rimaniamo soli ed il silenzio in realtà è un po' imbarazzante, ma viene rotto dalla tua voce.
"Ciao!" mi dici sorridente - "perchè diavolo hai il cappuccio in testa anche dentro casa?" aggiungi mentre cominci a ridere.
"Ehm... avevo freddo."
"Bugiarda." continui ridendo.
"Oh piantala!" ti tiro un colpo sull'addome, ma mi afferri il braccio e mi tiri verso di te, mi abbracci forte, ricambio l'abbraccio poggiando la testa sul tuo petto, mi baci i capelli e ti sento mentre respiri il mio profumo.
"Mi sei mancata." mi dici sotto voce.
"Anche tu, davvero tanto." stringo più forte l'abbraccio.
"Kristen mamma chiede se cenate con noi! Ops... scusate." mi sposto un po' e guardo Taylor in un modo così incazzato che devo averlo spaventato.
"Eh, ok. Non cenate con noi, scusa." dice sotto voce.
Scoppi a ridere divertito.
"L'hai fulminato!" continui a ridere.
"HA ROVINATO IL MOMENTO IL CRETINO!"
"Ahahahaha, no non l'ha rovinato poverino. Lascialo in pace..." mi poggi la mano sulla spalla mentre ti faccio strada, anche se ormai la conosci a memoria, verso camera mia.
Commenti ogni foto che vedi, tutte le volte che entri in casa mia.
"Questa foto posso prendermela? Guarda quanto sei carina!" dici ridendo.
"Oh ma la smetti? No, non puoi prenderla. Sono cicciona, guarda quanta ciccia sulle gambe!" ti rispondo ridendo assieme a te.
"Ma smettila! Guarda che carina - togli la foto dal muro - me la prendo, ho deciso."
"Assieme al porta foto?"
"Sì, non ho un porta foto quindi prendo anche questo."
Scoppio a ridere mentre ti guardo e cerchi di infilarlo nelle tasca dei jeans.
"Amore, non ci sta!"
"Ci sta, tranquilla!"
"Ora rompi i jeans. Te lo dico, li rompi..."
"Me li aggiusti tu nel caso, no problem!"
"Ah beh, certo! - ti prendo la foto dalle mani - dammi qui, poggiala in camera mia, prima di andare via la prendi."
"La dimentico!"
"Te lo ricordo io, tranquillo." ti prendo per mano e ti tiro verso camera mia.
Apro la porta e ti faccio entrare dentro. In realtà è un vero casino, la valigia più grande è totalmente aperta e gli abiti sono tutti incasinati, la metà di abiti sono sul bordo e toccano il pavimento.
Tutti gli abiti usati per le premiere sono stati incelofanati e poggiati sul letto da Ruth, sono uno sopra l'altro. Ne terrò solo uno o due, credo.
"Guarda quanta roba ti sei portata!" commenti.
"Lo so, ero via un mese, mica 2 giorni, sai?"
"Mi piacciono gli abiti di quest anno - prendi un abito in mano e lo guardi, è quello che indossavo a Berlino, nero e blu - un po' troppo corti, ma mi piacciono." dici sorridendomi.
"Non sono troppo corti."
"Ah, ricominciamo? Guarda se adassi in giro in boxer a te andrebbe bene?"
"NO!" dico con un tono secco mentre mi siedo sul letto ed incrocio le gambe.
"E allora?"
"E allora io metto gli abiti corti perchè lunghi sono orrendi su di me, sono bassa."
"Sei fissata, altro che." ti siedi vicino a me e afferri la nostra foto sul comodino. E' del periodo di Twilight, siamo vicini e la tua fronte è poggiata sulla mia, tu fai la linguaccia ed io sorrido.
"Non ce l'ho questa, rubo pure questa."
"No, quella non la tocchi. Ce l'ho nel pc, poi te la metto sul telefono, lasciala lì."
"Che piccoli, guarda che faccia ho." 
"E' vecchia..." commento guardando la foto.
"Cambiala."
"Mi piace quella, anche se siamo brutti e piccoli."
"Perchè ti piace?" chiedi serio.
"Non eravamo ancora così incasinati come adesso, e non so... abbiamo qualcosa..."
"Qualcosa?"
"Non so, qualcosa... non so spiegarlo. Comunque sia, è carina, sul serio."
"Sì, lo è. Tralasciando la linguaccia, e la mia faccia... ah, e i miei capelli" dici ridendo "Tu sei bella, sorridi..."
