Cap. 1

-Amore, ti svegli? Dobbiamo andare a scuola, alzati o faremo tardi-

Mà! Dei vampiri che facevano tardi, questo era il colmo! Perchè non potevo dormire un' altro pochettino? Dai papi... per favore ...

-Nessie, non se ne parla, dobbiamo andare, oggi è il nostro primo giorno di scuola e dobbiamo dare l' impressione giusta, per favore ti alzi?-

No e poi no! Ho sonno! E' facile parlare per loro che non dormivano e non erano mai stanchi! Comunque accettai la sorte e mi alzai, da quel momento in poi sarei stata completamente nelle mani del folletto, che ovviamente si sarebbe sbizzarrita a truccarmi e vestirmi, nenche fossi una bambola.

Sentii il cellulare vibrarmi e lessi sullo schermo il nome che riusciva sempre a tirarmi su il morale: Jake.

-Ehi Nessie! Come và? Dopo la scuola chiamami che voglio sapere ogni minimo dettaglio!-

Ovviamente l' avrei chiamato, anche senza fargli sapere della scuola, solo per sentire la sua voce.

Il primo giorno di scuola era un' evento che avevo già ripetuto quattro volte: una a Forks, un' altra in Alaska, un' altra volta ancora in Polonia ed una in Svizzera.

Questa volta mi trovavo a Holar, in Islanda.

Jake per continuare gli studi era rimasto a Forks, ma mi veniva a trovare ogni week-end e ci sentivamo tutti i giorni.

Alla fine delle lezioni lo chiamai, come promesso.

- Ehi, Jake, come và? Le lezioni sono state noiosissime, non vedo l' ora che venga il Week-end, così ti potrò raccontare tutto di persona, ma tu come stai?-

Sentii un sospiro dall' altra parte e poi – Nessie, questo fine settimana non posso venire, mi dispiace, ti voglio un mondo di bene.Un bacio a Bells ed un saluto a tutti-

No! Non poteva essere! Avrei dovuto aspettare due settimane per rivederlo! Ero molto triste e stavo male perchè senza Jake mi sentivo... vuota, ecco il termine giusto.

Cercai di non pensarci, per non farlo sapere a mio padre, che purtroppo per me, legge nel pensiero.

-Ciao Nessie, come sono andate le lezioni?- Ed ecco che quando si parla del diavolo spuntano le corna... insieme a mia madre.

Mio padre in persona stava camminando verso di me, mano nella mano con mamma, e per il resto della giornata avrei dovuto tenere a bada i miei sentimenti, ma anche se non ci pensavo, dentro di me permaneva il dolore e la tristezza.

Quando ci raggiunsero anche Alice e Jasper, mio zio mi guardò confuso ed io mi affrettai a dirgli che non era niente, ma lui FINSE di bersela: mi conosceva troppo bene, e come me, fore anche meglio, conosceva le mie emozioni.

Una volta giunti a casa, io dissi che me ne andavo a fare un giro nel bosco, quindi, sotto gli sguardi insospettiti di tutti, uscii senza fare troppo rumore, cioè senza sbattere la porta.

Arrivata nel posto in cui mi ero diretta senza neanche accorgermene, mi sedetti ed iniziai a pensare.

Come era possibile che il ragazzo di cui avevo una cotta mi mancassa così tanto? Dopotutto non mi potevo essere innamorata di Jake, no? O forse sì..

Dopotutto avevo diciassette anni, ero abbastanza grande e matura da innamorarmi sul serio...

Conclusione: ero follemente innamorata di Jake.

Dovevo dirglielo, e anche il più presto possibile. Ma come fare?

Dovevo scappare? No... non avrei avuto il coraggio di confessargli i miei sentimenti guardandolo in faccia....

****************************DOPO 10 MINUTI************************************

Finalmente avevo trovato la mia soluzione: gli avrei mandato una lettera, in cui io e lui avremmo affrontato questo argomento... senza guardarci negli occhi, senza arrossire... insomma, molto meglio; decisi quindi di andare a casa mia e dei miei genitori a prendere la carta da lettere e la penna.

Non appena aprii la porta anche solo di un centimetro, qualcuno la spalancò, rivelando un padre furioso ed una madre che cercava inutilmente di calmarlo, mentre mi lanciava sguardi d' accusa.

Papi mi fece cenno di seguirlo fino in salotto e mi chiese – Nessie, mi dispiace di averti guardata male prima, solo che ero preoccupato e...-

Io lo iterruppi – E di cosa?-

Lui rispose prendendo un respirone – Jazz dopo la scuola, mi ha detto che le tue emozioni erando strane, provavi dolore, tristezza, dubbio..., poi questo pomeriggio sei uscita e torni adesso, Nessie, cosa hai?-

Io ero stata colta di sorpresa: possibile che dopo quella telefonata il mio mondo fosse cambiato così tanto? Possibile che per una debole costatazione la mia vita si stesse stravolgendo? Ovviamente …si

Saranno stati strani anche loro, qualche volta, no? Anche loro un giorno avranno avuto la testa fra le nuvole!

Così risposi misurando le parole – Mi sono resa conto di una cosa, che purtroppo mi sta stravolgendo la vita, e che per Sfortuna, io me ne sono resa conto solo adesso; quindi in questi giorni sarò un po' strana, ma non preoccupatevi, stò bene, meravigliosamente bene.- ed era vero.

P.S. Cosa sarà successo a Jake? Come si evolverà la faccenda? Fatemi sapere cosa ne pensate, anche perchè riguardo questo capitolo sono un po' insicura...

RECENSITE NUMEROSI =)

Baci Baci