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Autore: IsaMarie    28/03/2011    12 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Cap. 83 EFP
Buongiorno e buon inizio settimana! Anche se a dire il vero il lunedì è sempre tragico per chiunque!
Oggi non abbiamo granchè da dire sulla storia. Forse saremo ancora scombussolate a causa del cambio di ora! Che fastidio!
Comunque ringraziamo come sempre tutte coloro che ci seguono con affetto e tutte le lettrici silenziose.
Ormai siete un numero enorme: seguite (410), da ricordare (78
) e preferite (245). Ancora un grazie di cuore! Vi vogliamo bene!
Ora vi lasciamo al chappy!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!

Come sempre per chi può consigliamo la versione non censurata!
CAPITOLO 83 rating rosso


CAPITOLO 83 


Schiuma… e idee



Pov Bella

Era domenica mattina presto e avevo puntato la sveglia alle sette, sapendo perfettamente che papà e Esme sarebbero partiti proprio a quell’ora. E infatti, mentre mi crogiolavo ancora sonnacchiosa, altri cinque minuti nel delizioso tepore del mio lettino, avevo udito allontanarsi l’auto di Esme sul vialetto. Finalmente! Casa libera! Con un balzo, per fortuna senza drammatiche conseguenze, saltai fuori dalle coperte e mi diressi in bagno per una rinfrescata veloce.
Volevo assolutamente fare una sorpresa a Edward: svegliarlo con un’abbondante colazione a letto! Per una volta desideravo essere io a ricoprire di vizi quell’angelo! Anche se la notte prima eravamo tornati piuttosto tardi, la sera precedente lui aveva proposto di svegliarci per le otto, così avremmo iniziato presto la nostra focosa domenica mattina… ma io avevo deciso di anticipare di un’ora il risveglio, per avere sia il tempo di farmi una doccia che di preparare gli abbondanti viveri.
La casa era ancora immersa nel silenzio più totale e improvvisamente mi venne in mente un’idea meravigliosa, semplicemente geniale. Anziché entrare nel nostro bagno, mi avviai in quello di Esme e papà e iniziai a far riempire la vasca: un bel bagno corroborante era proprio quello che ci voleva per iniziare la giornata in modo stupendo. Esme ci aveva detto tante volte di non farci problemi e di usare pure il loro idromassaggio ogni volta che noi ragazzi l’avessimo desiderato… ed in quel momento ne avevo tutte le intenzioni! Avevo voglia di coccolarmi un po’!
La sveglia di Edward non sarebbe suonata per almeno tre quarti d’ora: avevo tutto il tempo per riuscire a fare ogni cosa! Versai nell’acqua una bella dose di bagnoschiuma alla mora e, dato il repentino cambio di programma, tornai in camera mia a prendere l’ipod.
Scesi poi un attimo in cucina, per sistemare le brioches a cuocere nel forno; ma nel momento in cui varcai la soglia della stanza rimasi a bocca aperta per la spettacolare visione: tutta la penisola era già imbandita con una vera e propria colazione da nababbi! C’era di tutto e di più… e i vari dolci erano ancora caldi e fumanti! Esme si era senz’altro alzata all’alba per farci trovare tutto quel ben di dio!
Al centro del ripiano vi era appoggiato un bigliettino.
Buongiorno ragazzi e buon appetito! Divertitevi e non esagerate! Con amore, Esme.
Che tenera! Era una donna fantastica e non finiva mai stupirmi. Alla vista delle brioches calde non resistetti e ne afferrai una, sbocconcellandola con appetito mentre tornavo al piano superiore.
La vasca era ormai pronta: mi spogliai, azionai l’idromassaggio, puntai i capelli in uno chignon per non inumidirli troppo (il ricordo e il terrore di ritrovarmi con una chioma ingestibile alla ‘Alex il leone’ erano ancora vividi nella mia mente!) e mi lasciai scivolare dentro, facendo accarezzare la mia pelle dall’acqua bollente e dalla schiuma profumata; infilai gli auricolari, accesi l’i-pod, chiusi gli occhi e rilassai la testa contro il bordo, chiudendo gli occhi. Oddio! Mi sembrava di stare in paradiso…
La voce angelica di Sarah McLachlan unita al calore dell’acqua avvolse i miei sensi in una sorta di intorpidimento fisico e mentale e la mia mente si svuotò per un tempo indefinito...
All’improvviso i miei sensi si misero all’erta ed ebbi la netta e reale sensazione di non essere più sola… un brivido di piacere scosse la mia pelle e mi parve di essere osservata…