"Uh, bellissima. Con queli capelli da Bella poi..." dico ridendo.
"Però, ero così vicino, potevo baciarti visto che c'ero."
"Eri troppo ritardato per farlo." ti rispondo ridendo.
"Ehi ehi ehi! - ti giri a guardami - che vorresti dire?"
"Ah no, nulla." ti rispondo divertita.
"No parla!"
"Hai avuto tante di quelle occasioni per baciarmi, ed alla fine sono io che ho baciato te."
"Avevi un ragazzo."
"Come che mi sia mai realmente importato, abbiamo passato milioni di notti assieme e non lo hai mai fatto."
"Ripeto: avevi un ragazzo. Non potevo farlo, magari mi tiravi un cazzoto in piena faccia."
"Robert, andiamo." dico sospirando.
"Cosa?"
"Sei scemo!"
"Che? No!"
"Sì!"
"Non lo sono."
"Sì, lo sei..."
"No.
"Sì."
"No."
"Sì."
"No..." avvicini il tuo viso al mio, i nostri nasi si sfiorano e le nostre fronti si toccano, sento il tuo respiro sulle mie labbra.
"Sì...." sussurro piano prima che le nostre labbra si tocchino, le tue labbra calde si posano sulle mie, premi forte prima di far entrare la tua lingua nella mia bocca. La muovi piano ed in modo dolce, prendi il mio viso tra le mani e mi tiri verso di te. Mi siedo su di te con le gambe aperte che ti stringono le anche, le tue mani mi accarezzano le cosce, e salgono piano fino al mio fondoschiena, poi sulla schiena e sulle spalle. Mi fai scivolare la felpa da dosso, mi accarezzi le braccia  e mi prendi le mani, intrecci le dita delle tue mani con le mie mani mentre continuiamo a baciarci in modo davvero, davvero dolce. E' quasi inaspettata come cosa, pensavo che ti saresti avventato su di me, invece non lo hai fatto.
Quando penso di sapere cosa farai, fai sempre una cosa diversa e mi spiazzi, letteralmente.
Poggi la schiena alla spalliera del mio letto, lasci le mie mani e ti stacchi per un po', mi guardi negli occhi.
"Vieni qui..." dici sotto voce, mi prendi i fianchi e mi tiri verso di te.
Ti avvolgo il collo con le braccia e stringo forte, poggi la testa sul mio seno e ricambi l'abbraccio.
"Mi sei mancata, stavo impazzendo senza di te. E' stata dura questo mese..." commenti, sotto voce.
"Sul serio?" ti chiedo mollando la presa e guardandoti negli occhi.
"Certo, avevi qualche dubbio?" beccata Kristen, beccata.
"No, cioè... no, sì. Sai come sono fatta, le paranoie volano."
"Anche le mie." rispondi sicuro.
"Che vorresti dire, Rob?" ci sono rimasta male, pensavo cominciassi a rassicurarmi ora.
"Voglio dire che anche le mie paranoie non sono da meno delle tue, Kristen."
"Sì, ma... riguardo cosa?"
"Riguardo tutto, eri sola un mese con Taylor, il mio cervello ha vagato parecchio."
"Taylor? ROB!"
"Sì, non c'è bisogno di alzare la voce..."
"TAYLOR?"
"Sì, T a y l o r. Sono geloso di lui, non  è una novità."
"Oh ma smettila, chi se lo fila."
"E io perchè mi dovrei filare qualcun'altra che non sei tu?"
"Non lo so..."
"Appunto... zit.."
"Te lo mollo?!" alzo il braccio per tirarti uno schiaffo.
"No, non l'ho detto per intero di star zita, mi sono fermato prima. Niente schiaffo." dici con una sorta di espressione d'angelo in viso.
"Ti risparmio per questa volta, se lo risento ti arriva."
"Ok ok, non lo dirò più - mi sorridi e mi accarezzi la mano - comunque, sei esagerata..."
"Forse lo sono..."
"Lo sei."
"Forse, te l'ho detto... Ho i miei motivi per esserlo."
"Pure io ho i miei per esserlo."
"Sarebbero? Io non ho una banda di ragazzini urlanti che mi chiedono di fare sesso, e no, non lavoro con dei fighi."
"Infatti, lavori e lavorerai con tipi di ragazzi che piacciono a te. E sono già in ansia, solo all'idea che inizierai a girare On the Road tra poco, e devi fare un'orgia con degli sconosciuti."
Ti guardo e poi ti sorrido accarezzandoti i capelli.
