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Autore: cutuletta    22/03/2011    10 recensioni
Cosa succederebbe se Castle e Beckett fossero costretti a rimanere nella stessa stanza d'albergo per una notte...!?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il direttore aveva insistito perché cenassero con lui nel suo appartamento privato così i due avevano avuto solo pochi minuti per salire in camera e ammirare dove avrebbero passato le successive 12 ore. Una stanza con ogni genere di lusso: schermo piatto, frigobar, caminetto, vasca con vista panoramica sulle cime innevate e doccia idromassaggio.

Kate non era mai stata in un posto del genere era affascinata ma allo stesso tempo si sentiva fuori luogo. Castle, invece, sembrava perfettamente a suo agio. Dopo aver dato un’occhiata fugace agli interni, soddisfatto che tutto fosse (tecnologia a parte) come lo ricordava, andò a sdraiarsi sul letto e cominciò a molleggiarci sopra come un bambino. Poi con il palmo della mano diede un colpo sulla parte di letto vuota, guardò Kate e disse:

-Vuoi venire a provarlo? Disse, alzando un sopracciglio

Kate non rispose, si limitò a fargli una smorfia e a guardare altrove. Era pensierosa, avrebbe dovuto passare la notte con Castle e questo voleva dire tenerlo a bada e soprattutto tenersi a bada. Qui non poteva prendere e andarsene o  allontanare Castle dal distretto, doveva inventarsi qualcos’altro per mantenere le distanze e sapeva che non sarebbe stato facile.

 -Sembri pensierosa detective, non ti piace la stanza o sei solo in apprensione per la nostra prima notte insieme? Disse Castle facendole l’occhiolino

Lei lo fulminò con lo sguardo

-Andiamo a cena e prega che smetta di nevicare, domani ce ne andiamo di qui anche a costo di scendere a piedi.

La cena con il direttore fu sfibrante almeno quanto il viaggio in auto per Beckett, il direttore non faceva che autocelebrarsi e elencare tutti i riconoscimenti prestigiosi assegnati al suo hotel, mentre Castle elencava i suoi best seller. Non trovava consolazione neanche nel cibo, benché ottimo, le porzioni erano decisamente misere. Inoltre la cameriera che serviva al tavolo continuava “casualmente”  a sfiorare con il decolté il braccio di Castle e a lanciargli occhiatine provocanti. Castle, di rimando, le sorrideva compiaciuto. Kate avrebbe voluto prendere la forchetta e sgonfiare quei seni rifatti e poi prendere a schiaffi Castle che continuava a guardarli.

Dopo la cena Kate volle tornare in camera, mentre Castle disse che aveva delle commissioni da sbrigare. Era troppo esausta per chiedergli spiegazioni, immaginò per un momento che magari dovesse raggiungere la cameriera in qualche stanza di servizio e le vennero i crampi allo stomaco, ma si convinse che fosse la fame.

“La chiamano anche porzione due striminziti ravioli al vapore?” pensò furente!

Una volta in camera decise di  rilassarsi sotto la doccia idromassaggio, dopo essersi chiusa in bagno a doppia mandata! Quando Castle rientrò in stanza sentì il rumore dell’acqua scorrere e capì che Beckett era sotto la doccia. Era stato nello store dell’albergo e, come al suo solito, non era riuscito a trattenersi dal comprare anche cose inutili! Aveva tre enormi buste in mano, che nascose prima che Beckett uscisse dal bagno.
Dopo la doccia si sentiva completamente rilassata. Castle era seduto davanti la tv ad aspettarla.
-Potevi dirmelo che volevi fare una doccia, avrei rimandato le mie commissioni e ti avrei fatto compagnia
Il relax durò poco, doveva di nuovo schermare le provocazioni di Castle.
-Le tue “commissioni” sono andate bene?
Il modo in cui aveva detto commissioni era palesemente allusivo, ma Castle fece finta di niente
-Molto bene, grazie! Kelly, la cameriera …
Kate non lo fece finire di parlare
-Kelly, certo, dovevo immaginarlo, si chiamano commissioni adesso le prestazioni fuori orario delle cameriere?
A Castle scappò un sorriso
-Sembri gelosa detective!
-Gelosa io? Guarda per me potevi fare le tue “commissioni” con tutto lo staff dell’albergo …

Disse palesemente innervosita solo dall’idea che fosse veramente stato con un’altra. Castle si alzò dalla sedia e prese le buste che aveva precedentemente nascosto

-Stavo dicendo, prima che la tua gelosia folle mi interrompesse, che kelly mi ha suggerito un negozio in albergo davvero interessante, così ci ho fatto un salto. Vuoi vedere cosa ho preso?
Kate tirò un respiro di sollievo immaginario e si sedette sul letto, mise le mani conserte e si preparò alla rivelazione di Castle. Rick iniziò ad aprire le buste e tirò fuori un delizioso peluche che era anche la mascotte dei giochi invernali patrocinati dall’hotel

-questo è per Alexis, so che non è il massimo per una ragazza della sua età ma adorava quest’orsetto quando era piccola
Poi tirò fuori un cestino pieno di prodotti di bellezza
-se mia madre scopre che sono stato allo Splitz e non le ho preso niente al centro benessere mi ammazza e non vorrei darti altro lavoro detective
Kate sorrise e pensava a quanto fosse adorabile.

