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Autore: I_Want_Wonderland    29/03/2011    4 recensioni
ATTENZIONE: tutto quello che leggerete è uuna mia FF risalente all'uscita di HAARP... tutto ciò che ho scritto è pura invenzione!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Lolita...'
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Ero la fan più felice dei MUSE!!! Ero innamorata!!! Ho trascorso tutta la notte con Dominic Howard. Abbiamo fatto l’amore più o meno…beh non ho tenuto il conto, però è stato semplicemente…fantastico! Non assomigliava assolutamente a tutte le altre volte che avevo fatto sesso. Oddio non è che avessi tutta questa esperienza, l’avevo fatto solo altra 2 volte. Ma Dom era davvero dolce, un vero romantico. Tutte dovrebbero passare una notte come quella che ho passato io. Mi sveglia me grande letto matrimoniale da sola, senza sapere dove fosse finito il biondo. Mi alzai, cercai il mio intimo e andai in bagno per rinfrescarmi. Mamma mia avevo tutto il trucco colato, sembravo un Panda. Cercai di toglierlo via con acqua e carta igienica. Dovevo assolutamente mettermi qualcosa addosso, non potevo presentarmi in mutande, nonostante mi avesse visto nuda. Ritornai in camera e adocchiai la sua camicia, l’indossai come si fa nei film, e scesi di sotto. Sentii dei rumori che provenivano dalla cucina. Entrai e vidi Dom tutto indaffarato a spadellare, c’era una tavola apparecchiata con tutto ciò che poteva servire per la colazione: cereali, latte, biscotti, succhi di frutta…Non si era assolutamente accorto della mia presenze che quando mi vide sobbalzò “Hey Babe!!!- disse con un gran sorriso- mi hai fatto prendere un colpo” “Scusa, ti stavo osservando mentre cucinavi” “Buongiorno!” mi baciò e mi prese per mano portandomi verso il tavolo “La colazione è pronta”. Non riuscivo ancora a crederci, era un sogno, un sogno bellissimo. Lui era bellissimo. Il modo in cui mi porgeva le cose, il modo in cui mi parlava, il suo sorriso alla fine di ogni frase, come si muoveva per sparecchiare il tavolo, anche come lavava i piatti. Era divinamente perfetto! “Cos’hai da fare oggi?” mi disse mentre lavava i piatti “ Devo consultare l’agenda e consultare il mio manager!” risposi con aria da diva. “Ah sei impegnata…” “Ma và… era una battuta” “Allora ti prenoto io. Stamattina dobbiamo fare un’intervista. Tu nel frattempo vai in albergo, ti cambi e poi pazze spese ad Oxford Street” “ Ai suoi ordini” ed imitai il saluto che si fanno i militari. Si avvicinò a me e mi baciò. Io contraccambiai il bacio prendendo la sua testa fra le mie mani. Iniziammo a baciarci con passione, la stessa che ci aveva travolto la sera prima. Impaziente e vogliose le tolsi la maglietta, mentre lui mi metteva a sedere sul tavolo, dove poco prima avevamo mangiato, e mi sbottonava la camicia. Tutta questa nostra passione fu interrotta dallo squillo del telefono. “Fuck” esclamò lui con quel suo accento fantastico. Si staccò da me e andò a rispondere.”Pronto? Ah ciao Mamma” i nostri sguardi si incrociarono e iniziammo a ridere. Mentre il cucciolo parlava con la mammina io andai nel salone. Feci un giro di perlustrazione. Tutti i dischi dei Queen, qualche libro interessante, e un sacco di foto sparse qua e la tra muro e mensole. Una con lui e Matt a pesca, con Matt e Tom quando erano ragazzini, con quella che i ipotizzai fosse la famiglia. Ma la mia attenzione fu catturata da una foto in particolare. Lui che abbracciava una ragazza mora dagli occhi azzurri: era Jessica la sua ragazza. Subito mi assali un senso di colpa che cancello la sensazione di benessere provata in quel momento. Mi ero dimenticata di quel particolare così scomodo. Cosa avevo fatto? Non potevo dare la colpa all’alcool perché era un gesto volontario. In preda al panico corsi di nuovo in camera. Mi infilai il vestito, presi la borsa chiamai un taxi, dovevo assolutamente andarmene da li. Guardai il letto dove era stata consumata la notte d’amore, mi fece sentire peggio. E così che si sentono le puttane rovina rapporti? Pensai tra me. “Hey Babe sei già pronta?” era entrato nella stanza senza che io me ne accorgessi “ Si Dom ho chiamato un taxi. Devo tornare subito in albergo”. “È successo qualcosa di grave?” “No! Ma… io me ne devo andare” “Aspetta. Spiegami perché te ne vuoi andare.” Cercò di prendermi la mano. Io indietreggiai come se avesse avuto la peste “Non mi toccare. Lasciami andare.” E corsi fuori dalla stanza, giù per le scale, arrivai per strada. Fortunatamente il taxi era già fuori. Salii senza voltarmi indietro e indicai la destinazione all’autista. Nel tragitto da casa sua all’albergo mi chiamò ben tre volte. Non risposi. Appena