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Autore: 3lo_2ofi    12/03/2011    1 recensioni
...-Lexa!- sentii una voce famigliare chiamarmi, Callie, meno male, non ci siamo persi.
-Hey Callie.. Dove siete?- chiesi guardandomi attorno.
-Non lo so. Sono andata in bagno.. E non trovo più il tavolo..- disse sorridendo da ebete.
Vidi Nathan con la coda dell’occhio cadere all’indietro di botto.. Anche io le prime volte reagivo cosi, ma poi ci si fa l’abitudine.
-Tu, Sei un Mark al femminile..- disse lui alzandosi in piedi.
-Ahah!- fece Callie divertita.. Non so se dalla mia faccia, che descriveva quanta pena e quanto irritamento mi provava Callie in questi momenti… O per Nathan.. Che ancora non sapeva come reagire.
[Estratto dal capitolo 6]
Genere: Commedia, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il secondo chappy!!
Ricordate, leggere fa bene alla salute, ma pure commentare! Buona lettura!



Il fischio d’inizio partita vibrò nelle mie orecchie come un tuono in piena notte.
Il mio cuore stava impazzendo come se volesse uscirmi dal petto.
Non pensai molto hai miei compagni, mi sistemai al mio posto, la difesa e attesi che la partita avesse inizio.
Osservai bene lo schema avversario. Era tanto che volevo sfidarli, ed ora eccoci qua.
Ed ecco che il pallone rotola, passa in centro campo e poi si avvicina alla nostra porta, ma non troppo perché Len rubò la palla e la passo in avanti.
Per i primi dieci minuti la palla non si avvicinò troppo a nessuna delle due porte. Cosi io avevo tempo per guardare le mosse avversarie.
Giocavano veloci e precisi, come se si conoscono da anni e sanno perfettamente i punti deboli di uno e dell’altro. Era straordinario.
Luke il nostro attaccante, non il migliore forse, ma di certo forte, passò all’attacco.
Era abbastanza veloce, e con qualche movimento riuscì a scartare gli avversari.. Ma prima che potesse tirare, un ragazzo dai capelli azzurri legati in una coda di cavallo gli rubò la palla tanto velocemente che Luke ci rimase persino male.
Tenni d’occhio la palla aspettando che si avvicinasse.
Un ragazzo dai capelli biondi palatino si avvicinava e nonostante i miei compagni cercassero di fermarlo, lui avanzava.
Quando fu vicino alla difesa decise che era il momento di tirare.
Saltò e giro un paio di volte su se stesso, la palla era in alto a sufficienza perche lui potesse fare la rovesciata.
La sua voce irruppe nell’aria.
-Tornado.. Di fuoco!-
La palla si avvicinò..
-Non la farò passare!- gridai e mi fiondai li davanti.
Picchiai il piede per terra e gridai con tutta la forza che avevo nella voce..
-Muro di gomma!- la palla non passò. Riuscii a fermarla.
Questa tecnica non era la mia tecnica più forte, e questo voleva dire che lui non aveva usato tutta la sua forza..
Mi ritrovai la palla hai piedi e non persi tempo a lanciarla lontano dalla porta passandola a Michael, un centrocampista dei nostri. Anche lui non perse tempo a passare la palla a Callie, la nostra punta.
Quella ragazzina. Quella stupida ragazzina. Ricordo perfettamente la prima volta che la vidi.. Quegli occhi magenta e quei capelli neri, perfettamente in contrasto tra loro.. E poi la sua pazzia le faceva cambiare pettinatura ogni giorno.. Era particolare.. E sembrava pure stupida.. Ma quando era in campo quella Callie spariva ed appariva la Callie della Darkhydra.. La magnifica attaccante..
La vedevo sfrecciare verso la porta, con quel ciuffetto in testa che lei chiamava palma orami spiaccicato sulla testa per la sua velocità, quando faceva quel ciuffo era più facile prenderla per i capelli.. E anche più divertente..
La vidi tirare un calcio in direzione della porta e vidi il portiere pararlo senza alcuna fatica.. Non ci siamo..