Spalancai gli occhi e immediatamente fui catturata da due smeraldi intensi e scintillanti che sembrava volessero scrutarmi fin nel profondo dell’anima. Un sorriso fantastico comparve sul volto di quell’Adone meraviglioso che mi trovavo di fronte e di conseguenza anche sul mio.
Dio, quant’era stupendo, anche appena sveglio!
Indossava una t-shirt nera aderente e un paio di pantaloni della tuta. I capelli bronzei erano più arruffati del solito, ma gli incorniciavano il viso in modo incantevole; la pelle nivea faceva risaltare maggiormente il colore biondo scuro della barba appena accennata e il rosso vermiglio delle sue labbra morbide e perfette, che ogni volta mi facevano perdere nei meandri della passione più infuocata...
-Buongiorno, mia dolce sirenetta… hai una voce davvero ammaliante…- mi salutò Edward, sedendosi sul bordo della vasca.
-Buongiorno a te, mio principe! Ma… stavo cantando?!- gli chiesi sorpresa; non me ne ero nemmeno resa conto…
-Sì, direi proprio di sì!- sogghignò con un sorriso sghembo da defibrillatore. Cristo santo! Mi sarei mai abituata a tanta sublime perfezione di bellezza?
-Sono stato attirato qui dalla voce più melodiosa che io abbia mai udito…- mi lodò. Arrossii vistosamente per il suo complimento; non mi sembrava che la mia voce fosse così incredibile…
-Ero sgattaiolato fuori dalla mia camera per venire a risvegliare la mia bella addormentata, ma ho trovato la tua camera vuota. Così ho controllato in bagno, ma non eri nemmeno lì…- raccontò con un paio di occhioni tristi da cucciolotto abbandonato che mi intenerirono all’istante. Dio, l’avrei mangiato e rimangiato di baci!
-Stavo per scendere in cucina a cercarti e passando davanti alla porta della camera della mamma mi è sembrato di sentirti cantare; così sono entrato e sono stato guidato dalla tua dolce voce fino a qui…- mi spiegò, sorridendomi. Arrossii ancora, inevitabilmente… non mi sarei mai abituata a suoi esagerati complimenti. Cercai di riprendermi dall’imbarazzo che sembrava non volesse abbandonare le mie povere guance bordeaux...
-Come mai già in piedi? Non avesti dovuto alzarti alle otto?- domandai, cambiando argomento. Inarcò un sopracciglio, sorpreso dal mio tono improvvisamente inquisitorio.
-Volevo farti una sorpresa…- si giustificò con un’alzata di spalle; -Ti dispiace?- mi chiese arcuando verso l’alto quella bocca da infarto.
-No, amore, figurati… però per una volta avrei voluto sorprenderti io, portandoti la colazione a letto… pensavo di avere tutto il tempo di farmi un bagno…- mormorai triste e dispiaciuta per la mia sorpresa mancata. Lui invece scoppiò a ridere di cuore, probabilmente a causa del mio buffo musetto da cagnolino bastonato.
-Bè, grazie comunque, amore! Hai avuto un pensiero molto carino… e se la cosa ti fa star meglio, sappi che appena avrai finito col tuo bagno tornerò a letto, così mi potrai viziare come meglio ti aggrada!- propose, facendomi nascere un sorriso enorme.
-Ci sto! Ma… lo sai che sono già dieci minuti che parliamo e ancora non mi hai salutata come si deve?- mi imbronciai piuttosto delusa, pretendendo al più presto l’agognato incontro con le sue labbra dolcissime, succose e morbide...
-Oddio! Hai proprio ragione… scusami, cucciola mia, ora rimedio subito…- mi tranquillizzò. Si inginocchiò all’altezza del mio viso e posò delicatamente quelle labbra mozzafiato sulle mie. La sua lingua, impaziente e desiderosa di approfondire alla svelta il nostro contatto, iniziò subito a lambire il contorno della mia bocca e i suoi denti mordicchiarono il mio labbro inferiore, facendomi nascere brividi che si irradiarono fino al basso ventre. Santo cielo, i suoi baci erano tutti da svenimento!
-Mmm… come sei profumata, amore mio…- mormorò roco, mentre lasciava una scia di mille baci scendendo dalla bocca fino al collo. Mi abbandonai completamente a quelle carezze umide, che mi stavano surriscaldando: ero totalmente abbandonata al suo tocco, perciò reclinai la testa all’indietro e gli offrii tutto lo spazio di cui aveva bisogno.
Mi accorsi dello sciabordio dell’acqua… e prima che potessi aprire gli occhi, sentii una sua mano posarsi come una farfalla sul mio seno, stringendolo leggermente; il suo tocco audace mi strappò un mugolio sommesso.
