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Autore: I_Want_Wonderland    25/03/2011    3 recensioni
ATTENZIONE: tutto quello che leggerete è uuna mia FF risalente all'uscita di HAARP... tutto ciò che ho scritto è pura invenzione!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lolita...'
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Mi svegliai in camera con uno strano benessere.
Si il benessere che avevo provato la sera prima, non era ancora svanito. Fortunatamente tutto andò a meraviglia, scoprii un Dom totalmente diverso dalle informazioni che si leggono nei siti internet.
Era dolce, sensibile, ascoltava con attenzione quello che avevo da dire, e mi aveva ricoperto di attenzioni. Mi voltai a guardare la rosa che mi aveva regalato, e mi tornò alla mente il bacio che ne seguì. Sentii nuovamente il suo buon profumo, calore delle sue labbra, la sua lingua che delicatamente giocava con la mia… e mi accorsi che era ora di smetterla. Si ok, avevo passato una bella serata, ma lui era fidanzato e io non volevo fare la guastafeste.
Dovevo raccontare tutto a Dodo.
“Allora? Racconta”- mi disse lui appena saliti in macchina.
“Mah nulla, mi ha portato in un ristorantino molto carino..”
“ Non me ne fotte un cazzo, soglio sapere se avete quagliato” e con la mano imitò il gesto della scopata.
“ No, non l’abbiamo fatto.Però ci siamo baciati, e mi ha anche regalato una rosa!”
“Oh finalmente, quando vi rivedrete?”
“Beh stamattina abbiamo le prove, dimentichi?”
“ No tontolina, quando vi rivedrete per continuare da dove avete lasciato.”
“ Non credo ci sarà un seguito- risposi un po’ triste- lui sicuramente prova affetto per me, mi vede come una tenera amicizia.”
” Una tenera amicizia??? Allora quando tu esci con me, quella è un’uscita tra amici. Tra di voi c’è feeling.” “Tu dici?” lo guardai impanicata.
“Buon Dio Carlotta - mi chiamava con il mio nome anagrafico solo quando si incazzava- hai 19 anni, sei giovane, bella e  simpatica” “ Smettila, sei di parte”
“ No te lo sto dicendo con il cuore, e parlo per quello che ho visto tra di voi. Lui non ti guarda come un’amica, fidati che se a un ragazzo non gliene frega nulla di te non ti rivolge tanti complimenti, come ha fatto lui, non ti chiede subito di uscire, e non ti bacia! Per ben due volte”
“ Mi stai facendo salire l’ansia”.
“ No è la verità. Se lui fosse tanto innamorato della sua ragazza, non ti avrebbe baciata anche ieri.  Avrebbe solo messo le cose in chiaro. Ma invece tu a lui piaci!”.
Perfetto era riuscito a incasinarmi la mente, come facevo ora ad affrontare le prove con queste paranoie. “Smettila di farti le seghe mentali. Andiamo siamo arrivati”.
Scendemmo dall’auto. Davanti a noi si presento la grande costruzione dello stadio. Tom ci scortò fino a quelli che dovevano essere i nostri camerini, anzi il nostro camerino, visto che lo dovevo dividere con il mio socio.Ma questo non era un problema per me. Ci cambiammo Tom tornò a prenderci e ci guidò verso un lungo corridoio. E alla fine arrivammo dietro le quinto, salimmo sul palco e…WOW. Davanti a me si presentarono gli spalti vuoti dello stadio. In quel momento mi senti piccola piccola, una sensazione che avevo provato solo entrando nella Basilica di San Pietro, e il mio volto si riempì di lacrime.
“Perché piangi?” mi disse qualcuno, mi voltai era Chris, dietro di lui vidi Matt, Dom e Morgan.
“Stai male per caso?” mi chiese con una dolcezza paterna avvicinandosi.
“ No, sto bene mi sono solo commossa.”
Lui si mise a ridere, mi prese tra le sue braccia e mi stritolò affettuosamente. “Non è una cucciola”
“Si è molto dolce!” aggiunse Dom.
Ecco il panico sale, mi staccai da Chris. “Scusa non volevo farti spaventare”
“Tranquilla non c’è problema, siamo uomini mica macchine, le emozioni fanno parte di noi”.
“Oh che tenero.Però ora forse e meglio che inizi a riscaldarmi, altrimenti ritardo il vostro lavoro”.
Mentre io e Dodo iniziammo a riscaldarci, guardai i ragazzi iniziare le prove, erano molto affiatati. Soprattutto Matt e Dom, si volevano bene come 2 fratelli.
Finalmente provammo le coreografie. La prima quella di TIME IS RUNNIG OUT era abbastanza semplice perché si rifaceva più o meno a quella del video, l’altra era quella di NEW BORN, leggermente più difficile perché dovevamo fare molti giri e un sacco di popping, ma Dodo ne era felice, forse perché l’aveva ideata lui. Alla fine delle nostre esibizioni, tutti ci applaudirono, macchinisti, fonici e tutto il cucuzzaro.
Ci ritirammo in un angolino del palco, mentre loro continuavano a provare. Sentendo le note di SUPERMASSIVE BLACK HOLE iniziai subito a muovermi.
