Chiedo scusa, ma quando ho immaginato questo brano, non avrei mai immaginato che sarebbe venuto così lungo. Non era mia intenzione; di certo questa non è una drabble come sarebbe dovuta essere, ma non me la sono sentita di cancellarla. So che non è niente di che e soprattutto che non è scritta benissimo, quindi ditemi ciò che secondo voi dovrei modificare. Posso dire che questa per me era più che altro una prova. Recensite, recensite, recensite.

L'odore del sangue entrava penetrante nelle sue narici, mentre Geoffrey Martewall terminava di medicare la ferita sulla spalla del Falco. La freccia era arrivata in profondità, ma fortunatamente non aveva raggiunto punti vitali. Lui aveva già fatto quanto era in suo potere, ora non poteva fare altro che sperare che all'amico non venisse la febbre. Si prese un attimo di pausa prima di tornare a medicare gli altri feriti e si concesse di pensare a quanto accaduto quel mattino.

Stava percorrendo la carovaniera che portava a Clermonts. Doveva riferire al Re di Francia le svolte tutt'altro che positive che aveva preso la guerra in Inghilterra. I suoi pensieri erano rivolti alla sua gente che stava affrontando periodi molto duri, eppure, nonostante la scomunica che era ricaduta anche su di lui, nessuno tra le sue file aveva tradito. Non poteva dire se era fedeltà, ma di sicuro era grato a tutti loro. Essere il signore di un feudo non era affatto facile per lui che non si era mai addestrato al governo, ma la situazione critica non aveva lasciato possibilità di sbagliare. E lui se la cavava particolarmente bene sotto pressione. Non si sarebbe mai fatto trovare sorpreso o impreparato, non era da lui. Ma quello che stava per succedere non poteva certo immaginarselo.

Quando lo vide credette di avere preso un abbaglio. Cosa diavolo ci faceva Beau da solo in Occitania? Il primo pensiero fu che fosse successo qualcosa a qualcuno. Ma a chi? Martewall spronò il cavallo per raggiungere il ragazzo, che sospirò di sollievo quando vide il barone inglese. Accellerò il passo per andargli in contro e intanto cominciò a gridare frasi sconnesse. - Signor barone... Un attacco... Monsieur Jean è ferito... Lo stanno cercando...- Geoffrey si guardò in torno sospettoso non appena sentì la parola attacco, dopodichè si rivolse a Beau. -Adesso calmati Beau. Portami da lui.

E così era arrivato alla torre diroccata e aveva trovato il Falco morente. In quel momento sperava con tutto se stesso di essere riuscito a salvarlo. Se vivrà potrò dire di aver ripagato, almeno in parte, l'enorme debito che ho con lui. Martewall sapeva che l'unica cosa che Jean desiderava era la sua amicizia, ma la sua educazione e il suo onore gli imponevano di sdebitarsi anche in un altro modo. Il barone era profondamente grato all'amico per tutto ciò che aveva fatto per lui e per la sua gente, ma era troppo orgoglioso per ammetterlo davanti ad altri. Spero solo di poter ricambiare degnamente la sua amicizia. Nonostante tutto però non poteva ignorare il cavaliere sassone ricomparso dal nulla dopo aver fatto credere per mesi di essere morto. Esigeva delle spiegazioni, ma non subito. Prima doveva sapere chi aveva cercato di uccidere il Falco. Si stupì ricordando quanto questi pensieri sarebbero stati strani solo pochi anni prima. Era proprio vero, le decisioni del destino sono impensabili.

Vorrei chiedervi un altro favore. Se vi va, provate a leggere la mia nuova long fic: Il lato più segreto. Mi farebbe molto piacere. Grazie,

Soul.