HARRY
“Miseriaccia Dean, esci dal
bagno!!!” l’ugola d’oro di Ron mi sveglia come ogni mattina da ormai sette anni.
Evviva, evviva un altro giorno è cominciato.
Impreco sotto voce contro quella
specie di Grattastinchi gigante e mi metto a sedere
sul letto. Mi alzo lentamente e come al solito vado a
sbattere contro qualcosa, con grande felicità del mio alluce. Non so
bene contro che, perché in effetti ogni giorno
cambia.
Ieri, ad esempio, sono andato a sbattere contro il baule di Seamus facendo in modo che il mio stinco diventasse di un
favoloso lilla acceso e facendomi avvicinare sempre di più
all’ulcera fulminante che mi stroncherà fra non molto, se continuo
a bestemmiare in tutte le lingue conosciute come sono solito fare da qualche
anno a questa parte.
Come ogni giorno Ron per poco non
mi rompe il naso aprendo la porta del bagno nel momento esatto in cui ci passo
davanti, e come ogni giorno, Harry, mi sorpassa e mi
frega il posto.
A quanto pare oggi mi tocca dare sfogo a tutte le mie conoscenze linguistiche …
Giuro che se Voldemort non si
sbriga a far fuori Harry,
gli do una mano io…ma dico, vi sembra il modo?! Ah, ma un giorno vedrete,
gli rispondo per le rime a quello!...Solo
perché ha quella maledettissima cicatrice a forma di forcina per capelli
rotta, si crede chissà chi! Guardate, se continua così, comincio a dare cocciate contro il
muro e mi faccio anche io una cicatrice in fronte, così vediamo chi
è il più figo…
Lo sarebbe sempre e comunque lui…
Che cosa triste…per me, almeno, perché il piccolo, dolce, caro, gentile Harry di certo non si lamenta ad avere tutti intorno in questo modo…ma gli giuggioloni non vincono mai? Sembra che si debbano avere per forza gli addominali a collinetta per essere considerati esseri umani…e fidatevi, parlo per esperienza personale! Ho tentato di tutto, ma è inutile! Parlo con Hermione, con Ginny, con Ron e con qualunque altro essere dotato della capacità di respirare, e qual è il loro unico pensiero?! Ma è ovvio, no? Harry!!! Harry di qua, Harry di là, oh povero Harry, ma come è sfortunato Harry, Harry, Harry, Harry…ma al povero sfigato qui, non ci pensa nessuno??? No! Perché io sono solo Neville! Neville il perdente…Solo Oscar mi capisce…
Solo perché non sono un giocatore di Quidditch, non ho il diritto di avere una vita sociale?! Non ci posso fare niente se mi sono sfracellato a terra
durante la prima lezione di volo…
Poi, se vogliamo parlare della mia vita sentimentale, credo sia anche più tragica della mia preparazione agonistica…anche se più che tragica, il termine più adatto sarebbe ‘inesistente’… al quarto anno, però, Ginny si è degnata di venire al ballo con me…probabilmente per via di un misto di pena e disperazione che l’ha resa talmente disperata da accettare un mio invito, ma di base, sono uscito con una ragazza. Poi se questa ragazza lo ha fatto solamente perché altrimenti non poteva andare al ballo, è un altro paio di maniche.
Secondo me poi, il problema base, è che la gente si limita a compatirmi e a non provare anche solo per un momento a mettersi nei miei panni…Cosa credono, che sono contento di essere così impedito? Insomma, mica è colpa mia se sono nato scemo, grasso e timido! Le ho provate tutte per piacere agli altri, ma niente, niente, niente!
La mia vita è una tragedia! Vivo con una massa di adolescenti che sembra uscita da un giornaletto per
modelli, per quanto sono tutti belli e muscolosi ed è ovvio che poi
nessuno mi si fila! Fossi una ragazza, neanch’io
mi filerei! Ma mica è colpa mia se non ho il
capelli rossi e gli occhioni da cucciolo di Ron, gli addominali di Harry o
l’accento irlandese di Seamus…sono solo
io! Il cicciotello, timido, Grifondoro
che arrossisce appena intravede una gonna a pieghe.
Non sapete quante volte ho voluto
essere Harry anche solo per un’ora.
Un’ora sola, è chiedere troppo forse?!
Lui tanto odia la sua vita. Bene, se la odia tanto, perché non fa a
scambio con la mia?! Ve lo dico io perché! Perché di base non avrebbe nulla da
guadagnarci…a parte, forse, i venti chili in più del mio girovita.
Intendiamoci, non invidio assolutamente Harry per quello che gli è successo da piccolo, capisco benissimo quanto possa essere stato male, ma per quanto possa essere un povero disgraziato che non ha mai fatto niente per meritarsi tutto quello che gli è successo, ha tanti amici e un corpo che fa girare la testa a mezza Hogwarts! Io, invece cos’ho?! Lo sapete voi??? No, perché a me è sfuggito negli ultimi diciassette anni, quindi se avete notato qualcosa vi prego di farla notare anche a me.
Io sono una brava persona! Vagamente complessata e decisamente stupidotta, ma in ogni caso non ho mai fatto male a
nessuno. Allora perché, sono così? Perché
sono Neville Paciock il perdente, e non Harry Potter l’eroe?
Non sapete quante volte mi sono fatto queste domande…e sapete cos’ho ottenuto? Solo un gran bel mal di testa. Così ogni volta che mi dirigo in infermeria per farmi dare una dose di aspirina che stenderebbe un pachiderma tibetano, mi rendo conto che non vale più di tanto la pena di lambiccarsi il cervello con questi pensieri decisamente autodistruttivi, e che in fondo, la mia vita non fa poi così schifo come credo. Forse. Poi sapete cosa faccio? Me ne vado da Dobby, l’amico elfo del grande Harry Potter, e sapete cosa? Mi mangio una torta intera, alla faccia dei suoi addominali.
Tiè.
Ciaooooooooooooo! Cosa ne pensate?!
È solo un esperimento, ma ho sempre voluto far vedere come sarebbe vita
sotto il punto di vista di uno dei miei personaggi
preferiti! Se vi piace, gli altri capitoli saranno
incentrati su Ron, Hermione,
Ginny, Draco e Luna! Se no, allora la fermerò qui e sarà solo
un’altra delle mie one-shot! Quindi
per favore, fatemi sapere se vi piace o no, così mi regolo! Mi
raccomando! Bacini baciotti potti
^^