"E' solo lavoro."
"Anche il mio..." rispondi guardandomi negli occhi.
"E' la lontananza che mi frega, non dubito di te Robert."
"Sembra di sì a volte."
"Non è così, Rob."
"Dovrei dubitare anche io allora?"
"Ti ho detto che non dubito! E tu perchè dovresti?? Ti chiamo 20 volte al giorno quando non ci vediamo, e ti mando un messaggio tutte le volte che vado al cesso, buongiorno e buonanotte, che motivo hai?"
"Niente..."
"Robert!"
"Niente Kristen, non dubito di te infatti - ti tocchi i capelli nervoso e sposti lo sguardo - solo che avrei più motivi di te per farlo."
"Cosa? E perchè?" mi sto incazzando.
Non rispondi, guardi con uno sguardo fisso la finestra.
"ROBERT?" ti afferro il mento con una mano e ti faccio girare contro voglia a guardarmi.
"Sei stata con me quando stavi con Mike, chi dice che non succederà e che non ti innamorerai di qualcun altro?"
SBAM! La mia mano ti arriva dritta in faccia con una forza assurda.
"Tu, sei un vero coglione." mi alzo da sopra le tue gambe e apro la porta di camera mia.
"Vai fuori."
"No ok, mi hai appena tirato un cazzotto in piena faccia..."
"E lo faccio di nuovo, vattene Robert, razza di stronzo."
"Sei impazzita Kristen? TU PUOI DUBITARE DI ME QUANDO TI PARE ED IO NON DI TE?"
"Vattene fuori, non ti voglio più vedere, vai fuori cazzo e non cominciare a farmi urlare razza di coglione che non sei altro."
"Ma che ho detto che non va? Ho detto solo che potrebbe ricapitare! Kristen cazzo."
"Vattene."
"No, non me ne vado da qui finchè non ti dai una calmata..." ti tocchi la guancia, lo schiaffo ti è arrivato proprio forte, non volevo farti male in realtà...
"Non voglio parlare con te, mi hai appena dato della puttana, coglione."
"NO! NON HO DETTO QUELLO, HO SOLO DETTO CHE POTREBBE RICAPITARE CON QUALCUN ALTRO!"
"E non hai capito un gran cazzo allora. Vattene, sei un coglione, va fuori da qui."
"Kristen, smettila cazzo."
"Con chi potrebbe capitare, eh? CON CHI? Con Taylor? Ahah, sei un coglione Robert."
"Non l'ho mai detto io e smettila di offendermi, non è carino."
"Stai zitto, cazzo. Vattene fuori da camera mia."
"No, non me ne vado finchè non ti calmi e parliamo come si deve." ti alzi e ti avvicini a me, afferri la maniglia della porta e la chiudi a chiave, togli la chiave dalla toppa e te la infili in tasca.
"Non ti muovi tu e non mi muovo io. Non intendevo dire quello... Ma pensaci, è così che ci siamo innamorati noi, chi dice che non capiterà di nuovo?"
"Allora vale lo stesso per te."
"No, non vale per me. Perchè io mi sono innamorato di te vedendoti in un fottuto film Kristen, e cazzo... Ti ho aspettato per due anni. Ora che sei mia... ora che sei mia sarei un gran coglione a mandare tutto a puttane."
"E cosa ti fa pensare che sarò io a mandare tutto a puttane?"
"NESSUNO! Stavo solo dando voce alle mie paranoie, come te! E non mi aspettavo un cazzotto in faccia."
"Amo te in modo diverso da come amavo lui, e se tu pensi che mi possa innamorare di qualcun altro ora come ora non hai capito un cazzo."
"Posso avere paura? O puoi averla solo tu, Kristen?"
"Non ho detto questo."
"Lo hai detto, tu dai voce alle tue paranoie e io sono sempre lì a farti stare tranquilla, se invece sono paranoico io ti do della puttana, ma sei impazzita?"
"La frase non era carina."
"Mi hai dato uno schiaffo."
"Scusa..."
"Dobbiamo litigare dopo un mese che non ci vediamo? La distanza ci porta a questo adesso?"
"Non lo so... - le lacrime cominciano a rigarmi il viso a litri - sono stanca Robert, davvero stanca."
"Lo so che sei stanca e stressata e che non stai bene e che la lontananza la reggi molto meno di me, ma non c'è bisogno di fare tutti questi casini, tutte le sante volte."
"Mi dispiace..." sussurro singhiozzando.