“ Te la ricordi?” mi chiese Dodo.
“Certo!” e subito iniziai a ballare la coreografia che doveva essere inserita nel video. Ma dopo pochi istanti sentii Matt parlare al microfono “Stop!Stop!” i suoi due soci lo guardarono senza capire.
“Lolita vieni qua, al centro del palco.”
Io mi diressi al centro del palco,senza troppi problemi, mi piaceva mettermi in mostra, non avevo vergogna di stare in mezzo alla gente ed esibirmi.
“Balla quello che stavi ballando” mi disse Matt.
Il gruppo riprese a suonare la canzone da poco interrotta, io mi lasciai trasportare dalla musica; ma di colpo mi bloccai. Non sapevo più andare avanti visto che era tutta improvvisazione.
“Scusatemi, non mi ricordo più nulla”
“ Cazzo sei fottutamente brava” Disse Matt venendomi incontro “Voglio che tu balli anche questa!” mi disse guardandomi con quei suoi occhi azzurri.
“ No Matt, non la ballo”
“Perché?- intervenne Chris- sei perfetta diventi tutt’uno con la musica”
“Non mi ricordo bene la coreografia, dovrei improvvisare molto rischiando di essere banale. E poi non ci sono i costumi adatti”
“ Tranquilla i costumi teli procuro io- intervenne Steno-dimmi solo quello che ti serve.” 
Mi girai di scatto verso d
i lui lanciandogli un’occhiataccia.
“Comunque non la ballo” “Lolita! Non fare la diva. Ragione te lo stanno chiedendo loro.”
“Me ne fotto! Direi di no anche se me l’avesse chiesto il papa!- ormai ero incazzata- E poi non c’è nel contratto!”
“ Tranquilla ti diamo un extra” aggiunse Matt.
“Extra un cazzo!- l’aggredii- Possibile che non capiate che per me è difficile” mi voltai e me ne andai di corsa dietro le quinte.
Intravidi Dodo che mi disse che le avrebbe spiegato le mie ragioni. Corsi in camerino! Andai a specchiarmi nel grande specchio sopra il tavolino, ero paonazza. Cercai di calmarmi, ero ancora troppo nervosa, iniziai a camminare su e giù per la stanza.
“Allora ti sei calmata?” mi girai di scatto era Dom.
“Se sei venuto per cercare di farmi cambiare idea, te ne puoi anche andare!” gli ringhiai contro.
“Spiegai perché non vuoi ballare? A me piace come ti muovi!”
“Non la voglio ballare perché 1) non ho il tempo tecnico per preparare la coreografia; 2) non ci sono ne costumi adatti ne attrezzi di scena; 3) anche se ci fossero le prime due, sarebbe un balletto troppo sensuale per un vostro concerto.”
“Balletto sensuale?”
“Si! Tu non hai idea di quanto diventi sensuale fatto con una sedia, un corpetto stile Moulain Rouge e i giusti ammiccamenti. Diventa quasi porno!”
“Quasi porno” ripeté il batterista con un filo di voce. Mi prese per un braccio mi portò a se e continuò :“Beh a me piacciono i porno!”
Iniziò a baciarmi, lo stesso bacio dolce della sera prima, le nostre lingue iniziarono a seguirsi, a giocare. Mentre i sui baci diventavano sempre più passionali mi fece indietreggiare fino a farmi sbattere contro il tavolo della toilette, senza accorgermene mi ritrovai seduta su di esso. Mi staccai da lui, lo guardai negli occhi e gli dissi: “ Guarda che tanto non mi fai cambiare idea”
“ Chi ti dice che lo stia facendo per quello!” e riprese a baciarmi con più passione di prima. Con le gambe lo portai più vicino, mentre lui con una mano mi palpava un seno e con l’altra tentava di slacciarmi i pantaloni della tuta. Tutto questo principio di passione fu interrotto da Dodo.
“ Ehm..Ragazzi non vorrei disturbare” Subito ci staccammo io visibilmente imbarazzata cercai di ricompormi.
“Dom ti stanno cercando forse e meglio che vada”
“Ok. Ci vediamo ragazzi!” e usci. “Cos’è non si bussa?”
“Non c’è nulla tra di noi, prova solo affetto, è solo un amico- disse facendomi il verso- Vedo che però non avete perso tempo!”
“Ascolta Dodo non ti ci mettere pure te! Già sono incazzata per quella storia del balletto”
“Tranquilla ci ho parlato io!”
“Che gli hai detto???”
“ Che avrei provato io a convincerti, e le ho spiegato che non volevi sfigurare davanti a loro, ecco perché ti sei arrabbiata.” Cavolo aveva colpito nel segno.
“Ora che faccio?”
Per prima cosa ti scusi, perché non ti sei comportata tanto bene. Poi stasera ti aiuto io a preparare una coreografia non tanto complessa e domani gliela fai vedere.”
“Grazie, cosa farei senza di te!” e ci stringemmo in un abbraccio.
Lui si che mi conosceva, che sapeva come  ragionava la mia testolina. In un modo o nell’altro riusciva sempre a farmi sentire bene.


  
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