-Oh, Edward…- gemetti, mentre stuzzicava quella piccola zona, rendendola sempre più desiderosa delle sue appassionate attenzioni.
-Oh, Bella… l’acqua ti rende ancora più profumata… soffice… morbida… sei davvero una sirenetta, la mia dolcissima e meravigliosa sirena…- sussurrò al mio orecchio, mordendomi improvvisamente il lobo. Scariche elettriche si irradiarono ad ogni cellula del mio corpo, ormai impaziente di ricevere tutto ciò che Edward aveva da donarmi.
La sua mano iniziò a scendere inesorabilmente e lentamente… ero completamente in balia di quelle carezze delicate ma tremendamente eccitanti al tempo stesso… la sua mano mi sfiorava appena mentre disegnava larghi cerchi sul mio ventre con la punta delle dita.
Il mio respiro stava accelerando sempre di più mentre la voglia che quella mano arrivasse finalmente alla mia intimità cresceva a dismisura… in un attimo il mio desiderio fu esaudito da quell’angelo stupendo e le sue lunghe e affusolate dita raggiunsero la mia parte più calda e nascosta.
Quelle dita meravigliose si muovevano sinuose, regalandomi sensazioni celestiali… iniziavo a perdere la connessione con la realtà…
Percepivo unicamente il suo intenso profumo virile che mi stordiva, la sua bocca calda e morbida sul mio collo, che aumentava i miei fremiti e i miei battiti, e quella mano che si muoveva in maniera sapiente, conoscendo ormai alla perfezione tutti i miei punti erogeni...
Gridai, nel momento in cui approfondì quel contatto tanto agognato… sapeva come regalarmi piacere ed io non capivo più niente…
Ero completamente abbandonata al suo volere… avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa… ansimavo e mugolavo in maniera incontrollata, rapita dalle sue focose carezze…
-Sì, amore mio… sei una visione magnifica… voglio sentirti urlare il mio nome…- mormorò roco, fissandomi con uno sguardo carico di eccitazione e desiderio.
-Oddio, Edward…- gridai, sempre più vicina al culmine. Il suo sguardo si scurì ancora di più per l’intensa bramosia e si avventò sulle mie labbra, che si schiusero immediatamente, accogliendo la sua ingorda e calda lingua. Afferrai il suo viso con le mani bagnate… avevo bisogno di sentirlo mio, di accarezzare la sua pelle, i suoi capelli, il contorno del suo viso, incurante del fatto che lo stessi infradiciando completamente…
Ero totalmente persa nel piacere e iniziai a mordergli le labbra con un’ansia e una frenesia che diventavano man mano maggiori e più potenti! In risposta al mio ardore lui iniziò a succhiare la mia lingua… dio! Stavo impazzendo! E poi in un attimo un piacere puro e avvolgente esplose di colpo, insinuandosi in ogni fibra del mio essere.
Urlai, contraendo tutti i muscoli del mio corpo e inarcando la schiena. Edward si era allontanato dalla mia bocca per osservarmi in modo attento ed estasiato… sembrava non volesse perdersi nemmeno una delle mie mille espressioni provocate dal piacere che mi stava donando e quello sguardo così intenso non fece altro che aumentare il calore che sentivo…
Pian piano mi rilassai e tornai ad abbandonarmi al bordo della vasca, spossata ed appagata, mentre un sorriso dolcissimo spuntava sul suo viso. Lo ricambiai e mi persi in quegli smeraldi stupendi in grado di donarmi emozioni ogni volta così vivide e intense…
Con lo sguardo intriso da un’incredibile adorazione, si avvicinò lentamente al mio viso accaldato e appoggiò delicatamente le labbra sulle mie, ormai scevre dall’irruenza e la passione che le avevano caratterizzate fino a poco prima.
-Ti amo, mia piccola, adorabile sirenetta…- mormorò, dandomi un piccolo bacio.
-Ti amo tanto anch’io, Edward…- sussurrai, carezzandogli una guancia arrossata. Effettivamente lui, ancora vestito, doveva sentire piuttosto caldo dentro il bagno; e probabilmente quel rossore era dettato anche da altro… Avrei ricambiato quella marea di coccole a dovere con la colazione… e con il post colazione!
Osservando la profumata e morbida schiuma bianca che lambiva ed avvolgeva la mia pelle, mi era appena balenata un’idea meravigliosa: avevo immediatamente pensato di ricoprire quel perfetto corpo da dio greco con qualcosa di altrettanto bianco, altrettanto soffice, altrettanto morbido… ma molto, molto più goloso!
