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Autore: Darkmarty    20/01/2006    3 recensioni
Aveva litigato con Sousuke…ancora… Ormai non ne ricordava quasi più la ragione precisa…sicuramente a causa del fatto che lui fosse troppo violento, che non la lasciasse allontanarsi da sola per più di due metri, che tirasse fuori la sua amata pistola non appena qualcuno osava rivolgerle la parola…anche a scuola!!!
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaname Chidori, Sousuke Sagara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2: HANDS AND BROKEN GLASS

CAPITOLO 2: HANDS AND BROKEN GLASS

La pioggia non accennava a smettere di cadere.

Sousuke Sagara camminava piano, in direzione della scuola.

Pochi minuti prima aveva visto Chidori dalla finestra…il suo messaggio sul vetro…

Continuava a pensarci…

Sperò che lei volesse parlargli del giorno prima…

 

(il giorno prima)

…quando aveva visto un tipo avvicinarsi a Chidori, uno della scuola, doveva avere qualche anno più di lei…

Sousuke stava camminando dietro di loro, in corridoio; aveva visto Chidori guardare il tipo e scuotere la testa…lui allora aveva esclamato: - Eddai, bella!!- e le aveva afferrato la mano

Sousuke a quel punto non ci aveva visto più…che diavolo voleva quello??!!

Anche se ci stava solo provando con Chidori…lui non tollerava che qualcuno la toccasse, anche solo con una mano!!

Sousuke aveva estratto la pistola e l’aveva puntata alla nuca del tipo…

- Giù le mani, individuo sospetto!!

Chidori si era voltata verso di lui, impressionata dal tono usato da Sousuke contro il tipo…

L’altro si era rapidamente dato alla fuga, mentre Chidori aveva afferrato un braccio di Sousuke, costringendolo ad abbassare la pistola…dopodiché gli aveva tirato uno schiaffone…

Sousuke si era toccato la guancia…in un’altra situazione, se fosse stato qualcun altro, avrebbe restituito la sberla…

ma lei…lei era…la sua Chidori…

Chidori intanto aveva iniziato a urlargli contro che era un fissato, che non capiva l’esistenza della calma, che non sapeva limitare le sue reazioni…e che non la capiva, che non la conosceva affatto…

Sousuke a quell’ultimo rimprovero si era irrigidito…ricordava di aver già sentito quella frase, la sua mente andò a quando era stato lui a dire a Chidori che non lo conosceva…era così arrabbiato, ce l’aveva con lei…ma anche lei, in quel momento, si era sentita così??

Poi era tornato al presente…era rimasto a fissarla, senza dire una parola…

merda…quanto era stato idiota, quanto??più ci pensava, più si rendeva conto di aver fatto una cazzata madornale…si sentiva diecimila volte più deficiente ogni secondo di più che stava lì, fermo, in piedi…

 

- Mi ascolti?? – aveva gridato lei

- Sì, però io devo proteggerti, Chidori!

- Ma non c’è bisogno che mi perseguiti!! Lasciami stare, Sousuke!!! Almeno cerca di…capirmi un po’!! Tu non sai niente di me!!

 

Dicendo questo, Chidori aveva raccolto la cartella da terra e se n’era andata di corsa…

 

(presente)

…Sousuke si toccò ancora la guancia…Chidori l’aveva colpito tante e tante volte con l’harisen, ma...inspiegabilmente quello schiaffo gli aveva fatto più male…

era vero, lui non la conosceva per niente, non sapeva niente di lei, al di fuori della “informazioni d’ufficio” che gli avevano dato quando gli avevano affidato la custodia di Chidori…

beh, poi la conosceva perché erano diventati amici…

ma lui aveva l’obbligo di proteggerla…anche se in realtà lui sapeva benissimo che non era il dovere che aveva fatto scattare qualcosa dentro di lui, il giorno prima…

in quel momento, lui aveva sentito di dover proteggere Chidori per volontà propria…era stato il suo

cuore a dirgli che doveva strappare le manacce di quel fottuto tipo dal braccio della…sua Chidori…

però…adesso cosa le avrebbe detto, quando si sarebbero incontrati a scuola?

Anche lui voleva parlare con lei, ma…non aveva la minima idea di cosa dirle…sapeva di aver sempre nascosto bene i suoi sentimenti…il lavoro non gli permetteva di lasciarsi andare, anche se mille volte avrebbe voluto abbracciarla e tenerla semplicemente stretta a sé…ma allora si sarebbe fatto distrarre e la sua presenza nella vita di Chidori non avrebbe avuto più senso…lo avrebbero sostituito, magari con Kurz…e non gli sembrava decisamente una buona idea…era meglio starsene zitto e fare il suo lavoro in modo serio…poi, forse…

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Chidori che lo chiamava…

 

- SOUSUKEEEE!!!!

 

Era sul marciapiede dall’altro lato della strada e agitava un braccio per fargli segno di stare fermo…

Chidori partì correndo verso di lui…ma, quando era circa in mezzo alla strada, vide l’espressione di Sousuke cambiare all’improvviso…

Poi lui gridò qualcosa, ma lei non lo sentì…sentì solo che lui gridò il suo nome…

Gridò “KANAME!!!”…non “Chidori”…era la prima volta che la chiamava per nome…

Lo vide correre verso di lei ed afferrare la sua mano…

L’ombrello di Kaname volò via…

…Kaname chiuse gli occhi…non lasciò la mano di Sousuke…

sentì qualcosa di metallico colpirla e l’ultima cosa che avvertì fu un dolore lancinante al torace e un rumore di vetri rotti vicino alla testa…poi tutto si fece buio…non sentiva più nulla…ma sentiva ancora la sua mano stretta saldamente in quella di Sousuke…

 

  
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