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Autore: Martina1705    22/03/2011    5 recensioni
Finalmente chiudo la finestra.
E finita, Minho.

Sperimento per la prima volta una fic a capitoli, spero piaccia quanto piace a me
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The last time we saw is still burning in the back of my mind: you gave me roses, and I left them there to die

 

Non prendo in giro nessuno, non ho un carattere forte. In questo momento non ho un carattere e basta.
Ho nascosto il telefono; praticamente ormai mi punisco da solo. So che sta suonando a vuoto da sopra l'armadio, so che ci sarà qualcosa tipo un centinaio di messaggi, ma non mi importa. Non VOGLIO che mi importi.
So che ti risponderei, e non ho intenzione di umiliarmi, tornando così e subito, dimenticare tutto senza aver nemmeno ricevuto delle scuse.
Eh, si. Non so se te ne sei accorto, non so se è stato solo orgoglio, o magari pensavi che ogni tua parola di troppo avrebbe distrutto la situazione più di quanto non lo avessero fatto le tue azioni, ma non ti sei nemmeno scusato. Non mi hai chiesto di poter spiegare, nè ci hai provato, sei rimasto là a guardare i nostri mondi andare a pezzi, e non hai fatto niente, NIENTE.
Ti odio.
No, non è vero.
La verità è che ti amo, e vorrei prendermi a pugni, se solo potessi uscire dal mio corpo e picchiarmi, picchiarmi fino a ridurmi morto o quasi...
Perchè la verità è che io ritornerei da te anche ora, così, attraverserei in pigiama la città, correrei a casa tua; ti direi che è tutto a posto, ti direi che non mi importa, ti direi che mi manchi. Ti direi tante cose, tu rideresti, io sorriderei, ci abbracceremmo e ci baceremmo e sarebbe come se davvero nulla fosse mai accaduto. Sembra tutto così stupidamente semplice.
Ma passano i giorni senza che nulla succeda: due, tre, quattro... E' possibile perdere il conto?
Non mi sono praticamente mai alzato da questo letto, non ho mangiato, dormito quasi niente, per non parlare dell'aprire una finestra. Ecco cosa mi hai fatto diventare: sono una larva che si nutre di buio e di ricordi, di rimorsi e di buio.
E poi improvvisamente, un bel giorno un rumore interrompe la mia routine. C'è davvero qualcuno che bussa alla porta? Mi sembra irreale. Mi alzo un po' incerto, ho i piedi e la gambe gonfie per l'immobilità, e vado verso la porta. Aspetto un attimo, poi qualcuno bussa più forte di prima.
"Taemin apri, ti prego, siamo tutti preoccupati alla follia, non voglio tornare indietro e dirti che non ti ho trovato; sarebbero capaci di chiamare la polizia. IO sarò il primo a correre lì se almeno non mi rispondi, e non credere..."
Riconoscerei quella voce, quelle minacce, quel flusso di coscienza incontrollato ovunque. E in ogni caso sapevo che avrebbero mandato lui a salvarmi, perchè forse è l'unica persona che può veramente darmi una mano. Se non altro, è l'unica persona che può capirmi. Abbasso la maniglia e socchiudo la porta, poi me ne torno a letto. I discorsi vagamente minacciosi riguardo ad un certo sfondare la porta si interrompono di colpo quando un timido Kibum entra nell'appartamento. Si guarda in giro un po' disorientato, ma quando i suoi occhi si adattano al buio quasi totale, si precipita correndo nella camera da letto.
Quando mi vede, grida.
Si porta tutt'e due le mani alla bocca e grida come non l'ho mai sentito gridare.
Lo guardo e mi sembra che stia piangendo.
Mio dio, faccio davvero QUESTO effetto?
Corre e si getta sul letto, si mette in ginocchio accanto a accanto a me e mi tira su, mi abbraccia abbastanza forte da soffocarmi, e sento i suoi brividi, i suoi singhiozzi, sento le sue lacrime bruciarmi addosso, e mi sento terribilmente in colpa.
"Taemin... Taemin ma cosa ti è successo? Quanto mi hai fatto preoccupare... Quanto... E perchè sei ridotto così? E il tuo telefono dov'è? Perchè non mi hai mai risposto? Com'è potuto succedere? Dov'ero io mentre tu cadevi così a pezzi? Avrei dovuto esserci, lo so, lo so, perdonami, scusa Tae, è anche colpa mia, scusa..."
Mi accarezza freneticamente i capelli, quasi che con quello volesse farmi scivolare addosso tutto, volesse cancellare le mie occhiaie viola scuro, volesse pettinare i miei poveri capelli, volesse cambiare il mio pigiama in un vestito normale, il buio della stanza nel bel sole dell'aria aperta.
Ma non succede nulla di tutto questo, e lui sta lì, a tremare singhiozzare, con una mano tra i miei capelli e una sulla mia schiena a dirmi che gli dispiace, e io non riesco nemmeno a rispondergli.
Si allontana e mi guarda con occhi lucidi e rossi, grandissimi. Mi sorride, ed è un sorriso senza compassione, è solo un grande, grande sorriso.
"Ti do una mano, va bene?"
Mi prende la mano e ci alziamo.
Sapevo che mi avrebbe aiutato, sapevo che non sarebbe scappato via. Apre tutte le finestre, mi da una mano a pulire; cioè lui pulisce, io lo guardo sorridendo piano piano. Ho paura di sentirmi sereno del tutto, ma mi rendo conto che non ce n'è bisogno. Adesso c'è qualcuno che si preoccupa di me, che si prende cura di me. Mi lavo e mi cambio, quando esco dal bagno, la mia casa sembra un'altra; è un altra.
E' tutto invaso dalla luce, pulito e lucidato in modo maniacale. E' possibile fare un lavoro tanto perfetto in così poco tempo? Kibum PUO'. Può fare tutto questo e trovare il tempo di mettersi ai fornelli e fare qualcosa di commestibile. Quando sente la porta del bagno che si chiude dietro di me, si gira e si appoggia sulla schiena. Fa un gesto con la mano, a metà fra un saluto e qualcosa di puramente frivolo. Mi saluta con un grande sorriso.
"Gran bel lavoro eh? Vista l'ora... Non sapevo se fosse meglio la colazione o il pranzo... Ho fatto i pancake!"
Sventola in aria una forchetta sporca e mi sorride tutto contento. Mi avvicino e lo abbraccio.
"Grazie, grazie, GRAZIE."
Mi siedo, si siede accanto a me, e ringrazio il cielo di essermi potuto scegliere una mamma così.


 

A/N: Oddio è passato così tanto da quando ho postato l'ultima volta che quasi non lo ricordo più, chiedo scusa per essermela tirata tanto a lungo ;-----; in realtà ho avuto una specie di blocco dello scrittore o che so io... Non so nemmeno come chiamarlo xD spero che ancora qualcuno si ricordi di questa fic e che sia valsa la pena di aspettare ç~ç e poi vabbè, ovviamente scusate se non vi piace o non è come ve la aspettavate ;---; basta, mi sto dilungando decisamente TROPPO xD 
Un ultima parolina solo per la mia Honey:
Keep fighting! Io ci sono sempre <3
  
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