-Scusami cucciolo, ti ho spettinato e bagnato tutto…- affermai, con un sorriso malandrino che avrebbe desiderato nascondere l’audacia delle mie intenzioni.
-Non ti preoccupare, amore! Che vuoi che sia? Mentre ti cambi e prepari la colazione per il tuo affamatissimo ragazzo, io intanto scappo a farmi una doccia veloce e poi ti aspetto in camera mia… vorrei continuare un certo discorsetto con la mia sirena emersa dalle acque…- mi spiegò, malizioso; mentre si alzava, mi lasciò un casto bacetto sulla fronte.
Nel frattempo, da brava maniaca, notai chiaramente come, dalla sottile stoffa del cotone della tuta, SC svettasse verso l’alto in tutta la sua gloriosa magnificenza. Mi leccai le labbra inconsapevolmente al pensiero di quello che sarebbe successo entro breve… e naturalmente il gesto non sfuggì all’occhio sempre attento di Edward.
-Attenta, panterina… potrei anche decidere di non farti più uscire da questo bagno per le prossime ore…- mi ammonì, afferrando il mio accappatoio e aspettando pazientemente che mi alzassi per aiutarmi a indossarlo. Mi risciacquai velocemente e mi sollevai.
I suoi occhi scintillanti di ammirazione si posarono sul mio corpo e si allargarono a dismisura… e con una certa soddisfazione lo vidi deglutire a fatica. Arrossii ancora di più… aveva uno sguardo avido, quasi famelico… e il pensiero che la sottoscritta riuscisse a scatenargli quei potenti desideri, non poteva che riempirmi di gioia e compiacimento.
Uscii dalla vasca con malcelata indolenza, giusto per farmi ammirare ancora un po’ da quegli smeraldi… ed Edward mi aiutò da perfetto gentiluomo; e un attimo dopo mi ritrovai appoggiata sul suo largo torace, stretta tra le sue braccia calde e forti.
-Lo sai che sono stato terribilmente invidioso di tutte quelle goccioline d’acqua che ricoprivano completamente il tuo corpo da dea?- sussurrò sulle mie labbra, mentre la sua erezione vigorosa premeva sul mio ventre, facendomi eccitare di nuovo a dismisura.
-Mmm… amore, ti prego! Sbrigati a farti la doccia!- mormorai passando la lingua sulle mie labbra asciutte.
-Ma come siamo affamate…- ridacchiò.
-Bè, sappi che la colazione è già pronta: ha preparato ogni cosa quell’angelo di tua madre, lasciandoci anche un biglietto in cui, non tanto velatamente, ci invitava a goderci la casa senza superare i limiti!-spiegai. La sua allegra risata risuonò per la stanza.
-Chissà la faccia di tuo padre quando ha letto il biglietto…- sogghignò divertito: aveva lo sguardo felice di un bambino spensierato...
-Bè, secondo me ormai è rassegnato… sa che quando la casa è a nostra disposizione certe situazioni sono inevitabili… sembra tanto burbero ma in fondo è un uomo molto comprensivo… anche se a volte lo esaspero troppo!- gli spiegai, ridendo.
-Hai ragione…- confermò; -Farò prestissimo, amore mio…- e lasciandomi rivestire si apprestò a uscire, ma prima di richiudere la porta dietro di sé, si fermò ancora un istante.
-Ah, Bella… non disturbarti a indossare l’intimo… non ti resterebbe addosso nemmeno un secondo!- dichiarò serio, facendomi quasi strozzare con la saliva che stava deglutendo in quel momento.
La porta si richiuse di colpo ed io rimasi lì, impalata come un’ebete. Non era possibile che quel dio riuscisse sempre a spiazzarmi così! Ma ero certa che stavolta, con la mia perversa ideuzza, sarei riuscita a sorprenderlo piacevolmente…
Come da spudorata richiesta di Edward, mi rivestii senza indossare l’intimo; in seguito, dopo aver asciugato e risistemato rapidamente il bagno, scesi a riempire con le leccornie di Esme il piatto da portare su in camera.
Appena entrai in cucina, mi accorsi di non essere sola: vi trovai Alice e Rosalie intente a riempire altri due vassoi, probabilmente con le mie stesse intenzioni.
-Buongiorno ragazze!- trillai felice, interrompendo la loro tranquilla conversazione. Mi sorrisero entrambe, con sguardo divertito e… invidioso.
-Buongiorno a te… direi che il tuo risveglio è stato senz’altro più piacevole del nostro…- esordì Rosalie, inarcando le sopracciglia. Arrossii violentemente e mi imbarazzai da morire… possibile che anche chiusa in quel bagno, quello più lontano dalle loro camere, mi avessero sentita?