La partita continuò cosi, senza nessuno che segnava per tutto il primo tempo. Quando il fischio di fine primo tempo suonò eravamo ancora 0 a 0..
-Lexa!- gridò Callie dietro di me.
-Si?- dissi voltandomi prima di sedermi sulla panchina.
-Dici che devo tenare con qualche tecnica?- chiese lei sorridente.
-Si.- dissi io bevendo dalla mia borraccia.
-Ok.. Allora faccio l’attacco fulmine che ho provato.- disse lei e se ne andò.
Mancava molto prima che il secondo tempo ricominciasse e quindi decisi di andare a fare un giro.. Magari mi sarei portata Callie.
-Hey Callie, io vado a farmi un giro per i corridoi, tanto abbiamo ancora tempo, vieni con me?- chiesi toccandole una spalla.
-Ok!- sorrise lei, raggiungendomi saltellando allegramente.
Ci incamminammo verso l’uscita del nostro spogliatoio e percorremmo tutto il corridoio. C’erano diverse stanze, ma la maggior parte di porte erano segnate da un cartellino con scritto : “privato”.
-Mi chiedo quanti giocatori ci sono in questa sede, perché un posto è enorme!- disse Callie guardandosi intorno imbambolata.
-Già… Il nostro ritrovo e grande come lo spogliatoio che ci hanno messo a disposizione..- dissi io tenendo gli occhi ben aperti. Avevo sentito dire che in questo posto, il capo di questo posto non’che allenatore della Royal era un uomo perfido e malefico, più volte aveva sabotato le partite per fare vincere i suoi..  In effetti mi era suscitato un dubbio, dicono che uno della Raymon era un suo giocatore.. Pensavo che avrebbe sabotato la partita per farlo vincere, ma poi avevo anche pensato che sarebbe stato un atto sciocco, anche perché lui, il suo giocatore, in un certo senso lo aveva tradito.
-È grande vero?- disse una vocina allegra alle nostre spalle.
Mi girai con uno sguardo glaciale, ma notai che era il portiere della squadra avversaria... Quindi rinunciai.
-Hey Mark!- Disse Callie sorridendo.
-Ciao!- fece lui.
Alle sue spalle uscirono alcuni dei suoi compagni di squadra.
Il biondino che aveva segnato, quello dai capelli grigi come gli occhi, il ragazzo-mantello, il difensore rapido, quello che aveva protetto Callie da me, e uno grande, più che grande, grosso.. Sembrava un divano.. Anzi.. Un hamburger.
Ci presentammo.
Il biondino si chiamava Axel  , quello dai capelli grigi Shawn, il ragazzo-matello Jude, quello dai capelli azzurri si chiamava Nathan, il nuovo amichetto di Callie si chiamava Eric e l’ultimo, l’hamburger con le gambe si chiamava Jake.
-Io sono Callie, e lei é Lexa.- dissi indicandomi, sorridendo lei.
Lei parlò molto con il portiere Mark e gli altri. Io aspettavo appoggiata al muro con le braccia incrociate al petto.
-Callie... Andiamo, mancano pochi minuti al secondo tempo.- dissi ormai stufa di ripetere che dovevamo andare.
-Si.- disse per la 5° volta lei.
-No, non si!- dissi io andandole incontro.
-Ma si … stavo arrivando..- disse lei perdendo il sorriso e incrociando le braccia dietro la testa.
-Mi chiedo perché...- disse Jude -Lexa sei in difesa, e tu Callie.. Perché mai sei in attacco?- chiese lui fissandoci, o almeno penso, perché quegli occhiali mi impedivano di vedere i suoi occhi.
-Non lo sappiamo.- disse Callie, alzando le spalle.
-È sempre stato cosi. E a noi sta bene, perché io in attacco sono una schiappa..- dissi mettendomi una mano sulla testa e facendo un sorrisino.
-E io in difesa … Stendiamo un velo pietoso.- disse Callie con il sorriso fino alle orecchie.
-Forza però, ora andiamo.- dissi strattonandola per la maglia. -Siamo in ritardo.- e iniziammo a correre verso lo spogliatoio, mentre Callie salutava i ragazzi.