arrivata in camera, mi spogliai e corsi subito in doccia. Mi sentivo il cuore pesante, mai avrei pensato di poter fare una cosa simile. Cosa mi era saltato in mente? Non ero io quella ragazza. Non riuscivo a sentirmi bene. Avrei potuto rovinare la vita ad una persona innamorata. Cosa penserà quella ragazza di me? Che sono una troia. E aveva ragione. Iniziai a singhiozzare, sfregavo la spugna sulla mia pelle come se il mio peccato si potesse cancellare. Piansi praticamente tutta la mattina. E tutta la mattina Dominic continuò a mandarmi messaggi. Né Dodo né Steno riuscirono a farmi smettere, anche perché mi guardavano senza dire una parola. “Beh se siete venuti in camera mia per fare le belle statuine ve ne potete anche andare” ringhiai rabbiosamente contro di loro. “Lolita non sappiamo cosa fare- intervenne Steno Cosa dovremmo fare, dirti che innamorarsi di una Rock Star porta solo guai?” “Ah la pensi così…Mi vuoi fare la paternale…Vuoi che ti dica che hai ragione?” “Sshhh… abbassa la voce ci sentiranno tutti.” Cercò di calmarmi Dodo. “Zitta un cazzo!!!-urlai ancora più forte- Me ne fotto se mi dicono cosa, hai capito!” “Brava sfogati,prendici a urla… magari ti passa il nervoso che hai addosso” “Io non sono nervosa. Sono arrabbiata con me stessa.” “Ahahah- rise Dodo- Arrabbiata con te stessa? Carina guarda che quello che hai fatto , l’hai fatto consapevolmente. E adesso vuoi fare la vittima verginea con noi due, quando non aspettavi altro che essere sbattuta da lui.” Mi girai di scatto e gli diedi uno schiaffo. Calò il silenzio. “Andatevene non sopporto la vostra vista, mi fate solo aumentare l’incazzo…” i due si guardarono e uscirono dalla stanza in silenzo, amareggiati. Pazza. Pazza e scellerata. Avevo aggredito Dodo. Gli avevo tirato uno schiaffo. Uno schiaffo molto forte visto che la mano mi pizzicava. Però aveva ragione lui. Sentii bussare alla porta. Era sicuramente Dodo venuto per riappacificarsi. Andai ad aprire “Vattene!” “Non hai risposto ne hai miei messaggi, ne alle mie chiamate” “Evidentemente non avevo voglia di sentirti. Ora vattene” feci per chiudere la porta, ma lui con uno scatto la spalancò ed entro nella camera. Mi prese per un braccio e chiuse la porta. “Lasciami” mi divincolai dalla sua presa. “Perché ti comporti così? Non capisco.- iniziò a camminare su e giù per la stanza- Ieri sera e anche stamattina era tutto perfetto. Poi come una matta hai perso le tue cose e sei scappata. Perché?” “Perché le cose dovevano andare così. E ora vattene!” mi mossi per andare alla porta, ma lui mi blocco. Mi prese per le braccia. “Guardami negli occhi e dimmi la verità” “La verità? È stata solo la scopata di una notte Dominic!” “ Stronzate! Ti ho sentita troppo presa e vicina per essere solo una scopata. Dimmi la verità, Carlotta!” Oddio anche lui mi chiama con il mio nome anagrafico quando è arrabbiato. “Te l’ho detta Dominic” “ NO! mi stai mentendo, te lo leggo negli occhi” “ Basta, vattene. Ti ho già detto tutto.” “NO, VOGLIO LA CAZZO DI VERITA’!”mi disse urlano “Mi sono innamorata di te. –urlai con il viso pieno di lacrime- E tu sei fidanzato Dom. Non capisci quanto sia difficile per me questo da sopportare??? Andare a letto con una persona impegnata. Essere felice e rovinare la felicità di un’altra persona.” Mollò la presa incredulo. Andò a sedersi nel letto e si grattava nervosamente la testa. “Non pensavo fossi così altruista e moralista. Un’altra fan se ne sarebbe fregata altamente.” “ Io non sono come le altre” “ Lo so, lo so. Infatti ora ti voglio rivelare un segreto.” Disse mentre batteva la mano sul letto invitandomi a sedere. Mi sedetti acanto a lui singhiozzando. “Allora devi sapere che io e Jess non stiamo più insieme da qualche mese.” Lo guardai imbambolata. “Qualche mese? Cioè mi stai dicendo che ho fatto tutto sto casino, e tu non stai più con lei? Ho schiaffeggiato il mio migliore amico, per una cosa che non esiste. Ma quel che peggio e che mi sono coperta di ridicolo dicendoti che sono…” non feci in tempo a finire la frase che mi abbracciò “ Non ti sei assolutamente resa ridicola. Anzi se ti fa sentire meglio ti dico che non mi p quello che è successo ieri notte, non è stato solo un scopata per me. In questi 4 giorni mi hai fatto tornate il sorriso, hai riportato la luce nel mio mondo.- si staccò da me mi guardò con quei suoi occhi di un verde scuro e continuò- Si mi sono bastati solo 4 giorni per innamorarmi di te!” Si chinò e mi baciò. Sul mio viso iniziarono a scorre le lacrime. Il mio cuore mi rimbalzava forte in petto. È ufficiale sono la fan più felice dei MUSE! Sono innamorata di Dominic Howard.
  
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