-Calmati Bella… o scoppierai! Ti senti bene, mia cara?- sghignazzò Alice, riferendosi al colore vermiglio delle mie gote.
-S-sì, bene… perché?- balbettai impacciata.
-Ti credo che stai bene! Abbiamo solamente visto Edward che sgattaiolava dal bagno dello zio e… dopo avergli dato una rapida occhiata, abbiamo immediatamente capito che tu eri senz’altro più contenta di lui…- mi spiegò Rosalie in un ghigno divertito e malizioso, riferendosi probabilmente al pronunciato rigonfiamento inguinale del mio Edward…
-Certo che siamo state tutte e tre molto fortunate, ragazze mie! Da quel che ho visto stamattina sull’anatomia di Edward, dai racconti di Alice, e dalla mia esperienza personale, devo dire che i nostri uomini sono tutti ben attrezzati! E, cosa più importante, li sanno usare!- continuò imperterrita, facendo scoppiare a ridere Alice.
-Rose!- le urlai, fingendomi scandalizzata. Avevo sempre adorato la mia cuginetta, ma da quando aveva scoperto l’amore e il sesso era diventata un vero spasso.
-Ha proprio ragione Esme: il tuo Emmett ti sta rovinando!- finsi di rimproverarla; -Prima eri così casta e pura, una vera e propria monachella! Ora, dall’alto della tua perizia, potresti fare concorrenza anche a una pornostar!- la schernii, scoppiando a ridere. Alice ormai aveva le lacrime agli occhi e si teneva la pancia a causa delle troppe risate.
-Ah sì?! Questa me la paghi! Brutta streghetta! Ha parlato la suora di clausura! Non ero certo io poco fa ad urlare a squarciagola! Non si è capito molto, ma ti assicuro che sembravi strafelice… qualsiasi cosa ti stesse facendo Edward in quel momento!- affermò perentoria, rendendomi pan per focaccia e scoppiando a ridere facendomi il verso.
-Oh, sì, sì, sì!! Edward! Ancora, ancora!- mugolò imitandomi e carezzandosi il corpo con le mani. Ormai ridevamo come matte tutte e tre… ma io avevo la mia battuta pronta!
-Siete solo invidiose, sorelline mie… perché stamattina io sono già a quota uno… e voi ancora a zero! Coraggio, ammettetelo… il mio Edward li surclassa alla grande quei due ghiri che stanno ancora poltrendo a letto…- le sfidai. I loro occhi si assottigliarono all’improvviso e d’un tratto assunsero un’aria truce e indispettita.
-Ehi, non credere di aver vinto, tu! Jazz, con questa abbondante colazione che lo metterà subito in forze, non mi darà nemmeno il tempo di respirare per tutto il giorno, credimi!- mi rispose subito Alice, difendendo l’onore di mio fratello, mentre io avevo già quasi finito di preparare il vassoio per il mio super attrezzato ragazzo…
-Emm invece, con la passione che lo contraddistingue, potrebbe anche far venire giù le pareti della camera!- si aggiunse Rose, facendoci ridere ulteriormente.
-Oh non lo metto in dubbio… anzi a dirtela tutta, non so come tu non abbia nemmeno un osso rotto… diciamo che la delicatezza non è il suo forte!- rincarai la dose io.
-Ehi! Il mio scimmiotto è delicato quando serve e molto infuocato e caliente all’occorrenza!- lo difese subito Rose incrociando le braccia al petto.
-Sarà… ma tanto io, oltre alla colazione, ho pensato anche di provare qualche giochino interessante… voi che intenzioni avete?- le provocai, mentre prendevo la panna spray dal frigo e la agitavo davanti ai loro occhi sgranati per lo stupore; le mie due sorelline spalancarono anche la bocca, sorprese dalla mia improvvisa intraprendenza.
-Ok! Facciamo rifornimenti anche noi, Rose! Io voglio lo sciroppo d’acero… Jazz lo adora e adora me! E se la matematica non è un’opinione… direi che mi troverà piacevole cosparsa di sciroppo!- affermò Alice, maliziosa.
-E poi sarei io la pornostar!- si lamentò Rose, alzando gli occhi al cielo esasperata. Aprì il frigo e la vidi prendere altra panna spray. Sorrisi per l’idea che avevo dato loro.
-Grazie tesoro! Ci voleva una chiacchierata così!- mi baciò sulla guancia Rose, sorridendomi.
-Ehi! Voglio le coccole anch’io!- si lamentò Alice, venendo ad abbracciarci. Ridemmo insieme felici e spensierate; dopo aver afferrato i vassoi, ci dirigemmo al piano di sopra.
Ci salutammo in corridoio e ognuna entrò nella stanza del proprio ragazzo, impazienti di dare inizio ad una focosa domenica mattina!