Arrivammo appena in tempo. Perché Jed iniziò a ricordarci lo schema. Due minuti dopo eravamo in campo.
Quando il secondo tempo ricominciò io cercai di concentrarmi e capire quale tecnica usassero.
Notavo che si, c’erano due attaccanti, ma uno, il biondino, Axel, che aveva fatto il primo tentativo, ragionava su come passare palla ai compagni, mentre l’altro, un ragazzo dagli occhi e dai capelli grigi, Shawn, non ci pensava molto. Passava aggressivo sorpassando quasi senza sforzi i nostri compagni e poi tentava e tentava a tirare.
La palla però ora era hai piedi di Callie, che sfrecciava verso la porta.
La vidi seguire la palla fino all’ultimo, poi superati i difensori, Callie lanciò la palla con una tale potenza che senti il colpo che la palla subì.
-Group flash!- gridò. Poi riapparve vicino alla palla e le tirò un altro calcio, non capivo come poteva spostarsi cosi velocemente, e quando le avevo chiesto una spiegazione della sua tecnica mi aveva detto che non sapeva come spiegarmelo..
Questa tecnica confonde il portiere e fa in modo che la palla cambi direzione proprio d’avanti alla porta.
-Il fulmine non sai dove cade finche non distrugge qualcosa!- gridò lei.
La palla entrò in rete.
-Brava Callie!- gridarono la maggior parte di noi.
Lei tornò verso di noi e ci sorrise.
-Ora faranno sul serio..- dissi io a Jed vedendolo abbastanza vicino per comunicarglielo senza che nessuno sentisse.
-Si, è probabile..- disse lui.
Avevamo ragione.. Il biondino che prima aveva tirato la palla che noi pensavamo essere debole fece due gol, uno dietro l’altro.
Anche Callie ne fece un altro, ma rimanevamo sulla parità e non andava bene, perché mancavano solo 10 minuti alla fine della partita.
Il ragazzo dai capelli grigi iniziò a correre con la palla ai piedi, senza mai perderla.. Quando fu vicino si mise a terra toccando con una mano e poi disse le parole “tormenta glaciale”.. saltando volteggiò su se stesso e poi calciò la palla che era in aria con lui.
La palla passo via senza che nemmeno la vidi.. Un aria gelida mi fece percorrere la schiena dai brividi.
Stavano vincendo 3 a 2.
Mi girai dal portiere che mi passo la palla.
-Vado.- dissi e iniziai a correre.
Jed e Callie mi raggiunsero e corremmo verso la porta.
Passai la palla a Jed, lui dopo aver trasmesso il suo elemento, ovvero l’acqua, mi ripassò la palla, anche io dopo aver trasmesso il mio elemento, il fuoco, aspetto che Callie salti e le passo la palla, lei inserisce l’ultimo elemento, il fulmine e poi la calcia con potenza.
Insieme gridiamo..
-Spirale di Hydra!- e Callie riatterra al suolo.
Nel cielo si crea una spirale, fatta dei tre elementi, acqua, fuoco e fulmine. La palla ci passa in mezzo, e quando esce, è un drago a tre teste, ognuna per un elemento. Non c’e storia, la palla entra senza che nessuno possa fare niente.
Prima che ce ne accorgiamo però, la palla è tornata agli avversari che sfrecciano verso la nostra porta. Io corro per raggiungerli ma sono armai arrivati e stanno calciano.
Erano il ragazzo dal mantello blu, Jude se non ricordo male e quello che voleva proteggere Callie dalla mia ira, Eric. La palla viene passata a uno, e poi a l’altro, e troppo confuso, non capisco. Sento solo queste parole… “calcio.. Gemello!” poi un fischio. Guardo la porta e vedo la palla nella rete.
Hanno vinto. La partita è finita e la Raymon ha vinto.
-Grande partita!- dice il portiere che è anche il capitano.
-Grandi avversari..- aggiunge poi uno dai capelli rosa.
-Si.- conferma il portiere fissando attentamente la nostra squadra. 



Vi aspettiamo al prossimo! Un saluto da 3lo e 2ofi!
  
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