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Autore: Pickwick    22/03/2011    2 recensioni
Eva, che hai combinato? Non lo sai. Ma avevi fame, è comprensibile. E lui ti ha lasciata sola, ancora una volta, ad affrontare le tue paure.
E forse è stato meglio così.
Stupida mela.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Melo.



Cadere su un uomo così divertente ed ingenuo da credere ancora alla favola di Adamo ed Eva.
[Cit.]












Eva ne fu dispiaciuta, eppure dovette accettare la dipartita del vecchio melo.
Svettava da sempre davanti alla casetta in cui, tempo prima, lei e Adam si erano trasferiti; affondava le radici nella terra con tanta fierezza e solennità da aver fatto nascere in Eva il sospetto che fosse lì già da molto prima che la casa venisse costruita. Era bello, d’estate, sedersi all’ ombra dei rami a dormire o, quando Adam non era nei dintorni, arrampicarsi sui rami scuri per sedersi a leggere un buon libro.
Eva ricordava con nostalgia le ore passate in compagnia dei suoi eroi mentre tendeva l’ orecchio in caso Adam rientrasse in anticipo, pronta a una fuga fulminea.
Ma un giorno, dopo due primavere senza più fiori né mele, Adam si decise a chiamare un giardiniere, ignorando la rabbia di Eva. Quando l’ uomo, un vecchietto solare dalle mani callose e sporche di terra, si presentò, Eva non aveva ancora fatto pace con Adam; si era trincerata dietro un difficile e ostinato silenzio. Anche quando la diagnosi del giardiniere aveva ufficialmente chiuso la questione – l’ albero andava rimosso, non dava frutti e poteva cadere da un momento all’ altro – Eva non era tornata sui suoi passi: non era pronta per abbandonare il suo amico, non ancora. Ed Adam, dopo giorni in cui aveva invano tentato di proteggere il suo tanto amato orgoglio maschile, era riuscito a trovare un punto di incontro con Eva.
«Anche io vorrei non abbandonarlo, mi mancherà.» le disse, prendendole le mani. «Possiamo dargli un po’ di tempo, se vuoi. Aspettare e vedere se si riprende.» Eva gli aveva sorriso e lo aveva baciato. E Adam, un po’ per mantenere la sua promessa e un po’ perché anche lui era affezionato al vecchio albero, aveva iniziato a potare i rami vecchi e aveva sostenuto il possente tronco con un palo di cemento, trovato chissà dove.
Eva gli era grata, per questo. Perché quello che Adam stava facendo significava tanto, per lei. Per Eva era meglio di una dichiarazione in piena regola; quando Adam si dava da fare per accontentarla – per accontentare i suoi desideri da bambina capricciosa – lei si sentiva un po’ in colpa, ma solo un po’. Poi gli era immensamente riconoscente per giorni, incarnando lo stereotipo della mogliettina perfetta.
Lo baciò a lungo anche quel giorno, quando lui rientrò in casa, stanco e sudato; o forse lo fece solo perché con la canottiera e i muscoli tesi lo trovava bellissimo. La sua felicità non venne scalfita nemmeno quando lui le annunciò, tristemente, che a suo parere il melo non aveva speranze.
«Non capisco proprio cosa abbia di così importante per te, comunque.» aveva aggiunto Adam. Neanche Eva lo sapeva.
Ma quella primavera, quando sui rami spuntarono le gemme bianche e verdine, segno inequivocabile che la vita era tornata, a Eva sfuggì una lacrima di felicità, e, mentre si stringeva forte ad Adam – che non si capacitava di come diavolo fosse potuto succedere – si disse che, in fondo, non era poi così legata al vecchio melo. Anzi, se avesse acconsentito a farlo sradicare, dopotutto non ne avrebbe sentito la mancanza. Però, se non lo avesse fatto – e questa era la cosa che la rendeva maggiormente felice – non avrebbe mai potuto assistere a quel meraviglioso processo naturale che era la vita.













 

Ma salve a tutti!
Ho visto che il primo capitolo è piaciuto, ne sono felicissima! *v*
Soprattutto perché non avrei mai immaginato niente del genere, insomma. Non avevo grandi aspettative. XD
Però… boh. Ho deciso di continuare a scrivere shot così, senza alcun apparente filo logico.
L’ unica cosa che si nota subito è che ci sono sempre di mezzo le mele :)
 Per il resto, non ho la minima idea di quanto continuerò a scrivere, quindi direi che siamo messi bene.
Un bacio, e fatemi sapere cosa ne pensate!
Pick.

P.S. La citazione è tratta da “La favola di Adamo ed Eva” di Max Gazzè.



 

   
 
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