 

 

 



ANTEPRIMA CAPITOLO 84


Dio, mi faceva impazzire quel micro pantaloncino e quel top che indossava per dormire… e il lussurioso pensiero che sotto non indossasse nulla mi stava già eccitando da morire: immediatamente SC divenne scalpitante e incontrollabile…
-Spero di aver preso tutto quello che ti piace, tesoro… in caso contrario scenderò di nuovo in cucina a prendere ciò che tu desideri…- propose con tono incerto, continuando a rimirare il vassoio, con fare timoroso ed esitante.
-Forse non ti è ancora chiara una cosa, bambolina mia… tu non ti muoverai più da questa stanza, te lo garantisco!- le spiegai, inarcando le sopracciglia, come a sottolineare una cosa ovvia.
-Oh… allora ho fatto bene a portarmi già questa cosina viziosa… altrimenti poi non mi avresti lasciato andare a prenderla…- mormorò, sogghignando maliziosa; la osservai allibito, perché non ero riuscito a capire le sue parole… poi lei, dopo aver appoggiato il vassoio, si voltò di schiena e mi fece vedere una bomboletta incastrata negli shorts… oddio, che diavolo era?
In un attimo la sfilò via e iniziò ad agitarla, mentre SC, molto più recettivo di me, già scalpitava all’idea di quello che Bella avrebbe potuto fare con quella piccola, lussuriosa bomboletta…


V
i ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni

e il nostro blog Le fan fiction di Manu e Sara

Un nuovo forum di  due scrittrici molto brave: Yara89 e essebi! 
Andate a fare una visitina, ne vale la pena!
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