Poi Castle tirò fuori da una busta una maglietta di superman a maniche corte. Kate avrebbe voluto chiedergli dove avesse trovato un gadget simile in un lussuoso albergo ma sapeva che se l’argomento contemplava anche vagamente i super-eroi era capace di andare avanti per ore, per cui preferì sorvolare …
-E quella cosa sarebbe?
-E’ il mio pigiama!
-Una maglietta a maniche corte?
-Dici che avrò freddo? Dovevo comprare anche il mantello?
-Castle hai, hai anche un pantalone vero?
-Ti sento turbata detective, non hai mai visto un uomo in boxer?
-I tuoi boxer preferirei non vederli
-ok se vuoi dormo senza!
-CASTLEE!
-Scusa, scherzavo… Certo che ho anche i pantaloni, tranquilla! Ma ho preso una cosa anche per te

Estrasse da un pacchetto piccolo un babydoll nero di pizzo

-E questo è il tuo pigiama!
-Certo Castle nei tuoi sogni!!!
-Non ti piace? Dai è sexy… Possiamo cambiarlo se non ti piace, ce n’erano altri ma non appena l’ho visto e ti ho immaginato con quello addosso, umnh…
Kate stava per avvampare, si alzò di scatto cercando un diversivo
-Non devi immaginare proprio niente, io non dormo con quel velo addosso, chiaro?
-Ok avevo previsto una reazione del genere, ma ho voluto tentare comunque, sperando che l’atmosfera di questo posto ti avesse addolcita.

E tirò fuori dalla borsa una comoda tuta con l’orsetto simbolo dei giochi stampato sopra… Kate stava per sciogliersi, quell’uomo era capace di gesti infinitamente dolci, dopotutto.

-Meglio! Si affrettò a dire

Si cambiarono, Kate in bagno e Rick rimase in camera. Non appena lei ebbe finito uscì in stanza e c’era Castle di schiena senza maglietta che stava per infilarsi la sua t-shirt. La sola vista della schiena nuda di Castle le provocò una certa agitazione e pensò a quanto sarebbe stata dura averlo lì con sé per tutta la notte e rimanere distaccata. Castle si infilò la maglietta, si voltò e la vide,
-Ah eccoti, io sono pronto a spiccare il volo.

Disse sollevando i pugni a mezz’aria imitando il gesto di superman, Kate pensò a quanto trovasse sexy anche quel suo modo di fare così infantile, e la cosa la fece irritare. Castle si sfregò le mani, era eccitato all’idea di essere in quel posto, poi con Kate. Sollevò le coperte del letto a due piazze e stava per infilarcisi dentro quando sentì un urlo della detective

-Co…cosa stai facendo?
-Mi metto a dormire, perché avevi altri piani, disse sollevando un sopracciglio
-Non è lì che dormirai Castle
-Oh scusami, ho scelto il tuo lato del letto? Per me non fa differenza dormire a destra o sinistra, scegli pure
-Oh credo che starò comodamente nel centro, visto che tu dormirai sul divano
E indicò un piccolo divanetto in pelle a due passi dal caminetto che riscaldava la stanza.
-Oh andiamo hai visto quanto è grande? Non c’entro neanche seduto, non posso dormire lì
-Ok allora ci dormo io
-E’ piccolo anche per te e poi sono un gentiluomo, non lascerei mai che una donna dormisse sul divano al posto mio!
-Bene, abbiamo deciso quindi! Buona notte
Prese una coperta piegata sul letto la lanciò a Castle e si infilò nel letto matrimoniale, troppo vuoto senza di lui a farle compagnia.
-Kelly non mi avrebbe fatto dormire sul divano
- Perché non la raggiungi allora? Sempre che non abbia già trovato un uomo più facoltoso con cui passare la serata!

Castle si sventolò la coperta sulle gambe, con aria sconfitta,  e si rannicchiò sul divano. Era terribilmente scomodo, cercò di stendersi ma le gambe finivano oltre il bracciolo, così si voltò e si mise piegato su un fianco. Il divano di pelle faceva attrito con la maglietta di poliestere e produceva strani suoni. Richard si girò per diversi minuti alla ricerca di una posizione più comoda e ogni volta sfregava contro la pelle del divano facendo parecchio rumore. Kate così accese la luce e guardò Castle con aria interrogativa
-Scusa ti do fastidio? Sai sto cercando di far entrare un uomo di un metro e novanta quasi in un divano di un metro. Ho visto un documentario cinese in cui un uomo riusciva a stare piegato in una scatola, devo solo ricordarmi come si fa.

La detective esitò qualche secondo, poi disse:

-Ok Castle, messaggio ricevuto, dai vieni a letto
-Intendi nel letto dove sei tu adesso?
-No, in quello della stanza accanto, certo dove altro?
-E tu?
-C’è abbastanza spazio per tutti e due…

Castle lanciò la coperta e si precipitò nel letto, rideva come un bambino. Non aveva fatto tutto quel rumore di proposito, cercava sul serio di trovare una posizione comoda, ma le cose erano comunque andate a suo favore!

-Ahh, è un guanto, e queste lenzuola, ma è seta?
-Ok Castle mettiamo in chiaro subito le cose: prova ad oltrepassare la metà del letto e userò la pistola
-Non puoi farlo, è contro la legge
-Non se è per legittima difesa!
-Capito!
-Buona notte.
-Notte detective!

Kate si mise su un fianco, dando la schiena a Castle, sapeva che sarebbe stata dura dormire con lui lì vicino, ma si sentiva in colpa a lasciarlo su quel divano striminzito, o almeno l’idea che l’avesse fatto entrare nel suo letto per gentilezza, e non perché lo voleva lì con lei, le faceva pensare di avere la situazione sotto controllo.
   
 
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