"Spero che ti sia almeno sfogata, se quello fosse stato un pugno mi avresti steso."
"Scusa, davvero."
"Non importa..." rispondi sotto voce, sedendoti nel letto.
"Ti ho fatto male?"
"Un po'..."
Mi avvicino verso di te e mi siedo affianco a te nel letto, hai la testa bassa, ti afferro il viso e guardo la tua guancia.
E' veramente tanto rossa ed hai il segno dell'anello, cazzo.
"Scusami..." ti dico ancora in lacrime.
"Dio, non mi piace litigare con te, non mi piace. Divento un isterico del cazzo!" ti alzi dal letto di scatto e tiri un calcio alla sedia che cade per terra.
"Ah, cristo!"
"Rob, calmati..."
"Mi sei mancata cazzo! Te lo vuoi ficcare in testa? Amo te, voglio te! Ho bisogno di te, ho bisogno di te! Sei la mia migliore amica, la mia ragazza fissa per gli amici e la mia fidanzata per mia madre, sei la mia amante, sei quella con cui faccio l'amore tutte le notti quando siamo assieme e non mi stancherò mai di farlo, sei quella che mi fa dire fare l'amore anzichè scopare ed ogni volta è bello come la prima volta, non è cambiato nulla. Sei quella che mi capisce guardandomi negli occhi, sei tu che capisci se ho qualcosa! Sei tu che arrivi a capire che ho prima ancora che lo capisca io! Sei tu che mi conosci meglio di quanto io conosca me, sei tutto per me, come te lo devo dire Kristen? Come? No dimmelo! Non riesco proprio a fartelo capire, sono così merdoso come ragazzo? Non riesci a capire quanto ho bisogno di te? Mentale e fisico, non lo capisci?"
Le lacrime continuano a rigarmi il viso, sono una sorta di fontana aperta che non smetterà per parecchie ore ormai.
"E non piangere, non voglio che piangi." ti avvicini a me, ti inginocchi e cerci di asciugarmi le lacrime.
"Lo capisco, lo capisco... Capisco tutto, e sei un bravo fidanzato. Sono io che ho paura che ti portino via da me, non sei tu che sbagli, Rob..." ti rispondo in lacrime.
"Ma chi vuoi che mi porti via? Se parlo con una ragazza parlo di te amore." hai gli occhi lucidi, stai male, ti si legge in faccia.
"Mi dispiace farti stare male."
"Non sto male..."
"Sì, invece stai male..."
"No, sto bene se stai bene tu."
Ti accarezzo il viso con la mano e ti tiro verso di me, poggio le mie labbra tutte bagnate dalle lacrime sulle tue, mi spingi sul letto e ti stendi sopra di me, piano - continuando a baciarmi.
Sto ancora piangendo e non riesco a smettere, i miei occhi son due rubinetti aperti.
So che vorresti fermarti ma non te lo lascio fare, non voglio che lo fai - sto male, e l'unico modo che ho per stare meglio sei tu al momento.
"Kristen...Kris..." ti stacchi dalle mie labbra - "smetti di piangere."
"Rob, ho bisogno fisico di te al momento, non osare fermarti perchè io piango, starò meglio dopo..."
"Lo so, ma sai che non mi piace..."
"Robert..."
Torni sulle mie labbra, la tua lingua entra nella mia bocca piano ed in modo dolce, come prima. Ti sfilo la maglietta e ti slaccio i jeans, mentre tu fai lo stesso con me, mi sbottoni uno per uno i bottoni della camicia, piano. Me la togli e mi accarezzi le spalle e le braccia, mi sbottoni i jeans e mi sfili piano, continuiamo a baciarci. Sento le tue mani sul mio corpo, scorrono piano e delicate, non hai fretta - vuoi solo farmi star bene e lo fai alla perfezione.
Sento il tuo corpo nudo che preme contro il mio, mi sfili l'ultimo indumento che è rimasto ed entri dentro di me, niente forza, niente spinte esagerate. Movimenti dolci e lenti, delicati - mentre mi baci il collo ed il seno, e torni sulle mia labbra. Poi mi guardi negli occhi per un po', ed asciughi una lacrima il dito.
"Ti amo, davvero tanto..."
Due lacrime mi rigano il viso, di nuovo. Ma ti sorrido e ti rispondo sotto voce "ti amo anche io, davvero tanto..."
Mi dai un bacio dolce sulle labbra prima di tornare a ciò che avevamo interrotto per qualche secondo.





















   
 
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